Sistemi politici e relazioni internazionali 2010-2011 Prof. Marco Cilento
Francia/1 I Repubblica (1792-1799); II Repubblica (1848-1851); III Repubblica (1870-1940); IV Repubblica (1946-1958); V Repubblica (1958-) Giugno 1958: l’ultimo parlamento della IV Repubblica votava de Gaulle presidente del Consiglio con pieni poteri di revisione costituzionale Cost. 1958 compromesso tra le visioni del processo costituente Art. 16: poteri del Presidente in caso di crisi; art. 5: potere di arbitrato del Presidente; art. 12: potere di scioglimento del Parlamento da parte del Presidente Scontro acceso sui rapporti tra Presidente ed esecutivo De Gaulle: referendum per rafforzare il ruolo presidenziale Razionalizzazione del parlamentarismo (Debrè) Referendum 1962: elezione popolare diretta del Presidente Presidenza de Gaulle: prevalenza lettura presidenzialistica; rapporto diretto tra Presidente e popolo con referendum Coabitazioni: Mitterand/Chirac (1986-88); Mitterand/Balladur (1993-95); Chirac/Jospin (1997-2002)
Francia/2 In coabitazione funzionamento più di tipo parlamentare: il Presidente perde il suo ruolo di capo della maggioranza e guida del governo (art. 20) 3 cleavages rilevanti: destra/sinistra, Stato/Chiesa, centro/periferia Anni ’80. nuove issues: Fronte Nazionale, Verdi Partiti francesi con struttura debole Fine anni ’70: quadriglia bipolare Fronte gollista: Rpf, poi dal 1958 Unr, poi dal 1968 Udr, poi dal 1976 (Chirac) Rpr 1978: Udf, forze moderate della destra non gollista (Giscard d’Estaing) 2002: Chirac dà vita al nuovo partito gollista Ump Sinistra: 1969 nasce il Ps, Mitterand nel 1971 Segretario; 1978 sorpasso sul Pcf 1997-2002: governo Jospin della gauche plurielle, con il Pcf Declino graduale del Pcf, cambiamenti nel Congresso del 1996
Francia/3 Maggioranza presidenziale, maggioranza parlamentare Il governo procede dal Presidente: maggioranza presidenziale sovraordinata Dal 1958 al 1981, presidenti della Repubblica e maggioranze parlamentari di centrodestra 1981, prima alternanza presidenziale (Mitterand) Scioglimento anticipato dell’assemblea, vittoria dei socialisti con maggioranza assoluta. Governo con i comunisti fino al 1984 1986: vittoria del centrodestra alle politiche, prima coabitazione (Mitterand/Chirac) 1988, rieletto Mitterand: nuovo scioglimento dell’assemblea, governi socialisti di minoranza fino al 1993 1993-1995, seconda coabitazione (Mitterand/Balladur). Governo gollista con amplissima maggioranza 1995: Chirac Presidente 1997: scioglimento azzardato dell’assemblea, terza coabitazione con gauche plurielle (socialisti, comunisti, verdi e movimento dei cittadini), Jospin Primo Ministro
Francia/4 2002, Chirac di nuovo Presidente con maggioranza assoluta parlamentare dell’Ump 2007, Sarkozy Presidente con maggioranza assoluta dell’Ump più centristi Alleanze prima delle elezioni legislative (le 110 proposizioni di Mitterand) Ad eccezione delle coabitazioni, il Presidente sceglie discrezionalmente il Primo Ministro; ha potere di vita e di morte (quest’ultimo non previsto dalla Costituzione) sul PM Lo stesso avviene per nomina e revoca dei ministri, con eccezione di coabitazione Solidarietà ministeriale: decisioni del Consiglio su accordo di tutti i ministri Il Presidente presiede il Consiglio dei Ministri PM capo di stato maggiore dell’esecutivo e dell’amministrazione, funzione di arbitro nei conflitti tra ministri Comitati interministeriali e comitati ristretti Processo di progressivo ridimensionamento del ruolo decisionale del Parlamento Voto bloccato (art. 44.1 Cost.): no a diritto di emendamento del Parlamento
Francia/5 Art. 49.3 Cost.: responsabilità del governo su di un testo, con maggioranze politicamente eterogenee Art. 49.2 Cost.: mozione di censura richiesta da almeno un decimo dei membri dell’assemblea Dal 1966 con Pompidou Presidente il governo decide se chiedere o meno la fiducia davanti all’Assemblea Nazionale (voto previsto dall’art. 49.1 Cost.) Autonomia e separatezza dei governi dai partiti: scarsa sovrapposizione tra membership del governo e membership della direzione del partito Ruolo predominante del governo sia nell’iniziativa che nell’elaborazione delle politiche Forte sovrapposizione tra l’élite burocratica francese e la classe politica Ministri funzionari e funzionari-ministri Bicameralismo asimmetrico e disomogeneo: in caso di disaccordo, prevale l’Assemblea Nazionale; il Senato eletto attraverso un collegio di grandi elettori scelti tra gli amministratori locali
Francia/6 Controllo dell’ordine del giorno delle due Camere da parte del governo (art. 48 Cost.) Modello parlamentare avversariale, limitato margine di manovra e di controllo da parte delle opposizioni Centralizzazione politica e amministrativa Cumulo dei mandati elettivi locali e nazionali Legge 2 marzo 1982: decentramento. Rafforzamento di comuni, regioni e dipartimenti Legge 7 gennaio 1983: la regione collettività territoriale a pieno titolo, potere esecutivo sottratto al prefetto ed attribuito al presidente del consiglio regionale eletto a suffragio universale Il vertice delle politiche pubbliche: Presidente, PM, Ministro delle Finanze I vertici delle amministrazioni di settore intervengono quando il loro ambito è coinvolto Concertazione con i gruppi d’interesse attraverso le commissioni governative dominate dall’esecutivo (sindacati, organizzazioni professionali e patronali, associazioni, imprese pubbliche e private)
Francia/7 Carattere accentrato e tecnocratico delle istituzioni di governo: modello protestatario Influenza determinante nella definizione delle istituzioni e delle politiche UE ma ha anche subito un condizionamento sulle proprie istituzioni e politiche Il caso della PAC nel 1962 Adattamento prima delle strutture dell’esecutivo e poi di quelle parlamentari per incidere nel policy-making europeo 2000. con referendum il mandato presidenziale ridotto da 7 a 5 anni per evitare coabitazioni
Gran Bretagna/1 Potere limitato, stato di diritto, continuità politico-istituzionale Senza Costituzione scritta, flessibilità istituzionale Monarchia parlamentare: sovranità della corona in parlamento Alcuni poteri formali rimasti alla corona (Royal Prerogative) sono passati all’esecutivo Democrazia maggioritaria: dal dopoguerra sempre governi monopartitici Dal welfare state del governo Labour (1945-1951) all’iperliberismo negli anni Thatcher-Major (1979-1997):grandi contrapposizioni ideologiche Dagli anni ’60 si attenua il cleavage socio-economico a vantaggio di quello territoriale (partiti nazionalisti nord-irlandesi, scozzesi e gallesi) Dagli anni ’90 cleavage europeo, posizioni euroscettiche nel Partito conservatore Antica tradizione del Partito conservatore, nasce come frazione parlamentare nel 1830; diventa catch-all party. Dopo i successi dell’era Thatcher, crisi dal 1997: cambiamenti organizzativi nel 1998 (Fresh Future) con maggiore coinvolgimento della base
Gran Bretagna/2 Labour Party: fondato nel 1900, acquisisce tale nome nel 1906 come braccio elettorale del movimento sindacale; prima iscritti indiretti; scarsa incidenza della matrice marxista. Dagli anni ’90 si indebolisce la componente sindacale a vantaggio di quella parlamentare (Neil Kinnock) Liberal Party, terzo partito. Fino al 1918 principale forza di opposizione ai conservatori; nel 1974 crescono; nel 1983 formano con la fazione moderata dei Labour una coalizione socialdemocratica; nel 1987 partito liberaldemocratico (Lib Dems), si sono molto avvicinati al Labour Dal 1945 al 1970, bipartitismo indotto dal sistema elettorale; dal 1974 inizia ad incrinarsi, anche se i primi due partiti hanno continuato ad avere il 93-94% dei seggi con circa il 75% dei voti Crollo del voto Labour nel 1979 come fine della politica di classe; solo con programma centrista il Labour tornò alla vittoria nel 1997 Voto apolitico su valence issues; analisi territoriale del voto Declino del voto bipartitico più chiaro nelle elezioni locali ed europee senza sistema maggioritario
Gran Bretagna/3 Marketing politico-elettorale: prima la Thatcher, poi Blair. Crescenti costi, finanziamenti privati Accentramento del potere nell’esecutivo, nella persona del PM Cabinet Government, presidenzializzazione Alcuni poteri predemocratici del monarca trasferiti al PM senza coinvolgere il Parlamento Il personale ministeriale del governo proviene dal parlamento, fusione di legislativo ed esecutivo Importanza della coesione della maggioranza parlamentare: i casi di Blair dal 1997 al 2005 e della Thatcher del 1990 Dal 1945 al 2005 solo due volte senza maggioranza sufficiente per governare: 1974 con il laburista Wilson; 1977-78 con il Labour che governò con appoggio esterno dei liberali Dal punto i vista formale, importanza del monarca nella formazione del governo Importanza dello shadow Cabinet Il monarca legge alla Camera dei Comuni il programma del governo (Queen’s/King’s Speech)
Gran Bretagna/4 PM può essere dimesso con un semplice voto di sfiducia, importanza della disciplina di voto dei gruppi parlamentari Ruolo dei Whips (fustigatori) Responsabilità collettiva dell’esecutivo, solo formale La forza del PM dipende dalla sua gestione del rapporto con il gruppo parlamentare Carattere non democratico della Camera dei Lord: dal 1999 i Lord ereditari non hanno diritto di voto Importanza delle Commissioni della Camera dei Comuni Iniziativa legislativa nelle mani dell’esecutivo Fino al 1997 paese fortemente centralizzato, poi devolution in Scozia e Galles 1999: Greater London Authority Act. Il caso di Ken Livingstone Sistemi proporzionali nelle regioni e governi di coalizione L’Irlanda del Nord: prima devolution nel 1921; accordo del “Venerdì Santo” nel 1998, consociativismo tra unionisti e nazionalisti Sovranità del parlamento e prerogative dell’esecutivo: contrappesi
Gran Bretagna/5 Formali: istituzioni dello stato. Informali: apparato amministrativo e organizzazioni sociali Monarca: in epoca democratica non interferisce nelle decisioni politiche Camera dei Lord: potere di ritardare la promulgazione delle leggi, non è politicamente neutrale, pro-conservatori Potere giudiziario: in assenza di costituzione scritta, no a giurisdizione di costituzionalità delle leggi. Judicial review: esame giudiziario delle decisioni del governo e delle leggi secondarie da parte dell’Alta Corte Contrappesi informali: dal modello Westminster alla governance. Gruppi di pressione, funzionari di agenzie governative semiautonome, esperti Riforma del sistema burocratico-amministrativo (Next Steps): più frammentazione ed indipendenza dai ministeri La concertazione governativa con le parti sociali è marginale nell’odierno policy-making Influenza politica dei media: reti pubbliche televisive indipendenti (BBC); stampa politicamente schierata
Gran Bretagna/6 1975: adesione alla UE con referendum. Contrasti all’interno dei due maggiori partiti. Forte euroscetticismo all’interno dei Conservatori. Dal 1997 con Blair si attenua l’euroscetticismo