NAPOLEONE BONAPARTE 2 Durante gli anni del consolato Napoleone portò a compimento una serie di iniziative che trasformarono la società francese e divennero un punto di riferimento per tutti gli altri stati dell’Europa contemporanea.
LE RIFORME E IL CODICE CIVILE Varò una riforma dell’amministrazione, affidando il potere ai prefetti che governavano i dipartimenti in cui era suddivisa la Francia. Promosse una riforma scolastica, poiché si poneva il problema di formare la nuova classe dirigenziale: creò i licei in cui si privilegiava l’istruzione classica e umanistica; scuole tecniche per preparare dirigenti e specialisti. Concluse, nel 1801, un concordato con il pontefice Pio VII: con esso la chiesa riconobbe l’obbligo del giuramento dei sacerdoti allo stato, lo stato in cambio si assumeva l’onere di retribuzione del clero. Nel 1804 Napoleone promulgò il Codice civile o Codice napoleonico. In esso venivano confermati: l’abolizione dei privilegi feudali, le libertà civile del cittadino, la libertà di religione e la difesa della proprietà privata. Venne inoltre abolito il maggiorasco, in questo modo i patrimoni vennero frazionati impedendo il riformarsi dei latifondi dell’Ancien règime.
L’IMPERO NAPOLEONICO
L’IMPERO E LE GUERRE Nel 1804 Napoleone si incoronò imperatore dei Francesi. Nel frattempo una terza coalizione dichiarò guerra alla Francia: -Napoleone sconfisse le truppe russe e austriache, togliendo il Veneto all’Austria; -poi cercò di attaccare la Gran Bretagna, ma sullo stretto di Gibilterra, il generale Orazio Nelson distrusse la flotta francese.
Intanto Napoleone invadeva l’Olanda, la confederazione del Reno (Germania) e la Spagna, creando regni per i suoi fratelli. Di fronte all’ennesima coalizione guidata dall’Inghilterra, Napoleone reagì istituendo il Blocco Continentale con il quale vietava a tutti i paesi europei di esportare i loro prodotti in Inghilterra. Tuttavia molti paesi non rispettarono il blocco e la Russia si oppose apertamente a tale iniziativa. La Francia uscì enormemente danneggiata da questo blocco poiché l’Inghilterra era la maggior acquirente dei suoi prodotti .
Per porre fine alle guerre che stavano danneggiando l’Austria, l’imperatore Francesco I diede in sposa a Napoleone sua figlia Maria Luisa d’Asburgo. Fu l’ultima mossa vincente di Napoleone. La Francia infatti cominciava ad indebolirsi a causa di diversi fattori:
Il blocco continentale era inefficace e l’Inghilterra rimaneva una grossa potenza. La guerriglia in Spagna continuava e logorava gran parte delle forze militari francesi.
Francisco Goya: fucilazione di alcuni patrioti spagnoli da parte dei soldati francesi
LA CAMPAGNA DI RUSSIA Napoleone a questo punto decise di invadere la Russia che continuava a rifornire l’Inghilterra di ferro, legname e cereali per la sua flotta. Questo fu il più grande errore della sua carriera.
Nell’estate del 1812 dalla Francia si mossero 650 Nell’estate del 1812 dalla Francia si mossero 650.000 soldati non più soltanto francesi, ma di tutte le altre nazioni dominate dalla Francia: polacchi, svizzeri, tedeschi, italiani; un esercito ben diverso da quelli che fino ad ora aveva condotto Napoleone. Arrivati in Russia i soldati guidati da Napoleone trovarono terre bruciate e case abbandonate; giunti a Mosca, erano ormai ridotti alla fame.
Mosca in Fiamme
Stremati dal freddo e senza le forze necessarie per proseguire il cammino, le truppe francesi iniziarono la ritirata e furono attaccati dai Russi. A dicembre di 650.000 soldati non ne erano rimasti neanche 100.000. Napoleone nel frattempo aveva preceduto i suoi soldati ed era tornato in Francia scortato da pochi ufficiali.
Napoleone abbandona la Russia
IL CROLLO DELL’IMPERO Sconfitto nel 1813 dalla sesta coalizione antifrancese, Napoleone fu costretto ad abdicare e sul trono al suo posto salì Luigi XVIII di Borbone, fratello del re ghigliottinato. Napoleone fu confinato in esilio all’isola d’Elba.
NAPOLEONE A WATERLOO Fuggito dall’isola, Napoleone nel 1815 tornò a Parigi, radunò un altro esercito e affrontò la settima coalizione a Waterloo, in Belgio, ma fu duramente sconfitto. Napoleone venne nuovamente esiliato, questa volta a Sant’Elena, isola sperduta nell’Atlantico. Morì il 5 maggio 1821.