Cenni storici Per molti secoli gli estratti di alcune piante contenenti efedrina (alcaloide) sono state usate nella medicina cinese Il principio attivo è stato isolato nel 1885 dall’estratto grezzo di Ephedra vulgaris, ed è stato purificato e chiamato efedrina da Nagai nel 1887 La prima sintesi risale al 1920, mentre la caratterizzazione farmacologica risale al 1924 (Chen e Schmidt) Prima molecola caratterizzata per l’effetto “adrenergico”
Cenni storici L’epinefrina (nota anche come adrenalina), ammina biogenica estratta dalle ghiandole surrenali, è stata chiamata così da Dale nel 1899. La prima sintesi totale risale al 1904 (Stolz). La prima risoluzione ottica degli enantiomeri risale al 1909 (Flacher)
Cenni storici La caratterizzazione farmacologica (effetto pressorio) avvenne nel 1895 (Oliver e Schäfer) L’epinefrina occupa un’importante posizione storica: è stato il primo ormone ad essere isolato e il primo ad essere sintetizzato.
Cenni storici Estensive modifiche molecolari di epinefrina e di altre ammine simpatomimetiche hanno portato a identificare un gran numero di sostanze ad azione adrenergica tra le quali: L’ isoproterenolo, introdotto nel 1940 L’ albuterolo, sintetizzato e caratterizzato dal punto di vista farmacologico nel 1968 isoproterenolo albuterolo
ADRENERGICI La stimolazione del Sistema Nervoso Simpatico: Norepinefrina e epinefrina sono neurotrasmettitori postganglionici La stimolazione del Sistema Nervoso Simpatico: - Aumenta la velocità e la forza delle contrazioni cardiache - Aumenta la pressione sanguigna - Muove il flusso sanguigno verso i muscoli scheletrici - Dilata i bronchioli e le pupille - Aumenta i livelli di glucosio nel sangue Farmaci adrenergici Agenti chimici che esibiscono i loro principali effetti farmacologici e terapeutici aumentando o riducendo l’attività dei vari componenti del sistema simpatico.
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ADRENERGICI L-DOPA DOPAMINA (Noradrenalina) (Adrenalina)
ADRENERGICI Enzimi biosintetici e loro proprietà
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ADRENERGICI Lo schema precedente può così essere riassunto: La tirosina viene trasportata attivamente nell’assoplasma e convertita in L-DOPA e poi in dopamina dagli enzimi citoplasmatici. La dopamina è trasportata nelle vescicole, dove avvengono sintesi e immagazzinamento di norepinefrina (NE). Un potenziale d’azione causa l’influsso di Ca2+ nella terminazione nervosa, con conseguente fusione della vescicola con la membrana plasmatica e esocitosi dell’ NE. Il trasmettitore attiva recettori adrenergici a- e b- nella membrana della cellula post sinaptica. La NE che penetra in queste cellule probabilmente viene rapidamente inattivata dalla catecol-O-metiltransferasi (COMT) a normetanefrina. Il più importante meccanismo per la terminazione dell’azione della NE nello spazio giunzionale è il re-uptake attivo nel nervo e nelle vescicole dove viene immagazzinata. Altri potenziali neurotrasmettitori (e.e. ATP, peptidi, etc..) possono essere immagazzinati nelle stesse vescicole o in altre differenti.
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Recettori Adrenergici Recettori accoppiati alle Proteine G Prima classificazione in sottoclassi recettoriali a e b (Ahlquist 1948) La classificazione è basata sulla risposta a differenti agonisti recettoriali adrenergici come epinefrina, norepinefrina e isoproterenolo.
Risposta tissutale alla stimolazione adrenorecettoriale
Sottotipi recettoriali adrenergici 1-Adrenocettori = a1AAR, a1BAR, a1DAR a2-Adrenocettori = a2AAR, a2BAR, a2CAR b-Adrenocettori = b1, b2, b3
bAR aAR Gi GS Gq (-) (+) AC PLC IP3 cAMP DAG PKA Ca PKC
BIOSINTESI DELLE CATECOLAMINE