1 Alberto Alberti Curricolo verticale e … dintorni -*-*- - - - SMS Toniolo – Roma, 15.02.2010.

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Transcript della presentazione:

1 Alberto Alberti Curricolo verticale e … dintorni -*-* SMS Toniolo – Roma,

2 Non è una passeggiata nel bosco Ostacoli palesi Nemici nascosti (dentro di noi?) Non tantoNon tanto sostegni e alleati esterni NoiNoi e la nostra forza

3 Spesso gli amici mi chiedono come faccio a fare scuola e come faccio ad averla piena. Insistono perchè io scriva per loro un metodo, che io precisi i programmi, le materie, la tecnica didattica. bisogna fare bisogna essere Sbagliano la domanda: non dovrebbero preoccuparsi di come bisogna fare per fare scuola, ma solo di come bisogna essere per poter fare scuola L. Milani, Esperienze pastorali, LEF, Firenze, 1957, p. 234

4 La cultura plasma la mente, ci fornisce linsieme degli attrezzi con cui costruiamo non solo il nostro mondo ma la nostra concezione di noi stessi e delle nostre capacità J. Bruner, La cultura delleducazione, Milano, Feltrinelli, V, 2006)

5 Le cose che scrivo, se mai le ho lette prima, forse adesso le sto imitando, ma non lo faccio apposta. Se non le ho mai lette, le sto inventando, e se, viceversa, le ho lette, allora le ho imparate e ho tutto il diritto di servirmene come se fossero mie e le avessi inventate lì per lì J. Saramago, Manuale di pittura e calligrafia, Einaudi, Torino, 2003

6

7 Nemici nascosti Idea di alunno/studente intorno a cui si è costruito nel tempo il nostro sistema scolastico (Ordinamenti) Divisione sociale del sapere (Discipline) Distribuzione del potere interna allAutorità scolastica (Amministrazione)

8 Nemico n. I idea di bambino Lidea di bambino Che la scuola ha costruito (o su cui la scuola è stata costruita) negli anni Che ognuno di noi ha introiettato Che viene veicolata dalla cultura alta (specialisti) Che viene seguita empiricamente nelle nostre aule

9 Antichi equivoci Scuola latina e scuola del popolo (Il collegio – loratorio) Sviluppo del bambino o politiche scolastiche di separazione? Comenio (1628): insegnare tutto a tutti, si può Civiltà Cattolica (1860/70): è come lavar la testa allasino Stili di insegnamento e povertà di investimenti materiali e intellettuali (liceo/università ///scuola normale/Magistrale)

10 Libri per i bambini/ragazzi LUIGI ALESSANDRO PARRAVICINI IL GIANNETTO (1837) CARLO LORENZINI (COLLODI) IL GIANNETTINO (1877) MINUZZOLO (1878) LABACO DI GIANNETTINO (1878) LA GEOGRAFIA DI GIANNETTINO LA GRAMMATICA DI GIANNETTINO IL VIAGGIO PER LITALIA DI GIANNETTINO LA LANTERNA MAGICA DI GIANNETTINO (1881) PINOCCHIO (1880/83) IDA BACCINI, MEMORIE DI UN PULCINO EDMONDO DE AMICIS IL CUORE (1886)

11 Libri per le scuole superiori I FATTI DI ENEA IL NOVELLINO BOCCACCIO: NOVELLE SCELTE G. e C. GOZZI: FAVOLE e NOVELLE MACHIAVELLI: STORIE FIORENTINE DISCORSI su prima decade di Livio (non Il Principe) GLI ELEMENTI DI EUCLIDE PUOTI: LARTE DI SCRIVERE CESARI: LE GRAZIE MONTI: BASVILLIANA LEOPARDI CENSURATO

12 Iscritti scuole secondarie superiori di cui donne Riforma Gentile di cui donne

13 La Carta della scuola Nel riconoscimento del valore educativo del lavoro manuale, non solo nelle elementari, ma anche negli istituti superiori si insinua una antica idea di separazione : superare la scolarizzazione che disabitua e allontana dalla manualità ed offre «sia pure involontario incentivo alla gioventù di spostare la propria condizione sociale».

14 La scuola «del secondo ordine» di Bottai Scuola artigiana triennale, ai maestri (in 5 tipi: agricola, artistica, commerciale, industriale, nautica), senza uno sbocco ulteriore, per radicare i fanciulli al lavoro tradizionale della famiglia di appartenenza; Scuola professionale, per «preparare le piccole classi impiegatizie e le migliori maestranze delle industrie» (sbocco: scuola tecnica) Scuola media unica per chi prosegue gli studi superiori

15 Gli ultimi 50 anni Otto milioni di lavoratori dai campi alla città La Confindustria per la scuola media (1956) Scuola media statale --*-*-*-- La società della conoscenza

16 Gli anni 60 Legge 9 giugno 1961, n. 478 La pagella scolastica è titolo valido per liscrizione alla scuola media Legge 31 dicembre 1962 n Scuola media unica C. M. 20 maggio 1965 n. 220 Libretto scolastico – (continuità)

17 Qualche buona ragione

Fondamentali cambiamenti nei decenni successivi alla rivoluzione cognitiva sono andati via via modificando le concezioni sulla natura della mente umana … 2.- … la mente non è attiva solo nella natura, ma ricerca il dialogo e il discorso con altre menti attive Bruner, La cultura delleducazione, Milano, Feltrinelli, V, 2006

19 Numerosi sono stati i tentativi per identificare nel corso dello sviluppo, fasi distinte. Busemann (1956) giustamente li critica: «18 autori hanno elencato complessivamente già 61 fasi distinte, così che, a considerarli tutti, ogni anno di vita riceverebbe le più diverse interpretazioni e spesso dovrebbe contraddittoriamente fungere da inizio e fine dello stesso periodo» Enciclpedia Feltrinelli - Fischer, vol 6 Pisicologia di P. Hofsätter, Milano, 1964 p. 359

20 Se è vero che lo sviluppo favorisce e precede lapprendimento, è però anche vero che lapprendimento favorisce e precede (o determina) lo sviluppo Ovvero: si cresce – e - si apprende Si apprende – e - si cresce Ricordare lo sviluppo prossimale di L. S. Vygotskij

21 PENSARE DIFFICILE Non contenuti ad usum infantile ma poesie vere (E. Sanguineti) Il TRAM è pericoloso ma il TRAN TRAN è più pericoloso ancora Il tram può spezzare una gamba ma il TRAN TRAN può uccidere il pensiero. Non è peggio ? (G. Rodari)

22

23 P. – Però egli vi ha insegnato a parlare … E. – Ah, quello … È il suo mestiere! … Volete sapere quando iniziò la mia vera educazione? … Quando voi mi chiamaste per la prima volta Signorina Doolittle … La differenza tra una vera dama e una fioraia, a parte tutto ciò che sono le forme, e che chiunque potrebbe apprendere – dal modo di vestirsi al modo di parlare, dal comportamento al gestire – non consiste in queste cose.

24 La differenza è tutta riflessa nel modo con il quale una donna viene trattata. Per il professor Higgins io sarò sempre una fioraia, perchè lui ha sempre continuato a trattarmi come una fioraia. Ma so di poter essere trattata come una dama da voi … …. Una duchessa non può vivere con chi la tratta da sguattera G. B. Shaw, Pigmalione, Atto V

25 Qualche altra buona ragione (gli aiutanti)

26 Il riccio La volpe

27 Paradigmi contrapposti (in astratto) Dal semplice al complesso (processo lineare) Pensiero più basso (criterio quantitativo: Q.I.) Cominciare dalle basi e seguire in progressione Botton/Up Top/Dawn con intrecci diversi Pensiero diverso (intelligenze multiple) Non ci sono basi ma percorsi a rete

28 Il processo vitale tra continuità e discontinuità Stadi e fasi come organizzazioni e ri-organizzazioni intellettuali Successioni non esclusivamente e meccanicamente lineari Non gerarchie, dal più al meno (Q. I.) piuttosto Anticipazioni e ritorni, in tempi ora veloci anzi rapidi (insight) ora lenti e incerti -*-*-*- Caratteri: Caratteri: lunga durata, plasticità, socialità -*-*-*- Strutture disciplinari e strutture mentali (Bruner) Area di sviluppo prossimale (Vygotskij)

29 Teoria delle intelligenze multiple (Gardner) Linguistica Logico matematica Spaziale Musicale Cinestetica Intrapersonale Interpersonale Naturalistica Ecologica

30 Fodor e i sistemi di imput sistemi di input Numero di intelligenze collegato ai sistemi di input Processi verticali e orizzontali Fissazione delle credenze Lultimo bruner (funzione delle ipotesi)

31

32 diviso Il sapere diviso Il nostro rapporto con il sapere Ieri e oggi Il sapere Nemico n. 2 - ieri alleato – oggi

33 Vivere = sapere (qualcosa)Ieri Accorruomo di Puoti – Galalu Din Rumi -*-*-*-Oggi Dichiarare qualcuno ignorante nella totalità non è solamente falso, è anche un gesto di disprezzo, di umiliazione, di violenza

34 Il Noolitico Sapere = principale fattore di trasformazione nella vita delle società Lavoro Tempo libero Vita familiare, ecc. M. Authier e P. Lévy. Gli alberi di conoscenze, Feltrinelli, Milano, 2000

35 La multimedialità E se i videogiochi fossero venuti prima dei libri? Pensiero linguistico e pensiero multimediale La società alfamediale »Palermo e Federico II S. Johnson, Tutto quello che fa male ti fa bene, Momndadori, Milano, 2006 T. Sirchia, Lalfabeto e i media, Editrice scolastica Italiana, Marsala (TP), 1994 B. A. Bara, Per fortuna cè linconscio: rapido, solido, spregiudicato, LUnità, 3 dic. 1992, p.16 Idem, Scienza cognitiva, Bollati Boringhieri, Torino, 1990

36 Società della conoscenza e multimedialità Tutto contemporaneamente intrecciato con tutto Sede: corpo invece che mente Forma: enciclopedia non edificio Libro --- Internet

37 Avere cultura è la condizione umana comune a tutti sistema statico La cultura non è costituita semplicemente da poemi e romanzi, studi filosofici e storici, trattati scientifici, teorie pedagogiche ecc., il tutto ordinato e fermo in un sistema statico Sul piano formale cultura è una continua ricerca (e formazione) di forma Sul piano formale cultura è una continua ricerca (e formazione) di forma (Dinamica) affrontare e risolvere problemi umani, semplici o complessi Sul piano sostanziale è un modo di affrontare e risolvere problemi umani, semplici o complessi Un sistema dinamico di valori, idee, diritti, poteri, scambi, obblighi, opportunità (macro) Nonché realtà e campi di significati che influenzano coloro che operano allinterno di un contesto specifico: famiglia, luogo di lavoro, scuola (micro)

38 Enciclopedia contro la metafora delledificio e delle basi ricognizione di percorsi più che sistemazione di risultati Carattere euristico e strategico di ogni aggregazione teorica e problematica (carattere idiosincratico di ogni percorso di conoscenza) Irriducibile pluralità dei punti di vista, linguaggi, modelli, temi, immagini che concorrono (cooperando o contraddicendosi) alla produzione di conoscenza. (la cometa)

39 Una comunità di discorso comunità di persone che Una disciplina è una comunità di persone che pensano allinterno di una tradizione, con una certa struttura concettuale e sintattica, una letteratura, una posizione valutativa e affettiva. Primato non ai contenuti inerti ma alle esigenze dellintelletto che pensa

40 Una disciplina è: Una comunità di persone Unespressione dellimmaginazione umana Un settore Una tradizione con una letteratura, certi risultati e una rete di comunicazioni Una struttura sintattica, un metodo dindagine Una struttura concettuale, una sostanza Un linguaggio specializzato o un sistema di simboli Una posizione valutativa e affettiva Una comunità istruttiva King e Brownell, in C. Pontecorvo – L. Fusé, Il curricolo, Loescher editore, Torino 1981, p.291 e ss.

41 BRUNER: LA CULTURA DELLEDUCAZIONE LEDUCAZIONE Non è una questione tecnica (gestione dellelaborazione delle informazioni) Non si limita alla/e teoria/e dellapprendimento Non è un test delle prestazioni MA Attività complessa che si propone di adattare una cultura alle esigenze dei suoi membri e i loro modi di conoscere alle esigenze della cultura

42 Lultimo Gardner I cinque MUST per il genio del futuro Mente disciplinata Mente sintetica Mente creativa Rispetto Etica

43

44 Nemico n. 3 La scuola tra conservazione e cambiamento

45 La scuola in rete Caduta dei vecchi confini fra alfabetismo e analfabetismo Nella società complessa serve una intelligenza collettiva Di rete in rete Lautonomia come campo di sperimentazione