STILI DI VITA E PREVENZIONE

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
VaGORSOL. Promozione della salute Once upon a time Tra esperti e cinefili Piazze virtuali iperpopolate Informare e prevenire Y Generation.
Advertisements

Sorveglianza e prevenzione dell’obesità nella regione Emilia-Romagna:
Un programma di prevenzione
Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia Adolescenza
Il SIAN e le Fattorie Didattiche
QUALITÀ VISIBILI ED INVISIBILI:
Progetto Regionale Tabagismo
1. Cronicità, disabilitante,in crescita, evitabile… La centralità esemplare del D M 3. Carichi assistenziali vs variabilità gestionale vs vissuti. 4.Complicanze,
Il profilo di salute del Piemonte
didattica orientativa
L’utilizzo della sorveglianza PASSI in Azienda USL e in Regione
IL SEGRETO DELLE PIRAMIDI
SANITA’ PUBBLICA, MEDICINA DEL LAVORO
Università della Calabria Corso di laurea: Scienze della Formazione Primaria anno accademico Dr. Mario Malizia TEORIA E METODI DI PROGETTAZIONE.
STAR BENE MANGIANDO UN PERCORSO FORMATIVO DI EDUCAZIONE ALLA CULTURA ALIMENTARE anno scolastico 2005/06 I anno.
Unità Operativa Educazione alla Salute Distrettuale Responsabile: Dott.ssa B.Rosa AUSL 6 PALERMO DISTRETTO SANITARIO 8 CARINI.
Star bene mangiando e la metodologia educativa proposta Star bene mangiando e la metodologia educativa proposta Dott.ssa Brigida Rosa.
Star bene mangiando, un progetto bioetico
“Star bene mangiando” e la metodologia educativa proposta
Dott.ssa N. Fascella Dott.ssa G.Cinà
RIFLESSIONI & SUGGERIMENTI IN PILLOLE degli alunni e delle alunne della Classe 3°C1 dopo lincontro con la Dott.ssa Alessandra Fabbri IN PILLOLE degli.
CORRETTA ALIMENTAZIONE & COSTANTE ATTIVITA’ FISICA :
EDUCAZIONE ALIMENTARE
ALIMENTARSI BENE PER CRESCERE MEGLIO
“Mangio bene ……. Cresco Meglio“
ASL Vterbo Consensus Conference EAS , Dr. F. Forino 1 STRUMENTI PER PROGRAMMARE GLI INTERVENTI DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE NELLE AZIENDE SANITARIE.
ASL Viterbo Consensus Conference EAS, 19 nov 2002 Dr.G.Schiano1 Ruolo dellEducazione alla Salute nella Prospettiva della Medicina di Sanità Pubblica.
Codice Deontologico dellInfermiere 1999 punto 3.1 Linfermiere aggiorna le proprie conoscenze attraverso: 1.La Formazione Permanente 2.La Riflessione Critica.
Disease management: limportanza della prevenzione attiva e il coinvolgimento di tutti gli attori del sistema Pierluigi Macini Regione Emilia-Romagna Servizio.
IGEA - IGIENE EPIDEMIOLOGIA PROFILASSI EDUCAZIONE SANITARIA.
Nel processo di orientamento sono implicate numerose variabili che si possono raggruppare in: –Individuali –Psico-sociali –Sociali Le stesse variabili.
Corso di formazione Sorveglianza e Prevenzione
Udine 11 ottobre sala Ajace SANI E SICURI Progetto didattico - educativo per lanno scolastico 2006 / 2007 dr Luciano Ciccone dr.ssa Laura Pilotto.
Premessa Lalimentazione è un bisogno fondamentale delluomo. Il cibo fin dagli albori della civiltà, ha esercitato sempre una forte influenza sui comportamenti.
Il SIAN e le Fattorie Didattiche
Il sangue: un’ opportunita’ per l’educazione alla salute.
Progetto Ulisse a.s.2003/2004 laboratorio di scienze in videoconferenza Gli alunni delle classi 3°C e 3°D della scuola media Elisa Sala e i ragazzi della.
Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
A.N.DI.S Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici Sezione Regionale della Toscana 18 ottobre 2013 I Bisogni Educativi Speciali nella Scuola di Tutti.
La sicurezza sul lavoro in chiave di parità di genere
I PIANI REGIONALI DI PREVENZIONE Dott.ssa Simonetta Rizzo.
VIAGGIO NEL NOSTRO PIANETA SANITA’
SEI EDUCAZIONI ALLA CONVIVENZA CIVILE
DIPARTIMENTO DI MEDICINA MOLECOLARE
ORIENTAMENTI PER LA COMUNICAZIONE TRA SCUOLA E SERVIZI SOCIALI E SOCIOSANITARI PER LA PROTEZIONE E TUTELA DEI DIRITTI DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI.
Differenziare in ambito matematico
OBIETTIVO DEL CORSO Elaborare un programma educativo per la prevenzione delle Malattie a Trasmissione Sessuale (MTS) rivolto agli studenti delle scuole.
Calcola cosa mangi e…ti dirò chi sei! Traguardo di riferimento europeo: Lalunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia.
Competenze degli insegnanti
La didattica Scienza autonoma.
La valutazione di istituto Test di Diagnosi per Docenti/personale ATA Studenti Genitori.
UNO SPAZIO APERTO E UN LUOGO DI INCONTRO Cos’è un punto di riferimento dove trovare informazioni…
Cibo, cultura e identità
RIFLESSIONI & SUGGERIMENTI degli alunni e delle alunne della Classe 3°B1 dopo l’incontro con la Dott.ssa Lucia Mangone 5 Aprile 2008.
IL SYLLABUS DELLE COMPETENZE
La terza tappa: laboratorio di comunità. AUSL di PIACENZA Conoscersi Confrontarsi Condividere Discutere Riflettere Proporre Scegliere Organizzarsi Cominciare.
Napoli, 14 Giugno 2013 Convitto nazionale “Vittorio Emanuele II”
«Lavorare per competenze» corso di formazione in rete sulle Indicazioni Nazionali per il curricolo seconda annualità ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “G. Verdi.
LA COMMISSIONE SALUTE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI BRENTONICO Presenta: ATTENZIONE ALLA PERSONA A 360° UNA PROGETTAZIONE SUL BENESSERE.
Adriana Giannini Direttore Dipartimento Sanità Pubblica Azienda USL di Modena Seminario PASSI: i risultati del Sistema di Sorveglianza nell’Azienda USL.
“ Le scuole non sono “i risolutori” dei problemi sociali e sanitari della società e noi dobbiamo essere consapevoli che il compito e l’interesse principale.
Terza annualità a.s.2011/2012 Proposte Gruppo di lavoro Dipartimento di Psicologia Casa del Giovane.
Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale Piemonte Direzione Generale Regionale Regione Piemonte Assessorato.
XXXIV CONGRESSO NAZIONALE LA NUTRIZIONE UMANA OGGI TRA TECNOLOGIA E PREVENZIONE 8-10 novembre 2006 Hotel Le Conchiglie, Riccione (Rimini)
1 Verso Parma città europea dello sport 2011 Il Comune sta predisponendo i progetti per celebrare Parma città europea dello sport Il programma prevede.
La morbosità … è definita come il rapporto tra il numero di soggetti che manifestano la malattia e l'ammontare della popolazione.
Piano Lauree Scientifiche I laboratori di autovalutazione per gli studenti per le aree di Chimica, Fisica e Matematica Stefania De Stefano Dipartimento.
“BAMBINI E FAMIGLIE ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA OGGI” 4^ Convegno sul coordinamento pedagogico statale Anno scolastico Parma, mercoledì 4 settembre.
“Alimentazione, movimento, stili di vita: istruzioni per l’uso” Progetto nazionale Assessorato alla Sanità.
Sistemi di sorveglianza sui rischi comportamentali in età 6-15 anni Maria Grazia Zuccali Trento, 23 marzo 2012.
Transcript della presentazione:

STILI DI VITA E PREVENZIONE LIBERI DI SCEGLIERE Intervento di Educazione alla Salute D.S.P. – AUSL Reggio E.

Che cosa significa salute? “La salute è una condizione di completo benessere, fisico, mentale e sociale, e non solo l’assenza di malattia…” Statuto WHO 1948 “La salute di una persona è la sua capacità di realizzare la propria felicità minimale in circostanze standard” (Lennart Nordenfelt, La natura della Salute, Zadig. Ed. 2004)

Un nuovo approccio alla salute Da individuo a comunità: le dinamiche di salute della collettività influenzano la salute del singolo Da prevenzione a visione multidisciplinare: l’ottica della prevenzione è troppo circoscritta al mondo sanitario Molte variabili (determinanti) influenzano le condizioni di salute Salute e malattia non sono solo problemi sanitari, necessita un’alleanza con altre discipline Allargare i confini delle competenze e della partecipazione alle decisioni

I determinanti della salute “ambiente” contesto componenti fisse componenti in teoria modificabili

Regione europea dell’OMS (52 Paesi) mortalità/anno attribuibile ai maggiori fattori di rischio

Fattori genetici e costituzionali Condizioni socio-economiche PLURALITÀ DI FATTORI Fattori genetici e costituzionali Ambiente di vita Abitudini di vita Condizioni socio-economiche

3 PERCORSI POSSIBILI: AMBIENTE DI VITA E ATTIVITA’ FISICA ALIMENTAZIONE E ATTIVITA’ FISICA ABITUDINI DI VITA E PREVENZIONE 4 ESPERTI: Dr.ssa M. Bedeschi, Dr.ssa A. Fabbri, Dr. A.M. Ferrari, Dr. L. Mangone

L’aria che respiriamo

quello che sarai domani Abitudini di vita Alimentazione costruisci oggi quello che sarai domani

Stile di vita Prevenzione Vale anche per noi

Ogni classe avrà 2 incontri con gli esperti dell’AUSL. Alla fine del primo incontro verrà chiesto ai ragazzi di riflettere su cosa è possibile fare per affrontare i problemi analizzati. Verrà richiesto ai ragazzi ed agli insegnanti di predisporre dei lucidi o delle diapo, frutto di una discussione in classe, precisando cosa propongono di fare i ragazzi e cosa si impegnano a fare in prima persona.

CONCLUSIONI DEL 1° INCONTRO COSA FA AUSL (argomento trattato dall’esperto) COSA PUOI FARE TU COSA PROPONI DI FARE (queste proposte devono scaturire da una discussione in classe e si propone di utilizzarle come valutazione di apprendimento ed autovalutazione del percorso)

2° INCONTRO IN CLASSE VERRANNO TRATTATI NUOVI ARGOMENTI CON UN ESPERTO DIVERSO UNA PARTE DELL’INCONTRO VERRA’ UTILIZZATA PER RACCOGLIERE E DISCUTERE CON I RAGAZZI LE LORO PROPOSTE

POSSIBILITA’ DI ANALIZZARE INSIEME E DI UTILIZZARE DATI LOCALI PASSI 2005 e 2006 (informazioni sulle abitudini e stili di vita) SORVEGLIANZA NUTRIZIONALE (informazioni sulle abitudini alimentari e stato nutrizionale della popolazione giovanile) DATI REGISTRO TUMORI

VERRA’ PREDISPOSTO MATERIALE INFORMATIVO SUI VARI ARGOMENTI RIVOLTO AI RAGAZZI AI GENITORI