Stadi avanzati di malattia e fase terminale Condizione limite dell’esistenza umana Sofferenza, limitazione fisica, restrizione di volontà e libertà, quotidianità di interventi per il sollievo di bisogni immediati La vita va perdendo il suo significato così come la si è conosciuta, il senso del tempo cambia Occorre cambiare punti di riferimento, si entra in un campo psichico in cui vigono leggi diverse da quelle che governano gli altri malati
Reazioni di fronte ad un’aspettativa di vita limitata (Elisabeth Kubler-Ross, 1969) Rifiuto Collera Patteggiamento Depressione Accettazione
1) Rifiuto (negazione) “Non è possibile, non sono io, deve esserci un errore”, “Le analisi saranno state scambiate” Si tratta di una linea temporanea di difesa psicologica, permette di adattarsi alla realtà, prima o poi viene sostituito da una almeno parziale accettazione Bisogno di negare la gravità della diagnosi può ripresentarsi in ogni momento del processo adattivo Per mantenere la speranza e continuare a vivere non si può affrontare la morte continuamente: la speranza va mantenuta in ogni fase del percorso di adattamento Elisabeth Kubler-Ross (1969)
2) Collera “Allora è proprio vero, sta succedendo a me, ma perché io?” Prendere atto della realtà suscita sentimenti di rabbia, rancore, invidia, reazioni razionali o irrazionali proiettate su chi capita (es. il medico incompetente, la caposala disumana, i familiari insensibili ed egoisti) Rabbia esistenziale Rabbia verso i curanti Rabbia proiettata Elisabeth Kubler-Ross (1969)
3) Patteggiamento “Perché proprio adesso?” Nella speranza di avere più tempo da vivere il paziente cerca di patteggiare, solitamente si cerca di venire a patti con Dio Patteggiamento prevede la richiesta di un premio (arrivare fino al matrimonio del figlio, vivere sei mesi ma senza dolore) in cambio di qualcosa di buono che ognuno promette in segreto Implica il fatto di accettare un tempo limitato Elisabeth Kubler-Ross (1969)
4) Depressione La reazione che subentra con l’accettazione piena della realtà Depressione reattiva alle numerose perdite che si devono subire come effetto della malattia e del trattamento (senso di invulnerabilità, benessere, integrità, valore di sé, intimità…) Depressione preparatoria: osservabile nell’ultimo periodo di vita, ha a che fare con il dolore di “prepararsi all’ultima separazione da questo mondo”. Il paziente piange il distacco definitivo dalle persone, dai luoghi e dalle persone amate. E’ il momento del silenzio e della chiusura in sé Elisabeth Kubler-Ross (1969)
5) Accettazione La battaglia termina “in un vuoto di sentimenti”, nel “riposo finale prima del lungo viaggio” Elisabeth Kubler-Ross (1969)
Il processo del vivere-morire (M. Pattison, 1978) Gli stadi non sono rigidi, i pazienti “reali” possono non attraversarli tutti, possono tornare a stadi precedenti, possono indugiare a lungo in uno di essi Rischio di reificare la teoria e di pretendere che i pazienti muoiano “nel modo giusto” Piuttosto che di stadi meglio parlare di fasi del periodo del “vivere-morire”
L’intervallo del vivere-morire Crisi della presa di coscienza della morte Momento della morte Potenziale traiettoria di morte Traiettoria reale di morte Intervallo del vivere-morire (M. Pattison, 1978)
L’intervallo del vivere-morire Fuorviante determinare degli stadi, nostro compito è risolvere le crisi e gli stress nel momento in cui nascono, comprendere dove il paziente è nel suo periodo del vivere-morire Tre fasi cliniche: Fase della crisi acuta Fase cronica del vivere-morire Fase terminale (M. Pattison, 1978)
L’intervallo del vivere-morire Picco di ansietà Crisi della presa di coscienza della morte Momento della morte Morte integrata Morte disintegrata Fase della crisi acuta Fase cronica del vivere-morire Fase terminale (M. Pattison, 1978)
Crisi della presa di coscienza della morte Fase della crisi acuta Crisi della presa di coscienza della morte Ansia cresce finché non raggiunge il vertice della tolleranza Nessuno può sopportare a lungo un’ansia al massimo grado: vengono attivati i meccanismi psicologici in grado di ridurre l’ansia Se meccanismi non sono quelli adeguati avremo come conseguenza la “dissociazione” nello stile del morente (M. Pattison, 1978)
Fase cronica del vivere-morire Il paziente affronta una serie di paure Importante comprendere quali problemi sta realmente affrontando per aiutarlo a risolverli adeguatamente (ad es. non tutti insieme) Paura dell’ignoto Paura di perdere il controllo di sé Paura della solitudine Paura di dolore e sofferenza Paura dell’angoscia Paura della perdita di identità Paura della regressione Paura della perdita del corpo
Fase terminale Quando il paziente inizia a ritirarsi in se stesso assecondando i segnali del corpo che gli dicono che deve conservare dentro di sé le proprie energie Ritiro, piccoli segni di disorganizzazione emotiva, involuzione depressiva Dalla speranza di aspettativa alla speranza di desiderio (di non morire) (M. Pattison, 1978)
Tipi di morte Morte sociale Morte psichica Morte biologica Il ritiro e la separazione del paziente dagli altri Morte psichica La persona accetta la propria morte e si ritira in se stessa Morte biologica L’organismo come entità umana non esiste più, non vi è coscienza Morte fisiologica Gli organi vitali non funzionano più (M. Pattison, 1978)
Tipi di sequenza di morte 1) Avvicinamento ideale alla morte Conoscenza della morte Speranza dell’attesa Speranza del desiderio Momento della morte Resa M.S. M.P. M.B. M.F. (M. Pattison, 1978)
Tipi di sequenza di morte 2) Rifiuto sociale del paziente Conoscenza della morte Momento della morte Malato socialmente morto M.S. M.P. M.B. M.F. (M. Pattison, 1978)
Conoscenza della morte Tipi di sequenza di morte 3) La società e il paziente negano la morte M.S. Conoscenza della morte Momento della morte Negazione della morte M.P. M.B. M.F. (M. Pattison, 1978)
Conoscenza della morte Tipi di sequenza di morte 4) Rifiuto della vita da parte del malato Conoscenza della morte Momento della morte Malato rifiuta la vita M.S. M.P. M.B. M.F. (M. Pattison, 1978)
Conoscenza della morte Tipi di sequenza di morte 5) Negazione sociale della morte e mantenimento artificiale della vita Conoscenza della morte Negazione della morte dell’organismo umano M.S. M.P. M.F. M.B. (M. Pattison, 1978)
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