Http://www.cgcrvaldera.it.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
L’energia intorno a Noi
Advertisements

“GESTIONE DEI REFLUI ZOOTECNICI,
Comitato Tutela Ambientale Alta Valdera
Smaltimento RSU Prevenzione Riciclaggio Smaltimento in discarica
Termovalorizzatori e Legge di Lavoisier o della conservazione della massa. In una reazione chimica la massa delle sostanze reagenti è uguale alla.
INCENERITORI Perché no
Rifiuti in Cementeria o Rifiuti Zero ? Rete Donne Brianza.
Istituto Tecnico Statale "G. Caruso" Via J. F
Ing. Fabio Meli Ing. Giovanni Bruno
Ecoprogetto Ecoprogetto è una società pubblico-privata, controllata da VERITAS, che governa il ciclo di trattamento, valorizzazione e smaltimento dei rifiuti.
STAZIONE DI TRAVASO La stazione di Travaso riceve 50,000 tonnellate di rifiuti all’anno. Consiste nel travaso della la spazzatura dalle barche (la cui.
POLO INTEGRATO FUSINA.
Energia L’energia viene in genere definita come "la capacità che un corpo ha di compiere lavoro". Essa è indispensabile alla vita sulla terra e costituisce.
IMPIANTI TERMICI TdP Daniele Faccioli ULSS 20 di Verona
L'INQUINAMENTO DELL'ACQUA

ENERGIA NUCLEARE URANIO
Impianti di combustione a scarti di legno – seminario tecnico Venerdì 9 Marzo 2012 Impianti di combustione a scarti di legno Controllo tecnico analitico.
Dati ISPRA Rapporto Rifiuti 2010 Settima Settimana.
I Rifiuti.
Dal punto di vista fisico Lenergia è il prodotto fra una forza in Newton e lo spostamento in metri e viene espressa in Joule; in altre parole lenergia.
Fonti energetiche rinnovabili Biomasse e biogas
“L’energia, un problema attuale”
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA
Alternativaverde per DESIO INTERPELLANZA N. 1 Consiglio comunale di Desio 01 luglio 2008.
Roberto Del Ciello Ricercatore ENEA Consulente Ministero Ambiente
LA COMBUSTIONE.
Impianto di trattamento del CDR con la tecnologia della Pirolisi
Il ciclo vitale dei materiali
PRESENTAZIONE DISSOCIAZIONE MOLECOLARE
La gestione dei rifiuti Ermanno Barni – ENEA
Il gruppo progetto della I^ B Igea
Piano di Monitoraggio e Controllo
LINEA PROGETTUALE 1 Caratterizzazione del materiale particolato emesso dagli inceneritori in esercizio nelle aree di indagine.
Rifiuti e salute Questione Inceneritore. A che punto siamo? I Comitati della Piana, Medicina Democratica, WWF Italia, Italia Nostra, hanno presentato.
A Cura di Martina Brunetti E Isabella Varrà
Termovalorizzatore nel Canavese
Incenerimento & Termovalorizzazione.
PRODUZIONE TRADIZIONALE (INQUINAMENTO)
COMBUSTIBILI SOLIDI SECONDARI NEI CEMENTIFICI, cosa può succedere?
1 CONTROLLI IN CONTINUO E VALORI LIMITE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA impianti dedicati al recupero energetico D.M ERSATDUE - engineering-technoligies-services.
CARBONE -Cimarelli Mattia -Stocchi Federico.
CENTRALE TERMOELETTRICA
ENERGIA A BIOMASSA.
XVIII settimana della cultura scientifica
Istituto Nazionale Ricerca sul Cancro
ZERO WASTE LAZIO GERARCHIA EUROPEA RIFIUTI Direttiva C.E. 98/2008 art. 4 1)PREVENZIONE (riprogettazione prodotti – riduzione.
COME UTILIZZARE AL MEGLIO LE FORME DI ENERGIA DI UNA CENTRALE
Presentazione a cura di:
IL CARBON FOSSILE FONTE NON RINNOVABILE.
IPSSCT Einaudi 1M - 1N - 1P Il Rag. Lo Brutto, capo condomino dello stabile di via Cavour 60, propone l ’ installazione di un impianto solare termico..
Workshop “Rifiuti da emergenza a risorsa. La gestione integrata con tecnologie innovative di trattamento” C. R. Casaccia, 10 giugno 2004 Pasquale De Stefanis.
Progetto di educazione ambientale
Il problema dei rifiuti solidi urbani. (II parte)
Polo Integrato per la gestione dei rifiuti di Fusina
LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN ITALIA
Polo Integrato per la gestione dei rifiuti di Fusina Produzione di CDR.
Biomassa.. Le biomasse sono tutte le sostanze di origine organica, vegetale o animale usate per produrre energia. Le biomasse si dividono in 3 tipi :
per la gestione dei rifiuti
Viviamo in una società usa e getta, che produce, consuma e spreca …
Fonti energetiche rinnovabili Celle a combustibile
I RIFIUTI.
PRODUZIONE E SMALTIMENTO RIFIUTI PROVINCIA DI PIACENZA.
Il problema mondiale dei rifiuti
I RIFIUTI Numeri e nomi da tenere a mente. FRAZIONE % Carta e cartone 26,65 Inerti 1,54 Legno 2,09 Metalli 3,38 Organici (sost. organiche) 30,99 Assorbenti.
Le trasformazioni da una forma di energia all’altra Energia e sostenibilità: un percorso curricolare trasversale Memo, Modena – 30 novembre 2011.
Classe III^E a.s Storico: storia motori Chimico: combustione e composizione Meccanico: funzionamento motore Ambiente: L’auto inquina!? Futuro:
I termovalorizzatori ed il loro impatto sull’ambiente Laurea magistrale in Rischi ambientali Corso di Chimica ambientale Anno acc. 2009/2010 Prof. Andini.
Il recupero energetico nella gestione dei rifiuti urbani Andrea Sbandati Direttore Confservizi Cispel Toscana.
Gli impianti produttivi che trasformano le diverse fonti di energia in energia elettrica si chiamano CENTRALI ELETTRICHE. Inserire immagine- Fare bottoni.
Transcript della presentazione:

http://www.cgcrvaldera.it

Il progetto di Ecofor Service A Gello di Pontedera 1 nuova discarica per rifiuti speciali da 1.400.000 metri cubi di stoccaggio 1 impianto di dissociazione molecolare capace di trattare a regime 120.000 ton/anno di rifiuti speciali, pericolosi e non... Che cos'è un DISSOCIATORE MOLECOLARE???

Che differenza c’è con un inceneritore? Nessuna

DISSOCIATORE MOLECOLARE (GASSIFICATORE) FUMI IN ATMOSFERA GASSIFICAZIONE COMBUSTIONE SYNGAS RIFIUTI CENERI ARIA DISSOCIATORE MOLECOLARE (GASSIFICATORE)

MA QUESTO ALLORA CHE COS’E’ ??? FUMI IN ATMOSFERA GASSIFICAZIONE RIFIUTI COMBUSTIONE MA QUESTO ALLORA CHE COS’E’ ??? CENERI ARIA ....CONSIDERIAMO LE DUE “SCATOLE” UNA “SCATOLA” SOLA...

FUMI IN ATMOSFERA INCENERIMENTO RIFIUTI ARIA CENERI INCENERITORE

DI DISSOCIAZIONE MOLECOLARE SONO CONSIDERATI DALLA LEGGE GLI IMPIANTI DI DISSOCIAZIONE MOLECOLARE SONO CONSIDERATI DALLA LEGGE A TUTTI GLI EFFETTI INCENERITORI E RIENTRANO NEL CAMPO DI APPLICAZIONE DEL D.LGS. 133/05 “Attuazione della direttiva 2000/76/CE in materia di incenerimento dei rifiuti”

Non esistono informazioni scientifiche circa una minore tossicità delle emissioni generate da impianti di combustione di questo tipo.

Non esistono informazioni scientifiche circa una minore tossicità delle emissioni generate da impianti di combustione di questo tipo. La maggiore complessità di questi impianti rispetto agli inceneritori "tradizionali" comporta la possibilità di emissioni incontrollate dovute a cattiva gestione dei parametri di processo.

Non esistono informazioni scientifiche circa una minore tossicità delle emissioni generate da impianti di combustione di questo tipo. La maggiore complessità di questi impianti rispetto agli inceneritori "tradizionali" comporta la possibilità di emissioni incontrollate dovute a cattiva gestione dei parametri di processo. L'assenza di referenze industriali, e quindi di esperienza di gestione, comporta la possibilità di funzionamento reale diverso rispetto alle specifiche di progetto.

Principali critiche al progetto Ecofor 1 – all’idea base del progetto Costruire un dissociatore molecolare e una nuova discarica non è il superamento delle discariche Il dissociatore molecolare non fa scomparire i rifiuti, anzi produce il 25%-30% di ceneri e il resto passa per il camino e finisce in atmosfera “Niente si crea, niente si distrugge, tutto si trasforma” Il quantitativo totale di residui prodotti è inoltre maggiore di quelli trattati, perché serve comunque un combustibile ausiliario (gasolio), oltre a prodotti chimici per il trattamento di fumi e reflui liquidi Tutto questo senza considerare la CO2 prodotta…

Principali critiche al progetto Ecofor 2 – all’impianto Impianto in discontinuo, molto difficile da gestire anche per l’elevato numero di celle in parallelo

Principali critiche al progetto Ecofor 2 – all’impianto Impianto in discontinuo, molto difficile da gestire anche per l’elevato numero di celle in parallelo 1 sola referenza in Europa, in Scozia: in collaudo da oltre 1 anno ha fatto registrare 170 sforamenti dei limiti di legge delle emissioni in 160 giorni è stato fermo per 3 mesi per la rottura della caldaia, che a oggi non è ancora stata riparata a oggi lavora ancora al 30% della capacità prevista, con scarico diretto in atmosfera del gas in uscita dalle celle di gassificazione non ha ancora prodotto 1 solo KWh di energia elettrica

Principali critiche al progetto Ecofor 3 – alle tipologie di rifiuti che saranno trattati 30% car-fluff (residuo della rottamazione auto) 30% rifiuti pericolosi ad alto potere calorifico: Pneumatici rifiuti ospedalieri 40% sovvallo (residuo del trattamento dei rifiuti solidi urbani)

Principali critiche al progetto Ecofor 4 – alle alternative proposte Ecofor non ha considerato alcuna alternativa al progetto del dissociatore (cioè o quello o nulla) Il Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti Valdera ha presentato al Tavolo Tecnico un progetto di alternative: Possibilità di lavorare a freddo i rifiuti che il progetto destina all’incenerimento Possibilità di usare le discariche esistenti come “miniera” per il recupero di materie prime seconde Possibilità di creare un polo d’eccellenza per il trattamento sostenibile dei rifiuti Più posti di lavoro Investimento molto più contenuto

Principali pericoli per la salute CENERI Le ceneri prodotte (oltre 20.000 t/anno nella prima fase di realizzazione e oltre 40.000 t/anno a regime) sono in parte pericolose e tossiche

rifiuti trattati 60.000 t/anno rifiuti prodotti (par. 2.5.2 S.I.A.) quantità CER 190112 – ceneri e scorie da gassificazione 13.000 t/anno CER 190102 – metalli ferrosi e non ferrosi 1.400 t/anno CER 190105 – PSR prodotti sodici residui (rifiuto pericoloso) 1.130 t/anno CER 161002 – rifiuti liquidi di processo 5.300 mc/anno (gas irrespirabili e nocivi e polveri fini disperse in atmosfera non quantificati)

Principali pericoli per la salute CENERI Le ceneri prodotte (oltre 20.000 t/anno nella prima fase di realizzazione e oltre 40.000 t/anno a regime) sono in parte pericolose e tossiche Il progetto fa l’assunzione che l’impianto, pur bruciando anche rifiuti pericolosi, comunque produca ceneri non pericolose Le ceneri prodotte sono movimentate ancora calde dagli operatori e comunque in parte fuoriescono durante le fasi di scarico delle celle

Principali pericoli per la salute EMISSIONI Come tutti gli inceneritori l’impianto Ecofor emetterà in atmosfera sostanze altamente tossiche e pericolose per l’uomo e l’ambiente Diossine Furani Polveri ultrafini Metalli pesanti Nano particelle

per saperne di più: http://www.cgcrvaldera.it contatti: