Produzione di alimenti zootecnici e impatto ambientale

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
L’energia intorno a Noi
Advertisements

OBIETTIVI Unità Operativa PG
Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita di Pavia 1 Caduta non guidata di un corpo rettangolare in un serbatoio Velocità e rotazione.
UNALIMENTAZIONE SANA PROTEGGE ANCHE LAMBIENTE Roma Capitale e la sfida dei cambiamenti climatici Green Week: Uso efficiente delle risorse Roma 19 maggio.
Lindustria alimentare cresce anche in una difficile situazione congiunturale Guido Pellegrini- Università di Bologna Il punto sul settore alimentare:
Fase 3: cos’è l’impronta ecologica
EMAS III il sistema di gestione ambientale europeo a misura di PMI
II° Circolo Orta Nova (FG)
/ fax
Ritorno al nucleare: conviene, risolve? Rinnovabili e nucleare: tempi e costi
NUOVI SCENARI GLOBALI E IL RUOLO DELLA PAC: I POSSIBILI IMPATTI DELLA RIFORMA SULLA FILIERA AGROALIMENTARE ITALIANA Roma, 19 dicembre 2012.
Green economy ed energia
Monitor Alimentare DOXA Terza Edizione Primavera 2002 Parma, 9 maggio 2002.
Frontespizio Economia Monetaria Anno Accademico
La scelta del paniere preferito
1 la competenza alfabetica della popolazione italiana CEDE distribuzione percentuale per livelli.
1 Tavolo del Patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva Il ricorso agli ammortizzatori sociali nei territori colpiti dagli eventi sismici.
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE M.O.V.M. DON GIUSEPPE MOROSINI FERENTINO (FR)
Perché un Corso di Impatto Ambientale dei Sistemi Energetici?
Dipartimento di Ricerca Sociale - Università del Piemonte Orientale 1 Castelli Aperti giugno 2005 Castello di Camino (AL) IL PUBBLICO DI CASTELLI.
Fenomeni Termici.
La domanda di prodotti agricoli ed agro-alimentari
L’elasticità della domanda rispetto al “proprio prezzo”
EIE 0607 V / 1 sussidio unitario fisso allesportazione si avrà commercio se e solo se | P B AUT - P A AUT | > tc - P B = P A + tc – (A è il paese esportatore)
 esiste oggi un problema di “fame nel mondo”?
1 I costi ambientali e sociali della mobilità in ambito urbano Uno studio degli Amici della Terra Roma – 27 marzo 2003.
1 Ascesa e declino dei prezzi agricoli internazionali: di Roberto Fanfani (Maggio 2009) Il complesso sistema agroalimentare mondiale.
Tavola Rotonda Assessorato Agricoltura Osservatorio Agro-industriale Bologna, 25 maggio 2009 Sala Polivalente dellAssemblea Legislativa.
1. 2 CAMERA DI COMMERCIO PESARO E URBINO Elaborazione Servizio Statistica Fonti: ISTAT – Unioncamere – Tagliacarne – Infocamerere – Regione Marche – Comune.
L'impronta ecologica.
Fonti di Energia.
Davide, Elettra, Eugenia, Marta Classe 2^A
Convegno La gestione dei reflui nelle filiere agrozootecniche Energie da biogas Valorizzazione energetica del biogas e soluzioni impiantistiche Giovanni.
Progetto co-finanziato dall'Unione Europea Ministero dell'Interno Dipartimento per le libertà Civili e l'Immigrazione Direzione Centrale per le Politiche.
CIBO BIOLOGICO Coltivare biologicamente significa promuovere la biodiversità e garantire il rispetto dei diritti umani.
1 Il metano nello scenario energetico dei trasporti nel medio lungo periodo Davide Tabarelli LA GIORNATA DEL METANO PER I TRASPORTI Modena, 14 maggio 2012.
Apo-Conerpo Bologna 26 giugno Il quadro legislativo sullimmissione in commercio degli agrofarmaci: effetti sulla disponibilità di SA Dir. 91/414/CEE.
Gubbio, energia e ambiente Dr. Karl-Ludwig Schibel Coordinatore Alleanza per il Clima Italia.
IMPATTO AMBIENTALE DEL CIBO
Politiche per lo sviluppo rurale Lezioni prima settimana 30 settembre, 1 e 2 ottobre In rosso gli argomenti che verranno ripresi.
Stop al consumo di territorio Sarzana, 18 settembre 2010 FOODPRINT: Limpronta agricola-alimentare Marco Pagani.
Uomo e natura: un rapporto diventato difficile Busto Arsizio, 16 ottobre 2012.
ECOSISTEMI NATURALI contro ECOSISTEMI UMANI
Scheda Ente Ente Privato Ente Pubblico. 2ROL - Richieste On Line.
POPOLAZIONE E STRUTTURA
Tipi di acqua e etichette
quando le scelte alimentari diventano scelte per l'ambiente…
Sfide e impegni per lo sviluppo sostenibile 1 Roberto Cupellaro Asiago, 25 settembre 2009.
…………... cos’e’ L’IMPRONTA ECOLOGICA.
L’importanza del cotone bio
Milano 7 Novembre 2011 PROGETTO ValorE Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agro-alimentare e Ambientale Università degli Studi di Milano.
1 Questionario di soddisfazione ATA - a. sc. 2008/09 Il questionario è stato somministrato nel mese di aprile Sono stati restituiti 29 questionari.
L’EFFETTO SERRA…NOCIVO?
Valutazioni ambientali strategiche (Cap
Bando Pittori e Scultori in Piemonte alla metà del ‘700
L'ECOLOGIA.
Lezione 3. QUALE CRESCITA PER QUALE SVILUPPO Corso di Economia dello Sviluppo Internazionale Lezione 3. QUALE CRESCITA PER QUALE SVILUPPO Pier Giorgio.
Promuove: educazione progetti formazione Associazione di Cooperazione
24 settembre 2014 Andamenti produttivi commerciali e dei consumi delle principali specie orticole Luciano Trentini Centro Servizi Ortofrutticoli.
lun mar mer gio ven SAB DOM FEBBRAIO.
1 Energia e industria in Italia Davide Tabarelli Cisl Civitavecchia 9 marzo 2011 marzo 2011.
1 Il metano nei trasporti: scenari politici, economici e sociali Davide Tabarelli LA GIORNATA DEL METANO PER I TRASPORTI Verona, 28 maggio 2014 Maggio.
IMPRONTA ECOLOGICA IMPRONTA DELLA CO2.
PREPARIAMOCI AL GIOCO SULL’AMBIENTE!!
Cremona, 29 ottobre I costi di produzione e di trasformazione del latte nel 2009 Il costo di produzione in Italia nel 2009 Il confronto con alcuni.
IL GIOCO DEL PORTIERE CASISTICA. Caso n. 1 Il portiere nella seguente azione NON commette infrazioni.
SABRINA CALOI IN COLLABORAZIONE CON LA PROFESSORESSA CHIARA PSALIDI PRESENTA...
CASO STUDIO 5 Monterotondo 20/25 settembre RURAL CAMP 2015 PRODUZIONI ZOOTECNICHE E USO SOSTENIBILE DEL SUOLO FORME DI ALLEVAMENTO E USO DEL SUOLO.
Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali (DSA3) Orvieto 23 Luglio 2015 Francesco Mannocchi Presentazione PSR Il contributo dell’Università.
Transcript della presentazione:

Produzione di alimenti zootecnici e impatto ambientale Università Terza Età Sassari Aa 2012/13 A S P A ASSOCIAZIONE PER LA SCIENZA E LE PRODUZIONI ANIMALI ANIMAL SCIENCE AND PRODUCTION ASSOCIATION Produzione di alimenti zootecnici e impatto ambientale Giuseppe Pulina Dipartimento di AGRARIA Università di Sassari

Oltre il 90% del nostro nutrimento viene dalla terra da Marco Pagani, 2010 Sarzana, 18 settembre 2010 Oltre il 90% del nostro nutrimento viene dalla terra In Italia nel 2010 i prodotti della terra hanno fornito, direttamente o indirettamente il 98% del consumo alimentare e il 94% delle proteine (FAOSTAT)

Un mondo che chiede alimenti POPOLAZIONE MONDIALE IN CRESCITA miliardi Population Reference Bureau - 2008 WORLD POPULATION

E che potrebbe chiederne anche più del previsto

Anche come conseguenza dell’inurbamento

Negli ultimi 50 anni siamo stati in grado di tenere il passo…

Ma non sarà sempre così, come dimostrato dalla volatilità attuale dei prezzi delle SftComm

Perchè questo aumento è imputabile all’aumento di consumo di energia, terra e acqua.

Consumo annuo per persona di carne e di latte 1980 - 2030 Più alimenti, ma zootecnici. Consumo annuo per persona di carne e di latte 1980 - 2030 Carne Latte Kg Kg Source: FAO, 2006

La sfida é produrre di più con minori impatti per l’ambiente e per la salute umana MIRACOLO!

da Marco Pagani, 2010 Impronta alimentare L' impronta alimentare è l'estensione media di terra coltivabile necessaria a sostenere i consumi alimentari diretti (prodotti vegetali) e indiretti (mangime per animali) di un essere umano. A differenza dell'impronta ecologica è riferita solo alla terra coltivabile e non tiene conto dei consumi energetici e altro. L‘ impronta agricola-alimentare è una realtà fisica ben precisa, dal momento che in qualche luogo del pianeta esistono parcelle di terra che provvedono in modo diretto o indiretto al nostro nutrimento.

Quanti m² per i nostri consumi di grano? da Marco Pagani, 2010 Quanti m² per i nostri consumi di grano? Consumi italiani di grano: p = 192,6 kg pro capite Resa agricola: r = 3,6 t/ha = 0,36 kg/m² Area necessaria: In Italia ne viene coltivato meno del 70%

da Marco Pagani, 2010 2420 m² per i nostri consumi pro capite, cioè un ettaro ogni 4 persone!

In Italia non abbiamo abbastanza terra … da Marco Pagani, 2010 In Italia non abbiamo abbastanza terra …

… e quindi ce la prendiamo all’estero! da Marco Pagani, 2010 … e quindi ce la prendiamo all’estero! Area calcolata in base alle importazioni nette dai vari paesi (http://www.coeweb.istat.it/) e alle rese agricole dei singoli paesi (http://faostat.fao.org)

L’Ecologicalfootprint (Kitzes et al.2008) L’impronta ecologica è definibile come l’area di superficie biologicamente produttiva necessaria per produrre le risorse ed assimilare le scorie generate dall’impiego di una determinata tecnologia per l’ottenimento di un bene o di un servizio. Si preferisce per ragioni pratiche indicare il contributo che l’unità di prodotto o il servizio apporta al consumo di risorse (es: energia) e all’inquinamento ambientale (es: CO2)

L’EFP dei Paesi sviluppati è di gran lunga non sostenibile (WWF, 2003)

I prodotti zootecnici sono accusati di essere i più impattanti

L’impatto in termini di GHG di un certo prodotto ne definisce la La Carbon footprint L’impatto in termini di GHG di un certo prodotto ne definisce la Carbon footprint Studio in corso della UE sulla Carbon Footprint: l’indicazione in etichetta di quanto è costato un prodotto in termini di emissioni di CO2 equivalente politiche ambientali, in cui la filiera alimentare è attore principale L’impatto potenziale sul surriscaldamento globale (GWPI) è diverso per i principali gas ma gli effetti si esprimono in kg “CO2 equivalente” (IPCC 2007) Emissioni di anidride carbonica: 1 kg di CO2 = 1 kg di CO2 eq Emissioni di metano : 1 kg di CH4 = 25 kg di CO2 eq Emissioni di nitrossido di azoto : 1 kg di N2O = 298 kg di CO2 eq

Emissione di GHG in funzione dell’intensità dei sistemi produttivi Gerber et al., 2009.

Carbon footprint (milioni tonnellate di CO2 equivalenti): Emissioni di GHG negli allevamenti da latte: evoluzione dal 1944 al 2007 negli USA (Capper et al., 2009) Carbon footprint (milioni tonnellate di CO2 equivalenti): 194 nel 1944 vs. 114 nel 2007

Prima di tutto, bisogna fare bene i conti

(respirazione, fermentazione e reflui) (gasolio, fertilizzanti, etc) La Carbonfootprint di un’azienda ovina da latte di 100 pecore é negativa (-0,74 kg/L CO2 eq.) Assorbimento ed emissioni di CO2 equivalente per una azienda ovina da latte (Pulina et al,. Dnp) Colture aziendali Animali: (respirazione, fermentazione e reflui) Fattori della produzione (gasolio, fertilizzanti, etc) Bilancio totale -636'094 + 500.877 + 82,139 -53,078

Contributo delle produzioni animali all’emissione di GHG in Italia Emissioni GHG da agricoltura: 6.6% del totale 25

La Waterfootprint [Hoekstra, 2002] La waterfootprint di un individuo, comunità o impresa è definita come il volume totale di acqua di qualità (freshwater) impiegata per la produzione di beni e servizi consumati dagli individui, comunità o utilizzata nel ciclo produttivo delle imprese. L’acqua utilizzata è misurata in termini di acqua evaporata o inquinata per unità di tempo o di prodotto/servizio.

I prodotti zootecnici sono considerati ad altissima waterfootprint (http://www.diseaseproof.com/VirtualWater.JPG) 27

La WFP si riduce con l’intensificazione: i maggiori incrementi ponderali di vitelloni in feedot rispetto a soggetti ingrassati al pascolo genera una forte riduzione della WFP in USA Waterfoot network Usa (Capper, 2010) Acqua per kg di carne disossata 15.500 3.600

Poi bisogna lavorare per ridurre l’ Ecological footprint (esempio di carne bovina e suina)

Ma comunque, non staremo esagerando o dando retta a chi cerca un diversivo?

Grazie per l’attenzione e buone vacanze con alimenti buoni