Descrizione del sistema NOVATEK La forza sviluppata dall'espansione della resina è alla base della tecnologia applicata dalla Novatek. Tale fenomeno è il risultato della miscelazione di due componenti che in seguito a reazione chimica, in particolari condizioni, espandono il loro volume e danno origine ad una struttura molecolare a cellule chiuse. Il grado di espansione può variare sia in funzione del tipo di resina utilizzato che in funzione della resistenza incontrata.
In aria libera il prodotto miscelato dà origine ad una massa il cui volume è pari a circa 15 volte il volume originario dei singoli componenti. Iniettato nel terreno, invece, il prodotto aumenta in media di circa 5-10 volte il proprio volume iniziale. La reazione chimica che provoca l'espansione inizia immediatamente dopo la miscelazione e si conclude quando il prodotto si consolida formando un agglomerato la cui caratteristica fondamentale è l'alta resistenza alla compressione ed al taglio. L'intervento per consolidare ed incrementare la portanza di un terreno di fondazione ha inizio con l'esecuzione di una serie di fori con interasse di circa 100 cm uno dall'altro i quali vengono realizzati attraverso la fondazione fino a raggiungere la profondità necessaria.
Successivamente si procede con l'inserimento nei fori di una tubazione in rame, del diametro solitamente di 12 millimetri, mediante la quale la resina viene iniettata a pressione nel terreno. Le iniezioni vengono eseguite in due fasi: inizialmente la resina viene iniettata appena sotto il piano fondale allo scopo di uniformare la pressione di contatto, mediante il riempimento di eventuali cavità presenti nel sottosuolo. In questo modo si ottiene come primo risultato un notevole incremento della resistenza del terreno al taglio e l'aumento dell'angolo di attrito. Successivamente la resina viene iniettata progressivamente in profondità, sulla verticale delle precedenti iniezioni superficiali allo scopo di creare un conglomerato senza soluzione di continuità, fino ad interessare tutto il bulbo di pressione (il così detto "bulbo di Boussinesq") vale a dire il punto dove si instaurano le maggiori sollecitazioni del carico derivante dall'edificio.
L'espansione della resina andrà a comprimere il terreno producendo un triplice effetto: Riaggregazione delle particelle, in particolare quelle più fini, in seguito alla spinta radiale originata dagli effetti della forte compressione indotta dalla resina; Aumento della pressione interstiziale, con relativa espulsione dell'acqua presente, in quanto l'espansione della resina ha lo stesso effetto di quello derivante dall'applicazione di un sovraccarico sul terreno con il conseguente incremento delle pressioni che gravano su di esso; Formazione del bulbo creato dalla resina che, una volta espansa, si consolida formando bulbi e ramificazioni di varie forme. E' come se si inserisse nel terreno, nei punti dove è maggiormente necessario un incremento di portanza, un corpo solido con caratteristiche di alta resistenza alla compressione.
consentono di misurare con precisione L'espansione della resina andrà a comprimere prima di tutto gli strati di terreno più deboli, successivamente incontrerà resistenze sempre maggiori fino a quando potrà spingere unicamente verso l'alto, provocando il sollevamento della struttura soprastante. E' questo il momento in cui si ha la certezza che la portanza del terreno è maggiore del carico statico dell'edificio soprastante a dimostrazione che l'intervento ha avuto esito positivo. Le verifiche del caso vengono eseguite applicando sulle murature alcuni sensori che, mediante un livello laser, consentono di misurare con precisione millimetrica i movimenti verticali della struttura trattata.
Modalità di esecuzione dell'intervento L'intervento viene eseguito con l'utilizzo di attrezzatura che trova alloggiamento su un camion unitamente alle vasche contenenti la resina da iniettare. Le tubazioni utilizzate per le iniezioni hanno una lunghezza di 70 metri e consentono, quindi, di operare a distanza ed in zone di difficile accesso. Il committente avrà il solo onere di rendere accessibili le zone di iniezione e di segnalare la presenza di sottoservizi quali pozzetti, tubazioni, fognature e quant'altro possa trovarsi nelle vicinanze od intersecare le fondazioni.
La Novatek, da parte sua, provvederà a verificare con un metal detector la presenza di cavi elettrici o tubazioni in metallo, procedendo poi alla realizzazione dei fori sia dall'esterno che dall'interno del fabbricato a seconda delle caratteristiche del fabbricato da trattare e della collocazione dei sottoservizi rilevati. Se le condizioni lo consentono si opera preferibilmente dall'esterno in quanto oltre a ridurre al minimo i disagi per il committente, è possibile utilizzareuna speciale attrezzatura studiata e realizzata dalla Novatek che consente di realizzare fori di piccolo diametro mediante un perforatore automatico installato su di un cingolato in gomma di piccole dimensioni comandato dal tecnico.
Le punte utilizzate per la perforazione hanno un diametro di 18 - 22 millimetri e raggiungono la lunghezza di 5 - 6 metri in un unico pezzo di acciaio temperato senza saldature, quindi con resistenza sufficiente a perforare qualsiasi tipo di fondazione. L'interasse di iniezione, la profondità ed il quantitativo di resina da iniettare nel terreno sono stati oggetto di studi molteplici e prove ripetute. Al fine di riconoscere al committente una idonea garanzia per ogni intervento eseguito, i fori realizzati dalla Novatek hanno sempre un interasse massimo di metri 1, con iniezioni sovrapposte come specificato nell'esempio che segue:
Tale metodologia di intervento è ritenuta dalla Novatek di fondamentale importanza in quanto, operando con iniezioni sovrapposte, viene garantita una uniformità verticale nel processo di consolidazione e di conseguenza l'efficacia e la durata nel tempo dell'intervento complessivo. Allo scopo di ridurre i consumi ed i tempi di esecuzione, e quindi il costo dell'intervento richiesto, le iniezioni potrebbero essere eseguite a profondità diverse ed intervallate come indicato nello schema seguente: