Evoluzione costituzionale francese Excursus storico
Periodo rivoluzionario Dichiarazione dei diritti del 1789: una prefazione e 17 articoli Diritti dell’uomo e diritti della nazione Cost.del 1791:caratteristiche fondamentali Sovranità nazionale Suffragio censitario ed indiretto Separazione dei poteri: Al Re il potere esecutivo I ministri,nominati dal Re, non possono essere membri del Legislativo. Non vi è responsabilità politica ma responsabilità penale molto ampia(accusa da parte del Corpo Legislativo, giudizio da parte dell’Alta Corte ). Il potere estero è condominiale fra il Re ed il Corpo legislativo Unità del Corpo Legislativo Potere giudiziario:i giudici sono eletti dal popolo
Dichiarazione dei diritti dell’uomo La Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino si compone di un preambolo e di 17 articoli, che contengono le norme fondamentali che regolano la vita dei cittadini tra di loro e con le istituzioni. Innanzitutto viene dichiarato solennemente il principio di uguaglianza tra tutti gli esseri umani (art. 1); segue l'elencazione dei diritti naturali ed imprescrittibili dell'uomo cui deve essere improntata l'azione delle associazioni politiche (art. 2), che vengono individuati in: * libertà della persona , * proprietà (diritto "inviolabile e sacro" secondo l'art. 17), * sicurezza, * resistenza all'oppressione.
Dichiarazione dei diritti dell’uomo Un altro pilastro dalla Dichiarazione è il principio di sovranità democratica (art. 3), che prevede che "il principio di ogni sovranità risiede essenzialmente nella Nazione". Questa enunciazione non era all'epoca per nulla ovvia, in quanto i sovrani, secondo il legittimismo dell' Ancien Regime regnavano per diritto divino. Gli articoli 4 e 5 si premurano invece di delineare i limiti dei diritti appena elencati, sancendo che l'esercizio di un diritto non può nuocere ad un diritto altrui e che la legge può limitare questi diritti solo nel caso in cui nuocciano alla società. Questa fiducia nella bontà della legge manifestata in modo corretta dalla volontà della maggioranza degli eletti nell'organo legislativo rappresentante la volontà generale dei cittadini, rispondeva principalmente all'esigenza rousseauiana di dare solide basi all'ordinamento per il suo buon funzionamento.
Dichiarazione dei diritti dell’uomo La parte centrale della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino affronta invece il settore cruciale dei rapporti tra cittadino e stato e recepisce numerosi principi fondamentali del moderno diritto penale. Premesso che la legge è uguale per tutti (art. 6), gli articoli 7 e 8 passano all'enunciazione del principio di legalità in materia penale, importantissima garanzia che ha per corollari l'irretroattività e la determinatezza della legge penale, sottraendo quest'ultima alle competenze del potere esecutivo (principio della riserva di legge e sostanziale riconoscimento del principio illuministico della separazione dei poteri) (art.16). Infine è stabilito l'altrettanto fondamentale principio della presunzione di innocenza dell'imputato (art. 9).
Dichiarazione dei diritti dell’uomo Gli articoli 10 e 11 si occupano delle libertà: in primo luogo quelle di opinione e di espressione, e poi l'altrettanto fondamentale libertà di culto (seppur con l'importante limitazione dell'ordine pubblico). Tra le norme più egalitarie dal punto di vista sociale troviamo l'art. 13, che stabilisce che tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva (contrariamente alle norme dell'Ancien Régime, che esentavano il clero dal pagamento delle imposte), e l'art. 6, che scardinando l'antica suddivisione sociale nei tre Stati garantisce a tutti i cittadini il diritto di ricoprire cariche pubbliche. A questo proposito si può notare che l'ispirazione della Dichiarazione è fortemente individualistica, e che di conseguenza non vengono menzionati né la libertà di associazione e di riunione, né il diritto di sciopero.
Segue:Periodo rivoluzionario Convenzione nazionale:elezioni a suffragio universale maschile,sempre indiretto Proclamazione della Repubblica Dichiarazione dei diritti:importanza dell’uguaglianza Cost.1793(anno I), approvata dal popolo ma non applicata Caratteristiche fondamentali: Sovranità popolare Suffragio universale diretto ma a voto palese Unità del potere Centralità del Corpo Legislativo:da esso provengono i membri dell’Esecutivo(collegiale, composto da 24 membri) Sono previsti istituti di democrazia diretta(v.assenso espresso o tacito del popolo sulla “legge proposta).
Segue: Cost.del 1795(anno III) Dichiarazione dei diritti e dei doveri Separazione dei poteri Suffragio censitario.Elezioni II grado Potere legislativo:bicameralismo anomalo(il Consiglio dei 500 propone e il Consiglio degli Anziani approva o respinge) Potere esecutivo:Direttorio(5 membri, nominati dal Corpo Legislativo) Potere giudiziario distinto dal Corpo Legislativo e dal Potere Esecutivo Alta Corte di giustizia:giudica sulle accuse mosse dal Corpo legislativo contro i propri membri e contro i membri del Direttorio
Costituzioni napoleoniche Cost.dell’anno VIII:1799 Teoria del Sieyes:”la fiducia viene dal basso,l’autorità viene dall’alto” Liste di fiducia(comunali,dipartimentali,nazionali) Senato:custode della Costituzione Potere Legislativo:Tribunato(discute e vota l’adozione o il rigetto dei progetti di legge),Corpo Legislativo (“fa la legge”, senza discussione). Governo:Consoli(3,già indicati nel testo,durata 10 anni), fra i quali primeggia il Primo Console(Napoleone)con il compito di nominare e revocare i ministri,i membri del Consiglio di Stato,gli ambasciatori,ecc. Cost.1802(Senato-consulto, dopo il plebiscito voluto da Napoleone): I Consoli sono a vita:il secondo e il terzo Console sono nominati dal Senato su presentazione del Primo. Cost.1804(I Impero) Napoleone Bonaparte diventa Imperatore dei francesi
Costituzioni della Restaurazione:Cost.del 1814, Cost.del 1830 Si restaura la sovranità reale(Luigi XVIII) Al Re spetta il potere esecutivo, il potere estero.Partecipa al legislativo con l’iniziativa e la sanzione. Al Re pertiene il potere di scioglimento(la I volta nelle cost.francesi) Bicameralismo: Camera dei Pari(nomina regia) Camera dei Deputati elettiva,ma suffragio censitario ed indiretto Importante:i ministri possono essere membri della camera dei Pari o della Camera dei Deputati Il termine potere giudiziario è scomparso. I giudici sono di nomina regia;sono inamovibili Cost.1830 La costituzione è il risultato di un patto tra la nazione ed il Re(Luigi Filippo D’Orleans) Alcune modifiche rispetto al testo precedente: vi è un nuovo Preambolo; il Re non può più sospendere le leggi e non ha più il monopolio dell’iniziativa legislativa. Potere Legislativo: Camera dei Pari: In base alla legge del 1831, la nomina dei membri spetta sempre al Re, ma sono indicate le categorie nell’ambito delle quali essi devono essere scelti. La parìa non è più ereditaria. Camera dei Deputati:Suffragio sempre censitario, ma il censo è ridotto. Si sopprime il doppio grado. Lenta affermazione in via di prassi del c.d.parlamentarismo orleanista.
Cost.1848 Il testo costituzionale e il preambolo risentono fortemente del clima in cui nascono. Non si ha una dichiarazione dei diritti che pure era stata predisposta. Sovranità appartiene a tutti i cittadini. Suffragio universale diretto.Scrutinio segreto. Separazione dei poteri. Assemblea Unica: durata 3 anni. (Si ritorna alla scelta delle prime Cost.rivoluzionarie,1791 e 1793). Il mandato di deputato è incompatibile con ogni funzione pubblica retribuita. Presidente della Repubblica è eletto dal popolo: dura 4 anni, come quello statunitense, ma non è subito rieleggibile. Poteri: nomina e revoca i ministri; i suoi atti (eccetto nomina e revoca) sono controfirmati. Non ha il potere di scioglimento. Il Presidente è responsabile per Alto tradimento, viene giudicato dall'Alta Corte di Giustizia. Questa Costituzione ha vita breve. Si delinea un forte contrasto fra l’Assemblea, ove si forma una maggioranza monarchica, e il Presidente eletto, Luigi Napoleone Bonaparte( su 7 milioni e mezzo di votanti Napoleone ottiene più di 5 milioni e mezzo di voti). Nell’imminenza dello scadere del mandato presidenziale, dopo un tentativo di modificare la Costituzione, si arriva al colpo di Stato del dicembre 1851. Si ritorna al plebiscito, personale e istituzionale. Quindi Costituzione II Impero, che si ispira a quella del I Impero, seguita da una serie di senato-consulto(l’ultimo nel maggio 1870).
Leggi costituzionali del 1875(III Repubblica) Non vi è nessuna dichiarazione di diritti. Potere Legislativo: Camera dei Deputati: Elezione con sistema maggioritario, con doppio turno. Senato: è la grande rivendicazione monarchica, ma è invece la "bestia nera" dei repubblicani. Camera rappresentativa dei dipartimenti, 225 membri eletti (elezioni di II grado), oltre ai 75 senatori a vita, inamovibili, scelti dallo stesso Senato(ma all'inizio dall'Assemblea nazionale). Presidente della Repubblica: eletto a maggioranza assoluta dall’Assemblea Nazionale, costituita dal Senato e dalla Camera. Ampi poteri, è un monarca repubblicano. In materia legislativa il Pres. divide l'iniziativa con le Camere e promulga le leggi; ad esso spetta il potere di sciogliere la Camera dei deputati con il parere conforme del Senato. Ad esso spetta il potere regolamentare; ad esso spetta la nomina dei funzionari civili e militari; ad esso spetta, sotto riserva di autorizzazione parlamentare, la ratifica dei trattati e la dichiarazione di guerra. Viene sancita per la prima volta la responsabilità politica dei ministri. 1877 :Scioglimento della Camera dei Deputati(unico caso di scioglimento) da parte del Pres.Rep.MacMahon. 1879:Elezione di J.Grevy ,Presidente della Repubblica