Leconomia della provincia di Taranto nel 2004 Presentazione dei dati a cura di Francesca Sanesi Centro Studi della Camera di commercio di Taranto.

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Leconomia della provincia di Taranto nel 2004 Presentazione dei dati a cura di Francesca Sanesi Centro Studi della Camera di commercio di Taranto

Livelli di sviluppo nel 2004 e scenari previsionali delleconomia tarantina per il periodo ; congiuntura dellindustria manifatturiera provinciale; andamento dellinterscambio commerciale con lestero e grado di internazionalizzazione della provincia; demografia imprenditoriale; tendenze occupazionali; altri rilevanti indicatori della dinamica economica (attività creditizia, protesti e fallimenti, attività turistica ed agricola); alcuni indicatori di competitività del tessuto economico provinciale (costo del lavoro, oneri finanziari su valore aggiunto, ROI, capacità di innovazione, processi di attrazione/delocalizzazione imprenditoriale, reti di imprese, formazione, dotazione infrastrutturale. Le scelte di questa edizione

I livelli di sviluppo e gli scenari previsionali

La produttività del lavoro Il VA per Unità di Lavoro stimato per la provincia di Taranto nel 2002 risulta superiore a quello medio pugliese di 2,5 punti percentuali, mentre nel 1998 risultava inferiore per 0,3 punti percentuali, ma inferiore (-17,6%) ai livelli medi nazionali. A Taranto dal 1998 al 2002 il VA x UL è cresciuto del 16,2%, vale a dire ad un livello decisamente superiore al ritmo di crescita della media regionale (+13%) e nazionale (+12,2%). I livelli di sviluppo e gli scenari previsionali

Il valore aggiunto (a valori correnti) Esso costituisce una proxy affidabile delle variazioni del PIL. Nel 2003 si registra un tasso di crescita provinciale (+5,6%), significativamente superiore alla media pugliese (+3,9%) e nazionale (+3,4%), soprattutto grazie al consistente incremento del VA nel terziario (+7,1%) che rappresenta in termini assoluti la quota più rilevante di tutto il VA provinciale. La variazione del VA industriale è stata invece molto più contenuta (+1,4%).

I livelli di sviluppo e gli scenari previsionali La composizione settoriale del V.A. Il VA del terziario, con una quota pari al 67,1% del totale nel 2003, costituisce la maggior parte di tutto il VA prodotto dalleconomia provinciale; quello dellindustria è pari al 27%, mentre lagricoltura vi contribuisce con il 5,9%. Tra il 1999 e il 2003 lincidenza della quota del VA terziario sul totale è cresciuta del 3,1%. Lindustria ha segnato un decremento del 1,2%,il settore agricolo arretra del 1,9%.

Nel 2003 il reddito pro-capite provinciale ammonta a euro. Tale dato risulta superiore a quello medio regionale (+4,4%), ma inferiore a quello medio nazionale (- 30%). La provincia resta all86° posto nella graduatoria nazionale, lasciando inalterato il risultato del Il reddito pro-capite è comunque cresciuto tra il 1995 e il 2003 del 46%. I livelli di sviluppo e gli scenari previsionali Il reddito pro-capite

I livelli di sviluppo e gli scenari previsionali

- crescita del valore aggiunto (+1,5% annuo); - rallentamento della crescita occupazionale (+0,7% invece di +1% del periodo 2002/2004); - contrazione delle esportazioni (-1,4% medio annuo) e diminuzione del grado di apertura allestero (da 19,3% del periodo 2002/2004 a 17,2%); - incremento del tasso di disoccupazione (da 14% del periodo 2002/2004 a 18,8%) ma anche, seppure in misura modesta, del tasso di occupazione (+0,9%) e buon aumento del tasso di attività (da 33,8% del periodo 2002/2004 a 36,8%); - aumento della produttività del lavoro (+ 1,2% rispetto al 2004). I livelli di sviluppo e gli scenari previsionali Nel triennio dovrebbe verificarsi la seguente evoluzione:

La concorrenza cinese: limport di prodotti tessili, abbigliamento e calzature cinesi nella provincia di Taranto è aumentato del 74% nel periodo Il tessile-abbigliamento-calzature: tra le difficoltà delle imprese che operano nel settore moda, la reperibilità di figure professionali specializzate è sicuramente tra le più sentite. Il tessile-abbigliamento-moda di Martina Franca: il comparto più tradizionale, ossia quello delle confezioni e dellabbigliamento maschile è gravato dalla crisi. Anche qui, contraffazione, concorrenza cinese e riduzione delle barriere allimport determinano il ridimensionamento produttivo. Lagricoltura: la prevalente dimensione medio-piccola e la polverizzazione produttiva sono tra le cause che ne ostacolano lo sviluppo competitivo. Ogni azienda agricola conta una SAU di 3,57 ettari in media (rispetto ai 4,30 ettari del 1980). Un altro elemento di debolezza è letà media dei conduttori agricoli che supera i 50 anni. Il comparto agroalimentare poi è attraversato, nellultimo anno, da una crisi molto pesante. Le infrastrutture materiali ed immateriali: nel 2004, il porto di Taranto ha fatto segnare un dinamica molto positiva (+16,2% di movimentazione merci rispetto al 2003). La crescita è dovuta sia alla congiuntura favorevole vissuta dal settore dellacciaio sia allevoluzione della struttura portuale, ma complessivamente la dotazione infrastrutturale è carente anche per quanto riguarda le infrastrutture per la telefonia e la telematica. I livelli di sviluppo e gli scenari previsionali Questioni aperte

La congiuntura dellindustria manifatturiera provinciale

Per il terzo anno consecutivo, lattività industriale in provincia di Taranto ha realizzato un risultato negativo. La congiuntura dellindustria manifatturiera provinciale

La variazione negativa appare leggermente descrescente, restando su valori contenuti. La dinamica congiunturale industriale non può essere tuttavia utilizzata come proxy dell'andamento economico complessivo della provincia, dato che il contributo del settore alla formazione del V.A. provinciale è pari al 22,3% del totale nel La congiuntura dellindustria manifatturiera provinciale

Il consuntivo 2004 è ancora una volta negativo per le piccole imprese fino a 9 dipendenti: calo della produzione pari al 4,8% e del tasso di utilizzo degli impianti (TUI) pari al 65,5%. Anche per le imprese di medie dimensioni (da 10 a 49 dipendenti), cè stata flessione dellattività e del TUI. Lattività produttiva nelle imprese con oltre 50 dipendenti mostra invece un andamento positivo, grazie al recupero del 4° trimestre. Landamento del fatturato è stato molto vicino a quello della produzione. La congiuntura dellindustria manifatturiera provinciale

La sostanziale simmetria di andamento tra fatturato e produzione sembra indicare un orientamento delle imprese a produrre solo in funzione della domanda esistente al momento sul mercato ed a mantenere tendenzialmente invariati i listini di vendita. La congiuntura dellindustria manifatturiera provinciale

La quota di imprese export oriented in provincia di Taranto è notevolmente diminuita nel corso dellultimo anno (da 13,1 a 10,9%). Contestualmente, è leggermente aumentata la quota di fatturato estero realizzato dalle imprese esportatrici provinciali (dal 30 al 31,4%). La congiuntura dellindustria manifatturiera provinciale

le maggiori difficoltà legate alla competizione internazionale hanno costretto un certo numero di imprese a ritirarsi dai mercati esteri; il problema principale per la piccola e media industria ionica rimane quello della debolezza della domanda interna; la domanda estera, infatti, incide in misura modesta sulla dinamica produttiva delle piccole imprese, mentre nel caso delle imprese maggiori essa ha offerto– un contributo positivo alla crescita. La congiuntura dellindustria manifatturiera provinciale E possibile trarre da questi andamenti due conclusioni:

Il volume di interventi della Cassa Integrazione Guadagni a sostegno delle imprese manifatturiere ha registrato un ulteriore ridimensionamento (- 23,2% rispetto al 2003). A determinare tale andamento ha contribuito il minore ricorso delle imprese agli interventi di sostegno strutturale; mentre sono tornati a crescere gli interventi di natura congiunturale (+2,8% di monte-ore CIG ordinaria rispetto al 2003). La congiuntura dellindustria manifatturiera provinciale

La metà del monte-ore di CIG ordinaria si è concentrata nel settore dellabbigliamento, riducendosi invece nellindustria meccanica e nellindustria tessile. Sono di contro aumentate le ore autorizzate nellindustria chimica Abbigliamento ,2 Meccanica ,9 Chimica ,7 Tessile ,5 Carta ,0 Legno ,4 Trasf. minerali ,6 Alimentare Pelli e cuoio ,9 Metallurgica - - tot. manifatturiero ,8 Fonte: elab. su dati INPS Interventi ordinari della CIG - Provincia di Taranto - n° ore autorizzate var. % '03-'04 La congiuntura dellindustria manifatturiera provinciale

Meccanica ,0 Metallurgica ,4 Tessile Abbigliamento ,6 Carta -942 Legno - - Alimentare - - Chimica - - Pelli e cuoio - - Trasf. minerali - - tot. manifatturiero ,6 Fonte: elab. su dati INPS Interventi straordinari della CIG - Provincia di Taranto - n° ore autorizzate var. % '03-'04 Il monte ore di CIG straordinaria è diminuito del 31,6%. E proseguito, infatti, il rientro delle situazioni di crisi strutturale che, negli anni scorsi, avevano investito pesantemente i settori della meccanica e della metallurgia. In flessione anche lindustria dellabbigliamento. La congiuntura dellindustria manifatturiera provinciale

Il commercio con lestero e linternazionalizzazione

Nel 2004, landamento delle esportazioni tarantine è stato molto positivo: il valore complessivo delle merci esportate ha raggiunto un valore pari a 1,55 miliardi, contro 966 milioni nel 2003, con un incremento del 60,5% (Puglia +13,7%; Italia +6,1%). Il commercio con lestero e linternazionalizzazione

Unione Europea (15)78,298,2100,138,2-17,4-42,4 - Germania 361,8566,1100,0117,9-35,5 - Francia 52,059,5-100,070,7-22,4-73,7 - Regno Unito 77,9135,7-100,0-18,2-11,7 - Spagna 69,474,57,1422,5-17,227,0 - Grecia 56,574,8-100,0 -22,0-45,0 nuovi Paesi UE (10) -28,9-31,4-33,56,189,6 altri Paesi europei -35,3-10,6-85,140,924,7 - Russia -31,7-39,237,9152,4 Stati Uniti 401,03494,5-70,439,996,6 altri Paesi extra-europei27,337,3-93,75388,2-23,522,2 - Libia-78,2-79,5 - Tunisia35,065,0-100,0-65,6-69,4-45,8 - Arabia Saudita-81,1-77,21829,6-100,0 - Malaysia-5,3 - Cina25,7-9,5145,3 totale generale60,586,5-44,939,2-6,2-27,7 Fonte: elab. su dati ISTAT Esportazioni provinciali per principali merceologie e Paesi/aree di destinazione - variaz. % 2003 / totalemetallicoke minerali energetic tessili/ abbigl. agro- alimentari La principale merceologia dellexport ionico è tuttavia come sempre rappresentata dai metalli e prodotti in metallo (+86,5% rispetto al 2003). Tali prodotti rappresentano quasi l85% dellexport. Tutti i principali mercati di sbocco dei prodotti siderurgici fanno peraltro registrare percentuali in crescita. Il commercio con lestero e linternazionalizzazione Metalli e prodotti in metallo ,05,386,5 Coke e prodotti petroliferi ,228,4-44,9 Minerali energetici e non ,239,2 Abbigliamento ,6-6,5-4,8 Macch. elettriche/elettron ,3216,511,1 Agricoli ,95,2-34,3 Minerali non metall.14 80,40,1-41,3 Alimentari ,6-4,5-18,4 Macchine e appar. mecc ,5-50,672,6 Chimica e plastica87660,1-20,9-15,1 altri prodotti ,9-6,13,7 totale ,67,060,5 Fonte: elab. su dati ISTAT milioni di Eurovariaz. % annue Esportazioni provinciali per principali merceologie

Rialzo anche per le importazioni: +52,5% rispetto al Minerali energetici e non ,3-32,853,2 Metalli e prodotti in metallo ,619,999,5 Coke e prodotti petroliferi ,8-49,515,7 Macch. elettriche/elettron ,85,771,5 Chimica, plastica ,7-38,743,7 Macchine e appar. mecc ,2-40,5141,0 Mezzi di trasporto ,16,1-58,4 Agroalimentari ,90,4-21,5 Tessile/abbigl./calzature ,2-4,822,8 Minerali non metall ,127,2-48,2 Altri prodotti ,6104,461,1 totale ,1-24,152,5 Fonte: elab. su dati ISTAT Importazioni provinciali per principali merceologie milioni di Eurovariaz. % annue Il commercio con lestero e linternazionalizzazione

Nel 2004 il saldo della bilancia commerciale della provincia di Taranto risulta comunque negativo: il valore delle importazioni supera quello dellexport di 75 milioni di euro. Il commercio con lestero e linternazionalizzazione

Gli investimenti esteri sono crollati del 92% nel Il peso degli investimenti diretti dallestero verso la provincia di Taranto è diminuito fino all8,3% del totale regionale. Resta invece stabile il flusso degli investimenti provinciali verso lestero, pari a poco più di un milione di euro. daversodaversodaverso estero Taranto Puglia rapporti % Taranto/Puglia10,621,231,35,28,32,6 Puglia/Mezz.7,05,315,45,02,79,3 Fonte: elab. su dati Ufficio Italiano Cambi Investimenti diretti da e verso l'estero - valori assoluti in migliaia di Euro Il commercio con lestero e linternazionalizzazione Il grado di internazionalizzazione è valutabile anche considerando il flusso di investimenti diretti da e verso lestero.

La dinamica delle imprese

Alla fine del 2004, le imprese attive extra-agricole nella provincia di Taranto raggiungono le 27,9 mila unità, pari all81,4% delle imprese registrate presso la Camera di Commercio. La dinamica delle imprese

Il tasso di crescita annuale della base imprenditoriale provinciale è pari al +2,9%. La dinamica delle imprese Il sistema imprenditoriale locale sta dunque cercando di recuperare vitalità, dopo un biennio di forte rallentamento del processo di crescita.

Lanalisi delle dinamiche imprenditoriali per forma giuridica dimpresa conferma la crescente rilevanza delle società di capitale. La dinamica delle imprese Il 43% dellincremento complessivo dello stock di imprese attive realizzatosi nel 2004 è imputabile infatti alle società di capitale. Di poco inferiore, in termini relativi, la crescita delle società di persone (+5,9%), mentre le ditte individuali sono aumentate dell1,4%. soc. di dittesoc. di ditte capitalipersoneindiv.capitalipersoneindiv ,379,335,341, ,7911,423,371, ,478,78-0,291, ,716,150,950, ,896,675,901,35 Fonte: elab. su dati Infocamere totale Nati-mortalità delle imprese per forma giuridica - Provincia di Taranto saldi iscrizioni-cancellazionitassi di crescita (%)

Con riferimento alle dinamiche settoriali, la mancata classificazione economica di un elevato numero di nuove imprese rende non pienamente attendibili i dati. La dinamica delle imprese Industria manifatturiera2,7-0,20,1 - Alimentare5,83,13,3 - Abbigliamento2,4-4,8-1,9 - Legno-2,4-6,9-4,0 - Min. non metalliferi-0,4 0,0 - Meccanica4,30,0-0,8 - Mobili e altre5,23,43,6 Costruzioni5,32,82,6 Commercio1,6 1,7 Alberghi e ristoranti3,93,8 Trasporti/comunicaz.2,2-1,2-0,5 Credito/assicurazioni4,5-2,10,5 Servizi alle imprese4,82,14,8 Altri servizi4,90,84,7 totale2,71,31,9 totale industria4,01,31,4 totale servizi2,51,42,3 Fonte: elab. su dati Infocamere - Provincia di Taranto - Variazioni % dello stock di imprese attive Perdite di imprese si sono registrate nellindustria del legno, nellabbigliamento e nella meccanica mentre un trend espansivo ha interessato lindustria alimentare e del mobile. Positivo il bilancio anche per lindustria delle costruzioni. Più favorevole il trend del terziario, grazie alla forte crescita dei servizi al sistema produttivo e dei servizi alle persone. Si può comunque rimarcare la mancata crescita della base produttiva manifatturiera.

Le tendenze del mercato del lavoro

Nel 2004, lISTAT ha stimato – nella provincia di Taranto – 168 mila occupati e 27 mila persone in cerca di occupazione, per un ammontare di forze lavoro pari a 195 mila unità ed un tasso di attività del 49,2%, quasi 4 punti in meno della media regionale e oltre 13 punti al di sotto della media nazionale. Il tasso di occupazione (42,3%) è molto inferiore alla media nazionale e il più basso a livello regionale. La relativamente modesta incidenza della popolazione attiva contribuisce poi a mantenere basso il tasso di disoccupazione ( 14,0%). tassi di attività totale49,253,462,5 uomini67,370,374,5 donne31,736,950,6 tassi di occupaz. totale42,345,057,4 uomini60,061,769,7 donne25,128,845,2 tassi di disocc. totale14,015,58,0 uomini10,712,16,4 donne20,921,810,5 n.b.: i tassi di attività e di occupazione sono calcolati sulla popolazione in età lavorativa (15-64 anni) Fonte: elab. su dati ISTAT Indicatori sintetici del mercato del lavoro - anno TarantoPugliaItalia Le tendenze del mercato del lavoro

E tuttavia da sottolineare il forte ridimensionamento delle previsioni occupazionali nel corso dellultimo anno. I saldi occupazionali previsti, infatti, si sono più che dimezzati (dal +2,3% del 2003 al +0,7% del 2004). Il ridimensionamento delle previsioni di crescita occupazionale interessa entrambi i principali settori di attività economica, industria e servizi, ma soprattutto il primo, dove i saldi sono diventati negativi. Qualche indicazione sullevoluzione della domanda di lavoro a livello provinciale si ricava anche dai risultati delle indagini Excelsior. Nel 2004 le imprese tarantine hanno previsto di effettuare 4,2 mila nuove assunzioni, mentre le uscite di lavoratori alle dipendenze sono state stimate in 3,7 mila unità. A tali movimenti corrispondono tassi di entrata e di uscita pari, rispettivamente, al 6,3% e al 5,6%, con un incremento netto dello 0,7% delloccupazione dipendente tra il 2003 e il ENTRATE totale (valori assoluti) tassi di entrata7,99,16,3 - industria6,810,35,2 - servizi9,07, dipendenti9,59,78, dipendenti e >6,08,54,2 USCITE totale (valori assoluti) tassi di uscita4,16,75,6 - industria3,79,05,6 - servizi4,43,75, dipendenti2,94,55, dipendenti e >5,48,85,4 SALDI saldi assoluti saldi percentuali3,92,30,7 - industria3,01,3-0,4 - servizi4,73,72, dipendenti6,65,22, dipendenti e >0,6-0,3-1,1 Fonte: elaborazioni su dati Excelsior Entrate e uscite di manodopera previste dalle imprese tarantine per settori e classi dimensionali Le tendenze del mercato del lavoro

Altri indicatori della dinamica economica

Lattività creditizia Nei primi 9 mesi del 2004, gli impieghi bancari erogati a favore delle imprese e delle famiglie nella provincia di Taranto sono cresciuti, su base annua, del 10,2%. A tale evoluzione ha contribuito soprattutto lelevato dinamismo dei finanziamenti alle famiglie a sostegno delle spese di consumo (+17,4%), mentre il credito concesso al sistema produttivo ha mostrato una progressiva decelerazione (-5,5%). Le sofferenze bancarie hanno comunque mostrato una tendenza alla riduzione (da 14,3% di incidenza sugli impieghi complessivi del settembre 2003 a 13,7% dello stesso mese del 2004). Le sofferenze continuano tuttavia a rappresentare il 13,3% degli impieghi.

Altri indicatori della dinamica economica Lattività creditizia La dinamica dei depositi bancari è risultata invece pressoché ferma. La variazione nellintero periodo gennaio-settembre 2004 è pari solo al +0,7%. Il livello pro-capite dei depositi si attesta, attualmente, a 5,4 mila Euro nella provincia di Taranto.

Altri indicatori della dinamica economica Protesti cambiari e fallimenti Nel corso del 2004 i protesti cambiari elevati a individui e imprese residenti nella provincia di Taranto hanno registrato una flessione (-27% rispetto al 2003). Alla flessione degli importi è corrisposto un aumento del numero degli effetti (+4,3%), cosicché lammontare medio per titolo si è ridotto, passando da 2,1 mila a 1,9 mila Euro. In altri termini, è cresciuto il numero di soggetti protestati, ma è diminuito – in media – il loro grado di esposizione. A determinare il trend negativo ha contribuito soprattutto il calo delle cambiali ordinarie (pari al -44%), mentre molto più contenuta è stata la flessione delle tratte non accettate (-12%). In aumento gli assegni bancari emessi senza adeguata copertura (+6,5%). cambialitratte nonassegni ordinarieaccettatebancari ,821,143,741, ,671,274,132, ,510,914,162, ,301,024,301,93 Fonte: elab. su dati CCIAA Importo e numero degli effetti protestati - valori annuali in migliaia di Euro - totale n° titoli importi medi per titolo

Altri indicatori della dinamica economica Protesti cambiari e fallimenti Per quel che riguarda le procedure fallimentari, nel 2004 sono stati 84 i fallimenti aperti nella provincia di Taranto. In rapporto allo stock di imprese registrate, lincidenza delle imprese entrate in stato di fallimento è pari allo 0,17%.

Altri indicatori della dinamica economica Lattività turistica Il 2004 si è chiuso con un bilancio decisamente negativo per lattività turistica provinciale. In particolare, le presenze registrate nelle strutture ricettive dellarea ionica sono diminuite del 5,0%. Si è inoltre ridotta la permanenza media del soggiorno, per effetto di una variazione positiva del numero di arrivi.

Altri indicatori della dinamica economica Lattività turistica La componente nazionale della domanda (85% circa delle presenze complessive) ha subito un calo marcato (-10,0%), mentre la domanda estera ha evidenziato una forte espansione (+39,0%). italianistranieritotaleitalianistranieritotale ,9-8,64,020,5-15,815, ,72,38,08,26,38, ,529,54,5-10,039,0-5,0 composizione % per nazionalita' ,112,9100,085,914,1100, ,711,3100,089,710,3100, ,310,7100,089,910,1100, ,713,3100,085,214,8100,0 durata media del soggiorno (gg) ,64,03, ,13,74,013,8-7,910, ,13,84,0-0,53,90, ,64,13,7-11,37,3-9,1 Fonte: elab. su dati Azienda di Promozione Turistica valori assolutivariazioni % annue Movimento turistico nella provincia di Taranto ArriviPresenze variazioni % su anno precedente

Altri indicatori della dinamica economica Lattività agricola Dopo un biennio di andamenti negativi, lammontare della produzione agricola ha mostrato un significativo progresso (+ 12,0%). A determinare il trend di crescita ha contribuito soprattutto il comparto agrumicolo (+42,5% di produzione e -3,8% di superfici investite) Cereali 17,2-23,8-6,511,3 Legumi secchi 4,2-3,89,3-20,4 Piante da tubero -0,8-21,334,4-17,1 Ortaggi in piena aria -4,6-5,9-15,25,2 Coltivazioni industriali 16,714,10,1 n.d. Frutta fresca -6,6-5,9-2,3-1,2 Agrumi 13,212,6-37,342,5 Vite -3,5-16,3-37,611,1 Olivo 38,2-6,92,9-1,9 totale (*) 1,2-11,0-27,712,0 (*) la variazione % 2004 è stata calcolata "al netto" della produzione delle piante industriali Fonte: elab. su dati ISTAT Principali produzioni agricole (ammontare in q.li) - variaz. % annue - Positivo anche il bilancio della produzione vitivinicola (+11,1%), della cerealicoltura (+11,3%) e degli ortaggi in piena aria (+5,2% con una forte crescita delle rese). In controtendenza, invece, le altre coltivazioni, che scontano tuttavia un significativo ridimensionamento delle superfici investite Cereali 0,8-0,2-4,89,5 Legumi secchi 2,13,612,2-15,3 Piante da tubero -1,0-2,018,8-10,5 Ortaggi in piena aria 1,8-3,0-4,9-3,2 Coltivazioni industriali -12,6-2,88,7 n.d. Frutta fresca -0,4 -2,1-7,7 Agrumi 0,24,4-1,4-3,8 Vite 0,1-0,43,0-0,1 Olivo 0,05,71,3-2,8 totale (*) 0,41,3-0,50,9 (*) la variazione % 2004 è stata calcolata "al netto" delle superfici investite a piante industriali Fonte: elab. su dati ISTAT Superfici investite delle principali produzioni agricole - variaz. % annue -

La competitività del tessuto economico provinciale

Il costo del lavoro Considerato uguale a 100 il numero indice che rappresenta il costo del lavoro medio per ogni addetto italiano, a Taranto tale indice scende a 86,3, risultando inferiore di circa il 13% rispetto alla media nazionale. Tuttavia, tale dato risulta superiore di quasi 5 punti alla media regionale (81,1) e di 1,2 punti a quella del Mezzogiorno (85,1). agricolturaindustriaservizitotale Provincia di Taranto79,096,972,886,3 Puglia91,582,680,281,1 Mezzogiorno98,684,087,285,1 Italia100,0 Fonte: elab. su dati Osservatorio Unioncamere sui bilanci Costo del lavoro per addetto nelle società di capitale - numeri indici (Italia = 100), anno Un indicatore utile per lanalisi della competitività del sistema produttivo provinciale è rappresentato dal costo del lavoro per addetto. Dati 2001

La competitività del tessuto economico provinciale Il costo del lavoro Alla provincia di Taranto spetta il primato negativo in ambito regionale per la competitività di costo (considerato pari a 100 il numero indice che rappresenta la media della competitività di costo dellItalia, tutti i numeri indici inferiori a 100 indicano una maggiore competitività delleconomia dellarea considerata, e viceversa). agricolturaindustriaservizitotale Provincia di Taranto127,2109,9110,2109,9 Puglia115,6100,7109,3104,6 Mezzogiorno116,195,0106,0100,3 Italia100,0 (*) costo del lavoro per addetto / valore aggiunto per addetto valori inferiori a 100 indicano maggiore competività Fonte: elab. su dati Osservatorio Unioncamere sui bilanci Competitività di costo nell'economia provinciale (*) - numeri indici (Italia = 100), anno Il rapporto tra il costo del lavoro per addetto e il valore aggiunto per addetto costituisce un ulteriore indicatore di competitività dal lato dei costi. Dati 2001

La competitività del tessuto economico provinciale Gli oneri finanziari Nel 2002 tale incidenza è pari al 7,4% in provincia di Taranto ed è la più bassa rispetto alle altre province pugliesi. Lincidenza percentuale degli oneri finanziari sul valore aggiunto rappresenta un altro indicatore di competitività del tessuto produttivo. Quanto più elevata risulterà tale incidenza, tanto meno competitiva sarà larea o il settore preso in esame. Dati 2002

La competitività del tessuto economico provinciale La redditività degli investimenti Nella provincia di Taranto i dati 2002 mostrano un ROI pari al 2,9%, inferiore sia alla media regionale (3,3%), sia alla media nazionale (5%). Il ROI (Return on investment) è lindicatore più importante nellanalisi della redditività degli investimenti sostenuti dalle imprese. Tale indicatore misura il rendimento operativo del capitale investito. Dati 2002

La competitività del tessuto economico provinciale La capacità di innovazione Delle 94 domande per invenzioni depositate in Puglia nel 2003, soltanto 5 provengono dalla provincia di Taranto (ma erano solo 2 nel 2002). La competitività delleconomia dipende molto dalla capacità di innovazione del sistema delle imprese e dalle loro attività di R&S. I dati relativi alle domande per invenzioni depositate, ai marchi registrati e ai brevetti europei possono essere utili per la valutazione di tali elementi. Dati 2003

La competitività del tessuto economico provinciale La capacità di innovazione Solo l8,7% dei 999 marchi registrati in Puglia nel 2003 è relativo alla provincia ionica. Dati 2003

La competitività del tessuto economico provinciale La capacità di innovazione Le opere dingegno brevettate nella provincia di Taranto nel 2002 ammontano a 5, in flessione rispetto al Nel complesso, la propensione alla creazione di brevetti è molto bassa rispetto alla media italiana. Lindice provinciale è di 8,1 brevetti per milione di abitante. Dati 2002

La competitività del tessuto economico provinciale I processi di attrazione e delocalizzazione delle imprese Il 29,5% dei dipendenti occupati in Puglia che lavora in UL appartenenti ad imprese con sede legale fuori del territorio pugliese si concentra in provincia di Taranto. I dipendenti occupati nelle suddette UL rappresentano il 32,7% del totale dei dipendenti occupati in provincia di Taranto al E interessante analizzare le imprese con sede legale fuori dal territorio provinciale che hanno avviato unità locali (UL) nella provincia e, viceversa, le imprese con sede legale nella provincia che hanno delocalizzato unità produttive al di fuori del territorio provinciale.

La competitività del tessuto economico provinciale I processi di attrazione e delocalizzazione delle imprese Rispetto alle altre macroaree di riferimento, la provincia di Taranto registra un tasso di attrazione superiore. Rispetto al 2002, i dipendenti occupati nella provincia di Taranto impiegati in imprese con sede legale esterna sono aumentati di unità, determinando un crescita del grado di attrazione della provincia ionica. Il tasso di delocalizzazione delle imprese con sede legale nella provincia di Taranto risulta pari al 6,1%; complessivamente, sono i dipendenti occupati nelle UL ubicate fuori provincia. v.a. % % Provincia di Taranto , ,1 Puglia , ,0 Nord-Ovest , ,5 Nord-Est , ,9 Centro , ,0 Mezzogiorno , ,7 (a) dipendenti in UL di imprese con sede fuori regione/provincia (b) dipendenti in UL fuori regione/provincia di imprese con sede in regione/provincia (*) la somma dei dip. extra-provinciali è superiore al totale regionale. La differenza misura il n° di dip. in UL di imprese con sede fuori dalla provincia, ma all'interno della regione Fonte: elab. su dati Registro Imprese I fenomeni di attrazione e delocalizzazione delle imprese attrazione (a)delocalizz. (b)

La competitività del tessuto economico provinciale Le reti di imprese La capacità competitiva di un territorio si valuta anche dalla propensione a fare rete e/o fare sistema degli attori economici che operano nel contesto locale. Tra le modalità più efficaci di fare sistema rientra quella della costituzione delle imprese in reti o gruppi. Nella provincia di Taranto è presente il 16,2% dei gruppi dimpresa regionali. Su un totale di gruppi aventi sede in Puglia, 346 sono localizzati nella provincia ionica (+35% rispetto al 2000). La somma complessiva delle imprese controllate dalle capogruppo localizzate in provincia di Taranto ammonta a 804, pari al 17% del totale delle imprese regionali controllate. Dati 2002

Gli addetti delle imprese in gruppo sono pari a unità (+65% rispetto al 2000); essi rappresentano il 13,8% degli addetti regionali occupati nelle imprese in gruppo e il 17% del totale degli addetti occupati in provincia di Taranto. In termini di V.A., la provincia ionica registra un incremento del 100% rispetto al Tale V.A. ammonta al 9,5% del totale complessivo prodotto dalle imprese in gruppo ubicate in Puglia ed al 7,3% del V.A. complessivo prodotto in provincia di Taranto nel Le reti di imprese La competitività del tessuto economico provinciale Dati 2002

La competitività del tessuto economico provinciale Gli investimenti in capitale umano La competitività del sistema produttivo può essere migliorata attraverso la formazione continua in azienda. Laggiornamento, la riqualificazione e la specializzazione professionale sono strumenti indispensabili per la tenuta delleconomia. costi totali (*) totale , industria , servizi , dip , dip. e > , (*) migliaia di Euro Fonte: elab. su dati Excelsior Dipendenti formati dalle imprese provinciali nel 2003 e costi della formazione (in Euro) dipendenti formati % su tot. dipendenti costo x formato - Provincia di Taranto - La spesa totale per le attività formative ammonta a 5,4 milioni, con un costo medio della formazione per dipendente pari a 639 euro (+4,7% rispetto al 2002). La copertura dei fondi pubblici destinati alla formazione si è ridotta (- 20% rispetto al 2002). A Taranto il 13% dei dipendenti occupati nei settori dellindustria e dei servizi ha partecipato ad attività di formazione promosse dalle aziende (-7% rispetto al 2002). I due terzi dei dipendenti formati sono occupati nel settore terziario, il restante terzo, invece, nellindustria. Le imprese training oriented scendono poi al 21,7% nel 2003 rispetto al 24,1% del Dati 2003

La competitività del tessuto economico provinciale La dotazione di infrastrutture Un elemento chiave per migliorare la competitività del sistema delle imprese è costituito dalla dotazione infrastrutturale del territorio.

La competitività del tessuto economico provinciale La dotazione di infrastrutture Nel 2004, lindice di dotazione di infrastrutture economiche della provincia di Taranto si attesta a 103,5 (Italia = 100). Questo dato è fortemente influenzato dalla presenza della grande infrastruttura portuale della città di Taranto: il relativo indice di dotazione supera di quasi tre volte quello italiano (282,6 contro 100). Gli indici di dotazione stradale, ferroviaria e del trasporto aereo, nonché quello relativo alle reti bancarie e di servizi sono più bassi rispetto alla media regionale e nazionale. Decisamente al di sotto della media regionale e nazionale le infrastrutture sociali.

Il Report integrale Leconomia della provincia di Taranto nel 2004 sarà disponibile in Internet a partire dal pomeriggio di oggi, nellarea territoriale di Taranto di Starnet, le rete degli Uffici Studi e Statistica delle Camera di commercio italiane ( Terri/Taranto). Terri/Taranto

Grazie per lattenzione. Oggi è la Festa dellEuropa. Un CdROM di commento sugli aspetti economici della Costituzione Europea è il regalo di Euro Info Centre PUGLIA IT391 per tutti gli intervenuti alla Giornata delleconomia 2005.