PRIME INDICAZIONI OPERATIVE SULL’ATTIVITÀ DEL MEDICO COMPETENTE ALLA LUCE DEL D.LGS.81/08 “TESTO UNICO” IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA.

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PRIME INDICAZIONI OPERATIVE SULL’ATTIVITÀ DEL MEDICO COMPETENTE ALLA LUCE DEL D.LGS.81/08 “TESTO UNICO” IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Verona, 4 luglio 2008 Katia Dalle Molle – Medico competente

IL MEDICO COMPETENTE Art.2 comma 2 lettera h del D. Lgs. 81/08 in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali (art.38) collabora con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi (art.29, comma 1) nominato dal datore di lavoro per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti previsti dal decreto E inoltre… L’attività di medico competente deve essere svolta secondo i principi della medicina del lavoro e del codice etico della Commissione internazionale di salute occupazionale (ICOH) (art. 39 comma 1 D.Lgs. 81/08). Il dipendente di una struttura pubblica, assegnato agli uffici che svolgono attività di vigilanza, non può prestare, ad alcun titolo e in alcuna parte del territorio nazionale, attività di medico competente (art. 39 comma 3 D.Lgs. 81/08). Il datore di lavoro assicura al medico competente le condizioni necessarie per lo svolgimento di tutti i suoi compiti garantendone l’autonomia (art. 39 comma 4 D.Lgs. 81/08)

TITOLI E REQUISITI Art.38 del D.Lgs.81/08 specializzazione in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica docenza in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica o in tossicologia industriale o in igiene industriale o in fisiologia e igiene del lavoro o in clinica del lavoro autorizzazione di cui all’articolo 55 del decreto legislativo 15 agosto 1991, n. 277 specializzazione in igiene e medicina preventiva o in medicina legale Medici competenti educazione continua in medicina Medici specialisti in igiene e medicina legale percorsi formativi universitari elenco dei medici competenti Autocertificazione dei propri titoli presso il Ministero della Salute 6 mesi

AMBITI OPERATIVI Art.38 del D.Lgs.81/08 COLLABORAZIONE E PARTECIPAZIONE SORVEGLIANZA SANITARIA INFORMAZIONE E FORMAZIONE RLS Medico competente RSPP Lavoratori Datore di lavoro Dirigenti Preposti

COLLABORAZIONE E PARTECIPAZIONE Art. 25 comma 1 lettera a) e m) del D COLLABORAZIONE E PARTECIPAZIONE Art.25 comma 1 lettera a) e m) del D.Lgs.81/08 alla valutazione dei rischi con il datore di lavoro e con il servizio di prevenzione e protezione anche ai fini della programmazione, ove necessario, della sorveglianza sanitaria alla predisposizione della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psico-fisica dei lavoratori all’attività di formazione e informazione nei confronti dei lavoratori, per la parte di competenza COLLABORAZIONE: alla organizzazione del servizio di primo soccorso considerando i particolari tipi di lavorazione ed esposizione e le peculiari modalità organizzative del lavoro alla attuazione e valorizzazione di programmi volontari di promozione della salute, secondo i principi della responsabilità sociale alla programmazione del controllo dell’esposizione dei lavoratori

SORVEGLIANZA SANITARIA Art.2 comma 1 lettera m del D. Lgs. 81/08 insieme degli atti medici finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all’ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa Visite mediche specialistiche in medicina del lavoro Questionari clinici Esami strumentali Indagini di laboratorio Indagini diagnostiche Consulenze specialistiche Compatibilità tra condizioni di salute e compiti lavorativi Effetti precoci sulla salute correlati all’esposizione professionale Verifica delle misure di prevenzione dei rischi

SORVEGLIANZA SANITARIA Art.41 comma 2 del D. Lgs. 81/08 La sorveglianza sanitaria include : Accertamenti medici preventivi Accertamenti medici periodici Accertamenti medici su richiesta del lavoratore Accertamenti medici alla cessazione del rapporto di lavoro Accertamenti medici in occasione del cambio di mansione Accertamenti medici al rientro dal lavoro su richiesta del lavoratore dopo prolungato periodo di assenza dovuto a malattia comune, malattia professionale, infortunio sul lavoro o grave incidente

IL GIUDIZIO DI IDONEITÀ Art.41 comma 6 del D. Lgs. 81/08 La sorveglianza sanitaria include : Idoneità Idoneità parziale, temporanea o permanente con prescrizioni con limitazioni Inidoneità, temporanea o permanente Avverso il giudizio del medico competente è ammesso ricorso, entro trenta giorni dalla data di comunicazione del giudizio medesimo, all’organo di vigilanza territorialmente competente (art. 41, comma 9). il medico competente informa per iscritto il datore di lavoro e il lavoratore (art.41, comma 8)

SORVEGLIANZA SANITARIA Art.2 comma 1 lettera m del D. Lgs. 81/08 La sorveglianza sanitaria NON deve includere accertamenti sanitari: in fase preassuntiva per accertare stati di gravidanza per verificare stati di sieropositività per HIV che espongano a rischi (radiografie o esami invasivi) se non esiste precisa indicazione clinica finalizzati a verificare il possesso di particolari requisiti e non correlati ai rischi cui il lavoratore è esposto Esclusi: problemi alcol-correlati assunzione sostanze psicotrope e stupefacenti su richiesta del datore di lavoro per controllare l’idoneità fisica o le assenze per infermità del lavoratore

SORVEGLIANZA SANITARIA Art.2 comma 1 lettera m del D. Lgs. 81/08 PROTOCOLLO SANITARIO definito dal medico competente in funzione dei rischi specifici presenti in azienda tenendo in considerazione gli indirizzi scientifici più avanzati (art.25, comma 1 lettera b) Include gli accertamenti sanitari specialistici previsti per i lavoratori, mirati rischio e il meno invasivi possibili (art. 229, comma 4) va considerato parte integrante del documento di valutazione dei rischi (art. 29, comma 1)

tutti i lavoratori esposti a rischio I SOGGETTI DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA Art. 2, comma 1, lettera a) del D.Lgs.81/08 tutti i lavoratori esposti a rischio Il lavoratore è persona che: indipendentemente dalla tipologia contrattuale svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell‘organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari Gli adempimenti relativi alla sorveglianza sanitaria vengono demandati al datore di lavoro

I SOGGETTI DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA A carico di: Lavoratori subordinati Datore di lavoro Lavoratori con contratto somministrazione lavoro Utilizzatore Lavoratori pubbliche amministrazioni Datore di lavoro Dipendenti pubblici che prestano servizio con rapporto di dipendenza funzionale c/o altre amministrazioni Datore di lavoro Lavoratori a progetto, Co.Co.Co, Co.Co.Pro. se le prestazioni si svolgono c/o il committente Committente Lavoratori subordinati a distanza Datore di lavoro Lavoratori autonomi, componenti dell’impresa familiare, piccoli imprenditori, soci di società semplici agricole Facoltativa e a loro carico Lavoratori stagionali operanti nel settore agricolo Entro 90 giorni verranno emanate disposizioni Lavoratori volontari Datore di lavoro Soci lavoratori di cooperative Datore di lavoro

VERIFICA DI ASSENZA DI CONDIZIONI DI ALCOL DIPENDENZA D. Lgs VERIFICA DI ASSENZA DI CONDIZIONI DI ALCOL DIPENDENZA D.Lgs.81/08, Legge 125 del 30 marzo 2001 La sorveglianza sanitaria è finalizzata alla verifica di assenza di condizioni di alcol dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti (Art.41, comma 4) SU TUTTI I SOGGETTI CON MANSIONE A RISCHIO IDENTIFICATA NELLA NORMATIVA Visite mediche specialistiche in medicina del lavoro con anamnesi mirata Informazione, formazione e counselling collettivo Indicatori di laboratorio mirati all’individuazione dei soggetti a rischio (MCV, AST, ALT, GGT, CDT) Se verifica positiva: giudizio di inidoneità temporanea alla mansione, autodiagnosi e counselling individuale Invio ai SERT

VERIFICA DOI ASSENZA DI CONDIZIONI DI ALCOL DIPENDENZA D. Lgs VERIFICA DOI ASSENZA DI CONDIZIONI DI ALCOL DIPENDENZA D.Lgs.81/08, Legge 125 del 30 marzo 2001 Test alcolimetrico effettuato dal medico competente o dal medico dell’Organo di Vigilanza Se test positivo: invio ai SERT SUL LAVORATORE CON SOSPETTA INTOSSICAZIONE ALCOLICA ACUTA SEGNALATO DALL’AZIENDA MANSIONI A RISCHIO Invio alla commissione medica ex art. 5 dello Statuto dei lavoratori MANSIONI NON A RISCHIO

VERIFICA DI ASSENZA DI ASSUNZIONE DI SOSTANZE STUPEFACENTI O PSICOTROPE D.Lgs.81/08, Intesa Stato Regioni del 30 ottobre 2007 La sorveglianza sanitaria è finalizzata alla verifica di assenza di condizioni di alcol dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti (art.41, comma 4) SU TUTTI I SOGGETTI CON MANSIONE A RISCHIO IDENTIFICATA NELLA NORMATIVA (D.M. 186/90) Visite mediche specialistiche in medicina del lavoro con anamnesi mirata Test di screening su urina Verifica positiva: giudizio di inidoneità temporanea alla mansione Invio ai SERT

CARTELLA SANITARIA E DI RISCHIO Art CARTELLA SANITARIA E DI RISCHIO Art. 25, comma 1, lettere c) d) e), Allegato 3A del D. Lgs. 81/08 istituita e aggiornata periodicamente dal medico competente custodia sotto la responsabilità del medico competente con salvaguardia del segreto professionale nelle aziende con più di 15 dipendenti: luogo di custodia concordato con il datore di lavoro in caso di cessazione dell’attività dell’azienda o di risoluzione del rapporto di lavoro: consegna al lavoratore, che firmerà per ricevuta se agenti cancerogeni/mutageni o biologici gr. III e IV ISPESL in caso di cessazione dell’incarico: consegna al datore di lavoro, che firmerà per ricevuta firma del datore di lavoro sul frontespizio firma dal lavoratore per presa visione - dei dati anamnestici e clinici - del giudizio di idoneità alla mansione

SOPRALLUOGO IN AZIENDA Art. 25, comma 1, lettera l) del D.Lgs 81/08 Il medico competente visita gli ambienti di lavoro almeno una volta all’anno o con cadenza diversa in base alla valutazione dei rischi L’indicazione di una periodicità diversa deve essere comunicata al datore di lavoro e annotata nel documento di valutazione dei rischi Nei cantieri temporanei o mobili può essere sostituito o integrato con la visione dei piani di sicurezza per i cantieri cui la durata presunta dei lavori è inferiore ai 200 giorni lavorativi ed il medico abbia già effettuato sopralluogo in altri cantieri aventi caratteristiche analoghe e gestiti dalla stessa impresa Non è previsto l’obbligo di sopralluogo congiunto con il responsabile del servizio di prevenzione

RIUNIONE PERIODICA Art.35 del D.Lgs.81/08 Dove: nelle aziende che occupano più di 15 lavoratori nelle aziende fino a 15 lavoratori è facoltà del RLS chiedere la convocazione di un’apposita riunione Quando: almeno una volta all’anno in occasione di eventuali significative variazioni delle condizioni di esposizione al rischio Chi partecipa: il datore di lavoro o un suo rappresentante L’RSPP il medico competente, ove nominato I’RLS Argomenti da trattare: - documento di valutazione dei rischi; - andamento infortuni, malattie professionali e sorveglianza sanitaria - criteri di scelta, caratteristiche tecniche ed efficacia dei DPI - programmi di informazione e formazione dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute Vanno individuati: codici di comportamento e buone prassi obiettivi di miglioramento della sicurezza complessiva

RELAZIONE SANITARIA Art. 25, comma 1, lettera i), Allegato 3B del D RELAZIONE SANITARIA Art. 25, comma 1, lettera i), Allegato 3B del D. Lgs. 81/08 prodotta in forma scritta e presentata nell’ambito della riunione periodica trasmessa entro il primo trimestre dell’anno ai servizi competenti per territorio esclusivamente per via telematica Dati identificativi dell’azienda Dati identificativi del Medico competente Rischi cui sono esposti i lavoratori Protocolli sanitari adottati N. giorni di assenze Infortuni denunciati Malattie professionali segnalate Tipologia dei giudizi di idoneità Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano trasmettono tali informazioni, aggregate dalle aziende sanitarie locali, all’ISPESL (art. 40, comma 2)

GRAZIE PER L’ATTENZIONE