I trends di incidenza, in Italia e negli altri Paesi. I problemi metodologici Paola Dalmasso 1 Registro dei Tumori Infantili del Piemonte 2 Dip. Sanità

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
DISTRETTO DI GUASTALLA: LA STRUTTURA ECONOMICA Intervento di Elena Burani Ufficio Studi-Statistica Camera di commercio Progetto Anteverto Guastalla, 5.
Advertisements

Conferenza Stampa Roma, 26 maggio 2011.
La pianificazione della comunicazione dei dati Passi.
REGIONE PIEMONTE AZIENDA OSPEDALIERA “MAGGIORE DELLA CARITA’ “ - NOVARA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “A. AVOGADRO”   SCDU Pediatria.
X Riunione dellAssociazione Italiana Registri Tumori Reggio Emilia, 5-7 aprile 2006 Lincidenza dei tumori infantili in Italia: presentazione e confronti.
1 I programmi di screening, la valutazione di performance, le prospettive della valutazione di impatto Marco Zappa Reggio Emilia – 5 Aprile 2006 X congresso.
La sopravvivenza per tumore condizioni socio-economiche
Azienda USL Reggio Emilia Dipartimento Sanità Pubblica
ANALISI COMPARATIVA DEI METODI DI STIMA DELLA SOPRAVVIVENZA DI COORTE E DI PERIODO. IL CONTRIBUTO DELLA COMPUTER SIMULATION I. Rashid A. Verdecchia L.
Lincidenza dei tumori infantili in Italia: presentazione e confronto dei dati dei registri tumori specializzati e dei registri tumori generali Emanuele.
Susanna Conti 1, Paola Meli 1, Giada Minelli 1, Virgilia Toccaceli 1,
La situazione dei Registri Tumori nelle regioni meridionali in rapporto ai programmi di screening Dott. Mario Fusco Registro Tumori di Popolazione Regione.
La sopravvivenza dei mesoteliomi maligni peritoneali: stime basate sui casi incidenti in Piemonte Manuela Gangemi, Elisa Dama, Antonella Stura,
Particolare di tubazione
Dott.ssa Iva Manghi Direttore Sanitario Arcispedale S. Maria Nuova
AIRT, Reggio Emilia 5-7 Aprile 2006
I DATI DEI REGISTRI TUMORI IN ONCOLOGIA MEDICA
Banca dati ITACARE-4 : stato attuale (*) Ragusa breast cancer only.
Gemma Gatta e il gruppo di lavoro EUROCARE
Incidenza di mesotelioma maligno in Piemonte e tendenze temporali
CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI REGGIO EMILIA RAPPORTO REGGIO EMILIA 2005 Reggio Emilia, 9 maggio 2005 Camera di Commercio.
Relatore Marisa Compagni CCIAA Reggio Emilia La struttura economica Castelnovo ne Monti, 15 dicembre 2007 slides by Elena Burani.
DISTRETTO DI SCANDIANO: LA STRUTTURA ECONOMICA Intervento di Marisa Compagni Responsabile Ufficio Studi-Statistica Camera di commercio Progetto Anteverto.
DISTRETTO DI CASTELNOVO NE MONTI: LA STRUTTURA ECONOMICA Intervento di Marisa Compagni Responsabile Ufficio Studi-Statistica Camera di commercio Progetto.
Reggio Emilia, 9 maggio 2008 Aula Magna Palazzo Scaruffi.
DISTRETTO DI MONTECCHIO: LA STRUTTURA ECONOMICA Intervento di Elena Burani Ufficio Studi-Statistica Camera di commercio Progetto Anteverto Montecchio,
Ufficio Studi La congiuntura dellartigianato in Toscana Consuntivo anno 2004 Aspettative 1° semestre 2005 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana - Ufficio.
EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL PANCREAS IN VENETO Registro Tumori del Veneto Baracco M, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti D,
EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL COLON RETTO IN VENETO Registro Tumori del Veneto Baracco M, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti.
EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL POLMONE IN VENETO Registro Tumori del Veneto Baracco M, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti D,
Le fonti alternative di ascolto della radio in Italia Le fonti alternative di ascolto della radio in Italia 3ª edizione Maggio 2006.
Anteprima – dati provvisori Provincia di Reggio EmiliaOsservatorio provinciale sulla popolazione straniera1 Stranieri a Reggio Emilia ANTEPRIMA Rapporto.
Servizi educativi per linfanzia: interventi e progetti finanziati dalla Provincia Reggio Emilia, 7 agosto 2008 a cura del Servizio Programmazione Scolastica.
Confronto dei prezzi assoluti di beni e servizi rilevati a Piacenza e comuni limitrofi Paolo Sckokai, Renato Pieri, Ilir Gjika Università Cattolica, Piacenza.
23 aprile 2009 RAPPORTO 2009 SULLA POPOLAZIONE PIACENTINA Provincia di Piacenza - Ufficio Statistica LA RILEVAZIONE REGIONALE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE.
Equity audit tra modelli e griglie Giuseppe Costa Dip. Scienze Cliniche e Biomediche Università Torino SCaDU Epidemiologia ASL TO3 Piemonte Centro riferimento.
Equity audit tra modelli e griglie Giuseppe Costa Dip. Scienze Cliniche e Biomediche Università Torino SCaDU Epidemiologia ASL TO3 Piemonte Centro riferimento.
La sfida dellequità in salute e sanità Giuseppe Costa Università Torino e ASL TO3 del Piemonte Centro di riferimento CCM per Salute in Tutte le Politiche.
I NEUROSTEROIDI COME DETERMINANTI DELLA FARMACORESISTENZA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA Facoltà di Scienze Politiche Corso di Laurea in Scienze Sociali e del Servizio Sociale Anno Accademico 2010/2011 Insegnamento:
Caritas/Migrantes Immigrazione. Dossier Statistico 2007 XVII Rapporto PIEMONTE 30 ottobre 2007 – Torino Roberta Ricucci.
Elaborato finale Tesi Tesina
UNIVERSITA DI MODENA E REGGIO EMILIA CONSIGLIERE DI PARITA DI MODENA E REGGIO EMILIA Reggio Emilia, 17 GIUGNO 2008 PROTOCOLLO D INTESA SULLE PARI OPPORTUNITA.
Giornata Mondiale contro l’AIDS, 2010
Corso di Politica Economica - Prof. Roberto Fanfani Indice generale dei prezzi al consumo per lintera collettività nazionale.
Progetto Per c ontare Difficoltà di apprendimento in matematica: i numeri allinizio della scuola elementare Torino, 31 maggio 2011 Piero Cecchini – Paola.
Trento, 13 ottobre 2006 Valutazione e selezione dei progetti di ricerca industriale secondo la L.P. 14/2005 Trento 13/10/2006.
Leconomia della provincia aquilana: unItalia diversa? Lelio Iapadre (Università dellAquila) 10 maggio 2007.
- Università di Modena e Reggio Emilia - INGV. Sensore Sole Target Perché: Rispetto al caso di terreno orizzontale in caso di topografia complessa la.
La salute in tutte le politiche e la montagna Giuseppe Costa Dipartimento Sanità Pubblica e Microbiologia Università di Torino Fare salute in montagna.
Confronti internazionali possono essere utili per: -Capire e scoprire differenze dovute a fattori ambientali e sociali Segue esempio.
Unità operative di ricerca
Presentazione Principali aggregati e relativi indicatori Forze di lavoro e tasso di attività Occupati e tasso di occupazione Disoccupati e tasso di disoccupazione.
Banking biodiversity and regulation: the cooperative and ethical bank tradition Giorgio Gobbi Head of Financial Stability Banca d’Italia SOCIETÀ ITALIANA.
L’INDICATORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA REGIONALE PER LA STIMA DEGLI EFFETTI ECONOMICI DEI TERREMOTI Cristina Brasili Dipartimento di Statistica “P. Fortunati”
1 La competizione collaborativa per ricostituire il capitale economico e sociale Fabrizio Pezzani Università Bocconi Davide Galli Pierangelo Spano Veronica.
Title of the project Nome Cognome ª, Nome Cognome b, Nome Cognome c, a Affiliazione, Azienda Ospedaliera ASMN, IRCCS, Reggio Emilia, Italy Associazione.
EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DELLA MAMMELLA IN VENETO Registro Tumori del Veneto Baracco M, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti.
Razionale dell’uso di Ig sottocute nella terapia della CIDP
Corso di Economia Industriale Obiettivo del Corso è lo studio di alcune delle strategie tipiche delle imprese, e delle loro conseguenze in termini di profitti.
Copyright ©2007 American Cancer Society From Jemal, A. et al. CA Cancer J Clin 2007;57: Figure 1.
Anche l’Italia ha il suo CDC ! CCM Centro nazionale di prevenzione e controllo delle malattie.
La congiuntura italiana. Produzione industriale A novembre, l’attività produttiva nel settore industriale (al netto delle costruzioni) ha mostrato un.
Progetto per la Prevenzione e Riduzione del Tabagismo in Piemonte Seminario Regionale “Promozione della Salute e Servizio Sanitario Nazionale”- 22 Giugno.
EPIDEMIOLOGIA DEI TUMORI NEI GIOVANI Registro Tumori del Veneto AP Dei Tos, Baracco M, Baracco S, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti.
Istanze per regione 1 REGIONEISTANZE PRESENTATEINCIDENZA PERCENTUALE ABRUZZO6410,49% BASILICATA880,07% BOLZANO (Provincia)1.1140,86% CALABRIA3540,27% CAMPANIA1.5911,23%
Ripartizione geografica dei nuovi nati stranieri in Italia con riferimento al 2007 Fonte: elaborazione su dati Istat Osservatorio Fenomeni Sociali.
Lavoratori e salute: i dati della sorveglianza PASSI Giuliano Carrozzi Servizio di Epidemiologia e Comunicazione, Dipartimento di Sanità Pubblica, AUSL.
Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale Piemonte – Uff. V – Ambito di Torino LE SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE.
Progetto Excelsior 2005 Organizzazione e metodologia L’organizzazione dell'indagine, la metodologia e i risultati puntuali delle prime indagini (realizzate.
Transcript della presentazione:

I trends di incidenza, in Italia e negli altri Paesi. I problemi metodologici Paola Dalmasso 1 Registro dei Tumori Infantili del Piemonte 2 Dip. Sanità Pubblica, Università degli Studi di Torino X Riunione Scientifica Annuale dell'Associazione Italiana Registri Tumori Reggio Emilia, Aprile 2006

Limitata conoscenza sulleziologia dei tumori Limitata conoscenza sulleziologia dei tumori Esistenza di trend temporali può segnalare possibili mutamenti nei fattori di rischio Esistenza di trend temporali può segnalare possibili mutamenti nei fattori di rischio Studi concentrati su leucemie e CNS Studi concentrati su leucemie e CNS Risultati parzialmente contrastanti: possibili problemi metodologici Risultati parzialmente contrastanti: possibili problemi metodologici

Variazione percentuale annua: Tutti i tumori : 0.6%* * p< : 0.2% : 1.0%* :1.3%* : 3.1% : 3.1% : 0.5% 84-98:2.6%*

APC: Leucemie e LLA * p<0.05

LLA, SEER Gurney JG, (0.9; 2.3) Gurney JG, : 1.6 (0.9; 2.3) Liberson GL, (-0.3; 1.1) no Detroit Liberson GL, : 0.4 (-0.3; 1.1) no Detroit Xie J, Xie J, : 1.1 (0.6;1.6) Ries LA, Ries LA, : 0.9 (0.5;1.3) : 1.8 (p<0.05); : 0.3 Tutte le leucemie, Ontario Agha M, Agha M, : 0.2 (-0.8; 1.3)

LLA Draper GJ, Draper GJ, : 1.2 (p<0.05) Mc Nally RJQ, Manchester : 3.0 (p=0.02) Pre B-cell, età : 0.7 ( ) Feltbower RG, Yorkshire : 0.2 (p=0.77) : 1.4 (p=0.29) età 1-4 Kroll ME, Kroll ME, : 0.7 (0.4;1.0)

Hjalgrim LL, 2003, Paesi Nordici : 0.2 (-0.36; 0.80) Dreifaldt AC, 2004, Svezia : 5.8 (4.7; 7.0) : 0.7 (-0.5; 2.0)

Dalmasso P, :1.2%* Jakab Z, :1.9%* Gonzalez, :-3.7% Clavel J, :3.0 Reedijk AMJ, Crocetti E, :3.4%

APC: CNS * p< : 2.3%* : -1.4% : 1.3%* : 1.0%* : 0.9%* : : 2.0%*

Dati AIRT Registri con almeno 6 anni continuativi di rilevazione Registri con almeno 6 anni continuativi di rilevazione Stratificazione per tipologia di registro: specializzato/generale Stratificazione per tipologia di registro: specializzato/generale

RT Infantili (198 casi): RR=1.072 (IC95%: 1.027,1.118) RT (185 casi): RR=0.990 (IC95%: 0.947, 1.035) RT Infantili (198 casi): RR=1.072 (IC95%: 1.027,1.118) RT (185 casi): RR=0.990 (IC95%: 0.947, 1.035)

1.Rilevazione: Cambiamenti nelle modalità di rilevazione (luoghi di ricerca, fonti disponibili), qualità dei dati raccolti (% DCO e conferme istologiche). Cambiamenti diagnostici e nella classificazione 2.Dati di popolazione: Disponibilità dati per singolo anno di età, sesso e anno di calendario (stime intercensuali) 3.Statistica: Stabilità delle stime Necessità di analisi di sensibilità temporali e geografiche Metodi statistici: trend lineari, Poisson, Bayes Principali problemi metodologici