Media Education e storia:

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Transcript della presentazione:

Media Education e storia: il progetto formativo dell'Istoreto Enrica Bricchetto Istoreto, Torino

Parte I La proposta formativa di Istoreto in Media, storia, cittadinanza Parte II Interrogazione di Storiaindustria con gli strumenti del Media Educator

Parte I La proposta formativa di Istoreto in Media, storia, cittadinanza La metropolitana della memoria: dalla leggi razziali alla Costituzione Il sistema integrato Archos Il corso di perfezionamento in Media, storia, cittadinanza www.istoreto.it

Media, storia, cittadinananza: un corso di perfezionamento Enti organizzatori: Università Cattolica; Istoreto A chi si rivolge: Insegnanti Mondo della formazione e chi lavora con i media Modalità di erogazione: blended Durata: 400 ore (di cui 100 in presenza)‏

La Media Education I È una disciplina di confine tra Scienze dell’Educazione e Scienze della Comunicazione che produce riflessione e strategie operative riguardo ai media e alle tecnologie come risorse integrali per l’intervento formativo La media edu

La ME ha un approccio ai media: Integrale educa con i media (with)‏ La Media Education II La ME ha un approccio ai media: Integrale educa con i media (with)‏ educa ai media (about)‏ Ecologico media come sistema media analizzati in teoria e in pratica

Costruisce spirito critico La Media Education III Metariflessione Costruisce spirito critico Analisi dei linguaggi Produzione

Media Agencies: chi comunica e perché? La Media Education III Gli items della ME Media Agencies: chi comunica e perché? Media Categories: che tipo di testo è? Media Technologies: come viene prodotto? Languages: come sappiamo quel che vuole dire? Audiences: chi lo riceve come ne coglie il significato? Representations/Constructions: come presenta il suo contenuto?

Dalla Media Education a Media, Storia e cittadinanza La Media Education contribuisce all’accesso alla cittadinanza attiva in ordine: Diritti civili Diritti politici Cittadinanza sociale

Il Media Educator Mediatore della mediazione di fronte alla net- generation, satura di immagini e sempre più lontana dalle mediazioni tradizionali Agisce sull’esperienza delle nuove generazioni, sempre meno lineare e più mediata Non ragiona solo ed esclusivamente sui diversi mezzi di comunicazione (dal libro al quotidiano, dalla TV al computer ai new media), cerca di inserirsi in modo critico nell’attivazione e nell’impiego delle diverse forme di comunicazione mediata, induce attività riflessiva

Deficit di senso storico Media, storia e giovani Deficit di senso storico Storicità mediata >> quale passato viene mediato e come? Educare alla lettura critica e alla decostruzione delle immagini del passato che circolano sul Web e sui media Si tratta anche di conoscere i meccanismi di produzione dei saperi sul passato e i linguaggi e i codici che ne permettono una efficace comunicazione

Un passato decontestualizzato? I media svincolano le immagini del passato dai contesti geografici e culturali d’origine, rendendoli disponibili ad usi molteplici e diversificati Il flusso mediatico tende ad abolire la distinzione fra passato e presente in una indistinta compresenza di “testi” che si susseguono svincolati dai contesti temporali e spaziali originari Il passato dei media è un passato autoreferenziale scandito dall’autocitazione dei testi mediali

I media attivatori di memoria Il contributo della conoscenza storica alla cittadinanza attiva I media attivatori di memoria La memoria come perno della cittadinanza e dell’identità Conoscenza storica, memoria attraverso gli archivi digitali

Gli si pone di fronte in modo integrale e ecologico Come il Media Educator si pone di fronte a Storiaindustria.it Gli si pone di fronte in modo integrale e ecologico Analizza la complessità della struttura, della finalità, del linguaggio Analizza l’aspetto di interattività e partecipazione digitale Riflette su rapporto tra storia e memoria in questo modo agisce in senso educativo

Riflette innanzitutto su Storiaindustria.it e Web 2.0 Riflette innanzitutto su accentuazione degli aspetti di partecipazione alla creazione dei “contenuti” da parte degli utenti attenuazione della distinzione fra consumatori e produttori di informazioni sul carattere “sociale”, comunitario e condiviso delle risorse di rete Ragiona perciò sulla partecipazione e sull’interattività

ma anche singoli Il Web come memoria deposito La Rete appare come un immenso accumulo di documenti ed informazioni anche di natura “storica”, come “il più rivoluzionario magazzino della conoscenza umana nella storia” (The History Highway 2000: a Guide to Internet resources), come potente strumento di democratizzazione e di disintermediazione dell’accesso al sapere A questa visione del Web contribuiscono le politiche di migrazione digitale, proposte da istituzioni archivistiche, biblioteche > A questa modalità del Web appartiene Storiaindustia ma anche singoli

L’uso del Web per conoscere, fare e comunicare storia Come il Media Educator si pone di fronte a Storiaindustria.it Ragiona sul mezzo L’uso del Web per conoscere, fare e comunicare storia nel Web ci sono varie forme di narrazione o rappresentazione del passato con varie finalità sia di informazione/formazione sia di costruzione di identità Ragiona sui materiali sulla provenienza e sulla selezione dei documenti, costituisce una proposta di lettura del passato, il loro montaggio una forma di narrazione; la disintermediazione più un’utopia che una realtà

La griglia Il mezzo I materiali L’uso didattico

Questioni sul mezzo Che cos’è? Un insieme di risorse e strumenti, ma anche una rete collaborativa nella quale soggetti e enti sono direttamente interpellati Che finalità ha? Sia informativa sia formativa Ha senso parlare di soggetto produttore? Ha una molteplicità di soggetti produttori dei materiali; è prodotto in quanto medium da un'equipe di specialisti > presenta un forte carattere soggettivo Quale utente costruisce? Un utente consapevole della natura del materiale, che instaura un rapporto scientifico e non empatico con il patrimonio digitalizzato

Che tipo di competenze multimediali richiede? Che competenze attiva? Questioni sul mezzo II Che tipo di competenze multimediali richiede? Che competenze attiva? Quali riflessioni consente sul Web 2.0?

In Storiaindustria.it troviamo documenti digitalizzati Questioni sui materiali In Storiaindustria.it troviamo documenti digitalizzati Di quali tipologie? Con quale livello di analisi archivistica? È facile o difficile metterli in relazione?

Analisi di singoli documenti Uso didattico Analisi di singoli documenti Costruzione di percorsi utilizzando i materiali per realizzare un proprio progetto Archiviazione di materiali e percorsi didattici per condividere i prodotti Approfondimenti bibliografici e sitografici

Storiaindustria.it e il rapporto tra media e storia Stabilire fondamentali differenze tra i documenti nel caso di documenti audio/video tra fiction e non fiction Contestualizzare i documenti Storicizzare audiovisivi e immagini nel genere e nella storia dei media (quando e a quale livello tecnologico sono stati prodotti, P. Ortoleva) Ragionare sui materiali pensando al passato che raccontano e al presente in cui vengono utilizzati (fonti, strumenti per narrare e agenti di storia, G. De Luna) Ricostruire il dibattito storiografico

Storiaindustria.it e il rapporto tra Media, storia e cittadinanza Consente di far entrare in modo non convenzionale gli studenti nel mondo della storia sul piano documentario e della narrazione Permette di stimolare le conoscenze degli studenti, il dibattito e dare riferimenti storici Aiuta un adolescente a prendere coscienza della storia del lavoro nel proprio territorio consentendo una lettura profonda e non piatta del luogo in cui vive Può indurre, attraverso l'analisi delle sue caratteristiche di mezzo di comunicazione, riflessioni, osservazioni critiche, azioni, comportamenti sociali nel momento in cui richiede competenze di alfabetizzazione e di consapevolezza.

Per concludere (provvisoriamente) Di fronte alle complesse modalità del rapporto fra il Web e il passato, è sufficiente limitarsi ad una fruizione passiva delle immagini del passato prodotte da soggetti istituzionali o no? O non bisogna porsi il problema di come si può diventare soggetti attivi, almeno potenzialmente, nella elaborazione di un proprio rapporto con il passato, almeno con quello che ci coinvolge direttamente, (quello delle proprie comunità, ecc.) come forma di partecipazione e di cittadinanza “telematica”?