Fumo di sigaretta Claudio Ferretti I risultati degli studi trasversali PASSI 2005 e 2006 Fumo di sigaretta Claudio Ferretti Settore Dipendenza Patologiche, Centro Antifumo - AUSL Modena Martedì 17 Aprile 2007
Inquadramento (danni) OMS: il fumo è la prima causa di morte facilmente evitabile Provoca 90.000 morti all’anno in Italia Mortalità attribuibile per tutte le cause è del 15% Tutte le neoplasie 26% Polmone 85% Esofago 81% Laringe 68% Vescica 34% Tutte le malattie respiratorie 41% Bronchite cronica, enfisema 85% Malattie del sistema circolatorio 9% Malattie ischemiche 41%, Ictus 44% I fumatori nel mondo sono circa 650 milioni. Secondo l’Oms, il fumo è “la prima causa di morte facilmente evitabile”, responsabile ogni anno della morte di 5 milioni di persone in tutto il mondo per cancro, malattie cardiovascolari e respiratorie. Un numero peraltro destinato ad arrivare a 10 milioni entro il 2030, se non saranno adottate misure efficaci.
Fonte OSFAD riferito all’anno 1999 Costo sanitario 1.900.000 di ricoveri attribuibili al fumo 12.800.000 giornate di degenza 8,3% per la spesa sanitari per i soli ricoveri 134.000.000 di euro di perdita produttiva per i soli ricoveri Fonte OSFAD riferito all’anno 1999
Definizioni Fumatore: soggetto che dichiara di aver fumato più di 100 sigarette nella sua vita e attualmente fuma tutti i giorni o qualche giorno Ex fumatore: soggetto che dichiara di aver fumato più di 100 sigarette nella sua vita e attualmente non fuma Non fumatore: soggetto che dichiara di aver fumato meno di 100 sigarette nella sua vita e attualmente non fuma
Quante persone fumano? 28% fumatori attuali (28% Regione E-R) 25% ex-fumatori (23% R. E-R) 47% non fumatori (49% R. E-R) NB. Nello studio PASSI 2005, la definizione di fumatore comprendeva anche coloro che avevano smesso di fumare da meno di 6 mesi. Per confronto quindi con il 2005, tale percentuale di fumatori nel 2006 nell’AUSL di Modena sarebbe del 30%. Nell’AUSL di Modena i fumatori sono pari al 28%, gli ex fumatori al 25% e i non fumatori al 47%. L’abitudine al fumo è più alta tra gli uomini che tra le donne (31% verso 25%); tra le persone che non hanno mai fumato prevalgono le donne (55% verso 40%). In Emilia-Romagna il 28% delle persone intervistate riferisce di fumare, il 23% di essere un ex fumatore e il 49% di non fumare. Nelle cinque ASL della Regione con campione rappresentativo, non emergono differenze statisticamente significative per quanto concerne la percentuale di fumatori (range dal 26% di Rimini al 30% di Forlì).
Quante persone fumano? 17% montagna, 30% pianura-collina, 32% capoluoghi Non differenze standardizzando per età PASSI 2006 - DOPO AGGREGAZIONE DI TUTTI I COMUNI MONTANI O COMUNITA’ MONTANA DELLA REGIONE E-R % attuali fumatori: in montagna 17%, in collina+pianura il 30%, nei capoluoghi di AUSL il 32%: la media R.E-R è 29%. Standardizzando, gli SPR non mostrano significatività, indicando che le differenze osservate erano dovute a differenze di età.
Chi sono i fumatori? leggere differenze per età, più alta nei 25-34enni: 34% Modeste differenze per sesso, più alta negli uomini: 31% Non differenze per livello di istruzione media sigarette fumate: 14/die Abitudine al fumo AUSL Modena - PASSI 2006 Nell’AUSL di Modena si sono osservati tassi più alti di fumatori nella classe d’età 25-34 anni, tra gli uomini e nelle persone con basso livello di istruzione. In media si fumano circa 14 sigarette al giorno. Anche in Emilia-Romagna si sono osservati tassi più alti di fumatori nella classe d’età 25-34 anni, tra gli uomini e nelle persone con basso livello di istruzione. In media si fumano circa 14 sigarette al giorno.
Chiesto se fuma 46% degli intervistati riferisce che un operatore sanitario si è informato sulle abitudini al fumo Nell’AUSL di Modena circa un intervistato su due (46%) dichiara che un operatore sanitario gli ha chiesto se fuma. Più in particolare, tale informazione è stata richiesta al 75% dei fumatori, al 39% degli ex fumatori e al 30% dei non fumatori. In Emilia-Romagna il 65% dei fumatori riferisce che circa un operatore sanitario si è informato sul comportamento in relazione all’abitudine al fumo. Nelle cinque AUSL della Regione con campione rappresentativo, non emergono differenze statisticamente significative per quanto concerne la percentuale di persone, o di fumatori, a cui è stato chiesto se fumano da parte di un operatore sanitario (range dal 49% di Forlì al 37% di Rimini per il dato di prevalenza, range dal 75% di Forlì al 65% della Regione per i fumatori).
Consiglio di smettere 59% dei fumatori ha ricevuto il consiglio di smettere di fumare da un operatore sanitario, di questi: il 66% a scopo preventivo il 34% per motivi di salute Il 59% dei fumatori riferisce di aver ricevuto il consiglio di smettere di fumare da parte di un operatore sanitario. Il consiglio è stato dato prevalentemente a scopo preventivo (39%). Il 41% dei fumatori dichiara altresì di non aver ricevuto alcun consiglio da parte di operatori sanitari. In Emilia-Romagna il 42% degli intervistati riferisce di aver ricevuto il consiglio di smettere di fumare da parte di un operatore sanitario. Nelle cinque AUSL della Regione con campione rappresentativo non emergono differenze statisticamente significative per quanto concerne la percentuale di fumatori a cui è stato consigliato di smettere di fumare (range dal 63% di Forlì al 52% di Parma).
Come hanno smesso? 92 % ha smesso da solo 4% con l’aiuto di un sanitario 2% con gruppi di auto aiuto 2% con farmaci Il 92% degli ex fumatori dell’AUSL di Modena ha smesso di fumare da solo; il 4% riferisce di aver avuto l’aiuto da parte di un operatore sanitario. In Emilia-Romagna il 98% degli ex fumatori ha smesso di fumare da soli; solo l’1% riferisce di aver avuto l’aiuto da parte di un operatore sanitario.
Rete dei servizi Mirandola Carpi Modena Castelfranco Emilia Sassuolo Vignola 478 Utenti nel 2005 Pavullo
Rispetto divieto al fumo Rispetto del divieto di fumo al lavoro riferito (sul totale dei lavoratori) AUSL Modena - PASSI 2006 Nell’AUSL di Modena il 76% delle persone intervistate che lavorano in ambienti chiusi riferiscono che il divieto di fumare nel luogo di lavoro è rispettato sempre. In Emilia-Romagna il 78% delle le persone intervistate che lavorano in ambienti chiusi riferiscono che il divieto di fumare nel luogo di lavoro è rispettato sempre.
Conclusioni Elevata diffusione abitudine al fumo di sigaretta Elevata prevalenza tra giovani Accettabile il livello di attenzione degli op. sanitari Limitato ricorso ai servizi (centri antifumo) Attenzione al rispetto sui luoghi di lavoro
Grazie per l’attenzione