I presidenti più influenti

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La rivoluzione in Francia
Advertisements

La seconda guerra mondiale
nella seconda guerra mondiale
RASEL SELIMAJ 3T. La situazione politica italiana era divenuta particolarmente favorevole, all'affermarsi del movimento fascista di Benito Mussolini.
Vertice di Parigi ottobre 1972
Seconda guerra mondiale
La Guerra Fredda Classe III A.
Storia contemporanea Il secondo dopoguerra.
Oggi nel mondo ci sono 195 Stati indipendenti
La rivoluzione americana
La Seconda guerra mondiale
L’ordine internazionale dopo la seconda guerra mondiale
La seconda guerra Mondiale
La lotta contro la schiavitù
LA SECONDA GUERRA MONDIALE parte 1
La repubblica italiana
II° guerra mondiale Seconda parte.
Le rivoluzioni politiche
La guerra fredda La divisione della Germania L’Europa divisa
Diritti delluomo e doveri del cittadino La Costituzione tedesca 23 aprile 2010Sonja Haberl.
La Rivoluzione d’Ottobre e il comunismo di Stalin
Il processo di integrazione europea
Parole chiave Appeasement Patto “Antikomintern”
Parole chiave Guerra fredda ONU Superpotenza Dottrina Truman
Parole chiave Destalinizzazione (1956) Muro di Berlino (1960)
La crisi del 1929 e il New Deal
dalla Guerra di Secessione alla Fine dell’Ottocento
Guerra fredda e mondo bipolare
La seconda guerra mondiale
La Seconda Guerra Mondiale
La guerra in vietnam (è la foto simbolo della guerra del Vietnam scattata da Nick Ut rappresenta una bambina bruciata dal napalm)
STORIA DEGLI STATI UNITI D’AMERICA
6. La guerra fredda.
Gli Stati Uniti.
IL MOVIMENTO PER I DIRITTI CIVILI NEGLI U.S.A.
Gabriele Carbone 3^C 2° Guerra Mondiale
Bilancio della 2a guerra mondiale
IL CROLLO DEI REGIMI COMUNISTI
La Guerra Fredda: Ed il mondo ebbe paura.
Lo Spasso, la Crisi e le Riforme in America
La crisi dei missili a Cuba
I PRESIDENTI AMERICANI
La fine dell’egemonia dell’Occidente
Parole chiave Appeasement Guerra “per finta” Guerra parallela
Laboratorio di cinema Le idi di marzo.
JOHN F. KENNEDY.
Istituto Comprensivo Statale “Giovanni Cena” Fabio Moscardini Classe 3 c Anno scolastico Esame di licenza.
LA II GUERRA MONDIALE.
Dal secondo dopoguerra
LA SECONDA GUERRA MONDIALE I PARTE ( )
L’Europa dopo la prima guerra mondiale
LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
LA GUERRA FREDDA.
Le relazioni tra Europa e Stati Uniti durante gli anni di De Gaulle.
La guerra fredda e la decolonizzazione
La Guerra Fredda : Il Grande Risiko
La «seconda guerra fredda»
a cura della Prof.ssa Maria Isaura Piredda
Il consolidamento dei due blocchi
GLI STATI UNITI DAL PRIMO DOPOGUERRA AL NEW DEAL
… Sappiamo che, in questo giorno importantissimo per la nostra nazione, l’Italia riuscì a mettere fine alle tante violenze subite nel corso della Seconda.
LA GUERRA FREDDA © Pearson Italia spa.
LA GUERRA FREDDA. LE PREMESSE Febbraio Stalin, in un discorso tenuto al teatro Bolscioj di Mosca, parlò di “inevitabilità” di un conflitto fra mondo.
La II guerra mondiale Seconda parte. L’attacco tedesco Tre direzioni: Settentrione: Leningrado Centro: Smolensk e Mosca Mezzogiorno: Kiev e Ucraina Manovre.
RIVOLUZIONE AMERICANA A cura di Davide Degidi e Federico Ropa.
Giorgio Anselmi Verona, 31 marzo 2016 “Il processo di unificazione europea: problemi e prospettive”
ESPANSIONE VERSO OVEST La storia americana dell’Ottocento è la storia della sua “ frontiera ”, che da est si spostò fino a raggiungere nel 1850 la California.
GIAPPONE Nascita del Giappone moderno: 1868, rivoluzione Meiji
Dalla «distensione» alla «seconda guerra fredda».
IL SECONDO DOPOGUERRA IN ITALIA. Governo Bonomi: si dimette alla Liberazione Parri (giu-dic 45) ultimo dei governi del CLN, rappresenta tutti i partiti.
Transcript della presentazione:

I presidenti più influenti degli Stati Uniti Liceo scientifico "G. Galilei", Alessandria Classe V E Anno scolastico 2008/2009 Gruppo composto da Davide Buzzi, Alessio Caracci, Eugenia Melia, Roberta Mogni

Criteri della selezione Abbiamo scelto tra i 44 presidenti americani del periodo 1789-1989 quelli a nostro avviso maggiormente influenti e importanti, con riferimento a decisioni di politica estera e interna, provvedimenti di legge, popolarità, condotta morale, effetti sulla politica e sull’economia mondiale

G. Washington T.Jefferson A.Lincoln W.Wilson F.D.Roosevelt H. Truman D.D.Eisenhower J.F.Kennedy R.Nixon R.Reagan

George Washington (1732 - 1799, presidente dal 1789 al 1797) Fu comandante in capo dell'Esercito continentale nella guerra d'indipendenza americana (1775) Presiedette nel 1783 la Convenzione costituzionale che elaborò la nuova Costituzione degli Stati Uniti Nel 1789 fu eletto primo presidente della Federazione e riconfermato nel 1793 Durante il suo mandato fu votata l'ammissione nella federazione di altri tre stati: Vermont, Kentucky e Tennessee Inaugurò la tradizione, interrotta solo da Franklin D. Roosevelt e in seguito fissata nella costituzione (1951), del limite di due mandati presidenziali Nel suo celebre discorso di congedo del 19 settembre 1787, The Farewell Address, si espresse decisamente contro alleanze a lunga scadenza con gli stati europei

Thomas Jefferson (1743 - 1826, presidente dal 1801 al 1809) Fu il principale autore della Dichiarazione d'indipendenza (1776) Promulgò la Northwest Ordinance del 1787, che delineò il percorso per l'adesione di nuovi Stati all'Unione Dal 1789 al 1793 fu segretario di Stato nel governo di George Washington, divenendo il capo incontestato dei repubblicani Si adoperò per limitare i poteri del governo federale ed eliminare la corruzione e il debito pubblico Decise il trasferimento della capitale da Filadelfia a Washington, appositamente fondata Fu sostenitore della filosofia dell’Illuminismo e dei princìpi del liberalismo: libertà, valore dell'individuo, graduale emancipazione degli schiavi, tolleranza religiosa

Abraham Lincoln (1809 – 1865, presidente dal 1861 al 1865) Fu il primo presidente appartenente al Partito Repubblicano1 Pose fine alla schiavitù, prima con la proclamazione dell'Emancipazione (1° gennaio 1863), che dichiarò illegale la schiavitù nei territori del Sud, poi con la ratifica del 13° Emendamento alla Costituzione, che abolì la schiavitù in tutti gli Stati Uniti (1865) Guidò l’Unione nella vittoriosa guerra contro gli Stati Confederati d'America, che volevano la secessione Perseguì l'accentramento del potere nel governo federale Rieletto presidente nel 1864, venne ucciso da un fanatico sudista 1. I partiti Democratico e Repubblicano hanno mutato le proprie caratteristiche dal XVIII secolo ad oggi

Thomas Woodrow Wilson (1856 - 1924, presidente dal 1913 al 1921) Fu esponente del Partito Democratico Intraprese una vasta campagna di riforme: riduzione dei dazi doganali, limiti al potere delle grandi società e delle banche Wilson dichiarò la neutralità americana allo scoppio della prima guerra mondiale. Ma dopo l’affondamento, da parte tedesca, del transatlantico inglese "Lusitania", condusse gli Stati Uniti in guerra (6 aprile 1917) L'8 gennaio 1918 Wilson tenne il suo famoso discorso dei "Quattordici Punti"2, enunciando il "principio delle nazionalità" e avanzando la proposta di una Lega delle Nazioni Nel 1919 ottenne il Premio Nobel per la pace 2. Programma di politica estera enunciato in un messaggio al Congresso. Fissò le condizioni fondamentali che gli Stati Uniti ritenevano necessarie ad assicurare una pace giusta e duratura.

Franklin Delano Roosevelt (1882 – 1945, presidente dal 1933 al 1945) Fu esponente del Partito Democratico Fu l’artefice del New Deal3 Promulgò il Social Security Act, che istituì la previdenza sociale, e il Wagner Act, che concedeva ai lavoratori nuovi diritti sindacali Favorevole a una politica isolazionista, approvò il Neutrality Act, con cui fu limitata l'interferenza negli affari interni degli stati latino-americani Nel dicembre 1941, dopo l'attacco giapponese a Pearl Harbor, decise l'entrata in guerra degli Stati Uniti Concordò con Winston Churchill la Carta Atlantica (1941), che conteneva gli obiettivi politici statunitensi per il dopoguerra Nonostante il limite di due mandati, fu talmente popolare da essere eletto quattro volte 3. L’imponente piano di riforme economiche e sociali promosse fra il 1933 e il 1937, allo scopo di risollevare il paese dalla "Grande depressione" che aveva colpito gli Stati Uniti d'America dopo il crollo finanziario del 1929

Henry Truman (1884 - 1972, presidente dal 1945 al 1952) Fu esponente del Partito Democratico Ordinò il bombardamento nucleare delle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki (6 e 9 agosto 1945) Enunciò la cosiddetta "dottrina Truman": consolidare i rapporti politico-economici tra i Paesi occidentali e ricostruire l'Europa divisa dalla "Guerra fredda" Propiziò il varo del "Piano Marshall" per favorire la ripresa economico-finanziaria delle nazioni europee devastate dalla guerra, e la creazione della NATO (North-Atlantic Treaty Organization, 1949), l'alleanza militare dei Paesi occidentali in funzione antisovietica Rieletto, sostenne l'intervento militare americano in Corea (1950-1951)

Dwight David Eisenhower (1890 - 1969, presidente dal 1953 al 1961) Fu esponente del Partito Repubblicano Fu comandante in capo delle truppe alleate nel Mediterraneo nella seconda guerra mondiale Organizzò e diresse lo sbarco in Normandia (6 giugno 1944) Fu capo di stato maggiore dell’esercito Usa e comandante in capo della NATO Enunciò la "dottrina Eisenhower": estensione degli aiuti economici e militari agli stati del medio Oriente e intervento armato in caso di aggressione da parte di un paese comunista Durante la sua presidenza fu costituita la NASA, l’agenzia spaziale americana Nel 1959 ricevette a Washington Nikita Chruscëv: fu il primo incontro tra un presidente Usa e un segretario del Pcus dal 1945

John Fitzgerald Kennedy (1917 - 1963, presidente dal 1961 al 1963) Fu esponente del Partito Democratico Autorizzò il tentativo anticastrista di invadere Cuba nel 1961, e l’anno dopo fu protagonista, con Chruscëv, della "crisi dei missili cubani" Delle sue tre grandi direttrici di politica estera (distensione, rafforzamento dell’atlantismo, sviluppo), la prima ebbe risultati consistenti: l’accordo di Mosca per la sospensione delle esplosioni atomiche nell’atmosfera Decise l‘intervento militare americano in Vietnam, che si sarebbe presto trasformato in guerra4 Fu assassinato nel 1963 in circostanze mai del tutto chiarite 4. La guerra del Vietnam venne combattuta tra il 1964 e il 1975 sul territorio del Vietnam del Sud e delle aree confinanti di Cambogia e Laos, e in missioni di bombardamento sul Vietnam del Nord.

Richard Nixon (1913 - 1994, presidente dal 1968 al 1973). Fu esponente del Partito Repubblicano Nel corso della guerra in Vietnam, autorizzò l’invasione della Cambogia (1970) e del Laos (1971) e il bombardamento a tappeto del Vietnam del Nord Ottenne un "cessate il fuoco" in Vietnam e iniziò il ritiro delle truppe statunitensi Firmò con l'Unione Sovietica il trattato SALT per la riduzione delle armi nucleari Visitò nel 1972 la Repubblica popolare cinese, ristabilendo relazioni diplomatiche con la Cina Nel corso del suo secondo mandato fu coinvolto nello "scandalo Watergate"5 e costretto, primo presidente nella storia americana, a dimettersi 5. "Scandalo Watergate", dal nome della celebre inchiesta giornalistica, designa l'uso illecito che l'amministrazione Nixon fece dei poteri dello Stato per indebolire l'opposizione dei movimenti pacifisti e del Partito Democratico

Ronald Reagan (1911- 2004, presidente dal 1981 al 1989) Fu esponente del Partito Repubblicano Introdusse la cosiddetta "reaganomics": ridurre la spesa pubblica nei settori dell' assistenza sociale e dell'istruzione, smantellare il Welfare State6, ridurre la pressione fiscale, eliminare i controlli pubblici sull’iniziativa privata, aumentare le spese militari. Durante il suo secondo mandato la Borsa registrò un crollo del 22,6% (il "lunedì nero" di Wall Street, 19 ottobre 1987): molti economisti vi videro la prova del fallimento della politica economica perseguita dalla sua amministrazione Attuò una politica interventista anticomunista in America centrale (Panama e Nicaragua) Avviò relazioni diplomatiche distensive con l’URSS di Gorbacëv 6. Il Welfare State (stato del benessere), conosciuto anche come "Stato sociale", è un sistema di norme e servizi con il quale lo Stato cerca di ridurre le diseguaglianze sociali ed economiche fra i cittadini, aiutando in particolar modo i ceti meno abbienti.

Bibliografia & Sitografia Enciclopedia “Encarta 2000” Enciclopedia “La biblioteca di Repubblica” http://www.pbmstoria.it/dizionario http://it.wikipedia.org Crediti musicali: A. Neumann, Twentieth Century-Fox Fanfare, Hollywood Bowl Orchestra, John Mauceri E. Bernstein, I magnifici sette: tema, London Festival Orchestra, Stanley Black