L’accoglienza dei rifugiati

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Transcript della presentazione:

L’accoglienza dei rifugiati Corso di Perfezionamento in Gestione dell’immigrazione Milano 19 febbraio 2010 Chiara Marchetti, Università di Milano

Traccia del laboratorio 1. La condizione dei migranti forzati in Italia. Dai luoghi comuni alla realtà dei fatti. 2. Il sistema di accoglienza istituzionale e informale 3. Gli attori dell’accoglienza (esercitazione) 4. Le dimensioni dell’accoglienza integrata (esercitazione)

Origine della disciplina dei rifugiati Convenzione di Ginevra, 1951 Art. 1 Definizione del termine di "rifugiato" Ai fini della presente Convenzione, il termine di "rifugiato" è applicabile […]: a chiunque (per causa di avvenimenti anteriori al 1° gennaio 1951) e nel giustificato timore d’essere perseguitato per la sua razza, la sua religione, la sua cittadinanza, la sua appartenenza a un determinato gruppo sociale o le sue opinioni politiche, si trova fuori dello Stato di cui possiede la cittadinanza e non può o, per tale timore, non vuole domandare la protezione di detto Stato; oppure a chiunque, essendo apolide e trovandosi fuori dei suo Stato di domicilio in seguito a tali avvenimenti, non può o, per il timore sopra indicato, non vuole ritornarvi.

Costituzione italiana, Art. 10, comma 3 Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge.

Principio di non refoulement Art. 33, Convenzione di Ginevra. Divieto d’espulsione e di rinvio al confine 1. Nessuno Stato Contraente espellerà o respingerà, in qualsiasi modo, un rifugiato verso i confini di territori in cui la sua vita o la sua libertà sarebbero minacciate a motivo della sua razza, della sua religione, della sua cittadinanza, della sua appartenenza a un gruppo sociale o delle sue opinioni politiche.

1. La condizione dei migranti forzati in Italia 1. La condizione dei migranti forzati in Italia. Dai luoghi comuni alla realtà dei fatti. Quanto e quando si parla di rifugiati in Italia? Quali parole si usano? Quali contesti si descrivono? A quali situazioni si associano?

“I rifugiati vengono tutti nei paesi ricchi” Secondo l’UNHCR nel 2008 si contavano 42 milioni di migranti forzati sotto il mandato dell’Agenzia. Tra questi 15,2 mil di rifugiati, 900mila richiedenti asilo, 26 mil di sfollati interni. Di questi migranti forzati, 10 mil risiedono in Asia, 6 mil in Medio Oriente e Nord Africa, più di 10 mil nel resto dell’Africa, 4 mil in Europa e 4 mil nelle Americhe. I principali paesi di accoglienza sono Pakistan, Siria, Iran, Germania e Giordania.

“In Italia ci sono troppi richiedenti asilo e rifugiati” Nel 2008 – anno in cui c’è stato il maggior numero di domande di asilo dell’ultimo decennio – le domande presentate sono state circa 31.000. Da gennaio a settembre del 2009 sono state presentate circa 10.000 domande di asilo. Complessivamente in Italia i rifugiati sono circa 47.000. Secondo l’ultimo rapporto Caritas, alla fine del 2008 gli stranieri regolarmente residenti in Italia erano circa 4 milioni. I rifugiati sono circa l’1% delle presenze regolari. In occasione dell’ultima regolarizzazione sono state presentate circa 300.000 domande.

“I richiedenti asilo sono tutti imbroglioni” Presenza di flussi misti (asylum-migration nexus) Frammentazione delle categorie della protezione Complessivamente nel 2008 circa il 50% dei richiedenti asilo ha ottenuto una qualche forma di protezione (status di rifugiato, protezione sussidiaria, protezione umanitaria); nei primi mesi del 2009 circa il 38%. Chi non ha titolo per la protezione può essere semplicemente considerato un “imbroglione”? Vedi il video “Come un uomo sulla terra”.

“Le persone che sbarcano a Lampedusa sono tutti clandestini ed è giusto rimandarli indietro” Nel 2008 sono sbarcate sulle coste italiane circa 36.000 persone (di cui circa 30.000 a Lampedusa). Tra questi, il 75% ha presentato domanda di asilo. Circa il 50% ha ottenuto una qualche forma di protezione. La Commissione Territoriale di Trapani ha esaminato circa 1.000 domande di asilo, riconoscendo una forma di protezione nel 78% dei casi. Nel 2008 si stima che siano morte in mare nel tentativo di raggiungere le coste italiane almeno 1.274 persone; a metà del 2009 erano già 415 (dati

“Tutti i clandestini arrivano a Lampedusa” Il numero di presenze irregolari in Italia è stimato tra le 500mila e le 650mila unità. Tra questi, circa il 65% è composto da over-stayers, circa il 30% è arrivato via terra e solo il 5% circa è giunto in Italia via mare. Sono riprese le rotte anche verso la Puglia e la Calabria e stanno aumentando gli arrivi in Sardegna e nelle Marche.

2. Il sistema di accoglienza istituzionale e informale In quali luoghi e in quali condizioni vengono accolti i richiedenti asilo e i rifugiati? Prima e seconda accoglienza Decentramento o frammentazione?

I luoghi dell’accoglienza Centri di accoglienza per richiedenti asilo (CARA) Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) Luoghi informali

CARA (DPR 303/2004 - D.Lgs. 28/1/2008 n°25) Sono strutture nelle quali viene inviato e ospitato per un periodo variabile di 20 o 35 giorni lo straniero richiedente asilo privo di documenti di riconoscimento o che si è sottratto al controllo di frontiera, per consentire l’identificazione o la definizione della procedura di riconoscimento dello status di rifugiato. 

I centri attualmente operativi sono: Caltanissetta, Contrada Pian del Lago – 96 posti Crotone, località Sant’Anna – 256 posti Foggia, Borgo Mezzanone – 198 posti Gorizia, Gradisca d’Isonzo – 138 posti Trapani, Salina Grande - 310 posti Trapani Mazara del Vallo - 100 posti CDA+CARA Trapani Valderice - 200 posti CDA+CARA Trapani Marsala - 114 posti CDA+CARA Trapani Castelvetrano - 121 posti CDA+CARA Con decreto del ministro dell’Interno vengono utilizzati per le finalità dei Centri di accoglienza per richiedenti asilo anche i CDA di Bari e Siracusa.

Verso lo SPRAR… Nel 2001 nasce il ProgrammaNazionale Asilo (PNA), grazie a fondi straordinari FER – Fondo Europeo Rifugiati e alle risorse derivanti dall’8 per mille IRPEF La legge 189/2002 (cosiddetta Bossi-Fini) ha istituito il Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi per l’Asilo (FNPSA), al fine di sostenere e finanziare gli enti locali – comuni e province – che prestano servizi di accoglienza e tutela per richiedenti asilo, rifugiati e stranieri destinatari di altre forme di protezione umanitaria. La legge ha inoltre istituito il Servizio centrale, affidato tramite convenzione dal Ministero dell’Interno all’ANCI.

Principali caratteristiche di Azione Comune, PNA, SPRAR Fonte: Elaborazione Censis (Censis 2006:9).

Lo SPRAR oggi Enti locali: dai 47 comuni in rete del 2003 si è passati, nel 2008, ai 101 enti locali (92 comuni, 7 province e 2 unioni di comuni). Nel corso dell’anno, sono stati finanziati, con risorse straordinarie, ulteriori 13 enti locali (12 comuni ed 1 provincia) che hanno avviato altrettanti progetti Nel 2008 sono stati finanziati 114 progetti; nel 2009 138 progetti. Rispetto ai 4.388 posti complessivamente finanziati nel 2008 sono state accolte 8.412 persone, il 34% in più rispetto all’anno precedente (quando i beneficiari accolti sono stati 6.284).

I punti di forza la decisione dell’ente locale di partecipare allo SPRAR e di avviare progetti di accoglienza integrata avviene su base volontaria; accanto ad alcune grandi città, la maggior parte dei comuni che partecipano allo SPRAR hanno piccole e medie dimensioni; la sinergia avviata a livello locale con i soggetti del terzo settore permette una gestione efficace del percorso di accoglienza; l’appartenenza ad una rete nazionale garantisce standard essenziali di qualità in ciascuno dei progetti avviati.

3. Gli attori dell’accoglienza (esercitazione)

4. Le dimensioni dell’accoglienza integrata (esercitazione)

Per continuare… Sprar (2009) Rapporto annuale del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Anno 2008/2009 (Roma: Servizio Centrale del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) Codini Ennio, D'Odorico Marina, Gioiosa Manuel, 2009, Per una vita diversa. La nuova disciplina italiana dell'asilo, Franco Angeli Editore, Milano Ambrosini Maurizio, Marchetti Chiara (a cura di), 2008, Cittadini possibili. Un nuovo approccio all’accoglienza e all’integrazione dei rifugiati, Franco Angeli, Milano Mondi Migranti, numero monografico su “Rifugiati e richiedenti asilo”, n.3/2009 Marchetti Chiara, 2006, Un mondo di rifugiati. Migrazioni forzate e campi profughi, EMI, Bologna

Contatti chiara.marchetti@unimi.it