Laboratorio sulla cultura bengalese Classe 3° A Palombini a.s. 2012-2013
Shamima ci ha spiegato molte cose del suo paese e ci ha raccontato come si vive e le loro tradizioni 1° e 2° incontro
50 TAKA moneta bengalese Bandiera del Bangladesh Cartina del Bangladesh 50 TAKA moneta bengalese
Il colore tradizionale Mani dipinte con henné Il matrimonio bengalese ROSSO Il colore tradizionale Sposa Bengalese
Strumento musicale tipico bengalese JHUMUR DANCE Danza tipica femminile EKTARA Strumento musicale tipico bengalese
TE’ I cibi tradizionali RISO
Shamima ci ha parlato dei problemi e delle difficoltà del Bangladesh e ci ha raccontato alcune fiabe 3° e 4° incontro
Fiaba bengalese LA LEPRE E IL LEONE C’era una volta, in una foresta profonda, un leone che terrorizzava tutti gli animali. Il leone terrorizzava gli animali perchè li voleva uccidere, ma non per mangiarli, per fargli paura e per fargli del male. Gli animali, stanchi della situazione, si riunirono per vedere se riuscivano a fare qualcosa per cambiare il tutto. Andarono dal leone, gli si inchinarono e gli dissero: -O potente leone, tu ci stai uccidendo tutti indiscriminatamente. Ti proponiamo una cosa: giornalmente ti manderemo uno di noi a scelta, ma dovrai lasciare in pace tutti gli altri! Il leone accettò. Per primo toccò all’elefante, poi ad una scimmia; il terzo giorno fu il turno della lepre. La lepre arrivò di fronte al leone in ritardo, dicendogli: -Sarei arrivata prima, ma l’altro leone della foresta mi ha trattenuto. Scusami per il ritardo. Il leone dimenticò il suo appetito e si adirò: -Come, c’era un altro leone nella foresta? - Si, mio sovrano e mi ha detto di dirti che appena ti incontra ti fa a pezzi! Il leone decise di andare a cercarlo: -Dimmi dov’e! - chiese alla lepre. La lepre lo accompagnò fino ad una radura dove c’era un profondissimo pozzo e poi gli disse, indicandogli il pozzo: -E’ qui dentro! Il leone guardò nel pozzo e vide un leone cattivo che lo guardava: gli si buttò contro… affogando miseramente. Fu così che gli animali della foresta furono salvati dalla piccola lepre.
Fiaba bengalese LA TIGRE BUGIARDA - 1 C’era una volta in un villaggio un prete molto povero. Un giorno lo invitò il re, perchè c’era la festa del matrimonio della figlia del re e della regina con il principe di un villaggio vicino. Quel giorno il prete s’incammino per andare al palazzo. Nel traguardo incontrò una tigre che stava affogando in un laghetto. La tigre gli disse: -Aiutami buon uomo e non te ne pentirai! Ma il prete rispose: -No, io di darò fiducia e tu mi mangerai! La tigre disse: -No, ti giuro che non ti mangerò. Quindi, detto fatto, si misero d’accordo e il prete prese un lungo bastone e la tirò fuori. Uscita dal laghetto la tigre disse: -Ora io ti mangerò! Il prete rispose: -Ma l’accordo che avevamo fatto? -Non me ne importa niente! Il prete, preoccupato, le rispose: -Non puoi mangiarmi, io ti ho salvato, sono stato buono con te. Ma alla tigre non interessava ed era decisa a farne un sol boccone. Allora il prete disse: -Non puoi mangiarmi, prima bisogna chiedere ai saggi chi di noi due ha ragione. Andarono dal grande albero e gli raccontarono i fatti. L’albero sentenzio: -Ha ragione la tigre: anch’io sono gentile con le persone che vengono a riposarsi, io do l’ombra della mia chioma agli uomini, la bontà dei miei frutti e la bellezza dei miei fiori. Ma loro mi ricambiano questo favore con calci, mi strappano le foglie e mi rompono anche i rami. Perciò la gentilezza non serve a niente e la tigre ha diritto di mangiarti.
Fiaba bengalese LA TIGRE BUGIARDA - 2 …… Andarono poi dal serpente e gli raccontarono i fatti e il serpente gli rispose: -Guarda, io credo che è giusto che ti mangi, io aiuto gli uomini dai topi mangiandoli perchè loro, oltre a dargli fastidio, mangiano tutto quello che gli agricoltori coltivano con molta fatica, ma loro mi ripagano col cacciarmi via o bastonarmi; allora, perchè la tigre non ti dovrebbe mangiare? Successivamente andarono dal corvo e gli raccontarono la stessa cosa e il corvo rispose: -Si è giusto, io aiuto gli uomini mangiando le sporcizie con cui loro sporcano, anche gli insetti e i parassiti che mangiano e distruggono gli alberi, e loro mi ripagano bastonandomi e cacciandomi via di casa. E cosi andarono dalla furba volpe; le raccontarono i fatti e la volpe, molto astuta, finse di non capire. La volpe le chiese: -Vorrei vedere questa situazione, come eravate posizionati al laghetto! Portatemi li! E cosi i tre s’incamminarono al laghetto! La tigre entrò nel laghetto e stava di nuovo per affogare. E così la tigre disse: -Aiutami per favore, giuro che non vi mangerò. Ma il prete e la volpe non le diedero retta e dissero: -Non ti salviamo più perchè sei una bugiarda e non mantieni le promesse, stattene lì tutto il giorno tanto nessuno ti salverà. La tigre a quel punto si mise a piangere a dirotto e disse: -Giuro che non lo farò mai più. Datemi una seconda possibilità! E così il prete e la volpe la salvarono per la seconda volta e quando ritornò a terra la tigre diventò amica del prete e della volpe.
vestito tipico bengalese Ci siamo travestiti con i vestiti tipici che Shamima ci ha portato in classe La maestra con il vestito tipico bengalese 5° e 6° incontro
Fagioli - Piselli -Ceci Spezie Frutta Curcuma Cumino Coriandolo Peperoncino piccante Cardamomo Alloro Cannella Guova – Lici - Jack fruit - Mango Cocco - Star apple Legumi Lenticchie - Soia Fagioli - Piselli -Ceci
Costruiamo un disegno con i legumi tipici bengalesi ARTE IN GIOCO Costruiamo un disegno con i legumi tipici bengalesi
Peccato che sia finito così presto !!! Grazie SHAMIMA per tutto quello che ci hai insegnato La classe II A Palombini