IL PENSIERO STRATEGICO

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
LA COSTRUZIONE DELLA RETE Collaborare= Considerare laltro come soggetto che: presenta delle potenzialità presenta delle potenzialità è in grado di autodeterminarsi.
Advertisements

In che cosa ritengo di essere capace Come mi giudico in relazione agli altri Quali caratteristiche penso di possedere e che ruolo possono giocare Come.
GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE
ORGANIZZAZIONE DI EVENTI Judith Cortés V.. Salve a tutti. Spero che questo materiale vi sia d'aiuto. Se avete dubbi sarò lieta di proporre chierimenti.
Procedure e funzioni A. Ferrari.
Come costruire lidea progettuale Unità formativa 2.2 Definizione degli obiettivi dellintervento.
© - QMark – Viale Lunigiana, Milano - tel fax – LISTITUTO DI RICERCHE DI MERCATO ONLINE.
REVEAL Corso RU&GV Modulo 1 Livello – Base
Giugno Dal pensiero lineare al pensiero complesso: educare “alla” e “attraverso” la complessità Giugno
La sperimentazione clinica
Il modello dei circuiti della gestione
PROGETTO INDIVIDUALIZZATO
Azione - Relazione - Interazione
Lavoro di gruppo Sapienza G.Sammarco Metodi e tecniche del sevizio sociale III aa 2012/13.
Lezione di economia e direzione delle imprese
Esistenza di una molteplicità di teorie e di approcci Quali teorie studiamo? non tutte Alcune visioni o teorie significative ðstorico ðcognitivo ðprogettuale.
LA FORMA ORGANIZZATIVA BUROCRATICA (meccanica accentrata)
SEMINARIO FARO CATANIA 19/11/2007 A CURA DI SALVO FERRARO.
1 KEMON SMART & STYLE Mete e Progetto dImpresa. Diapositive dellintervento:
Ambiente per lapprendimento domande come sono visti lalunno e la scuola organizzazione della propria professionalità 1 conoscenze teoriche 2 quali problemi.
A O COM PONENTI NOME TEMPO LUOGO COMPITO gruppo di base Cosa accade ad un gruppo se non ha il compito ? La conduzione del gruppo.
Gestione delle risorse umane
È quasi impossibile misurare l’efficacia di un sistema produttivo se i suoi obiettivi non sono stati chiaramente definiti… (J.J.Guilbert 1988)
Il report di progetto Perché scrivere il report del progetto?
Comportamento conflittuale
LA DEFINIZIONE DEL PROBLEMA
Diventare un Manager-Coach
Un approccio metodologico per il governo delle relazioni
L’indagine OCSE-PISA: il framework e i risultati per la matematica
I Principi: una sintetica autovalutazione Concetto Posiz. ini- ziale non raggiunta Posizione iniziale Posizione intermedia Posizione matura Leadership.
Amministratore Delegato
Le tre dimensioni della conoscenza
USR Lombardia – Formazione personale Milano, 10 febbraio /8 Organizzare, gestire e motivare: modelli per incrementare lefficacia dellorganizzazione.
Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Lezione 2 Corso di Contabilità Direzionale Prof. Riccardo Acernese Lezione 2 Prof. Riccardo.
1 FARE CRESCERE il coinvolgimento e la formazione dei collaboratori Genova, 20 febbraio 2009.
Trasparenza e rendicontazione in sanità
MOTIVAZIONE LA MOTIVAZIONE RISULTA QUINDI UN TEMA
Principi e logiche di budgeting
Counselling, intervento motivazionale, prevenzione della ricaduta Dott
Il Gruppo di Lavoro. Le 7 variabili del modello OBIETTIVO METODO RUOLI LEADERSHIP COMUNICAZIONE CLIMA SVILUPPO.
Parker collabora con i propri clienti per migliorarne la produttività e la redditività.
Manutenzione degli assets produttivi
LEZIONI DI MARKETING ||
Corso di Psicologia dello Sport
TRASDUTTORI E SENSORI.
a cura di Rosalba Ganassali
Elementi di economia aziendale Le organizzazioni Di Valentina Colarieti Tosti.
1 Corso per esperta in orientamento per le pari opportunità Counseling di supporto.
Il Gruppo di Lavoro.
Labotatorio negozIazione e tecniche di vendita
La verifica e valutazione di un progetto. Partiamo dalla definizione di valutazione un concetto complicato… ma di fondamentale buon senso.
La gestione della valutazione interna è affidata al Dirigente scolastico in collaborazione con un Nucleo di autovalutazione. La composizione del Nucleo.
Caratteristiche, scopi e redazione del budget aziendale
MODELLI TEORICI PER LA PRATICA GABBIA CHE LIMITA E COSTRINGE O PROSPETIVA DA CUI OSSERVARE E CON CUI LEGGERE LA REALTA’ ?
STILI DI LEADERSHIP (1/5)
Profili di capacità da ricercarsi in fase di selezione Personale front-line Capacità richieste: –Socievolezza –Ascolto –Comunicazione verbale –Gestione.
Il progetto di vita: la funzione del docente
IL M E T O D O. IL METODO IL METODO DEFINIZIONI E REQUISITI DEFINIZIONI E REQUISITI METODO vs OBIETTIVO METODO vs OBIETTIVO LE DUE DIMENSIONI DEL METODO.
Antonella De Luca University of Rome La Sapienza Problemi di Comportamento & Strategie Educative.
Francesco Maiorano PIST Peucetia: LA MAPPA DI COMUN ITA’
Persone, motivazioni e competenze
PROVE DI VALUTAZIONE indicazioni generali
METODI E STRUMENTI DELLA SCIENZA POLITICA
G. Albano – DIEM, Università di Salerno. si occupa di categorizzare la realtà, di ricercare cause di ordine generale, applicando argomentazioni dimostrative…
Analfabetismo Vs alfabetismo?
lavorare insieme per raggiungere un obiettivo comune.
Dall’idea al progetto perché progettare?. non partiamo da zero valorizziamo l’esperienza in ogni organizzazione esiste una attività di progettazione inconsapevole.
La scienza dell’educazione e le sue “fonti” secondo J.Dewey Maura Striano Dipartimento di Scienze Relazionali Gustavo Iacono Università di Napoli Federico.
Il piacere e il dispiacere sono considerati “modi di comportarsi” in rapporto alla valutazione. La parola piacere viene usata per indicare un modo di.
IL CONFLITTO 04/05/2016 Dott.ssa Cecilia Salvatore 1.
Transcript della presentazione:

IL PENSIERO STRATEGICO

IL PENSIERO STRATEGICO   SERVE PER STRUTTURARE L'ESECUZIONE DI QUALSIASI TIPO DI ATTIVITA' ORIENTATA A RAGGIUNGERE UN OBIETTIVO.   SITUAZIONE DESIDERATA AZIONI RISORSE SITUAZIONE INIZIALE

IL PENSIERO STRATEGICO DEFINIZIONE DI OBIETTIVI E RISULTATI Gli OBIETTIVI sono l’anticipazione di situazioni, condizioni o eventi futuri. Hanno un significato per la persona impegnata a raggiungerli. Il RISULTATO comprende tanto gli obiettivi raggiunti quanto gli effetti voluti e non voluti che ne derivano. Obiettivi e risultati organizzano e indirizzano i pensieri e le azioni delle persone.

IL PENSIERO STRATEGICO Distinguiamo tra obiettivi: Gli Obiettivi funzionali, che si riferiscono alla funzione ed al ruolo nell’ambito dell’organizzazione; Obiettivi personali, che riguardano le situazioni e gli eventi desiderabili nello sviluppo personale e professionale.

IL PENSIERO STRATEGICO   si basa su tre componenti tra loro dipendenti: la situazione iniziale, non piu' gradita, che deve essere modificata la situazione desiderata che deve essere raggiunta in futuro i mezzi ( risorse ) e le azioni ( passi e attivita') con cui raggiungere l'obiettivo

IL PENSIERO STRATEGICO per fissare e concordare gli obiettivi bisogna prima considerare e valutare la situazione iniziale,   poi definire l'obiettivo da raggiungere e, infine definire i mezzi e le risorse necessari per raggiungerlo

IL PENSIERO STRATEGICO per favorire il raggiungimento degli obiettivi e per semplificarne la comprensione tra tutti i membri di un gruppo vi sono sette regole:   1.          formulazione positiva chiediamoci "che cosa vogliamo ottenere" (visione proattiva) e non "cosa vogliamo evitare" (visione reattiva) 2.          formulazione semplice e precisa descriviamo l'obiettivo in modo chiaro ed univoco con la massima precisione possibile e, sempre se possibile, quantifichiamolo

IL PENSIERO STRATEGICO 3.        il contesto del raggiungimento determiniamo chi deve raggiungere l'obiettivo, quando, con chi, dove e, soprattutto, entro quanto tempo 4.        la dimostrazione del successo stabiliamo in che modo noi e gli altri possiamo riconoscere il raggiungimento dell'obiettivo   5.        le motivazioni sottostanti l'obiettivo identifichiamo lo scopo che e' alla base dell'obiettivo che vogliamo raggiungere

IL PENSIERO STRATEGICO 6.        gli effetti del raggiungimento valutiamo l'impatto sociale conseguente al raggiungimento dell'obiettivo   (su chi va ad impattare il raggiungimento dell'obiettivo? con quali effetti?)   VANTAGGI SVANTAGGI A B C D

IL PENSIERO STRATEGICO 7.        le condizioni accessorie per il raggiungimento dell'obiettivo   limiti di spesa (materiale e personale), la tutela degli interessi di alcuni gruppi, le strategie esistenti nell'organizzazione, il mantenimento di buoni rapporti, l'assenza di effetti negativi su se stessi e sugli altri

IL PENSIERO STRATEGICO DIMOSTRAZIONE RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVO SCOPO CONTESTO SITUAZIONE DESIDERATA FORMULAZIONE PRECISA EFFETTI DEL RAGGIUNGIMENTO FORMULAZIONE AFFERMATIVA CONDIZIONI ACCESSORIE

IL PENSIERO STRATEGICO UN BUON OBIETTIVO, per essere considerato tale, deve avere le caratteristiche riassunte nell’acronimo S.M.A.R.T.

Simple – semplicità Measurable – misurabilità Achievable – raggiungibilità Realistic – realismo Time bounded – definizione temporale