Stadi di movimento e attivita’ sportiva Nicoletti Cap. 14 Stadi di movimento e attivita’ sportiva
Problema della ricerca sullo sport Molti studi sono stati fatti su movimenti elementari Pochi su movimenti sportivi: troppo complessi! Qual’e’ la ricchezza di un movimento sportivo? Complessa coordinazione neuromotoria complesse strategie motorie capacita’ di selezionare informazione utile apprendimento
Percezione decisione azione Primo stadio Percezione : vedere sentire udire Secondo stadio Decisione: riconoscimento dell’informazione, analisi dell’informzione Terzo stadio La scelta della risposta motoria, piu’ pattern sono a disposizione e piu’ alta e’ la probabilita’ di riuscita Quarto stadio Selezione del programma motorio, + programmi +possibilita’ di riuscita
Primo stadio: Percezione Le percezioni sono allenabili ma non oltre la soglia fisiologica percezione del tatto e movimenti fini (chirurghi, tiratori a segno) percezione visiva (puntamento ad un target) percezione uditiva (canoisti, ginnastica ritmica, ippica ecc)
Secondo stadio: Decisione L’importante non e’ assorbire il maggior numero di input possibile ma selezionare quelli fondamentali e specifici esempio tiratori di basket, scacchi, Piu’ informazioni piu’ si allunga il tempo di elaborazione! (vedi toro e banderilleros) Nello sport molte sono le sorgenti di disturbo bisogna anche saper isolare l’informazione rilevante
Filtrare le informazioni Informazioni esterne possono essere fuorvianti rumore esterno/azione diversa proporzione per: basket, tiro a segno, atletica, golf. Attenzione visiva focalizzata solo ad uno o due punti migliora la performance (Castiello, Umilta’, 1990, 1992)
Individuazione dell’informazione rilevante Anticipare l’azione attraverso la focalizzazione su punti cruciali che precedono l’azione basket, portieri (incrociando le dita) tutti i movimenti degli avversari vengono anticipati visione a video di diverse partite di una squadra prima di affrontarla la “creativita’ sportiva” e’ relativa a quell’atleta che non e’ mai prevedibile?
La pianificazione dell’atto motorio Fra i 150 e 250 ms di attesa l’esecuzione di un movimento e’ ottimale! (Requin, 1980) dopo 300 ms di attesa la riprogrammazione di una azione impiega 900ms! Importante prevedere non solo il tipo di movimento ma anche il tempo in cui avverra’ chi compie l’azione dovra’ quindi puntare sulla imprevedibilita’ dei movimenti e dei tempi nel rigore del calcio e’ proibito spezzare l’azione tiro al piattello intervallo di 2-3s fra il segnale di start ed il lancio del piattello
La pianificazione segue una gerarchia? Secondo Rosenbaum si (1991). La pianificazione segue prima info spaziali (effetto Simon) poi il tipo di effettore poi altri dettagli (ampiezza, tempo, forza ecc) viene pianificata prioritariamente la parte finale del movimento quella dove viene eseguito il compito motorio (esperimento che ora e’?) viene pianificato una posizione finale che sia “confortevole” (tiro sbilanciato di un rigorista)
La legge di Fitts E’ l’unica legge motoria che abbiamo fin’ora! Il tempo del movimento e’ specificato da due grandezze (Fitts, 1954). AMPIEZZA del movimento e PRECISIONE Spostare un cursore a dx e sx (# volte in 20 s) cambia distanza fra i target ampiezza del target misura del tempo del movimento TM relazione fra: D=ampiezza del movimento, W=dimensione del bersaglio, misura del TM=tempo del movimento
Legge di Fitts Il tempo del movimento e’ una funzione diretta del movimento D (+lungo+tempo) Il tempo del movimento e’ una funzione inversa della grandezza del target W (+grande -tempo). Speed-accuracy trade off= compromesso fra velocita’ e precisione
IDa = 2.07 40 10 10 = 1.79 IDb 15 5 5 MT T2 b T1 a 1b 2a ID
Legge di Fitts Il tempo del movimento è dato da: MT=a+b[log2 (2A/W)] Indice di Difficoltà (ID) ID=[log2 (2A/W)] MT ID ID1 ID2 ID3
Notate! Analisi dimensionale della legge di Fitts MT= L/L a-dimensionale applicazioni della legge ovunque e qualunque movimento dal piu’ semplice al piu’ complesso ma la dimensionalita’ e’ relativa alle lunghezze e se mettiamo le masse?
Ha sempre funzionato…ma Il tempo di spostamento rispetto all’Indice di Difficoltà è una funzione ad U e non una funzione lineare I minimi delle funzioni per le tre densità sono significativamente diversi D1: 1.6; D2: 2.0; D3: 2.4 F(2,27) = 14.21 (p<.001)
Attivita’ sportive e metodologie di indagine Nicoletti 15 Attivita’ sportive e metodologie di indagine
Metodi di indagine nello sport Castiello e Umilta’ 1988: sforzo attentivo in diverse fasi del movimento di ricezione nella pallavolo segnale acustico misura tempo di reazione a-alla battuta b-palla sulla rete c- prima del tocco della palla Tennis: a-servizio, b-in rete, c-rimbalzo d-durante la risposta (tempi + alti in c) Tempi maggiori nella fase di decisione!
100 m 110m ostacoli 100 m: a-subito dopo il via, b-subito dopo uscita dai blocchi, c-ai 50m di gara, d-pochi ms prima del traguardo (+ alti TR a d) 110m ostacoli: a-subito dopo il via, b-prima del salto 1 ostacolo, c-ai 50 m, d-prima del salto ultimo ostacolo, e-prima del traguardo (+ alti TR a b e) Interferenza in a fra I due segnali acustici?
Pugilato tiro con l’arco pentathlon La capacita’ si spostare velocemente l’attenzione in diversi punti dello spazio e’ molto elevata negli atleti punto centrale di fissazione, 4 punti esterni possibili (1,2,3,4) prima della partenza sul punto di fissazione o una delle quattro cifre o un punto di domanda compito era subito dopo concentrare l’attenzione nella zona indicata 3 categorie: neutra-punto di domanda; valida-punto corretto; invalida-punto non corretto
Risultati Gli atleti sembra non abbiano mai usato l’informazione precedente non hanno pagato un costo per le invalide non hanno guadagnato tempo per le valide ipotesi 1: maggiore flessibilita’ nello spostamento dell’attenzione ipotesi2: hanno sempre tenuto sotto controllo tutto il “campo di azione” importante il TR per se’ non e’ migliore negli atleti
Percezione e movimento:Tc tempo di contatto Tc detto anche TAU e’ la valutazione spazio temporale del punto di contatto: una palla che arriva, un ostacolo da saltare, un salto da fare ecc TAU e’ specificato solo a livello percettivo e valuta il punto di contatto a partire dalla velocita’ di avvicinamento dell’oggetto rispetto all’occhio Invariante percettiva per guidare azioni
Memoria di movimenti: pattinaggio Presentazione di sequenze di movimenti Richiesta verbale di replicare la sequenza Richiesta motoria di replicare la sequenza Gli atleti dimostrano grandi capacita’ in questo vedi anche precedente lavoro si Simon sugli scacchi
Percezione-Comprensione: ping-pong Capire ed anticipare il movimento (semantica) Decidere come attuare il movimento (sensomotoria) Due fasi di incertezza diversa: allenamento-gara allenamento: poco frequente lo sguardo sull’avversario; sguardo anticipa la traiettoria della pallina; sguardo puntato sul punto dove andra’ la schiacciata gara: frequente lo sguardo sull’avversario ma veloce; pallina seguita in modo costante; movimenti oculari molto piu’ numerosi incertezza= + info semantica (diversa strategia motoria)