COMMISSIONE “DISABILITA’” AUSL RIETI/ASSOCIAZIONI VOLONTARIATO E TERZO SETTORE PROVINCIA DI RIETI DISABILITA’: ANALISI E PROSPETTIVE.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I progetti individuali UN APPROCCIO BASATO SUI DIRITTI UMANI
Advertisements

Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
CONFERENZA dei SERVIZI del DISTRETTO VT 5
I SERVIZI SOCIALI: OLTRE I CONTRIBUTI ECONOMICI.
La partecipazione ed i suoi organismi nella Società della Salute
Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Giuseppina Rossi
9 Circoscrizioni 9 Distretti Sociali 1 U.O. Cittadini senza Territorio
1 Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Marsilio Saccavini IL PAL : PRIORITA ED OBIETTIVI.
Organizzazione dei servizi psichiatrici
forum nazionale sulla lesione midollare
Un orizzonte lavorativo a chi è in difficoltà Milano 28 settembre 2006.
Orientamento e inserimento lavorativo
Costituzione del Centro Unico di Programmazione Chirurgica e per l’accesso ai Servizi Diagnostici di carattere Interdipartimentale presso la Azienda Usl.
LE PROFESSIONI SANITARIE NELLA PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE:
Il PUNTO di VALUTAZIONE FISIOTERAPICA
“Percorsi di cura in riabilitazione:
LA RIABILITAZIONE COME PROCESSO DI INTEGRAZIONE
CONFERENZA dei SERVIZI del DISTRETTO VT 5
CONFERENZA DEI SERVIZI DISTRETTO 5 6 febbraio 2006 UNITA OPERATIVA COMPLESSA DI NPI LA RIABILITAZIONE COME PRESA IN CARICO GLOBALE IN NEUROPSICHIATRIA.
PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE
LA PRESA IN CARICO INTEGRATA : UN PROCESSO IN ATTO
REGOLE DI SISTEMA 2011 DG Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale.
Il ruolo dei DSM per la salute mentale negli istituti Penitenziari in Toscana Galileo Guidi Coordinatore della Commissione regionale per il governo clinico.
CASA DELLA SALUTE E INTERVENTO DOMICILIARE
PIANO INTEGRATO DI SALUTE SALUTE MENTALE E INTERVENTO DOMICILIARE
Gli strumenti di gestione per la disabilità: i Piani Integrati di Salute Dr.ssa Laura Brizzi Resp. U.F. Alta Integrazione Az. USL 8 Zona Valdarno Pisa.
UN SERVIZIO SOCIALE UNICO IN OGNI ZONA SOCIOSANITARIA
Il programma delle attività territoriali PAT i nodi salienti da cui muove la programmazione
Il percorso ospedale territorio del paz ortopedico traumatologico
il Centro di salute mentale 24h
L’organizzazione dei servizi per la salute mentale.
“TWENTY TWENTY EUROPEAN POLICIES FOR MENTAL HEALTH
ASSISTENZA DOMICILIARE AL MINORE CON PATOLOGIA CRONICA
Legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16
Le persone con disabilità al tempo della crisi
Il numero complessivo di Persone che hanno fruito di Servizi Residenziali e/o dei Servizi di psichiatria territoriale (CSM, DHT, CD, Ambulatori dei disturbi.
CI SONO ANGELI IN CITTA Tutte le Aree dellAutismo IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI San Salvo PALMA MONICA.
LAVORO. I lavoratori disabili e le persone che si occupano di disabili hanno agevolazioni lavorative Agevolazioni.
San Felice Circeo ottobre 2007 Incontri di aggiornamento tra pediatri di famiglia Le criticità del Distretto e proposte di intervento dott. Belardino.
RIFONDARE LA MEDICINA GENERALE UN ATTO DI LUNGIMIRANZA POLITICA UN ATTO DI LUNGIMIRANZA POLITICA O UN NUOVO SPAZIO DI CONTRATTAZIONE SINDACALE? O UN NUOVO.
UNICAL Progettazione individualizzata:
La società della salute COMUNITA MONTANA DEL MUGELLO CHE COSA E: definizione DALLA SANITA (diagnosi- cura- riabilitazione) gli obiettivi della politica.
Relatore Prof. Remo Ughetto
Fare salute in montagna: verso la costruzione dei Distretti e dei Piani di Salute Le risposte dei Servizi Sociali della Comunità Montana Val Pellice 29/09.
L’importanza dell’Idea e del Progetto “Lungodegenza ospedaliera in Struttura Residenziale” R.I.D. Elisabetta Guidi Inf. Coord. Silvia Nughini.
Integrazione e Territorio
1 ACCORDO REGIONALE MG 2006 NCP MODELLO ORGANIZZATIVO promosso in Emilia – Romagna a cura di Ester Spinozzi Rimini 21 ottobre 2006 DIREZIONE GENERALE SANITA.
COSTRUIRE IL NUOVO PIANO REGOLATORE SOCIALE ROMA
COSTRUIRE IL NUOVO PIANO REGOLATORE SOCIALE ROMA
Convegno “Governance sanitaria, modelli unici regionali
27/03/12Dr.ssa Gloria Bissi1 Conoscenza normativa per una integrazione consapevole. Dalla legge 104/92 ai giorni nostri … … a.s. 2011/12 Servizio di Medicina.
Casa della Salute San Secondo Parmense.
Dr. Mario Marin Responsabile S.D.D. Residenzialità Extraospedaliera PROGETTO COT.
Assessorato della Famiglia, delle politiche Sociali e del Lavoro Dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali Incontri informativi con i distretti.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi Dipartimento di Medicine e Specialità Mediche.
PROMOZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO DI SERVIZI SOCIALI E SOCIOSANITARI
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
CORSO PER OPERATORI SOCIO-SANITARI
Assistente Sociale Dirigente dott.ssa Donatella Meletti Varese – 9 ottobre DIREZIONE SOCIALE DIPARTIMENTO SVILUPPO E SUSSIDIARIETA’ A.S.S.I. UNITA’
Progetto Interattività
Piano di Zona 2006 – 2008 dell‘Ambito del Ciriacese PRIORITA’ E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA’ E OBIETTIVI STRATEGICI.
Governare le relazioni per favorire l’inserimento lavorativo di soggetti deboli Adele Di Stefano – Dipartimento 3D ASL Frosinone.
CHE COS'E' L'AMBITO TERRITORIALE SOCIALE?
SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO La valutazione dell’invalidità civile Percorsi, Criticità, Buone pratiche SABATO 13 GIUGNO 2015 ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI.
1 Progetto Nautilus Sperimentazione di un modello di rete.
DIPARTIMENTO WELFARE E NEGOZIAZIONE SOCIALE. LE RISORSE ASSEGNATE ALLA SANITA’ PER IL 2016 SONO 111 MILIARDI. 1 MILIARDO IN PIU’RISPETTO AL 2015 E 4 IN.
Sonia Ribera Segreteria FP Medici Cgil INTEGRAZIONE TRA OSPEDALE E TERRITORIO LO SVILUPPO DEI SERVIZI ASSISTENZIALI 24/11/20151 Seminario Spi Cgil Lombardia.
AICH milano. Una Alleanza, per creare una Speranza. AICH milano ONLUS Regione Lombardia Delibera n°X/740 del 27/09/ Gennaio 2014 Milano 1.
Consorzio dei Servizi Sociali Ambito A/6 - Regione Campania 1 Costruire l'Integrazione Socio-Sanitaria Il Consorzio dei Servizi Sociali dell’Ambito A/6—Regione.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Scuola di Specializzazione in Medicina di Comunità Direttore Prof. Maria Angela Becchi La Specializzazione in Medicina.
Transcript della presentazione:

COMMISSIONE “DISABILITA’” AUSL RIETI/ASSOCIAZIONI VOLONTARIATO E TERZO SETTORE PROVINCIA DI RIETI DISABILITA’: ANALISI E PROSPETTIVE

QUESTO LAVORO, PER LA SUDDETTA COMMISSIONE, E’ STATO REALIZZATO DA: SIG.RA LEONARDA BUONI ASS. LA FARFALLA ONLUS PROF. GIULIANO CARDONE PRESIDENTE COORDINAMENTO PROVINCIALE RIETI ASS. DISABILI PROF. ELENIO GIOVANNELLI; ARFH ONLUS DOTT. MAURO RIZZETTO; ASD PARTECIPAZIONE

CON LA FATTIVA COLLABORAZIONE DI: DOTT CON LA FATTIVA COLLABORAZIONE DI: DOTT. QUIRINO FICORILLI DIPARTIMENTO ISSTMI AUSL RIETI DOTT. SSA ELEONORA MEZZALIRA SERVIZIO MATERNO INFANTILE AUSL RIETI

Carenza degli interventi per la cura e riabilitazione precoce CRITICITA’ Carenza degli interventi per la cura e riabilitazione precoce

AZIONE Rafforzamento degli interventi per la cura, la riabilitazione precoce e la terapia di mantenimento della persona con disabilità, sia a carattere ambulatoriale che a domicilio o presso i centri socio-riabilitativi operanti sul territorio.

OBIETTIVI Promuovere il possibile recupero delle funzioni lese, evitare l’ingravescenza delle patologie croniche stabilizzate, evitare l’istituzionalizzazione ed i ricoveri impropri dei disabili gravi.

STRUTTURE COINVOLTE Divisione Recupero e Riabilitazione Funzionale - Servizio Materno Infantile – ADI e Protesica – D.S.M. – Centri di riabilitazione accreditati – Cooperative di servizio, Associazioni. Nello specifico si allegano i progetti formulati da: Associazione “LA FARFALLA ONLUS” e dalla A. S. D. PartecipAzione.

TEMPI Entro 6 mesi definizione esatta delle liste di attesa e dei fabbisogni di prestazioni, sulla base di Protocolli condivisi con le Associazioni. Nel 2007 istituzioni di posti letto di riabilitazione (ora totalmente assenti). Entro il 30 luglio 2006 valutazione e relative determinazioni riguardo alle specifiche progettualità presentate.

Mancanza di un servizio Disabili Adulti CRITICITA’ Mancanza di un servizio Disabili Adulti

Istituzione di un Servizio Disabili Adulti AZIONE Istituzione di un Servizio Disabili Adulti

OBIETTIVI Seguire con organicità le problematiche e la presa in carico dei disabili ultra18enni con disabilità fisica, sensoriale e psichica, curando i necessari rapporti con le altre strutture A.S.L. coinvolte

STRUTTURE COINVOLTE Divisione Recupero e Riabilitazione Funzionale – D.I.S.S.T.M.I. – ADI e Protesica – D.S.M. Associazioni. Nello specifico si allega progetto formulato dall’Associazione ARFH, riguardo Centro Diurno e Centro Residenziale (dopo di noi)

TEMPI Entro il 2006 definizione condivisa di strutture, funzioni, competenze e organico dell’U.O. e della collocazione di questo nell’organigramma e funzionigramma aziendale. Entro il 30 luglio 2006 valutazione e relative determinazioni riguardo alle specifiche progettualità presentate.

Mancanza banca dati relativa alle situazioni di disabilità CRITICITA’ Mancanza banca dati relativa alle situazioni di disabilità

Rilevazione e costruzione di un archivio informatizzato degli invalidi civili, ciechi civili e sordomuti e delle persone con grave handicap (art. 3 co. 3 L. 104/92) presenti sul territorio provinciale. AZIONE

OBIETTIVI Consentire una migliore impostazione degli interventi socio-sanitari ed un impiego più efficace delle risorse in quanto fondato sulla reale conoscenza dei bisogni e delle caratteristiche dell’utenza.

Medicina Legale – SI.CO. – S.E.D.O.P. – MMG – PLS – Comuni. STRUTTURE COINVOLTE Medicina Legale – SI.CO. – S.E.D.O.P. – MMG – PLS – Comuni.

TEMPI Entro il 2006 la rilevazione delle persone con grave handicap (art. 3 co. 3 L. 104/92) ed almeno la definizione della metodologia e l’impostazione dei database per la ricerca sugli invalidi civili.

CRITICITA’ Carenza informativa per la prevenzione degli handicap in fase pre – peri e post natale.

AZIONE Campagna di informazione e di educazione sanitaria della popolazione sulle cause e sulle conseguenze dell'handicap, nonché sulla prevenzione in fase preconcezionale, durante la gravidanza, il parto, il periodo neonatale e nelle varie fasi di sviluppo della vita, e sui servizi che svolgono tali funzioni.

OBIETTIVI Favorire l’educazione sanitaria della popolazione, in particolare delle giovani coppie, circa la necessità di eliminare i comportamenti a rischio ai fini della prevenzione dell’handicap.

STRUTTURE COINVOLTE Servizio Materno Infantile – Divisioni Ospedaliere – U.R.P. – Comuni - Associazioni

Entro il 2006 ed a seguire con cadenza annuale TEMPI Entro il 2006 ed a seguire con cadenza annuale

CRITICITA’ Presenza di barriere architettoniche e mancanza di ausili per la facilitazione all’accesso delle persone con disabilità motorie e/o sensoriali

AZIONE Agevolazioni e percorsi preferenziali per l’accesso ai servizi sanitari.

OBIETTIVI Rispondere ai bisogni peculiari delle persone con disabilità tenendo conto degli svantaggi specifici in relazione alla mobilità, alla ridotta autonomia, alla necessità di interventi personalizzati. Gli interventi dovranno riguardare gli aspetti: edilizi e strutturali informatico/informativo, prenotazione prestazioni ambulatoriali e domiciliari, ricoveri ospedalieri, riabilitazione e protesica

STRUTTURE COINVOLTE Direzione Sanitaria – U.R.P. – Distretti – Divisioni Ospedaliere – Patrimoniale e Tecnico, Associazioni. . Nello specifico si allega la nota formulata dall’Ente Nazionale Sordomuti.

TEMPI Costituzione entro 3 mesi di una Commissione ASL – Associazioni che definisca le problematiche e le fasi temporali per l’attuazione dei relativi interventi. Entro il 30 luglio 2006 valutazione e relative determinazioni riguardo alla nota specifica presentata.

PROSPETTIVE ALLE ANALISI ESPOSTE SONO SEGUITI INCONTRI PER LA FORMULAZIONE DI PROGETTUALITA’ OPERATIVE

ALCUNE REALTA’ DEL TERZO SETTORE OPERANTI SUL TERRITORIO

SI SONO CONSORZIATE PER OTTIMIZZARE I LORO INTERVENTI E OFFRIRE UNA PROPOSTA ORGANICA E COERENTE AI BISOGNI ESPRESSI

ASSOCIAZIONE PARTECIPAZIONE CHE HA REALIZZATO E GESTISCE IL SERVIZIO DI IPPOTERAPIA AD ELEVATA INTEGRAZIONE SOCIO – SANITARIA E SPORT EQUESTRI A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITA’ UNICO NEL TERRITORIO ED INSERITO A PIENO TITOLO NEL PIANO DI ZONA 2006

ASSOCIAZIONE ARFH ONLUS CHE HA REALIZZATO E GESTISCE UN CENTRO DIURNO PER DISABILI ADULTI UNICO NEL TERRITORIO

LA FARFALLA ASSOCIAZIONE SPECIALIZZATA IN IDROTERAPIA E SPORT ACQUATICI A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITA’

DANDO VITA A NUOVI PROGETTI COME: CENTRO SOCIO EDUCATIVO PER LA FASCIA DELL’ETA’ EVOLUTIVA CENTRO RESIDENZIALE PER DISABILI ADULTI

I PROGETTI ATTUALMENTE ESISTENTI VANNO STABILIZZATI E POTENZIATI QUELLI DI NUOVA FORMULAZIONE VANNO INIZIATI AL PIU’ PRESTO

SOLTANTO L’AZIONE SINERGICA DI AUSL, PROVINCIA E COMUNI DEI DISTRETTI SOCIO – SANITARI PUO’ DARE ALLE ORGANIZZAZIONI TERRITORIALI LA FORZA DI ESPRIMERE LE LORO POTENZIALITA’ A FAVORE DELLE FASCE SOCIALI DEBOLI

LE NOSTRE CAPACITA’ OPERATIVE IL NOSTRO RADICAMENTO SUL TERRITORIO IL DIALOGO CON LA POPOLAZIONE E LA RAPPRESENTAZIONE DEI LORO BISOGNI LI STIAMO DIMOSTRANDO GIORNO DOPO GIORNO

LA VOLONTA’ DI NON SOSTITUIRCI ALLE STRUTTURE PUBBLICHE NELL’OFFERTA DI RISPOSTE AI BISOGNI DEL TERRITORIO MA DI AGIRE IN PERFETTA ARMONIA E SINCRONIA CON LE STESSE LO ABBIAMO ALTRESI’ DIMOSTRATO

LO STESSO NON SI PUO’ DELLE ISTITUZIONI CHE PUR PRENDENDO INIZIATIVE APPARENTEMENTE DEMOCRATICHE IGNORANO LE FASI DI CONCERTAZIONE CON I GRUPPI SOCIALI COINVOLGENDOLI SOLO A COSE FATTE

ESPRESSIONE DEL TERRITORIO SOLLECITIAMO QUINDI POLITICI ED AMMINISTRATORI A SOSTENERE GLI ORGANISMI DEL “PRIVATO SOCIALE” CHE ESPRESSIONE DEL TERRITORIO PRESENTANO PROGETTUALITA’ E MODALITA’ OPERATIVE VOLTE ALLA COGESTIONE DEI SERVIZI E NON ALLA LORO ESCLUSIVA PRIVATIZZAZIONE

GRAZIE PER L’ATTENZIONE PER LA COMMISSIONE: LEONARDA BUONI GIULIANO CARDONE ELENIO GIOVANNELLI MAURO RIZZETTO