1 TEORIA DELL’IMMAGINARIO
L’immaginario come sistema comunicativo Bacino di emersione mediale Oralità Parola Letteratura Scrittura etc. Immagine Cinema (metafore/allegorie) Forme archetipiche / Strutture archetipiche Livello profondo Ideologie Archetipi Mentalità
Dentro l’immaginario: archetipi, forme e strutture archetipiche Bacino di emersione mediale Oralità Parola Letteratura Scrittura etc. Immagine Cinema (metafore/allegorie) Forme archetipiche / Strutture archetipiche Livello profondo Ideologie Archetipi Mentalità
L’emersione e gli ambienti mediali Bacino di emersione mediale Oralità Parola Letteratura Scrittura etc. Immagine Cinema (metafore/allegorie) Forme archetipiche / Strutture archetipiche Livello profondo Ideologie Archetipi Mentalità
Giornalismo e immaginario Letteratura Arti visive Fumetto Cinema Bacino di emersione mediale Stampa immagine Fotografia Giornalismo Ambiente multimediale Immagine in movimento (metafore) Forme archetipiche / Strutture archetipiche Livello profondo Ideologie Archetipi Mentalità
Funzioni Esorcistica / terapeutica / ricompositiva [chiusa] Problematica / conoscitiva / destrutturante [aperta] Autodistruttiva / conoscitiva / rifondante [chiusa-aperta]
GENERI E FUNZIONI
“Generi” Guerra Catastrofe naturale, ambientale, umanitaria, economica Cronaca 1 – fiabesco Cronaca 2 – detection Cronaca 3 - giudiziario Narrazione politica Narrazione sportiva Animali Spettacolo Cultura Curiosità
“Funzioni” Guerra Catastrofe naturale, ambientale, umanitaria, economica Cronaca – fiabesco Cronaca – detection Cronaca - giudiziario Narrazione politica Narrazione sportiva Mondo degli animali Spettacolo Cultura Curiosità
Il paradigma fiabesco Il bambino nel bosco
Fiabe notiziarie Il bambino nel pozzo e il sacrificio rituale Alfredo Rampi (10 giugno 1981 Gemelli di Gravina febbraio 2008 Emanuela Orlandi 22 giugno 1983 1989 -
Yara esce di casa e non torna più: sacrificio rituale e/o … punizione dell’orco
Paradigma pseudo-tragico Ovvero “Tragedie” notiziarie Il trionfo del midcult (dal tragico alla detection)
L’archetipo tragico: alcune coordinate Tragedia (590-450) Aristotele (384-322), Poetica: “La tragedia è mimesi di un’azione seria e compiuta… la quale, mediante una serie di casi che suscitano pietà e terrore, ha per effetto di sollevare e purificare l’animo di siffatte passioni” Il finale “scioglie il nodo della trama, ma non concilia lo spettatore con se stesso: anzi il conchiudersi della storia gli apre un problema”
L’archetipo della detection, ovvero la “commedia dell’innocenza” CONTAMINAZIONE ESPULSIONE DETECTIVE CONTAMINAZIONE Omicidio = sacrificio Edmund Wilson: “I gialli celebri, per la maggior parte, sono dedicati a risolvere un problema più che a esaminarlo. I loro ragionamenti mettono la ragione a dormire, aboliscono l’oscurità per mezzo della delucidazione e seppelliscono il cadavere una volta per tutte… Sono esorcismi, storie a lieto fine che potremmo classificare come commedie, perché rimettono in ordine ciò che è stato turbato”
Edipo a Novi Ligure
Medea a Cogne
Il sacrificio di Sarah e l’omicidio collettivo
Il paradigma giudiziario Oreste vs Perry Mason
La punizione dei colpevoli e l’espulsione del male
L’insostenibile leggerezza del consumo L’insostenibile leggerezza del consumo. La grande letteratura indaga senza pietà Il condominio (1975) Un gioco da bambini (1988) Cocaine nights (1996) Super-Cannes (2000)
George Romero, La notte dei morti viventi (1968) Sono morti, ma camminano: la potenza icastica e sintetica dell’immagine cinematografica Richard Matheson, Io sono leggenda, 1954 George Romero, La notte dei morti viventi (1968) George Romero, Zombi (1978)
Zombie a Roma banalizzare l’identità 27 0ttobre 2011: assalto al centro commerciale Una ragazza dichiara: “e stata dura ma finalmente ho riuscito”
E’ possibile un giornalismo “tragico?” La banalità del male