Istituzioni di economia, corso serale copertina 15 – Monopolio A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
Istituzioni di economia, corso serale Questo file per Power Point (visibile anche con OpenOffice <www.openoffice.org>) può essere scaricato da web.econ.unito.it/terna/istec/ il nome del file è 15_imprese_settori.ppt (i file sono anche salvati in formato zip se di grandi dimensioni) Il libro di testo ha un sito di appoggio a www.swcollege.com/econ/mankiw/ siti e file A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
caratteristiche di un mercato (di un’impresa) in monopolio Un’azienda è monopolista se: è la sola a vendere il proprio prodotto quel prodotto non ha sostituti “prossimi” (close substitute) ha la possibilità di influenzare il prezzo del suo prodotto caratteristiche di un mercato (di un’impresa) in monopolio A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
Istituzioni di economia, corso serale Il monopolio è determinato da “barriere all’ingresso” (barriers to entry) proprietà (appropriazione) di risorse chiave diritti di esclusiva economia di scala importanti, per cui è più economica la produzione da parte di un unico soggetto piuttosto che da parte di una pluralità Monopolio delle risorse tipi di monopolio Monopolio legale Monopolio naturale A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
Istituzioni di economia, corso serale Costo Monopolio naturale una singola impresa registra economie di scala rilevanti per un ampio intervallo della produzione … ma con l’espansione del mercato la concorrenza può ricomparire monopolio naturale oppure con l’introduzione di regole che suddividano almeno in parte il beneficio delle economie di scala Costo medio totale Quantità di prodotto A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
concorrenza vs. monopolio molti produttori un produttore “vedono” una curva di domanda orizzontale rileva una curva di domanda inclinata negativamente subiscono il prezzo (price taker) fa il prezzo (price maker) vendono qualsiasi quantità allo stesso prezzo se aumenta il prezzo vende di meno, se lo riduce vende di più concorrenza vs. monopolio A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
Istituzioni di economia, corso serale apparente reale curve di domanda Curva di domanda di una impresa in concorrenza (b) Curva di domanda del monopolista Prezzo Prezzo Domanda Domanda Quantità Quantità A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
Istituzioni di economia, corso serale I ricavi di un’impresa in un mercato monopolistico e che quindi fissa il prezzo (si dice anche: è price maker) Ricavo Totale (total revenue, TR) ricavi in monopolio Ricavo Medio (average revenue, AR) anche per il monopolista (monopoly), ricavo medio e prezzo coincidono A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
disc. ricavo marginale e monopolio Discussione: l’andamento del ricavo marginale per un monopolista sarà … disc. ricavo marginale e monopolio Obiettivo didattico: passaggio da price taker a price maker; importanza e esatta definizione delle misure di tipo marginale A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
ricavi marginali in monopolio Ricavo Marginale (marginal revenue, MR) in monopolio il ricavo marginale è inferiore al prezzo al margine il ricavo cresce con la variazione di q. applicata al nuovo prezzo, ma si perde ricavo sulla quantità precedente, per la differenza di prezzo ricavi marginali in monopolio A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
domanda e ricavo marginale in monopolio Prezzo €11 10 9 8 7 6 domanda e ricavo marginale in monopolio 5 4 3 Domanda (ricavo medio) 2 Ricavo marginale 1 -1 1 2 3 4 5 6 7 8 Quantità -2 -3 -4 A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
massimizzazione del profitto 1 Massimizzazione del profitto in monopolio il monopolista massimizza il profitto producendo la quantità per cui il ricavo marginale e il costo marginale sono eguali (NB, anche in concorrenza è così, con RM=costante=P) “usa” la curva di domanda per trovare il prezzo (corrispondente a quel ricavo marginale) che induce i consumatori ad acquistare quella quantità massimizzazione del profitto 1 A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
massimizzazione del profitto 2 Massimizzazione del profitto in monopolio Costi e Ricavi 1. L’intersezione della curva del ricavo marginale con quella del costo marginale determina la quantità che massimizza il profitto… massimizzazione del profitto 2 Costo medio totale A Domanda Costo marginale Ricavo marginale QMAX Quantità A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
massimizzazione del profitto 3 Massimizzazione del profitto in monopolio Costi e Ricavi 2. …e la curva di domanda individua il prezzo coerente con tale quantità. 1. L’intersezione della curva del ricavo marginale con quella del costo marginale determina la quantità che massimizza il profitto… B Prezzo di monopolio massimizzazione del profitto 3 Costo medio totale A Domanda Costo marginale Ricavo marginale QMAX Quantità A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
profitto del monopolista Il profitto del monopolista Costi e Ricavi Costo marginale Prezzo di monopolio E B Profitto di monopolio profitto del monopolista Costo medio totale Costo medio totale D C Domanda Ricavo marginale QMAX Quantità A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
come si misura il profitto Il profitto del monopolista esiste se … Il monopolista registra un profitto se il prezzo è al di sopra del costo medio totale (Può accadere l’opposto, in relazione a prezzo e costo medio totale)? come si misura il profitto A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
concorrenza e monopolio Comparazione tra concorrenza perfetta e monopolio Per un’impresa in concorrenza, il prezzo e il costo marginale sono uguali P = RM = CM Per un’impresa monopolista, il prezzo è superiore al costo marginale P > RM = CM concorrenza e monopolio A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
disc. effetti del monopolio 1 Discussione: ripercorrendo nei dettagli la modalità con cui il monopolista fissa prezzo e quantità, soffermarsi: sulla curva di offerta del monopolista (esiste?) sugli effetti che la decisione del monopolista ha sul benessere disc. effetti del monopolio 1 Obiettivo didattico: che cosa definisce una curva di offerta (o di domanda) in termini causali; gli effetti del monopolio sulla rendita, piuttosto che sul prezzo A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
Monopolio ed economia del benessere Prezzo Costo marginale Valore del compratore Costo del monopolista monopolio e benessere Domanda (valore del compratore) Costo del monopolista Valore del compratore Quantità Il valore del compratore è superiore al costo del venditore Il valore del compratore è inferiore al costo del produttore. Quantità efficiente A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
disc. effetti del monopolio 2 Discussione: il prezzo fissato dal monopolista è più alto di quello determinato in concorrenza: ciò riduce … disc. effetti del monopolio 2 Obiettivo didattico: in economia del benessere dobbiamo considerare la rendita totale e quindi valutare la perdita secca A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
Monopolio ed economia del benessere: perdita secca Prezzo Costo marginale Perdita secca Prezzo di monopolio perdita secca Ricavo marginale Domanda Quantità di monopolio Quantità efficiente Quantità A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
interventi contro i monopoli Interventi di politica economica in presenza di un monopolio Stimolare la concorrenza (normativa antitrust) Regolamentazione del comportamento del monopolista (per lo più fissando il prezzo) Trasformando i monopoli privati in imprese pubbliche Non agire (… il minore dei guai) interventi contro i monopoli A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
Istituzioni di economia, corso serale Discussione: delle quattro possibilità elencate, quando si sia nel caso di monopolio naturale la seconda (regolamentazione del prezzo) presenta le difficoltà più sottili proprio dal punto di vista della teoria economica disc. fissare il prezzo Obiettivo didattico: individuare la complessa sequenza “per massimizzare il benessere il prezzo deve essere uguale al costo marginale, ma in un monopolio naturale a costi medi decrescenti …” A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
Regolamentazione del prezzo perdita Costo medio totale perdita Prezzo regolamentato Costo marginale pari al CM Domanda Quantità regolamentata Quantità A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
eliminare la perdita secca Ritorniamo al tema della perdita secca generata dal monopolio: se si introducesse una perfetta discriminazione di prezzi, cioè se si vendesse a ciascun consumatore il bene considerato esattamente al prezzo che corrisponde alla valutazione del consumatore … (consideriamo il caso del costo marginale costante) eliminare la perdita secca A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
discriminazione nei prezzi 1 Benessere senza discriminazione nei prezzi Prezzo Rendita del consumatore Perdita secca Prezzo di monopolio discriminazione nei prezzi 1 Profitto Costo marginale Ricavo marginale Domanda Quantità venduta Quantità A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
discriminazione nei prezzi 2 Benessere con discriminazione nei prezzi Prezzo Profitto discriminazione nei prezzi 2 Prezzo di monopolio Costo marginale Domanda Ricavo marginale Quantità venduta Quantità A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale
Istituzioni di economia, corso serale Casi pratici di discriminazione dei prezzi (non perfetti, ovviamente): biglietti di spettacoli biglietti aerei (la giustificazione delle tariffe con fine settimana) buoni sconto (il costo del tempo) biglietti per classe, nei trasporti mezzi A.A. 2002-2003 Istituzioni di economia, corso serale