Internazionalizzazione: istruzioni per luso Genova, 29 ottobre 2007.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Emergere per competere Il Sistema Moda Puglia
Advertisements

Tito Favaretto Direttore ISDEE – Istituto di studi e documentazione sullEuropa comunitaria e lEuropa orientale – Trieste 1) Linterscambio dellItalia con.
Le attività dellICE a sostegno dellinternazionalizzazione delle imprese italiane Roma, 7 novembre 2012.
Consiglio di Amministrazione 13 gennaio 2009 Presentazione del PROGRAMMA PROMOZIONALE 2009 PROGRAMMA PROMOZIONALE 2009 * * * * * Strategie di intervento,
Assemblea Generale BOLOGNA, 21 Giugno POSIZIONAMENTO Il nostro settore rappresenta uno dei punti di forza della Meccanica Italiana: Leadership mondiale.
Consorzio Industriale per la Ricerca e le Alte Tecnologie.
Il monitoraggio della Congiuntura A cura di: Giuseppe Capuano - Economista Treviso, 7 maggio 2010.
La posizione dellItalia sui mercati mondiali alla luce dei cambiamenti in atto Lucia Tajoli Politecnico di Milano Milano, 8 luglio 2011.
1 Riflessioni sul futuro della politica di coesione DG Politica regionale Commissione europea.
Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca 13 settembre 2004
Docup Lazio Ob Sottomisura IV.3.2 Cooperazione con altri Paesi.
Business Forum – Destinazione Vietnam
ELEZIONI REGIONALI 2010 PRIMI RISULTATI E SCENARI 14 aprile 2010.
LA PROVINCIA DI GORIZIA ED I FONDI EUROPEI DIREZIONE TERRTIORIO ED AMBIENTE PROVINCIA DI GORIZIA ASSESSORE: DOTT. MARCO MARINCIC DIRIGENTE: ING. FLAVIO.
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI BRESCIA - UFFICIO STUDI 10 MAGGIO 2004.
Ufficio Studi La subfornitura toscana nei settori tecnici Meccanica, elettronica, plastica e gomma Cristina Marullo Unioncamere Toscana - Ufficio.
1 Le province lombarde e il commercio internazionale. Brescia A cura di Prometeia per Unioncamere Lombardia 10 Maggio 2004 PROMETEIA.
Paolo Angelucci – Presidente Assinform Smau Convegno inaugurale Smau Linnovazione ICT, una leva strategica per la competitività del Sistema Italia.
Internazionalizzazione Regione Siciliana Assessorato Cooperazione Commercio Artigianato e Pesca Ass. Michele Cimino Simone Santi Amministratore Leonardo.
Italia e Mondo Nuovo Firenze, 10 maggio 2012
un Continente di sviluppo
Uff. I Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese Ministero degli Affari Esteri La Farnesina e gli strumenti informativi per linternazionalizzazione.
I DISTRETTI AD ALTA TECNOLOGIA : Milano 16 maggio 2005 Intervento di Maria Pia Redaelli.
Progetto Integrato Territoriale n. 4 Area della Murgia Promozione dell internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali Incontro di partenariato per.
Geografia dell’UE Simone Bozzato.
Politica di coesione - I nuovi regolamenti comunitari Prospettive per il periodo Paola Bertolissi – Commissione europea DG Occupazione, affari.
OLTRE LA CRISI. CAMBIARE IL PASSO presentazione del 20° rapporto annuale sulleconomia milanese CAMERA DI COMMERCIO MILANO 29 giugno 2010.
Luigi Bidoia Scenari strategici per le imprese italiane produttrici di piastrelle in ceramica Sassuolo, 17 dicembre 2007.
Istituto nazionale per il Commercio Estero LA FACILITAZIONE DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE -UNA VALENZA CRUCIALE E STRATEGICA PER IL MADE I N ITALY Complesso.
incoraggiare la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese nel settore turistico favorire una migliore cooperazione tra gli Stati membri,
COMPETITIVITA’ E DIVARI DEL SISTEMA PRODUTTIVO ITALIANO
Il Programma transfrontaliero IPA Adriatico Dott.ssa Giovanna Andreola Regione Abruzzo – Servizio Attività Internazionali Venezia Mercoledì,
La situazione economica della Toscana nel 2011 Il 2011 dal punto di vista di imprese e settori Firenze, 5 giugno 2011 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana.
MISSIONE IMPRENDITORIALE NELLA FEDERAZIONE RUSSA 5-9 Aprile 2009 SEMINARI PREPARATORI.
Progetto co-finanziato dall'Unione Europea Ministero dell'Interno Dipartimento per le libertà Civili e l'Immigrazione Direzione Centrale per le Politiche.
Federazione Regionale dellEmilia Romagna Mappatura delle Professionalità e delle Nuove Competenze per lo Sviluppo dei processi di Internazionalizzazione.
Country Presentations Senegal e Sierra Leone Gian Carlo Bertoni Responsabile Dipartimento Promozione e Marketing Ministero degli Affari Esteri 21 luglio.
VICE PRESIDENZA GIUNTA REGIONALE
Green Partnerships Local Partnerships for Greener Cities and Regions Green Partnerships Sergio Andreis Direttore Lefficienza energetica:
APPUNTI DELLE LEZIONI Lezione 03 Il lungo termine è una guida fallace per gli affari correnti: nel lungo termine saremo tutti morti. J. M. Keynes 1.
Landamento commerciale tra lItalia e LAmerica Latina Milano, 5 giugno 2013.
NAZIONALE PER IL TURISMO
EuroMediterraneo e Società dellInformazione. EUMEDRegNet – Cooperazione nel settore della Società dellInformazione Programma finanziato dallo Strumento.
1 Roma, 29 gennaio 2009 GAS NATURALE APPROVVIGIONAMENTI E PREZZI Qual è lordine di importanza? Bruno Tani Presidente Anigas.
Innovation Relay Centre IRIDE Il Sostegno della Unione Europea per stimolare il Trasferimento Tecnologico Transnazionale e promuovere i servizi dedicati.
Giorgio Ferrante Regione Toscana Firenze, 24 gennaio 2012 Missione Governo – Regioni in Brasile Road Show.
Estratto per la relazione del Dott. Trevisanato 30 maggio 2008.
Area Attività Internazionali ___________________________________________________________________________________ Piano Industriale delle Attività
Tavolo tecnico Pordenone, 6 aprile 2011 U.O. Marketing e Progetti Speciali Sviluppo di uniniziativa congiunta nella Repubblica di Serbia a favore delle.
Strumenti finanziari per linternazionalizzazione delle imprese italiane Gian Carlo Bertoni Responsabile SIMEST Area Promozione e Sviluppo Roma, 24 maggio.
Direzione centrale relazioni internazionali, comunitarie e autonomie locali Servizio rapporti internazionali e partenariato territoriale Interventi regionali.
La nuova programmazione comunitaria in Horizon 2020: risorse, strumenti e opportunità Enterprise Europe Network: la rete europea a supporto dellinnovazione.
Luca Paolazzi Attraction Italy – first foreign investors forum Verona, 28 febbraio 2008 Torniamo a crescere e investire Luca Paolazzi Direttore Centro.
Singapore, 1993 Russia, 1998 Shangai, 1999 Buenos Aires,1999.
Istituto nazionale per il Commercio Estero Home PageL’ICE nel mondo Polonia: Fondi Strutturali e Campionato Europeo di Calcio 2012 L’Assistenza.
Annual Meeting BID Sviluppo del settore privato: un approccio integrale Annual Meeting BID Sviluppo del settore privato: un approccio integrale Milano,
PROGETTO «EXPO-RT 2015» Incoming di buyers per promuovere le piccole imprese e l’artigianato durante Expo Milano Gabriella Degano Resp. Ufficio Internazionalizzazione.
Conoscere l’impresa I CAMBIAMENTI STRUTTURALI DELL’ECONOMIA BRESCIANA E GLI IMPATTI SUL MONDO DEL LAVORO E DELLA FORMAZIONE Intervento Dott. Gianfranco.
1 Marzo 2012 Centro Studi Unindustria Il Sistema Tessile Moda e Abbigliamento nel Lazio.
DELOCALIZZAZIONE: PERCHE’ LE IMPRESE PUNTANO SULL’ESTERO?
La Farnesina a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese
Luigi Bidoia Le prospettive del mercato mondiale delle piastrelle Sassuolo, 12 dicembre 2006.
BNL per le Reti d’Impresa
Orientamento per il successo scolastico e formativo PIANO REGIONALE ORIENTAMENTO USR Lombardia 1° incontro – Introduzione.
0 Presentazione Rapporto 2011 Impresa e Competitività Principali risultati dell’indagine Massimo Deandreis Direttore Generale - SRM Roma, 10 novembre 2011.
MATERA, 9 LUGLIO 2013 Nuove frontiere per gli investimenti italiani Paolo Di Marco Dipartimento Sviluppo e Advisory Desk Italia.
Antonio Barreca Responsabile Ufficio Affari Europei Federturismo Confindustria Bruxelles 1.
Dati, attività e progetti d’internazionalizzazione Ancona, 9 aprile 2014.
1 Le politiche per l’internazionalizzazione delle PMI della Regione Emilia-Romagna.
1 European Union Regional Policy – Employment, Social Affairs and Inclusion Politica di coesione Proposte di nuovi regolamenti: principali elementi.
Transcript della presentazione:

Internazionalizzazione: istruzioni per luso Genova, 29 ottobre 2007

Leconomia italiana e la competitività delle imprese italiane nellexport mondiale Prosegue comunque la buona performance del commercio estero. Nonostante la forza delleuro, landamento delle esportazioni italiane è nel complesso soddisfacente. Lexport di beni a prezzi correnti cresce dell11,6% (primi 6 mesi 2007). Verso i paesi UE lexport cresce del 12% (buone performance verso Spagna, Germania e Francia). Verso i paesi extra-UE lexport di beni a prezzi correnti è cresciuto dell11% nella prima metà del 2007, accelerando poi ulteriormente a luglio (+12,6% nei primi sette mesi del 2007). I settori che sostengono lexport nel 2007, oltre ai petroliferi raffinati (che si giovano soprattutto dellaumento dei prezzi), sono i prodotti in metallo (+24,8%), i mezzi di trasporto (+14,4%), le macchine (+13%) e i prodotti in legno (+12,2%). Crescita sostenuta soprattutto dallaumento dei prezzi allexport (dati fermi a maggio). Nei primi cinque mesi del 2007 i prezzi allexport sono cresciuti del 9,2% in complesso (8,9% quelli verso la UE). In termini di volumi esportati, la crescita rispetto allo scorso anno è stata comunque del 2,4%. Ad ogni modo la migliore performance si ha verso i paesi dellarea delleuro (+3,6% in volume) mentre verso i paesi extra-UE laumento è molto più modesto (+0,4%) a causa dellapprezzamento del cambio

ANDAMENTO EXPORT ITALIANO 2006 SUI PRINCIPALI MERCATI A confronto con: Unione Europea, Germania e Francia Italia EU (15)GermaniaFrancia Brasile **+10,12%+ 9,78% +2,25%+10,56% India **+30,08% + 13,26% + 46,68% + 27, 59% Cina *+ 24,04% + 21,59% +28,01%+ 27,41% Turchia * +10,21%+10,76%+13,67%+7,36% EAU ***+28,66%-2,96%+ 21,08%-1,62% Russia+25,70%+25,63%+34,93%+26,78% Balcani **+49,73%+51,34%+30,3%+9,46% Mediterraneo ***+7,06%+0,018%+8,8%-9,31%

PUNTI DEBOLEZZA Nonostante la buona performance verso i paesi emergenti lexport italiano rimane ancora concentrato sui mercati maturi: nel 2006, infatti, i principali Paesi clienti sono stati la Germania (13% sul totale dellexport italiano), Francia (11,61%), Stati Uniti (7,52%), Spagna (7,15%) e Gran Bretagna (6,01%). La Russia ha assorbito il 2,33% del nostro export mondiale, la Cina l1,73%, il Brasile lo 0,68% e lIndia lo 0,63%. Sul fronte degli investimenti diretti lItalia è in ritardo. Il flusso degli investimenti italiani in uscita nel 2006 è stato circa un terzo di quello francese e tedesco, mentre il flusso in entrata è stato pari a circa un quarto di quello dei nostri due principali competitors europei.

Priorità Confindustria e modalità di approccio ai mercati, così come definite allinizio del mandato di Montezemolo Grandi mercati emergenti Aree geografiche strategiche Mercati ponte India, Cina, Brasile, Russia Balcani, Mediterraneo, Africa Emirati, Messico, Turchia, Sud Africa, Tailandia, Vietnam, Qatar, Kazakistan, Ucraina Sono i grandi mercati del futuro spesso ricchi di opportunità ma anche di difficoltà specialmente per le PMI Aree geografiche particolarmente importanti per lItalia che occorre presidiare in maniera integrata. Attenzione alle infrastrutture ed ai collegamenti con le regioni del Sud per mediterraneo e del NE per i balcani) Paesi non solo interessanti per il proprio mercato interno ma anche per la possibilità di usarli come base produttiva/punto di accesso ad altri mercati Approccio di sistema: grandi missioni con governo ed istituzioni. Forte attenzione agli aspetti comunicativi soprattutto dove il Made in Italy non è conosciuto. Programmi dedicati alle PMI, spesso follow mirati su singole regioni (es. Jiangsu). Importante la partecipazione dei grandi gruppi industriali e listituzione di forum permanenti (es CEOs Forum Italia- India) Dove possibile, organizzazione di iniziative rivolte a tutta larea (es incontro di Palermo con tutte le Confind del mediterraneo. Rafforzamento/istituzione di relazioni continuative attraverso la partecipazione/valorizzazione di istituzioni esistenti (UMCE-Prima Confindustria europea ad entrare nellUnione delle Confindustrie del mediterraneo, BAC-Presidenza Italiana del Business Advisory Council del patto di stabilità dei Balcani, Unimpresa Romania) Iniziative mirate tarate sulle specificità dei singoli mercati. Es: Messico (paese ponte per continente nord americano), Vietnam per sud- est asiatico

1.Circa imprese italiane coinvolte nelle iniziative internazionali (il 98.5% PMI) ed organizzati incontri di business tra imprese 2.Trentuno attività (senza considerare gli incontri istituzionali) realizzate in tre anni e mezzo, di cui 19 missioni di sistema. 3.Crescita esponenziale della partecipazione delle imprese alle missioni 4.LItalia ha realizzato le missioni più grandi mai ospitate dai seguenti paesi: Cina, India, Turchia, Tunisia, Marocco, Serbia, Bulgaria, Kazakhstan, Algeria, Sudafrica, Brasile 5.Tutte le principali associazioni del sistema Confindustria hanno partecipato alle nostre iniziative Consuntivo attività passate

Attività promozionale Continua il lavoro di follow up sui mercati strategici: Consolidando la rete dei rapporti con le istituzioni straniere per aiutare le PMI (sul modello desk Jiangsu- in Confindustria lavora a tempo pieno un funzionario cinese della provincia del Jiangsu che ha il compito di aiutare le imprese italiane che hanno problemi di investimento nella provincia). Attraendo delegazioni straniere in Italia. 2.India paese focus: Supporto ad iniziative settoriali (Frames, marzo 2007; Fiera Index con Federlegno, ottobre 2007; Focus India a Festa del Cinema di Roma, ottobre 2007). Ambito EU lavoro per accelerare la negoziazione dellaccordo di libero scambio con India. Partenza progetti specifici varati dal CEOs Forum, co-presieduto da Luca di Montezemolo e Tata. 3.Continua il lavoro sul Mediterraneo dove abbiamo affidato alle grandi associazioni territoriali il follow up sui singoli mercati in rappresentanza di tutto il sistema imprenditoriale: Vicenza- Tunisia, Treviso-Marocco, Roma-Algeria, Assolombarda-Egitto. E un processo nuovo per il sistema associativo che sta dando risultati importanti. 4.Verso lAfrica Sub-Sahariana, Confindustria - con il supporto di Assafrica & Mediterraneo - intende attuare una serie di iniziative volte a rafforzare la presenza italiana nellarea. Tra i Paesi che presentano le opportunità più interessanti per le nostre imprese, soprattutto in settori come quello delle infrastrutture e dei materiali da costruzione, dellOil&Gas, dellagro- alimentare e della meccanica, risultano Angola, Mozambico e Sud Africa.

28-29 ottobre: Incontro Confindustria turca (Tusiad) 8 novembre:Incontro con Primo Ministro turco, Erdogan 5-8 novembre: CINA. Missione imprenditoriale del JIANGSU IN ITALIA (è prevista la partecipazione di circa 300 imprenditori cinesi) Visite in Italia: Milano e Treviso; attrazione IDE (progetti di sei Regioni: Lazio, Campania, Puglia, Lombardia, Veneto e Marche. Dicembre:Missione esplorativa in Angola e Mozambico Febbraio 2008: Seconda riunione India-Italy CEO Forum febbraio:Missione imprenditoriale in MESSICO Marzo:Missione con Assolombarda in Egitto Aprile:Missione in Vietnam Le principali iniziative in programma per il 2007/2008

Stallo del Doha Round Accentuazione squilibri nei flussi commerciali e di investimento Dinamica del costo delle materie prime Neoimperialismo Economico e sovereign funds Squilibri politici Debolezza del Dollaro Grandi questioni aperte

In particolare nelle aree strategiche Balcani, est Europa, Mediterraneo e Africa Ruolo dei paesi del Golfo, Russia e Cina Debolezza delle politiche di partenariato verso il Mediterraneo Adesione della Turchia alla UE Dossier Iran e possibili riflessi sul prezzo del petrolio

IL SISTEMA PROMOZIONALE ITALIANO

Principali problematiche strutturali riscontrate in questi anni di lavoro 1.LArea Affari Internazionale di Confindustria ha prodotto uno studio, che parte da un esteso benchmarking internazionale, sullo stato degli strumenti pubblici di supporto allinternazionalizzazione delle imprese. 2.I risultati evidenziano che: I fondi dedicati allinternazionalizzazione continuano a rimanere inferiori a quelli dei nostri principali competitors anche in presenza dellattuale incremento, e più frammentati in termini di disponibilità (300 milioni circa sono fondi regionali spesso dispersi in una pletora di iniziative di scarso impatto). IMPORTOVARIAZIONE SU 2007 ICE STRUTTURA 104 Mln -- ICE PROMOZIONE79 Mln + 30% ATTIVITA INERNAZIONALE MINCOMES 32 Mln + 20% MADE IN ITALY14 Mln - 27% COOPERAZIONE SVILUPPO742 Mln + 15%

Il coordinamento in Italia e allestero è insufficiente. Il numero delle società/istituzioni/enti che si occupano di internazionalizzazione eccessivo La dislocazione geografica degli uffici e delle risorse (ICE e Ambasciate) troppo concentrata sui paesi maturi, la recente intenzione di una razionalizzazione e ristrutturazione della rete diplomatico-consolare è positiva. Il ricorso a personale straniero insufficiente. Gli strumenti di verifica dei risultati inesistenti (così come inesistenti sono le politiche di incentivazioni legate ai risultati). Presenza di troppi soggetti dotati di fondi per la promozione e conseguente scarsa autonomia dellICE. Le risorse del piano promozionale sono in larga parte sottratte allICE e gestite direttamente dal Ministero del Commercio Internazionale. Principali problematiche strutturali riscontrate in questi anni di lavoro

Possibili risposte 1.Potenziamento delle risorse dellapparato diplomatico/ice su paesi ad alto potenziale di sviluppo finanziato attraverso la riduzione della rete consolare, diplomatica e degli uffici ice nei paesi ccdd maturi (in primo luogo quelli europei) 2.Stanziamenti di ulteriori fondi (100 Milioni aggiuntivi) al budget annuale per linternazionalizzazione per equiparare il best performer europeo UK Trade and Invest (335 Milioni) e riduzione contestuale dei fondi regionali. 3.Focalizzazione delle regioni su aiuto agli investitori stranieri che hanno deciso di attivare investimenti nellarea.Chiusura contestuale di tutti gli uffici delle regioni/provincie/comuni allestero 4.Assunzione di personale originario dei paesi target da mettere in servizio sia in Italia (ICE) sia nelle sedi estere (presente ma in misura marginale) 5.Unificazione di tutte le attività volte allinternazionalizzazione (eccetto che per lENIT) sotto un unico cappello istituzionale: ICE, Invest in Italy, SIMEST, SACE e contestuale trasformazione giuridica del nuovo soggetto (ICE) per garantire maggiore flessibilità alla struttura (modello di funzionamento di tipo privatistico). Il Ministero da le linee guida e verifica i risultati raggiunti ma non entra nella definizione delle singole iniziative (come accade oggi). 6.Focalizzazione di Sviluppo Italia alla sola attrazione (e non promozione) degli investimenti attraverso un focus maggiore sulla gestione delle problematiche dellinvestitore straniero una volta che è arrivato in Italia (one stop shop) 7.Creazione di un board internazionalizzazione formato da Ministeri e stakeholders privati per definizione linee guida e verifica risultati in maniera puntuale (questionari alle imprese). Il board potrà avere il potere di riallocare risorse umane e finanziarie e decidere lo spostamento/chiusura di uffici allestero. 8.Introduzione di meccanismi di incentivazione legati ai risultati per personale diplomatico e ice allestero 9.Completamento dellaccorpamento di uffici ICE e Ambasciate differenziando i compiti tra diplomatici e funzionari ice (i primi azioni di lobbing per grandi imprese e per abbattimento barriere commerciali e non commerciali. Focus su promozione e business scouting per funzionari ice).