Pavia 03 aprile 20123 5° Incontro A. V. Berri OBBLIGHI dei diversi soggetti aziendali
TITOLO I – PRINCIPI COMUNI CAPO I – DISPOSIZIONI GENERALI CAPO II – SISTEMA ISTITUZIONALE CAPO III – GESTIONE DELLA PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO SEZIONE I – MISURE DI TUTELA E OBBLIGHI SEZIONE II - VALUTAZIONE DEI RISCHI SEZIONE III - SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE SEZIONE IV - FORMAZIONE, INFORMAZIONE E ADDESTRAMENTO SEZIONE V - SORVEGLIANZA SANITARIA SEZIONE VI - GESTIONE DELLE EMERGENZE SEZIONE VII - CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI SEZIONE VIII - DOCUMENTAZIONE TECNICO AMMINISTRATIVA E STATISTICHE DEGLI INFORTUNI E DELLE MALATTIE PROFESSIONALI
Delegato 1° Liv. Delegato 2° Liv.
Art. 16. Delega di funzioni 1. La delega di funzioni da parte del datore di lavoro, ove non espressamente esclusa, è ammessa con i seguenti limiti e condizioni: a) che essa risulti da atto scritto recante data certa; b) che il delegato possegga tutti i requisiti di professionalità ed esperienza richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate; c) che essa attribuisca al delegato tutti i poteri di organizzazione, gestione e controllo richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate; d) che essa attribuisca al delegato l'autonomia di spesa necessaria allo svolgimento delle funzioni delegate; e) che la delega sia accettata dal delegato per iscritto. 2. Alla delega di cui al comma 1 deve essere data adeguata e tempestiva pubblicità. 3. La delega di funzioni non esclude l'obbligo di vigilanza in capo al datore di lavoro in ordine al corretto espletamento da parte del delegato delle funzioni trasferite. La vigilanza si esplica anche attraverso i sistemi di verifica e controllo di cui all'articolo 30, comma 4.
Considerazioni sulla delega di funzioni Requisiti, competenza almeno pari al delegante Che il delegante non interferisca con il delegato La delega non può mai scaricare il delegante, si configura di fatto una corresponsabilità E’ ammessa anche una delega di 2° livello (previa autorizzazione del delegante)
Art. 17. Obblighi del datore di lavoro non delegabili 1. Il datore di lavoro non può delegare le seguenti attività: a) la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall'articolo 28; b) la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi.
Art. 18. Obblighi del datore di lavoro e del dirigente 1. Il datore di lavoro e i dirigenti, che organizzano e dirigono le attività secondo le attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono: a) nominare il medico competente . b) designare preventivamente i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio,; c) nell'affidare i compiti ai lavoratori, tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza; d) fornire ai lavoratori i necessari e idonei DPI; e) prendere le misure appropriate affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni e specifico addestramento accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico; f) richiedere l'osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti; g) richiedere al medico competente l'osservanza degli obblighi previsti a suo carico; h) in caso di emergenza predisporre l'abbandono del posto di lavoro ; i) informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato ; l) adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento di cui agli articoli 36 (informazione) e 37 (formazione) ;
Art. 18. Obblighi del datore di lavoro e del dirigente 1. Il datore di lavoro e i dirigenti, che organizzano e dirigono le attività secondo le attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono: n) consentire ai lavoratori di verificare, mediante gli RLS le misure di sicurezza e di protezione della salute; o) consegnare tempestivamente agli RLS copia del DVR p) elaborare il DUVRI e, su richiesta consegnarlo agli RLS ; q) prendere appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi per la salute interna e della popolazione ; r) comunicare all'INAIL, i dati relativi agli infortuni di almeno un giorno e tre ai fini assicurativi; s) consultare gli RLS; t) adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell'evacuazione dei luoghi di lavoro, ; u) nell'ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto e di subappalto, munire i lavoratori di apposita tessera di riconoscimento,; v) nelle unità produttive con più di 15 lavoratori, convocare la riunione periodica ; z) aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi ; aa) comunicare annualmente all'INAIL i nominativi dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; bb) vigilare affinché i lavoratori per i quali vige l'obbligo di sorveglianza sanitaria abbiano il giudizio di idoneità.
Art. 18. Obblighi del datore di lavoro e del dirigente 2. Il datore di lavoro o dirigente fornisce al servizio di prevenzione e protezione ed al medico competente informazioni in merito a: a) la natura dei rischi; b) l'organizzazione del lavoro, la programmazione e l'attuazione delle misure preventive ; c) la descrizione degli impianti e dei processi produttivi; d) i dati di infortunio e quelli relativi alle malattie professionali; e) i provvedimenti adottati dagli organi di vigilanza. 3. Rispetto degli obblighi relativi agli interventi strutturali e di manutenzione necessari per assicurare, ai sensi del presente decreto legislativo, la sicurezza dei locali e degli edifici assegnati in uso a pubbliche amministrazioni o a pubblici uffici. Si intendono assolti, da parte dei dirigenti o funzionari preposti agli uffici interessati, con la richiesta del loro adempimento all’amministrazione competente o al soggetto che ne ha l’obbligo giuridico. 3-bis. Il datore di lavoro e i dirigenti sono tenuti altresì a vigilare in ordine all’adempimento degli obblighi di cui agli articoli 19, 20, 22, 23, 24 e 25 (Tutti gli Obblighi dei subalterni ed esterni), ferma restando l’esclusiva responsabilità dei soggetti obbligati ai sensi dei medesimi articoli qualora la mancata attuazione dei predetti obblighi sia addebitabile unicamente agli stessi e non sia riscontrabile un difetto di vigilanza del datore di lavoro e dei dirigenti.
Art. 19. Obblighi del preposto 1. I preposti, secondo le loro attribuzioni e competenze, devono: a) sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonchè delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti; b) verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico; c) in caso di emergenza dare istruzioni affinchè i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa; d) informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato ; e) astenersi, salvo eccezioni, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di pericolo grave ed immediato; f) segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo ; g) frequentare appositi corsi di formazione secondo quanto previsto dall'articolo 37.
Art. 20. Obblighi dei lavoratori 1. Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, . 2. I lavoratori devono in particolare: a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all'adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza; d) utilizzare in modo appropriato i DPI messi a loro disposizione; e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze di qualsiasi tipo ed eventuale condizione di pericolo ; f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non di loro competenza ; h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro; i) sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente. 3. I lavoratori di aziende che svolgono attività in regime di appalto o subappalto, devono esporre apposita tessera di riconoscimento,
Art. 22. Obblighi dei progettisti 1. I progettisti dei luoghi e dei posti di lavoro e degli impianti rispettano i principi generali di prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro al momento delle scelte progettuali e tecniche e scelgono attrezzature, componenti e dispositivi di protezione rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari in materia.
Art. 23. Obblighi dei fabbricanti e dei fornitori 1. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzature di lavoro, dispositivi di protezione individuali ed impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro. 2. In caso di locazione finanziaria di beni assoggettati a procedure di attestazione alla conformità, gli stessi debbono essere accompagnati, a cura del concedente, dalla relativa documentazione.
Art. 24. Obblighi degli installatori 1. Gli installatori e montatori di impianti, attrezzature di lavoro o altri mezzi tecnici, per la parte di loro competenza, devono attenersi alle norme di salute e sicurezza sul lavoro, nonché alle istruzioni fornite dai rispettivi fabbricanti.
Art. 25. Obblighi del medico competente 1. Il medico competente: a) collabora con il datore di lavoro e con il servizio di prevenzione e protezione alla valutazione dei rischi, b) programma ed effettua la sorveglianza sanitaria ; c) istituisce, aggiorna e custodisce una cartella sanitaria e di rischio per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria. ; d) consegna al datore di lavoro, alla cessazione dell'incarico, la documentazione con salvaguardia del segreto professionale; e) consegna al lavoratore, alla cessazione del rapporto di lavoro, la documentazione sanitaria in suo possesso ; f) invia all'ISPESL,, le cartelle sanitarie e di rischio nei casi previsti dal presente decreto legislativo, g) fornisce informazioni ai lavoratori sul significato della sorveglianza sanitaria h) informa ogni lavoratore interessato dei risultati della sorveglianza sanitaria i) comunica per iscritto, in occasione delle riunioni periodiche di (art 35)i; l) visita gli ambienti di lavoro almeno una volta all'anno ; m) partecipa alla programmazione del controllo dell'esposizione dei lavoratori ; n) comunica, mediante autocertificazione, il possesso dei propri titoli .
Con gli obblighi del Medico Competente finiscono gli obblighi a carico di persone fisiche, il legislatore ha dunque dimenticato l’RSPP?
Ora è chiara l’importanza dell’ORGANIGRAMMA !!!! Delegato 1° Liv. Delegato 2° Liv. Ora è chiara l’importanza dell’ORGANIGRAMMA !!!!
Esercizio di fatto di poteri direttivi DLgs 81/08, Art. 299. Esercizio di fatto di poteri direttivi Le posizioni di garanzia relative ai soggetti di cui all'articolo 2, comma 1, lettere b)(Datore di Lavoro), d) (Dirigente) ed e) (Preposto), gravano altresì su colui il quale, pur sprovvisto di regolare investitura, eserciti in concreto i poteri giuridici riferiti a ciascuno dei soggetti ivi definiti.
Pavia 3 aprile 2013 5° Incontro OBBLIGHI tra Aziende (il DUVRI)
Art. 26. Obblighi connessi ai contratti d'appalto o d'opera o di somministrazione 1. Il datore di lavoro, in caso di affidamento dei lavori all'impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all'interno della propria azienda : a) verifica l'idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi: 1) acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato; 2) acquisizione dell'autocertificazione dell'impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi ; b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad operare
2. I datori di lavoro, compresi i subappaltatori: a) cooperano all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi b) coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente 3. Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento elaborando un unico DUVRI. 3-bis. l’obbligo di cui al comma 3 non si applica ai servizi di natura intellettuale, alle mere forniture di materiali o attrezzature nonché ai lavori o servizi la cui durata non sia superiore ai due giorni, sempre che essi non comportino rischi rilevanti. 3-ter. Nei casi in cui il contratto sia affidato dai soggetti in cui il datore di lavoro non coincide con il committente, il soggetto che affida il contratto redige il documento di valutazione dei rischi da interferenze recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard. Il soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto, prima dell’inizio dell’esecuzione, integra il predetto documento riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto; l’integrazione, sottoscritta per accettazione dall’esecutore, integra gli atti contrattuali. 4. per il mancato pagamento delle retribuzioni e dei contributi previdenziali e assicurativi, dei lavoratori dell’appalto l'imprenditore committente risponde con responsabilità solidale con l'appaltatore. 6. Nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell'anomalia delle offerte di appalti di lavori pubblici, di servizi e di forniture, gli enti aggiudicatori sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificamente indicato e risultare congruo rispetto all'entità e alle caratteristiche dei lavori. 8. Nell'ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall'impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro.
Ditta Appaltante (Committente) Ditta Appaltatrice Parliamone……… di come fareste in pratica un documento di valutazione dei rischi da interferenza. Cominciamo da qui…. Ditta Appaltante (Committente) Ditta Appaltatrice
Art. 27. Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi Nell’ambito della Commissione di cui all’articolo 6, anche tenendo conto delle indicazioni provenienti da organismi paritetici, vengono individuati settori, e criteri finalizzati alla definizione di un sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi, con riferimento alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro, fondato sulla base della specifica esperienza, competenza e conoscenza,acquisite anche attraverso percorsi formativi mirati. 1 bis Con riferimento all’edilizia, il sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi si realizza attraverso uno strumento che consenta la continua verifica della idoneità delle imprese e dei lavoratori autonomi, in assenza di violazioni alle disposizioni di legge e con riferimento ai requisiti previsti, tra cui la formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro e i provvedimenti impartiti dagli organi di vigilanza. Tale strumento opera per mezzo della attribuzione alle imprese ed ai lavoratori autonomi di un punteggio iniziale che misuri tale idoneità, soggetto a decurtazione a seguito di accertate violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. L’azzeramento del punteggio per la ripetizione di violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro determina l’impossibilità per l’impresa o per il lavoratore autonomo di svolgere attività nel settore edile 2. Fermo restando quanto previsto dal comma 1-bis, che potrà essere esteso ad altri settori di attività il possesso dei requisiti per ottenere la qualificazione di cui al comma 1 costituisce elemento preferenziale per la partecipazione alle gare relative agli appalti e subappalti pubblici e per l’accesso ad agevolazioni e finanziamenti. 2-bis. Sono fatte salve le disposizioni in materia di qualificazione previste dal decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e successive modificazioni (Codice degli appalti)