LA SALUTE MENTALE DELL’ADOLESCENTE: GRUPPI E STRATEGIE PREVENTIVE

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I Tumori a Mineo e Ramacca
Advertisements

I tempi della prevenzione
FIGLI DI ULTIMA GENERAZIONE: punti di forza e criticità
un programma scolastico efficace
Torna alla prima pagina Collaborazione fra Servizi di sanità pubblica e Pediatri.
POPOLAZIONE SCOLASTICA
BENVENUTI ALLA 1a CONFERENZA AZIENDALE ANNUALE IN E. a. S
Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita di Pavia 1 Caduta non guidata di un corpo rettangolare in un serbatoio Velocità e rotazione.
I Servizi in Toscana – Stato organizzativo, criticità e potenzialità
Osservatorio del Credito in provincia di Palermo
“Intervista sul mondo del lavoro”
TAV.1 Foto n.1 Foto n.2 SCALINATA DI ACCESSO ALL’EREMO DI SANTA CATERINA DEL SASSO DALLA CORTE DELLE CASCINE DEL QUIQUIO Foto n.3 Foto n.4.
scuola del fare - Sondaggio genitori - alunni
1 Pregnana Milanese Assessorato alle Risorse Economiche Bilancio Preventivo P R O P O S T A.
“Guadagnare salute in adolescenza”
Agenda Statistica Andamento e struttura della popolazione di Bolzano e dei suoi quartieri e dei suoi quartieri maggio 2008 Ufficio Statistica e.
Monitor Alimentare DOXA Terza Edizione Primavera 2002 Parma, 9 maggio 2002.
Frontespizio Economia Monetaria Anno Accademico
1 la competenza alfabetica della popolazione italiana CEDE distribuzione percentuale per livelli.
Progetto Andromede Giovani e Alcol nella Provincia di Campobasso Prof. Enrico Tempesta Campobasso, 29 maggio 2007.
Prevenzione alcolismo nelle Scuole
Dipartimento di Ricerca Sociale - Università del Piemonte Orientale 1 Castelli Aperti giugno 2005 Castello di Camino (AL) IL PUBBLICO DI CASTELLI.
EPA 01/02 III/1 I consumi di prodotti agro-alimentari: differenziazioni nello spazio e nel tempo Cosa spiega le differenze nei consumi tra individui diversi…
EIE 0607 III / 1 A B P a = 30 P b = 35 t = 2, tc = 1 Questo può essere un equilibrio? No! Politiche di un paese importatore: una tariffa allimportazione.
ASL Viterbo Consensus Conference EAS, 19 nov 2002 Dr.G.Schiano1 Ruolo dellEducazione alla Salute nella Prospettiva della Medicina di Sanità Pubblica.
Sensazioni estreme: impatto sulla salute pubblica Roberto Diecidue Osservatorio Epidemiologico Dipendenze NO LIMITS: La ricerca di sensazioni estreme fra.
Ce.Do.S.T.Ar. - Centro Documentazione Ser.T. Az USL 8 Arezzo - Italia
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI BRESCIA - UFFICIO STUDI 10 MAGGIO 2004.
Ufficio Studi UNIONCAMERE TOSCANA 1 Presentazione di Riccardo Perugi Ufficio Studi UNIONCAMERE TOSCANA Firenze, 19 dicembre 2000.
Il ruolo dei DSM per la salute mentale negli istituti Penitenziari in Toscana Galileo Guidi Coordinatore della Commissione regionale per il governo clinico.
Linfermiere della Salute Mentale della Toscana Non cè salute senza salute mentale Galileo Guidi Arezzo 23/05/2007.
ANALISI DEL FENOMENO DELLE POVERTA NELLA ZONA ARETINA Presentazione del Quarto rapporto provinciale sulle povertà – anno 2007 Martedì 14 Ottobre 2008 Auditorium.
I quindicenni italiani e le prove PISA Presentazione generale dei risultati e lettura dei dati sulla base delle variabili di contesto INVALSI
1 Provincia di Bologna MeDeC - Centro Demoscopico Metropolitano Botteghe in periferia Indagine sulle attività commerciali nelle aree marginali della provincia.
La famiglia oggi in Italia
Il fumo di sigaretta in Provincia di Trento
Torino - 16 febbraio Il successo passa dal porta a porta 1 Giuseppe Gamba Vicepresidente della Provincia di Torino Assessore allo Sviluppo Sostenibile.
IL SISTEMA DEI SERVIZI nelle DIPENDENZE PATOLOGICHE
PROGETTO LABORATORIO SALUTE
Era lanno 2005 quando abbiamo deciso di guardare fuori dalla (analisi dei dati)
CALCIO SKY 2007 – 2008 PROFILO DI ASCOLTO. 2 INDICE DEGLI ARGOMENTI Profilo di ascolto CALCIO SERIE A 2007 – 2008 Totale campionato (tutte le partite)……………………………………………….
PROGETTO ORIENTA - INSIEME 3
EPIDEMIOLOGIA DEGLI INCIDENTI DOMESTICI
2 3 4 RISERVATEZZA INTEGRITA DISPONIBILITA 5 6.
QUANDO IL BULLISMO ENTRA IN CLASSE
Progetto scuola “INSIEME PER IL BENESSERE 2”
Esercitazione 1: Rispetto al test di ansia (Media=25; σ=5), calcolare:
1 Negozi Nuove idee realizzate per. 2 Negozi 3 4.
Scheda Ente Ente Privato Ente Pubblico. 2ROL - Richieste On Line.
Ministero dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca Servizio per lAutomazione Informatica e lInnovazione Tecnologica – Ufficio di Statistica -VII.
1 Guida per linsegnamento nei corsi per il conseguimento del CERTIFICATO DI IDONEITÀ ALLA GUIDA DEL CICLOMOTORE.
DRUG-STOP Perché ci sei dentro, anche senza…. DRUG-STOP Progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con il fondo per le Associazioni.
Le politiche di inclusione sociale in Trentino Trento, Facoltà di Economia, 17 maggio 2007.
IMPATTO DELLA CRISI E PATOLOGIA PSICHIATRICA
1 Questionario di soddisfazione del servizio scolastico Anno scolastico 2011/2012 Istogramma- risposte famiglie.
MeDeC - Il problema della sicurezza nella percezione dei cittadini - Rilevazione demoscopica /10/2005 MEDEC C ENTRO D EMOSCOPICO M ETROPOLITANO.
GLI OBIETTIVI DELLA RICERCA
1. Provincia di Savona. Settore Politiche del Lavoro e Sociali. Osservatorio del Mercato del Lavoro. Il mondo del lavoro al femminile.
“Progetto Adolescenti”
RESTITUZIONE DATI DEL SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE E DELL’ ESAME DI STATO DEL PRIMO CICLO (INVALSI ) PER L’ A.S : LETTURA RISULTATI Risultati.
NO WASTE Progetto continuità scuola primaria scuola secondaria Salorno a.s. 2013_
Un’analisi dei dati del triennio
Ricerca sugli stili di vita
COMUNE DI ROMA Assesorato alle Politiche Sociali e Promozione della Salute Roma 25 maggio 2005 Aula magna Istituto Galilei Progetto accaivvù interventi.
Consumi e stili di vita: il tabacco
CONSUMI E STILI DI VITA:
IL GIOCO DEL PORTIERE CASISTICA. Caso n. 1 Il portiere nella seguente azione NON commette infrazioni.
Il contesto sociale ed ambientale dei ragazzi toscani
Il contesto sociale e ambientale dei ragazzi toscani Firenze - 13 Novembre 2008 Laura Aversa Area Determinanti Ambientali e Sociali di Malattia Osservatorio.
Transcript della presentazione:

LA SALUTE MENTALE DELL’ADOLESCENTE: GRUPPI E STRATEGIE PREVENTIVE Giuseppe Corlito Coordinatore DSM ASL 9 di Grosseto CENTRO BASAGLIA Arezzo, 16 giugno 2006

I giovani del pianeta terra “ Sul pianeta terra il gioco all’infinito dei giovani dentro l’umanità per vivere contro l’andamento del mondo sembra essere tutt’uno con l’esistenza dell’umanità, soggetto ora al rialzo ora al ribasso nei tempi e negli spazi del mondo. La pagina più bella resta forse ancora da scrivere.” Maria Corti, Le pietre verbali, Einaudi, 2001 G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

Adolescenza e pubertà Sono due fatti diversi L’adolescenza è un problema culturale e sociale e quindi psicologico (Mead, 1954) La pubertà è l’insieme dei cambiamenti somatici, ormonali e sessuali, che determinano la trasformazione del corpo umano dall’infanzia all’età adulta (Kaplan, 1993) G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

Adolescenza e alta modernità Individualismo nel consumo e nella produzione Cambiamenti della famiglia nucleare Famiglia “lunga” e sindrome di Peter Pan “Eclissi dei padri” Gruppo dei pari e “branco” (ruolo positivo e ruolo negativo del gruppo) Perdita del valore emancipativo del lavoro Dal futuro come “promessa” al futuro come “minaccia” (Benasayag, Shmith, 2004) G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

Adolescenza e disagio psichico Dilagare tra i giovani delle “patologie dell’inclusione” (depressione, ansia, ADP, DCA, uso di sostanze, disturbi di personalità) Pandemia giovanile dell’alcol e delle droghe Morte per incidente stradale e per suicidio Gli adolescenti nei paesi occidentali si configurano come una “minoranza” in una società “gerontocratica” CONCLUSIONE: oggi gli adolescenti sono di per sé una categoria a rischio ! G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

L’emergenza “adolescenti” in Provincia di Grosseto Abbandono scolastico tra i peggiori delle province toscane * (Osservatorio provinciale) La più bassa percentuale di diplomati sui 19enni residenti * Il più alto tasso di disoccupazione giovanile * Elevati tassi di patologie alcol-correlate nelle fasce giovanili (zona 1) ** (Relazione sanitaria ASL 2002) Decessi per overdose più alti nell’area vasta (AR-SI-GR)** Elevato tasso di mortalità per incidente stradale nelle fasce giovanili ** Mortalità per suicidio dei giovani maschi 40% più elevata del tasso regionale ** G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

PREVALENZA (%) DEI CONSUMATORI DI BEVANDE ALCOLICHE IN ITALIA AL DI SOTTO DELL’ETA’ LEGALE sesso età 1998 1999 2000 2001 1998/01 Diff. % Maschi 14 aa 34.3% 39.3% 46.1% 43.3% +26.2 15 aa 42.3% 51.8% 50.7% 52.1% +23.2 16 aa 61.0% 58.8% 61.2% 59.1% - 3.1 Femmine 31.8% 28.7% 31.4% 34.7% + 9.1 33.3% 37.9% 42.8% 40.7% +22.2 41.3% 45.0% 49.6% +20.1 G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

Il modello teorico della prevenzione modificata da R. Piccione (1998) DESTABILIZZAZIONE RISCHIO (Vulnerabilità) BENESSERE Fattori biologici Fattori psicologici Fattori sociali Fattori ambientali Fattori sanitari DISAGIO CONDIZIONE DI SALUTE MENTALE Equilibrio ecologico INDIVIDUO DISTURBO DISTURBO STABILIZZATO PROTEZIONE (Resistenza) RESTITUZIONE G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

Il Progetto Adolescenza del DSM della ASL 9 di Grosseto Il DSM di Grosseto per 3 anni (2001-04) ha promosso il Progetto Interdipartimentale Adolescenza di prevenzione primaria e secondaria, che ha coinvolto il 15-20% degli studenti delle superiori I dati disponibili sono tendenzialmente significativi Il costo è stato contenuto Il Progetto è stato “tagliato” dalla Direzione Aziendale nel 2005 C’era bisogno di andare avanti fino ad istituire un servizio interdisciplinare per gli adolescenti in un’ottica preventiva, che lavorasse per l’agio prima che per il disagio, all’interno dell’UFSM Infanzia Adolescenza. G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

Un progetto su due livelli Il primo livello è di prevenzione primaria e di tipo universale: cerca di prevenire la destabilizzazione della salute mentale verso i disagio in tutta la popolazione scolastica Il secondo livello è di prevenzione primaria e di tipo mirato sui casi individuati come ad alto rischio (quando il disturbo è all’esordio) nell’ambito del lavoro per attivare l’educazione socio-affettiva nei gruppi classe G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

Che cosa è stato il Progetto Adolescenza ? Un progetto “interdisciplinare”, a cui hanno partecipato servizi socio-sanitari ed enti diversi. Un progetto di prevenzione “corale” a cui hanno partecipato operatori socio-sanitari, volontari, insegnanti, studenti e genitori di 4 poli scolastici superiori della provincia di Grosseto (Follonica, Orbetello, Castel del Piano, Grosseto) G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

Un progetto in cui ci sono gli adulti L’adolescenza è “la linea d’ombra”: bisogna attraversarla per diventare “grandi” nella comunità umana Allora in questo passaggio gli adulti devono essere punto di riferimento, assumersi le proprie responsabilità: non ci può essere crescita senza di loro! Al centro del nostro progetto è stata la “comunità scolastica”, che è fatta di studenti, insegnanti e genitori Abbiamo puntato agli insegnanti come facilitatori dei gruppi classe, al miglioramento della loro relazione con i ragazzi Limiti della peer education: serve a trasmettere contenuti nuovi e non quelli di più recente acquisizione (Francescato, 2004) G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

Un progetto di prevenzione FASE I FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI COME “FACILITATORI” FASE II * EDUCAZIONE SOCIOAFFETTIVA in CLASSE (metodo Gordon: ascolto attivo; messaggio Io; problem solving; circle time) * GRUPPI DI DISCUSSIONE CON I GENITORI * GRUPPI DI AUTO-AIUTO DEGLI STUDENTI FASE III VALUTAZIONE E VERIFICA PROGETTO G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

I “numeri” del Progetto G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

INDICE GENERALE DI RELAZIONE AL TRI (Test delle Relazioni Interpersonali) Maschi Femmine Campione italiano (Erickson, 2001) Tutte le relazioni vanno in crisi tra 14 e 16 anni. G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

La qualità dell’indice generale delle relazioni (31% negativi+ 10% ex negativi= 41% ) vs (7% positivi+ 0% expositivi) G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

Sul primo campione “trattato” Sul totale di 443 G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

Le relazioni estremamente negative Sul totale di 443. G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

La popolazione generale 1 Progetto Interdipartimentale Adolescenza G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

La popolazione generale 2 Progetto Interdipartimentale Adolescenza G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

I cambiamenti successivi all’educazione socio-affettiva GRUPPO N°SOGGETTI Punteggio medio sperimentale 27 103 controllo 416 98 I valori sono standardizzati in modo da eliminare l’influenza di altre variabili come sesso, età, etc. Il punteggio medio è riferito al Test delle relazioni interpersonali I dati sono riferiti al secondo anno del progetto G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

Indice di gradimento degli studenti Gruppo di controllo / attività di base G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

Che titolo ha il DSM ad occuparsi di questo ? Art. 22 del Regolamento di Organizzazione dell’Azienda USL n. 9: “Il DSM è rivolto alla promozione della salute mentale, alla prevenzione del disagio psichico, dei disturbi mentali e delle disabilità psicofisiche, alla presa in cura ed al trattamento intensivo dei soggetti affetti da malattie mentali, alla riabilitazione e al trattamento finalizzato al reinserimento sociale; alla prevenzione, presa in cura e riabilitazione dei disturbi neurologici psicopatologici e neuropsicologici in età evolutiva” G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

… ovviamente non da soli ! Il DSM ha programmato il proprio servizio in questo settore che è l’Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia Adolescenza, che deve essere costituita. Ma devono essere coinvolti gli altri servizi e gli altri enti (Comuni, Provincia, scuole …) perché la salute mentale è parte importante della salute in generale, soprattutto quella dei giovani. G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

Quale “servizio” per gli adolescenti ? Un servizio per tutta la comunità, aperto a tutti i giovani e alle loro famiglie, tendenzialmente organizzati per gruppo Un servizio di confine tra le varie competenze professionali centrato sull’intervento preventivo e precoce Un servizio con finanziamenti sufficienti ed adeguati all’”emergenza” adolescenti Un servizio che sia dentro ai prossimi Piani integrati di salute G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

Auto-mutuo-aiuto e prevenzione È possibile utilizzare la metodologia dell’auto-mutuo-aiuto per la prevenzione ? Si pensi all’esperienza dei gruppi sul lutto, sulla vedovanza o sulla separazione rispetto alla prevenzione della depressione Abbiamo già visto che non vi sono gruppi a rischio di adolescenti, perché tutti sono a rischio! Allora possiamo usare i gruppi di auto-mutuo-aiuto degli adolescenti G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

Auto aiuto e adolescenza La letteratura disponibile riporta molte esperienze condotte con gruppi AMA di genitori di adolescenti (soprattutto quelli che usano le droghe, cfr. L’erba voglio dell’Ass. AMA di Trento, 2003) Sarebbe utile sperimentare la metodologia dell’auto-mutuo-aiuto con gli adolescenti utilizzando gli insegnanti come facilitatori G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

Gruppi Auto-Mutuo-Aiuto per l’adolescenza Sono stati costituiti 5 gruppi di auto-mutuo-aiuto per adolescenti, di cui uno con orientamento tematico sul cinema I facilitatori dei gruppi sono stati gli insegnanti, formati appositamente e supportati da psicologi preparati ad hoc La metodologia è stata “per fasi” come per la costituzione degli altri gruppi AMA a Grosseto Sono stati costituiti almeno 2 gruppi di auto-mutuo-aiuto per le famiglie con figli adolescenti Il “taglio” del Progetto ci ha impedito di ottenere risultati statisticamente significativi G. Corlito, Arezzo, 16.06.06

Proteggere il futuro Se la pagina più bella resta ancora da scrivere .. “Il più bello dei mari è quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto. I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti. E quello che vorrei dirti di più bello non te l’ho ancora detto” Nazim Hikmet, Poesie d’amore, 1942 Per proteggere il futuro bisogna proteggere i giovani ! G. Corlito, Arezzo, 16.06.06