OLTRE LA FRONTIERA RICONSACRAZIONI, NUOVE FRONTIERE E MOVIMENTI IMPAZZITI
Il Football: la conquista dello spazio
Il baseball: la riconsacrazione dello spazio = squadra in difesa = squadra in attacco
UN PRIMO PERCORSO: la violazione del centro e la riconsacrazione
L’affondamento dell’arca: L’intervento nella Prima guerra mondiale (1917) Affondamento del transatlantico Lusitania (7 maggio 1917) Oceano = minaccia Europa Home
Primo giro di base per il mondo: la prima guerra mondiale
La violazione dei territori di confine Attacco a Pearl Harbor : domenica 7 dicembre 1941
Il discorso del presidente F. D. Roosevelt dell’8 dicembre 1941 Ieri, 7 Dicembre 1941, una data segnata dall'infamia, gli Stati Uniti d'America sono stati improvvisamente ed intenzionalmente attaccati dalle forze aeree e navali dell'Impero del Giappone. Gli Stati Uniti erano in pace con questo paese, e su richiesta del Giappone, erano ancora in contatto con il suo Governo e il suo Imperatore nel tentativo di mantenere la pace nel Pacifico. In realtà, un'ora dopo che le squadriglie aeree giapponesi avevano iniziato il bombardamento a Oahu, l'Ambasciatore giapponese negli Stati Uniti e il suo collega hanno consegnato al Segretario di Stato una risposta formale al recente messaggio americano. Sebbene questa risposta affermava che sembrava inutile proseguire i negoziati diplomatici in corso, non conteneva alcuna minaccia o accenno di guerra o di attacco armato. Tenuto conto della distanza delle Hawaii dal Giappone risulta evidente che l'attacco è stato intenzionalmente pianificato con molti giorni se non addirittura settimane di anticipo. Nel frattempo, il Governo Giapponese ha intenzionalmente cercato di ingannare gli Stati Uniti facendo dichiarazioni false ed esprimendosi al favore del proseguimento della pace. L'attacco di ieri alle Isole Hawaii ha arrecato un grave danno alle forze militari e navali americane. Un numero ingente di vite americane sono state perse. E' stato inoltre comunicato che le navi americane sono state attaccate con siluri in alto mare tra San Francisco e Honolulu. Ieri il governo Giapponese ha attaccato anche Malaya. Ieri notte le forze giapponesi hanno attaccato Hong Kong. Ieri notte le forze giapponesi hanno attaccato Guam. Ieri notte le forze giapponesi hanno attaccato le Filippine. Ieri notte le forze giapponesi hanno attaccato l'Isola di Wake. Questa mattina i giapponesi hanno attaccato l'Isola di Midway. Pertanto, il Giappone ha intrapreso un'offensiva a sorpresa estesa a tutta l'area del Pacifico. Gli accadimenti di ieri parlano da soli. Il popolo degli Stati Uniti si è già fatto un'idea ed è ben conscio delle implicazioni per la stessa vita e la salvezza della nostra nazione. In qualità di Comandante in Capo dell'Esercito e della Marina, ho dato disposizioni affinché venissero adottate tutte le misure per le nostra difesa. Rimarrà per sempre nelle nostre menti l'attacco furioso nei nostri confronti. Non importa quanto tempo occorrerà per riprenderci da questa invasione premeditata, il popolo americano con tutta la sua forza riuscirà ad assicurarsi una vittoria schiacciante. Ritengo di farmi interprete della volontà del Congresso e del popolo quando affermo che non solo ci difenderemo fino all'ultimo ma faremo quanto necessario per essere sicuri che questa forma di tradimento non ci metta mai più in pericolo. Le ostilità esistono. Siamo coscienti del fatto che il nostro popolo, il nostro territorio i nostri interessi siano in serio pericolo. Accordando fiducia alle nostre forze armate, e con la sconfinata determinazione del nostro popolo, raggiungeremo l'inevitabile vittoria, in nome di Dio. Chiedo che il Congresso dichiari lo stato di guerra tra gli Stati Uniti e l'Impero giapponese, a seguito dell'attacco non provocato e codardo del Giappone di Domenica 7 Dicembre 1941"
Hiroshima 6 agosto 1945
Primi giri di base per il mondo: la seconda guerra mondiale
Spie letterarie: ottimismo americano Kenneth Roberts, Passaggio a Nord-ovest (1937) King Vidor, Passaggio a Nord-ovest (1940)
Ulteriori giri di base. La guerra in Corea (1950-1953)
Segnali letterari e cinematografici di crisi E. Hemingway, Il vecchio e il mare, 1952 J. Ford, Sentieri selvaggi, 1956 J. Cheever, Il nuotatore, 1961
UN SECONDO PERCORSO: i movimenti impazziti
Jack London, The road (1907) L’epopea dell’hobo
J. Steinbeck, Grapes of wrath (Chicchi di collera - Furore), 1939
Jack Kerouac (1922-1969) On the road (1957)
Forrest Gump
Per me, il terrore – il vero terrore, ben diverso da tutti i dèmoni e gli orchi che avrebbero potuto vivere nella mia mente – cominciò un pomeriggio di ottobre del 1957. Avevo appena compiuto dieci anni. E, come era giusto che fosse, mi trovavo al cinema...La matinée del sabato in cui cominciò il vero terrore era La terra contro i dischi volanti con Hugh Marlowe... Gli spaziali di La terra contro i dischi volanti sembravano antichi,maligni alberi viventi, con i loro corpi nodosi e raggrinziti e le ringhianti facce da vecchi (e portavano) raggi della morte, distruzione, e, alla fine, guerra totale... Addio allo spirito dei pionieri 4 ottobre 1957: i marziani sovietici invadono lo spazio Eravamo nelle nostre poltrone, fermi come manichini, e fissavamo il direttore. Sembrava nervoso e giallastro, o forse erano solo le luci della ribalta. Ci chiedevamo quale catastrofe poteva avergli fatto fermare il film proprio mentre stava arrivando all’apoteosi di tute le matinée del sabato, alla “parte bella”. E il tremolio nella sua voce certo non confortò nessuno. «Voglio dirvi», disse con quella voce tremula, «che i russi hanno messo un satellite spaziale in orbita intorno alla Terra. Lo chiamano...spootnik»...I russi ci avevano battuto nello spazio. Da qualche parte, sopra le nostre teste, emettendo trionfanti bip, c’era una palla elettronica lanciata e costruita dietro la Cortina di Ferro. Eravamo terreno fertile per i semi del terrore, noi bambini della guerra; eravamo cresciuti in una strana atmosfera da circo, mista di paranoia, patriottismo e hybris nazionalistica...Eravamo i figli degli uomini e delle donne che avevano vinto ciò che John Wayne, Il Duca, chiamava “quella grossa” e, quando la polvere si era posata, c’era l’America sul podio. Avevamo rimpiazzato l’Inghilterra nel ruolo del colosso che dominava il mondo (e) neanche una bomba era caduta su New York, e l’America aveva il più basso numero di caduti di ogni grande potenza coinvolta nella guerra...Ogni professore di liceo usava le stesse due parole per il diletto dei suoi studenti; due parole magiche che splendevano e brillavano come un’insegna al neon...e queste due parole erano: pioneer spirit, lo “spirito dei pionieri”. Io e i miei amici crescemmo sicuri nella consapevolezza dello “spirito dei pionieri” dell’America (e) la fantascienza non era mai stata in forma migliore. Lo spazio sarebbe stato ben più che conquistato...sarebbe stato colonizzato dai pionieri...Era questa la culla di elementare teoria politica e sogni tecnologici in cui eravamo stati tenuti io e molti altri bambini della guerra fino a quel giorno d’ottobre, quando la culla fu rudemente strattanota e noi cademmo tutti. Per me fu la fine dei sogni...E l’inizio di un incubo (Danse macabre, pp. 13-23)
La nuova frontiera 14 luglio 1960. Discorso di accettazione della candidatura: “la nuova frontiera”. 2 gennaio 1961. Discorso alla Casa Bianca: “bisogna cambiare rotta... è tempo di destarsi, di stare all’erta di mostrare vigore...di non pestare più le stesse tracce... temo che noi corriamo il pericolo di perdere la nostra interiore saldezza... noi stiamo perdendo quello spirito di iniziativa e di indipendenza che fu dei padri pellegrini e dei pionieri... 29 gennaio 1961. Discorso sullo stato dell’Unione: “Vi parlo oggi in un’ora di grandi pericoli e di grandi opportunità per la nazione. Prima che il mio mandato venga a scadere, dovremo ancora una volta sperimentare se una nazione organizzata e governata come la nostra possa durare. L’esito non è affatto sicuro. Quadro interno: lo stato dell’economia è preoccupante; l’istruzione è inadeguata; la ricerca medica va incoraggiata; l’acqua potabile diminuisce; la criminalità cresce; le discriminazioni razziali rimangono immutate. Ma tutti questi problemi impallidiscono rispetto a quelli che dobbiamo affrontare in tutto il mondo... ogni giorno ci avviciniamo di più all’ora del massimo pericolo, mano a mano che le armi si vanno diffondendo e le forze ostili divengono più potenti: comunisti in Asia (Confini dell’India, Vietnam, Laos); guerre civili in Africa; comunisti in America latina (Cuba). Obiettivo: liberare le Americhe da ogni dominazione straniera e da qualsiasi tirannide del genere, adoperandoci per raggiungere l’obiettivo di un libero emisfero di liberi governi, che si estenda da capo Horn al circolo polare artico. 25 maggio 1961. Discorso ad una sessione speciale del Congresso: “La nostra generazione non intende rimanere arenata ai margini della futura era spaziale. Intendiamo far parte di essa. Vogliamo assolvere in essa una funzione di guida poiche’ gli occhi del mondo guardano ora allo spazio, alla luna e ai pianeti, e noi abbiamo promesso che il mondo non vedrà lo spazio governato da una ostile bandiera di conquista, ma da una bandiera di pace. Abbiamo promesso che esso non sara’ solcato da armi per la distruzione di massa, ma da strumenti destinati alla scienza e alla comprensione… Noi alziamo le vele in questo nuovo mare, poiche’ in esso vi sono le nuove conoscenze da ottenere e nuovi diritti da conquistare ed essi devono essere conquistati ed usati per la pace ed il benessere di tutti"… " ...credo che questo paese debba impegnarsi a realizzare l'obiettivo, prima che finisca questo decennio, di far atterrare un uomo sulla Luna e farlo tornare sano e salvo sulla Terra. Non c'è mai stato nessun progetto spaziale più impressionante per l'umanità, o più importante per l'esplorazione dello spazio; e nessuno è stato così difficile e costoso da realizzare”
La nuova frontiera? Star Treck (1966-3 giugno 1969) O vecchie riconsacrazioni? Apollo XI – 20 luglio 1969
Il disastro Dallas, 22 novembre 1963 Apollo XIII – 11 aprile 1970 – 17 aprile 1970
Insofferenze spaziali: dopo la fine Fandango - Kevin Reynolds (1985) Easy Rider - 1969 American Graffiti – George Lucas (1973) Thelma e Louise Riddley Scott – (1991)