P.R.A.V. Piano Regionale Amianto Regione Veneto

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il ruolo degli OIV nella valutazione dei servizi erogati dai Centri per l’Impiego IL MONITORAGGIO SUI PEG E SUI PIANI DELLA PERFORMANCE NELLE PROVINCE:
Advertisements

(TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA)
Modello sperimentale di sorveglianza sanitaria di ex esposti ad AMIANTO dott. Flavio Valentini Verona 2 dicembre 2005.
Il ciclo provinciale dei rifiuti urbani e assimilati dal 1998 al 2004 e lattuazione del Piano Provinciale 21 febbraio 2005 Massimiliano Di Mattia Agenzia.
Le attività realizzate dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell A.U.S.L. di Rimini nellambito dei Piani Regionali di Protezione dallAmianto Dr. Fabbri.
Osservatorio del Credito in provincia di Palermo
2° PROJECT CONSULTATION BOARD ITALIA Firenze 11 luglio 2013.
1 DECRETO LEGISLATIVO 626/94 19 SETTEMBRE 1994 MODIFICHE ED INTEGRAZIONI DECRETO LEGISLATIVO 242/96 19 MARZO 1996 CORSO DI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE IN.
Approfondimento sul fotovoltaico XXVII Assemblea Annuale ANCI Fiera di Padova,11 novembre 2010 Novità normative FER.
Gestione della Dispositivo Vigilanza: un’esperienza regionale
Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes 2010 Veneto. Cittadini stranieri residenti – Con residenti, diventa la 3^ regione italiana.
L’EDUCAZIONE AMBIENTALE NELLA REGIONE VENETO
Firenze 14/12/06Osservatorio gestione rifiuti Provincia di Firenze: i rifiuti dal 1998 al Il Catasto regionale dei rifiuti I Rifiuti Speciali ARPAT.
Sebastiano De Maria La Rosa
La sperimentazione degli algoritmi
Valutazione dell’efficacia del provvedimento
1 Occupazione e competenze Occupazione e competenze a medio termine Scenari per le professioni in Italia Roma, 27 giugno 2012 seminario di monitoraggio.
Dott. Francesco Ferrarini- Dip. Prevenzione ULSS 20 Verona AZIENDA ULSS 20 - VERONA AMIA SPA COMUNE VERONA PROTOCOLLO DINTESA SOTTOSCRITTO IL 30/05/2006.
da esposizione ad amianto
IL PROGETTO DELL’ISPESL PER I CASI DI MESOTELIOMA MALIGNO EXTRAPLEURICO NELL’AMBITO DELL’ATTIVITA’ DEL REGISTRO NAZIONALE (ReNaM) 5 aprile 2006 Riunione.
1. 2 CAMERA DI COMMERCIO PESARO E URBINO Elaborazione Servizio Statistica Fonti: ISTAT – Unioncamere – Tagliacarne – Infocamerere – Regione Marche – Comune.
P. 1 © Paolo Ferrario: riproduzione riservata solo ai partecipanti ai corsi di formazione Dott. Paolo Ferrario Provincia.
Igiene generale ed applicata
1 Pavia 27 marzo ° Incontro A. V. Berri LE MISURE DI TUTELA.
Decreto Legislativo n° 387 del 29/12/2003 Attuazione della Direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia prodotta da fonti energetiche rinnovabili.
Igiene e Sicurezza dei Luoghi di Lavoro Rachele Rinaldi.
Perché STANDARDIZZARE ?
Il fumo di sigaretta in Provincia di Trento
Roma, 17 Dicembre LA PARTNERSHIP CON ENEL Una collaborazione che guarda al futuro Rag. Loris Rui Coordinatore Caem Roma, 17 dicembre 2003.
Torino - 16 febbraio Il successo passa dal porta a porta 1 Giuseppe Gamba Vicepresidente della Provincia di Torino Assessore allo Sviluppo Sostenibile.
Sperimentazione dellapplicazione della Riforma della P.A. allambito della valutazione del personale delle Aziende Sanitarie Focus Group Nazionale 20 settembre.
INVENTARIO POTENZIALE PRODUTTIVO VITICOLO art 16 del Regolamento C.E. 1493/99 deve contenere superficie vitata impiantata con varietà classificate per.
Processo di elaborazione PIANO DI ZONA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA DIREZIONE CENTRALE SALUTE E PROTEZIONE SOCIALE.
I gestori Confservizi Emilia – Romagna È lassociazione regionale delle Società, Aziende, Enti pubblici e privati che gestiscono i servizi pubblici locali,
G. Orlandi, G. Bigi Bologna 15 ottobre La struttura produttiva dellEmilia-Romagna Una lettura attraverso lArchivio Statistico delle Imprese Attive.
1 Ottobre 2003 ConcorsoTarta…Volpe 17 Dicembre 2003 Premiazione ConcorsoTarta…Volpe.
Le 15 Diocesi del Triveneto
ULSS 8 Via Forestuzzo, – Asolo (TV)
COMUNE CAVALLINO-TREPORTI I SERVIZI ALLA PERSONA Servizi demografici Le politiche sociali Le iniziative culturali I progetti educativi Lassociazionismo.
AMIANTO: Documentazione, procedure e metodologie operative
Ufficio Studi Imprenditrici e imprese femminili in Toscana Fabio Faranna Unioncamere Toscana - Ufficio Studi Firenze, 27 ottobre 2006.
Pagina 1 CONFINDUSTRIA SIRACUSA Gli sconti tariffari INAIL per Prevenzione Siracusa 18 Gennaio 2012 Relatore: Dott. Dario DAmico (CONTARP – INAIL SICILIA)
T.d.P. Monica MINNITI & T.d.P. Carmine DI PASCA
11 Tutela della Salute Mentale: Il superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari alla luce della nuova legge n. 57/ LUGLIO 2013 Filippo Basso.
Potenziamento delle attività dellOsservatorio Regionale sulla sicurezza urbana per la promozione, programmazione, il coordinamento ed il monitoraggio degli.
“Osservare per Conoscere”: un’indagine sullo stato di salute della
Dr. Daniele Dondarini CNA Regionale Emilia Romagna
Liste di attesa al 31 agosto 2006* al 31 agosto 2006* FONTE DATI: Dati Sistema Informativo Trapianti *Dati SIT 19 settembre 2006.
Certificazione energetica degli edifici.
DLgs 81 del 2008 Amianto Capo III° Titolo IX° Capo III° Titolo IX°
1 PROGETTO M.I.S.I. Modelli per Innovare i Servizi per l'Istruzione.
1 La Protezione dei Dati Personali Il modello Basilicata dott. Vincenzo Veneziano PROGETTO SEMPLIFICAZIONE.
Porto Marghera – Giornata di studio
Seminario Formativo NIP Le valutazioni di ARPA Parenti Luigi Arpa Sezione Provinciale di Modena.
ENERGIE RINNOVABILI: Realtà e prospettive per lItalia ed il Veneto Convegno Via Poerio S. Maria delle Grazie 7 novembre 2006 – Mestre (Ve) ing. Fabio Fior.
SCHEMA FORMAZIONE AZIENDALE
Nuovo Polo della Salute di Padova Venezia, 28 Luglio 2014.
Andrew Pindar Gruppo di ricerca sull'efficienza negli usi finali dell'energia (eERG) Politecnico di Milano DM 24/04/2001 per la promozione dell'efficienza.
Relatore: ing. Francesco Italia
Ing.Marco Masi Regione Toscana - D.G. Diritto alla Salute
Classificazione del territorio
Fse C1 - azioni di sistema formazione continua: dalla pianificazione al controllo NUOVE COMPETENZE PER COMPETERE Francesca Gazzola Formazione Unindustria.
Aspetti tecnici e procedurali per i siti inquinati Dr. Stefano Orilisi.
LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN ITALIA
LA PIANIFICAZIONE DELLA PREVENZIONE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Prospettive Future di Lavoro Dott. Luciano Marchiori Spisal, Ulss n. 20 Verona.
AMIANTO: il Piano nella Regione Marche
Mappatura di siti ed edifici con presenza di MCA.
Inaugurazione centro regionale amianto Censimento amianto e mappatura dei siti ARPAM Dipartimento di Pesaro 10/6/2011.
La storia Giugno 2014 Settembre 2014 Ottobre 2014 Novembre Dicembre 2014 Gennaio Lettera Presidente Renzi; 1650 Comuni segnalano oltre 3300 richieste.
L’ avvio del progetto OCCAM
Transcript della presentazione:

P.R.A.V. Piano Regionale Amianto Regione Veneto DGRV n.5108 del 28.12.1998

COMPOSIZIONE DEL GRUPPO REGIONALE AMIANTO Sarto (responsabile), Muneghina  Dip-Spisal Padova Fiorini, Verga  Dip-Spisal Verona De Nard  Dip-Spisal Bussolengo Pinton  Dip-Spisal Camposampiero Guidi  Dip-Spisal Venezia Peterle  Dip-Spisal Belluno Lovo  Dip-Spisal Rovigo Ros  Dip-Spisal Treviso Zorzetto  Dip-Spisal Arzignano Zanin  Dip-Spisal Vicenza

Individuazione ed elaborazione delle fonti informative DGRV n.5108 del 28.12.1998 Individuazione ed elaborazione delle fonti informative ....di competenza DIP/SPISAL ....di competenza ARPAV Censimento ditte: banca dati ISPESL somministrazione questionari domande di benefici previdenziali notifiche ex art. 9 L. 257/92 piani di lavoro ditte con personale abilitato da corsi di formazione Censimento edifici: ? scuole e ospedali edifici pubblici edifici ad utilizzazione collettiva blocchi di appartamenti edifici industriali dismessi e rotabili Creazione di una banca dati funzionale formazione operatori ULSS formazione addetti e dirigenti di bonifica linee guida regionali comunicazione del rischio alla popolazione adeguamento strumentazione SPISAL formazione operatori ARPAV adeguamento strumentazione ARPAV comunicazione del rischio alla popolazione piano di gestione rifiuti Sorveglianza a regime Programmazione interventi di bonifica Realizzazione

P.R.A.V. Risultati conseguiti 2000 – 2003 ATTI LEGISLATIVI E DI INDIRIZZO Modello Unico del Piano di Lavoro per il cemento-amianto da presentare alle ULSS (Decreto del Dirigente Regionale della Direzione per la Prevenzione n. 265/2000); Corsi di formazione di cui all’art. 10 co. 2 lett. F della Legge 257/92. Aggiornamenti gestionali ed organizzativi (DGRV n. 3437 del 17/12/01); Progress report n.1 e n.2 ed altri documenti; Microraccolta di rifiuti contenenti amianto (DGRV n. 1690 del 28/06/2002); Documento d’indirizzo per la risposta al Piano di Lavoro.

P.R.A.V. Risultati conseguiti 2000 – 2003 FORMAZIONE Corsi per operatori SPISAL + operatori della regione Friuli Venezia Giulia  circa 60 persone Corsi per operatori di imprese di bonifica: - gestionale: 800 persone - operativo: 1980 persone INFORMAZIONE Pieghevole informativo “Amianto, un problema comune da risolvere assieme” Riunioni informative sui censimenti delle ditte a rischio amianto in ogni provincia Opuscolo “Io non ci casco” (premiato alla Fiera di Modena) Opuscolo per gli idraulici “Idraulici e Amianto, come identificare le fonti di rischio e lavorare in sicurezza”.

P.R.A.V. Risultati conseguiti 2000 – 2003 STRUMENTAZIONE Completamento della strumentazione di prelievo polveri delle aziende ULSS (4 campionatori fissi e 8 campionatori portatili) Acquisto di due Personal Computer SOFTWARE GESTIONALE Realizzazione della procedura relativa ai piani di lavoro per il programma gestionale SPISALNET Unificazione e accesso in rete tramite SPISALNET dell’archivio delle persone abilitate dai corsi di formazione sulla rimozione dell’amianto

CENSIMENTO DELLE AZIENDE AD ALTO RISCHIO AMIANTO PRESENTAZIONE DEI RISULTATI

PRESENZA DI COIBENTAZIONI CONTENENTI AMIANTO ANCORA IN OPERA – Dove e di che tipo Le ditte che hanno dichiarato presenza di coibentazioni ancora in opera sono pari a 35; 9 di queste sono in provincia di Venezia, 7 a Padova, 6 a Verona, 4 a Treviso e 3 ciascuna a Belluno, Rovigo e Vicenza.

BANCHE DATI INFORMATIVE PER LE AZIENDE ULSS (CD) Ditte dal censimento postale Ditte di scoibentazione (notifiche alla Regione ex art. 9 Legge 257) Ditte iscritte all’albo nazionale gestori rifiuti Cat. 10 Siti produttivi dismessi Ditte con recipienti per fluidi in pressione Ditte con almeno un caso di mesotelioma Ditte con richieste benefici previdenziali Registro delle abilitazioni per i bonificatori, corsi operativi e corsi gestionali Elenco zuccherifici e siti dismessi Piani di MEMORIA STORICA Referti / Inchieste Lavoro SERVIZI M.P. MONITORAGGIO FRIABILE Registro veneto dei casi di mesotelioma Sorveglianza sanitaria ex esposti BONIFICHE FRIABILE

PREVENZIONE DEI RISCHI PER LA SALUTE DI GRUPPI POTENZIALMENTE ESPOSTI Lavoratori abilitati delle ditte di bonifica Albo nazionale gestori rifiuti Lavoratori di discariche di M.C.A. e trasportatori di rifiuti speciali Idraulici di impianti termici, caldaisti Muratori (alcuni gruppi) Rischi da altre fibre cancerogene Manutentori reti idriche, forni, ecc…………….

REGISTRO MESOTELIOMI DEL VENETO SORVEGLIANZA SANITARIA EX ESPOSTI REGISTRO MESOTELIOMI DEL VENETO PRAV Elenchi ditte con esposti o ex esposti Elenchi esposti Elenchi potenziali esposti Censimento ditte Censimento esposti Censimento ex esposti Elenchi ditte con casi di mesotelioma Elenchi ammalati con esposizione certa Elenchi ammalati con esposizione possibile

Confronto dati fonte Regionale e fonte Aziende Ulss (anni 1993-2004) AMIANTO FRIABILE: andamento delle quantità rimosse negli anni 1993 - 2004 Confronto dati fonte Regionale e fonte Aziende Ulss (anni 1993-2004)

AMIANTO FRIABILE scoibentato nel Veneto Distribuzione geografica per aziende Ulss (1993-2003)

Quantità di amianto friabile in Kg rimosso per Azienda ULSS negli anni 1993-2003 (fonte ULSS) 22 Bussolengo n.r. 1.180 1.160 110 ASL ANNI Totale 93 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 1993-2003 1 Belluno 100 4.000 31.000 30.000 46.000 6.300 9.000 4.500 50 130.950 2 Feltre 45 379 300 3.255 10.695 3.620 11.100 1.100 1.900 32.394 3 Bassano 510 500 1.014 4 Thiene 3.000 210 6.870 10.920 12.000 10.000 43.000 5 Arzignano n.r 19.250 106.000 1.380 126.630 6 Vicenza 5.060 5.970 20.120 21.280 14.010 1.833 3.300 71.573 7 Pieve Soligo 5.500 5.600 8 Asolo 29.900 122.240 200.520 94.340 83.160 14.700 63.000 56.400 731.260 9 Treviso 1.825 1.800 18.810 10.825 1.458 20.300 1.000 76.018 10 S.Donà Piave 80 60 380 12.930 165.000 150 178.645 12 Venezia 412.500 137.500 104.500 984.500 1.080.750 1.163.250 1.289.750 304.900 797.000 276.000 595.170 7.145.820 13 Dolo 3.100 43 12.900 1.500 17.543 14 Chioggia 28.680 22.000 275 26.250 77.505 15 Cittadella 1.206.950 88.200 34.058 12.470 1.405.000 2.747.678 16 Padova 7.040 6.195 22.690 4.935 11.990 44.712 638.019 77.194 167.000 32.890 1.012.665 17 Este 117.000 5.230 2.960 6.380 1.940 7.760 53.580 2.760 1.030 198.736 18 Rovigo 61.960 14.420 172.715 153.177 75.497 144.732 20 8.995 50.000 8.000 13.000 702.516 19 Adria 255.275 20.010 30.840 3.500 511.220 14.000 10.300 845.145 Verona 1.320 6.960 1.920 35.160 47.720 89.050 87.370 25.890 342.420 21 Legnago 280 2.450 TOTALE 738.446 283.885 317.437 1.387.868 1.508.832 2.724.542 1.641.020 1.687.152 1.177.557 2.297.743 725.360 14.489.842

Confronto dati fonte Regionale e fonte Aziende Ulss (anni 1993-2004) AMIANTO COMPATTO: andamento delle quantità rimosse negli anni 1993 - 2004 Confronto dati fonte Regionale e fonte Aziende Ulss (anni 1993-2004)

AMIANTO COMPATTO scoibentato nel Veneto Distribuzione geografica per aziende Ulss (1993-2003)

Quantità di amianto compatto in kg rimosso per ULSS negli anni 1993-2003 (fonte ULSS) Totale 22 Bussolengo n.r. 34.370 109.505 430.552 1.026.209 878.000 851.305 876.638 1.832.700 2.068.000 ASL ANNI 93 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 1993-2003 1 Belluno 300 4.500 21.000 50.000 194.000 152.000 231.000 145.000 221.700 134.000 115.000 1.268.500 2 Feltre 17.190 12.200 20.740 100.891 36.476 57.460 376.930 411.100 254.000 1.286.987 3 Bassano 7.950 117.270 208.170 158.060 400.590 219.000 375.290 647.000 717.184 2.850.514 4 Thiene 10.800 17.540 195.400 229.900 453.400 548.044 1.145.892 757.435 650.000 1.000.000 5.008.411 5 Arzignano 57.000 139.800 196.700 310.810 946.350 428.445 85.500 426.450 392.000 377.000 3.360.055 6 Vicenza 595.675 860.872 961.820 605.729 1.040.285 1.190.976 852.200 6.107.557 7 Pieve S. 1.400 78.450 107.500 307.875 507.150 264.525 260.100 642.750 458.325 58.000 3.686.075 8 Asolo 45.330 50.760 133.990 217.280 278.325 623.906 442.560 440.510 900.280 900.300 967.642 5.000.883 9 Treviso n.r 366.000 441.000 585.000 1.299.000 1.387.500 1.003.000 1.050.000 1.660.000 1.580.000 9.371.500 10 S. Donà P. 60 360 91.610 155.985 406.390 263.200 586.615 2.972.393 2.165.366 2.483.000 1.099.000 10.223.979 12 Venezia 663.000 339.000 397.500 430.950 489.450 573.900 1.237.500 926.400 1.720.000 1.605.000 1.821.030 10.203.730 13 Dolo 544.697 919.871 560.100 2.902.668 14 Chioggia 112.525 15.303 80.510 64.660 156.667 616.277 575.000 440.000 474.500 2.535.442 15 Cittadella 483.970 920.085 91.247 1.327.580 1.046.000 2.663.000 6.531.882 16 Padova 2.300 158.780 194.985 1.301.521 986.158 1.081.915 1.183.520 5.825.596 2.806.444 2.486.000 2.196.400 18.223.619 17 Este 280.400 95.850 466.490 71.140 485.275 332.875 162.965 526.977 977.149 901.000 1.572.000 5.872.121 18 Rovigo 644.280 275.300 340.110 320.390 220.093 403.986 392.396 800.000 911.000 451.000 4.758.555 19 Adria 500 2.610 37.995 101.520 253.300 817.980 523.300 153.378 415.260 216.100 507.212 3.029.155 20 Verona 47.640 35.840 230.014 1.084.475 610.697 1.083.498 876.338 871.933 2.290.370 2.057.000 10.759.805 21 Legnago 500.000 1.329.000 987.000 1.492.000 5.186.000 8.107.279 TOTALE 1.040.930 1.478.230 2.651.759 5.148.234 6.992.492 10.807.304 12.125.511 19.446.440 21.467.373 21.459.276 23.657.168 126.274.717

PRIORITA’ PER LE BONIFICHE URGENTI DECRETO N.101 del 18 Marzo 2003 Regolamento per la realizzazione di una mappatura delle zone del territorio nazionale interessate dalla presenza di amianto, ai sensi dell’articolo 20 della Legge n.93/2001: In vigore dal 24/05/2003 entro il 24/08/2003 le Regioni definiscono le procedure per gli interventi urgenti. MAPPATURA PRIORITA’ PER LE BONIFICHE URGENTI BONIFICHE

CRITICITÀ Insufficiente coordinamento tra Direzione Regionale per la Prevenzione con le Segreterie e le Direzioni Regionali e con l’ARPAV. Piano discariche e “smaltimenti alternativi”. Censimento e monitoraggio edifici pubblici e/o privati. Controllo delle esposizioni attuali e sorveglianza sanitaria agli ex esposti. Insufficiente ricerca attiva dell’amianto friabile Controllo dell’esposizione alle fibre minerali alternative.