A cura di Pietro Pantano Università della Calabria

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I CARATTERI DEL SUONO Durata Timbro Fonte di provenienza ambiente
Advertisements

Ricerca di Chiappori Silvia & Ferraris Sonia
ELEMENTI DI TRATTAMENTO DEI SEGNALI
Scuola estiva settembre settembre 2006 Soriano nel Cimino (VT) Versione 1.5.
FONCLAMUSICA – caratteristiche del suono
Fenomeni Ondulatori una perturbazione e’ la variazione rispetto alla configurazione di equilibrio di una o piu’ grandezze caratteristiche di un sistema.
Elaborazione numerica del suono
Descrizione e spiegazione della funzione:
L’oscillatore digitale
Fisica 2 18° lezione.
Interferenza Diffrazione (Battimenti)
Onde 1 29 novembre 2012 Campi e onde Equazione d’onda e sue proprietà
La Luce.
Il Suono Il suono è una perturbazione longitudinale prodotta da un corpo che vibra con una certa frequenza. Le corde vocali di una persona, le corde di.
A. Martini. Generatore donda Specchio Generatore donda Specchio.
Spettro di un segnale Secondo lo sviluppo in serie di Fourier un segnale periodico può essere descritto dalla somma di infinite sinusoidi ciascuna avente.
La trasmissione fisica dei segnali
Le onde meccaniche Materiale di lavoro.
Sistemi e Tecnologie della Comunicazione
Definizione e classificazione
Il moto armonico Altro esempio interessante di moto è quello armonico caratterizzato dal fatto che l’accelerazione è proporzionale all’opposto della posizione:
FENOMENI ONDULATORI Laurea in LOGOPEDIA
E DUALISMO ONDA-CORPUSCOLO
LABORATORIO DI FISICA SPERIMENTALE
ONDE ELETTROMAGNETICHE
Rappresentazione Spettrale Se nellintervallo [t 1, t 2 ] è possibile definire un insieme di funzioni [u 1,u 2,u 3 ….u n ] mutuamente ORTO-NORMALI : Cioè
1 Esempio : Utile per considerare limportanza delle ALTE FREQUENZE nella ricostruzione del segnale, in particolare dei FRONTI di SALITA e di DISCESA (trailing.
Parte I (I Sensori) I sensori di velocità
Il suono e l’udito L’orecchio umano (come quello degli altri animali) e’ capace di percepire le fluttuazioni di pressioni d’aria che arrivano alla membrana.
Relazione tra i numeri quantici n, l ed m
L’orecchio umano L’orecchio funziona come un trasformatore, che converte l’energia sonora in energia meccanica in impulso neurale che viene trasmesso al.
Le onde Suono Effetto doppler.
ONDE ELASTICHE Un’onda elastica è una perturbazione che si propaga in un mezzo elastico senza movimento di materia Ogni punto del corpo elastico oscilla.
ONDE ELASTICHE Un’onda elastica è una perturbazione che si propaga in un mezzo elastico senza movimento di materia. Ogni punto del corpo elastico oscilla.
GRANDEZZE ANALOGICHE E DIGITALI
CORSO DIDATTICA della FISICA 2011 FISICA e MUSICA ovvero: rumori, suoni, musica: la scienza di cio' che si ascolta Un percorso scientifico per “leggere”
Corpo Musicale di Brenno Useria
APPUNTI DI FISICA Le onde.
LE ONDE Fenomeni ondulatori Periodo e frequenza
Cosa sono le onde sonore? Il suono è un’onda : 1.meccanica (elastica) 2.longitudinale 3.sferica generata da successive compressioni e rarefazioni del mezzo.
IL SUONO.
Cosa sono le onde sonore? Il suono è un’onda : 1.meccanica (elastica) 2.longitudinale 3.sferica.
Onde sonore.
O n d e.
Onde stazionarie.
Classificazione dei segnali elettrici
Laurea Ing. EO/IN/BIO;TLC D.U. Ing EO 3
Sintesi ed analisi di suoni
APPROSSIMAZIONE DI FUNZIONI
1. Le onde elastiche Proprietà delle onde elastiche.
2. Il suono Fenomeni sonori.
2. Il suono Caratteristiche del suono.
Jean Baptiste Fourier iniziò a chiedersi se, con un’adeguata scelta delle ampiezze, delle frequenze e delle fasi, fosse stato possibile scomporre.
FENOMENI OSCILLATORI Prof.ssa Silvia Martini
1. Caratteristiche generali delle onde
LE ONDE.
1 Lezione XIII-b Avviare la presentazione col tasto “Invio”
1 Lezione XIII Avviare la presentazione col tasto “Invio”
1 Lezione XII Avviare la presentazione col tasto “Invio”
Alcune definizioni (1) Segnale periodico: x(t) = x(t+T0) per qualunque t Segnale determinato: quando il suo valore è univocamente determinabile una volta.
Onde sonore CLASSI TERZE.
Prof. Andrea Alaimo “Low Noise” “Il BEM e la sua applicazione all’acustica” Università di Napoli Federico Dipartimento di Ingegneria Industriale
ANALISI DEI SEGNALI Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza fisica in funzione del tempo. Ad esempio: la pressione in un punto dello spazio.
INTERFEROMETRO (Michelson)
Transcript della presentazione:

A cura di Pietro Pantano Università della Calabria METODI DI FOURIER A cura di Pietro Pantano Università della Calabria

INDICE Processi di analisi e sintesi Molti oscillatori Corda vibrante e armoniche Forme d’onda e timbro Spettrogramma Teorema di Fourier

PROCESSI DI ANALISI E SINTESI Processo di analisi: un’onda sonora colpisce un microfono; la membrana del microfono inizia a vibrare; la vibrazione, energia meccanica, viene trasformata in una differenza di potenziale, cioè in energia elettrica; il segnale sonoro viene quindi trasformato, attraverso la scheda sonora, da analogico in digitale; infine il segnale viene memorizzato. Processo di sintesi: trasformazione dei dati sonori da digitali in analogici; le differenze di potenziale vengono trasformate in energia meccanica; questa energia viene quindi trasmessa alla membrana delle casse; le casse iniziano a vibrare e a produrre onde sonore.

SCHEMA ANALISI E SINTESI

MOLTI OSCILLATORI L’accoppiamento fra sistemi oscillanti è un meccanismo fisico in base al quale le oscillazioni di ciascun sistema sono condizionate dalla presenza degli altri, e di conseguenza ha luogo un continuo trasferimento di energia tra le diverse parti oscillanti. Se il numero di masse oscillanti cresce, il moto risultante sarà sempre più complesso, fino al limite in cui le masse sono in numero infinito, costituendo di fatto un segmento continuo di corda. E’ bene precisare che il numero dei modi di oscillazione di un sistema (automodi di oscillazione) è pari al numero di masse messe in oscillazione.

MOLTI OSCILLATORI (Esempio) Riportiamo di seguito cinque modi di vibrazione di cinque masse collegate da molle: la frequenza di oscillazione andrà naturalmente aumentando dal primo al quinto modo a causa della crescente deformazione delle molle.

MOLTI OSCILLATORI (Esempio) Se ci si spinge al limite di un numero molto grande di masse, il modo di più bassa frequenza sarà quello di tipo sincrono, quello di più alta frequenza sarà quello di massima asincronia:

CORDA VIBRANTE La corda vibrante produce infiniti suoni anche se un solo suono alla fine domina sugli altri. La corda produce infatti dei modi di oscillazione detti parziali o armoniche della corda: il modo con minima frequenza è l’armonica fondamentale, gli altri modi sono le armoniche superiori. Il suono risultante dalla vibrazione di una corda dipende poi: dalla lunghezza della corda, più la corda è corta più il suono risulterà acuto e viceversa; dalla tensione della corda, più la corda è tesa più il suono risulterà acuto e viceversa; dallo spessore della corda, più la corda è sottile più il suono risulterà acuto e viceversa.

CORDA VIBRANTE

PRIMA ARMONICA Parte spaziale Parte temporale

SECONDA ARMONICA

TERZA ARMONICA

FORME D’ONDA Ogni strumento musicale si porta dietro una forma d’onda particolare. Questa forma d’onda risulta dalla combinazione dell’armonica fondamentale e delle armoniche superiori. E’ proprio la forma d’onda, risultante dal contenuto spettrale delle armoniche, a determinare il timbro di uno strumento musicale. CHITARRA TROMBA VIOLINO FLAUTO

FORME D’ONDA PARTICOLARI Esiste un gruppo di forme d’onda di particolare simmetria che possono essere realizzate con opportune sintesi additive: In quest’onda sono presenti tutte le armoniche con ampiezza decrescente DENTE DI SEGA In quest’onda sono presenti solo le armoniche dispari con ampiezza decrescente ONDA QUADRA

FORME D’ONDA PARTICOLARI In quest’onda sono presenti solo le armoniche pari con ampiezza decrescente DOPPIO DENTE In quest’onda sono presenti solo le armoniche dispari con ampiezza decrescente prese con segni alterni TRIANGOLARE L’interesse di queste forme d’onda particolari, generabili soltanto elettronicamente, sta nel fatto che esse vengono usate nell’ambito della sintesi del suono.

FORME D’ONDA PARTICOLARI Esempi di diverse forme d’onda risultanti dalla sintesi additiva di armoniche scelte in maniere diverse

FASI E FORME D’ONDA Se le onde delle varie armoniche di un suono non sono in fase varia notevolmente la forma dell’onda risultante

SPETTROGRAMMA Lo spettrogramma è una rappresentazione grafica dell’intensità del suono alle varie frequenze che lo costituiscono

FOURIER Il matematico francese François Marie Charles Fourier (1772- 1837) inventò una teoria matematica attraverso cui è possibile provare che ogni onda periodica può essere rappresentata per mezzo di una somma di onde sinusoidali aventi ampiezze, frequenze e fasi appropriate. Una rappresentazione di Fourier di un’onda può richiedere molte componenti, addirittura un numero infinito, tuttavia è possibile approssimare un’onda utilizzando un numero finito di componenti.

TEOREMA DI FOURIER Il teorema di Fourier afferma che: «qualunque funzione periodica, finita, continua può essere rappresentata mediante una somma di funzioni sinusoidali pure, pesate da opportuni coefficienti, nei cui argomenti compaiono tutte le frequenze (le armoniche) multiple di una frequenza fondamentale, caratterizzante la periodicità della funzione»

FUNZIONI PERIODICHE Dopo un tempo 2 si ripete la stessa funzione f()

SERIE DI FOURIER Consideriamo la serie trigonometrica senza curarci di problemi di convergenza, questa definisce una funzione periodica una funzione periodica, qualunque sia il suo periodo, può essere considerata come una somma infinita di seni e di coseni

ANALISI DI FOURIER L’analisi di Fourier è quel procedimento che conduce alla serie di armoniche che costituiscono un suono, questa analisi consiste nel determinare le ampiezze e le fasi relative a ciascuna armonica contenuta in un’onda.

COEFFICIENTI DI FOURIER Per ricostruire una funzione periodica è necessario conoscere i coefficienti della serie trigonometrica:

ESEMPI DI ANALISI

ESEMPI DI ANALISI