CAPITOLO 28 LA DISOCCUPAZIONE.

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CAPITOLO 28 LA DISOCCUPAZIONE

TASSO NATURALE DI DISOCCUPAZIONE E’ la quantità di disoccupazione che un sistema economico sperimenta normalmente Esistono 4 spiegazioni di tale tasso: a) la legge sul w minimo; b) l’azione dei sindacati; c ) il w di efficienza; d) il collocamento.

LA DISOCCUPAZIONE CICLICA E’ la variazione annuale della disoccupazione intorno al suo valore naturale (in seguito alle fluttuazioni cicliche)

DOMANDE: come si misura la disoccupazione? Ogni persona in età lavorativa può essere classificato come: a) occupato; b) disoccupato (colui che è privo di occupazione ma si dichiara disponibile ad accettare un lavoro ); c) non appartenente alla forza lavoro (non hanno lavoro e non lo cercano).

continua ………..Come si misura la disoccupazione? Una persona è dichiarata occupata se nella settimana precedente ha svolta un’attività lavorativa. Invece è disoccupato chi è privo di lavoro. Gli altri rientrano nella categoria c) Ad es: studenti, casalinghe, anziani, ecc...

continua ………..Come si misura la disoccupazione? Forza lavoro = Insieme di occupati e disoccupati di età superiore ai 15 anni Tasso di disoccupazione = (N° dei disoccupati / Forza lavoro ) x 100 Tasso di partecipazione alla forza lavoro = (Forza lavoro / Popolazione adulta) x100

continua ………..Come si misura la disoccupazione Il Tasso disoccupazione in Italia è passato dal 5 % del 1975 al 12% del 1988 e quindi all’8% del 2003 In Italia l’Istat rileva trimestralmente i dati e fa medie annuali

Calcolare la disoccupazione non è facile perché : Domanda: Come interpretare i dati sulla disoccupazione?Il tasso di disoccupazione misura proprio quello che vogliamo ? Calcolare la disoccupazione non è facile perché : 1) i movimenti in entrata ed uscita sono frequenti; 2) più di 1/3 dei disoccupati sono new entry

Come interpretare i dati sulla disoccupazione? Continua.… cioè: a) giovani in cerca di prima occupazione, b) pensionati che, usciti, cercano un nuovo lavoro, c) quasi il 50 % dei disoccupati escono dal mercato,

Come interpretare i dati sulla disoccupazione? Continua ………… d) coloro che dichiarano di cercare lavoro, non lo cercano, ma si accontentano del sussidio, e) molti lavorano in nero; f ) esistono i lavoratori scoraggiati = hanno la capacità ed il desiderio di lavorare ma che smettono di cercare lavoro).

Domanda: Per quanto tempo i disoccupati restano tali ? Quando la disoccupazione è di breve, nessun problema, ma se è di lungo, il problema è serio ed il lavoratore soffre conseguenze economiche e psicologiche (disoccupazione strutturale = dovuta alla differenza tra posti di lavoro disponibili e lavoratori che lo cercano)

Per quanto tempo i disoccupati………… Se i W sono superiori all’equilibrio D = O di lavoro, si ha disoccupazione Bisogna esaminare le tre cause di questo problema : 1 ) la legge sul W minimo 2 ) il potere contrattuale dei sindacati 3 ) il W di efficienza

Il Collocamento Processo con cui un lavoratore trova il giusto lavoro è difficile ed in Italia non funziona bene (uffici del lavoro, formazione ecc.). Il lavoratore ha difficoltà a trovare l’impresa e l’impresa ha difficoltà a trovare i lavoratori  

Disoccupazione frizionale è piccola; dura poco; il lavoratore ha la certezza di trovare un nuovo lavoro; è utile al sistema economico

Il sussidio di disoccupazione Ammortizzatore sociale = provvidenza statale che assiste finanziariamente i lavoratori che hanno perso l’impiego. Però fa aumentare i tasso di disoccupazione.

La legge sul W minimo Se il W viene mantenuto al di sopra del livello di equilibrio, il risultato è la disoccupazione. Questo vale di piu’ per i lavoratori piu’ giovani

Sindacati Sono associazioni dei lavoratori che contrattano i W e le condizioni di lavoro (contrazione collettiva). Difendono gli iscritti ma non i disoccupati. Sono un bene ed un male per l’economia.

Il W di efficienza E’ il W superiore al livello di equilibrio corrisposto volontariamente dall’impresa al lavoratore per incentivarne la produttività. L’impresa lo corrisponde perché vuole che 1) il lavoratore sia ben nutrito e sano; 2) c’è minor ricambio di lavoratori; 3 c’è maggior impegno dei lavoratori; 4) si assicura il lavoratore piu’ qualificato.