P.A. Mandò Fisica Nucleare e Beni Culturali IV

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P.A. Mandò Fisica Nucleare e Beni Culturali IV Villa Gualino, febbraio 2002

Un contributo alla ricostruzione della loro cronologia Analisi della composizione degli inchiostri dei manoscritti galileiani sul moto naturale Un contributo alla ricostruzione della loro cronologia

GALILEO E IL “MOTO NATURALE” Le idee di Galileo sul “moto naturale” sono evolute nel corso della sua vita (1564-1642) da convincimenti tradizionali alle idee assolutamente moderne riportate nelle Due nuove scienze (1638). Il “cammino concettuale” attraversato per raggiungere la sistematizzazione finale è testimoniato direttamente in circa 200 fogli manoscritti contenenti proposizioni, schizzi di disegni, note di esperimenti, calcoli. Questi fogli sono adesso raccolti in un volume, Ms.Gal.72, del fondo galileiano della Biblioteca Nazionale di Firenze

Sequenze di numeri e calcoli apparentemente senza nesso

Note di esperimenti e calcoli

Vari teoremi in bell’ordine Glosse, sottolineature

Correzioni e cancellature

Altri esempi

Rappresentazione elettronica del Ms.Gal.72 Max-Planck Institut für Wissenschaftsgeschichte Berlin in collaborazione con Biblioteca Nazionale Centrale Firenze http://www.mpiwg-berlin.mpg.de/Galileo_Prototype/MAIN.HTM

GALILEO E IL “MOTO NATURALE” questi fogli manoscritti non sono datati è evidente che molti sono stati scritti in tempi successivi, con correzioni, cancellature e aggiunte

Problemi che si cerca di risolvere studiando i fogli manoscritti quando Galileo capì le relazioni quantitative corrette tra spazio, tempo e velocità nel moto “naturale”, l’indipendenza dei moti simultanei e le regole che governano il moto parabolico dei proiettili? effettuò veramente certi esperimenti che successivamente descrisse nei “Discorsi”? quando corresse gli errori nei quali lui stesso incorse durante l’evoluzione delle sue idee?

Il riordino cronologico delle note manoscritte sul moto è della massima importanza per la Storia della Scienza per ricostruire l’evoluzione del pensiero di Galileo per correlarlo agli eventi della sua vita e allo sviluppo parallelo del pensiero scientifico nel mondo della cultura europea del suo tempo

IL PROGETTO GALILEO-PIXE L’idea è quella di “datare” indirettamente i documenti con un’analisi PIXE della composizione degli inchiostri usati da Galileo

IL PROGETTO GALILEO-PIXE cronologia “relativa” dal confronto degli inchiostri in fogli diversi o in parti diverse all’interno dello stesso foglio cronologia “assoluta” dal confronto degli inchiostri dei fogli con quelli di documenti datati (lettere, “agenda” personale)

l’inchiostro ai tempi di Galileo era sicuramente “fatto in casa” È plausibile una “datazione” delle note sulla base della composizione degli inchiostri? l’inchiostro ai tempi di Galileo era sicuramente “fatto in casa” di conseguenza, è ragionevole aspettarsi che almeno i rapporti quantitativi fra gli ingredienti variassero da una partita a un’altra la ”vita media” di una partita di inchiostro non deve però essere né troppo lunga né troppo breve

Analisi PIXE preliminare di alcune lettere scritte da Galileo

Note di spesa nel Ms.Gal.26

Analisi PIXE degli inchiostri di scritti datati di Galileo gli inchiostri usati sono metallo-gallici la composizione dell’inchiostro in documenti scritti a breve intervallo di tempo è molto simile la composizione dell’inchiostro varia da un “periodo” a un altro Si può quindi sperare che la misura della composizione dell’inchiostro in un documento non datato possa aiutare a ricostruire la sua collocazione cronologica

IL PROGETTO GALILEO-PIXE Fisici F. Lucarelli, P. A. Mandò, G.Casu, L.Giuntini, P.Del Carmine (INFN e Univ.Firenze) P.Barker (Auckland Univ.) Storici I. Truci (Biblioteca Nazionale, Firenze) P. Damerow, J. Renn, S. Rieger (M.P.I. für Wissenschaftsgeschichte, Berlin) W. Hooper (Istituto e Museo di Storia della Scienza, Firenze)

v(s), v(t), s(t) f.128 il “punto di partenza”

“Datazione” del f.128

v(s), v(t), s(t) f.164v - il “risultato finale” Proposizione 3 Proposizione 4

F. 164v - confronto fra le due proposizioni

F. 164v - confronto fra le due proposizioni

Confronto fra fogli diversi (91v, 152r)

Collegamento tra il f.91v e il f.152r

f. 179v

f. 179v

f. 179r

f. 179r

f. 116v

f. 116v

Gli interventi dell’INFN nell’ambito dei Beni Culturali iniziative specifiche finanziate negli ultimi anni dalla Commissione V (ricerche tecnologiche e interdisciplinari) finanziamento (2001) del nuovo Laboratorio di tecniche nucleari applicate ai Beni Culturali, presso la Sezione di Firenze (acceleratore Tandem per AMS e IBA)

Sezione di Firenze Pier Andrea MANDÒ (responsabile del progetto ) Nello TACCETTI Lorenzo GIUNTINI Franco LUCARELLI Giacomo POGGI Nicla GELLI Laboratori Nazionali del Sud Giuseppe PAPPALARDO Paolo ROMANO Sezione di Napoli Filippo TERRASI Antonio D’ONOFRIO Sezione di Genova Paolo PRATI Alessandro ZUCCHIATTI Proponenti INFN

Comitato di consulenza scientifico-culturale  Cristina ACIDINI Sovrintendente Opificio Pietre Dure Mauro BACCI CNR – Istituto Ricerca Onde Elettromagnetiche Umberto BALDINI Direttore Progetto Finalizzato CNR Beni Culturali Jean-Claude DRAN Direttore Acceleratore AGLAE – Louvre Carlo FEDERICI Direttore Istituto Centrale Patologia del Libro Riccardo FRANCOVICH Dip.Archeologia e Storia delle Arti, Univ. Siena Franco LOTTI CNR – Istituto Ricerca Onde Elettromagnetiche Piero MANETTI Dip. Scienze della Terra, Univ. Firenze Michel MENU Lab. de Recherche des Musées de France - Louvre Alba P. SANTO Dip. Scienze della Terra, Univ. Firenze Guido VANNINI Dip. Studi Storici e Geografici, Univ. Firenze          

Il Van de Graaff attualmente a Firenze, quando era (1956- inizi ‘70) ai Laboratori di Frascati dell’INFN (iniettore dell’elettrosincrotrone)

L’attuale laboratorio del KN3000, alla Sezione INFN di Firenze

Polo Scientifico di Sesto Fiorentino veduta di insieme dell’insediamento

Polo Scientifico di Sesto Fiorentino edificio del Dipartimento di Fisica

Polo Scientifico di Sesto Fiorentino edificio per la fisica nucleare e subnucleare – 24 genn 2002

Polo Scientifico di Sesto Fiorentino pianta dell’edificio per la fisica nucleare e subnucleare servizi officina meccanica 36 m particelle acceleratore

Il “capannone” acceleratore nel nuovo edificio genn 2002

La sala acceleratore del nuovo edificio – genn 2002

La sala acceleratore del nuovo edificio – genn 2002

Facility per AMS e IBA tre sorgenti indipendenti (Cs-sputtering multi-sample per AMS; Cs-sputtering per IBA ioni pesanti; Duoplasmatron per IBA protoni e alfa) acceleratore Tandetron (3 MV) linea analisi di isotopi rari (14C, 10Be, 26Al, 129I) 9 canali dedicati per IBA e R&D di tecniche nucleari

Schema della facility

Tempi per la realizzazione del Laboratorio approvazione stanziamento INFN e nomina commissione gara 30 aprile 2001 proposta di aggiudicazione 20 settembre 2001 ordine alla High Voltage 1 ottobre 2001 consegna dell’acceleratore marzo 2003 piena operatività del Laboratorio fine 2003

Personale per la gestione del Laboratorio