Algoritmi e Strutture Dati Capitolo 2 - Analisi di algoritmi Alberto Montresor Università di Trento This work is licensed under the Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike License. To view a copy of this license, visit http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/ or send a letter to Creative Commons, 543 Howard Street, 5th Floor, San Francisco, California, 94105, USA. © Alberto Montresor
Valutare la complessità in tempo Complessità in tempo: cosa serve? Per stimare il tempo impiegato da un programma Per stimare il più grande input gestibile in tempi ragionevoli Per confrontare l'efficienza di algoritmi diversi Per ottimizzare le parti più importanti “Complessità”: “Dimensione” → “Tempo” Dobbiamo definire “dimensione” e “tempo”! © Alberto Montresor
Criterio di costo logaritmico: Dimensione dell'input Criterio di costo logaritmico: La taglia dell'input è il numero di bit necessari per rappresentarlo Esempio: moltiplicazione di numeri binari lunghi n bit Criterio di costo uniforme La taglia dell'input è il numero di elementi che lo costituiscono Esempio: ricerca minimo in un array di n elementi In molti casi: Possiamo assumere che gli “elementi” siano rappresentati da un numero costante di bit Le due misure coincidono a meno di una costante moltiplicativa © Alberto Montresor
Tempo = “Wall-clock” time: Definizione di tempo Tempo = “Wall-clock” time: Il tempo effettivamente impiegato per eseguire un algoritmo Dipende da troppi parametri: bravura del programmatore linguaggio di programmazione utilizzato codice generato dal compilatore processore, memoria (cache, primaria, secondaria) sistema operativo, processi attualmente in esecuzione Dobbiamo considerare un modello astratto © Alberto Montresor
Tempo = “# operazioni elementari” Definizione di tempo Tempo = “# operazioni elementari” Quali operazioni possono essere considerate elementari? Esempio: min(A, n) Modello di calcolo: rappresentazione astratta di un calcolatore Astrazione: deve semplificare dettagli, altrimenti è inutile Realismo: deve riflettere la situazione reale “Potenza” matematica: deve permettere di trarre conclusioni “formali” sul costo © Alberto Montresor
Da “Wikipedia” © Alberto Montresor
Fondamentale nello studio della calcolabilità Macchina di Turing Meccanismo di controllo (Programma) Testina La macchina: legge il simbolo sotto la testina modifica il proprio stato (finito) interno scrive un nuovo simbolo nella cella muove la testina a destra o a sinistra D a1 a2 … Nastro Cella Marcatore della prima cella Fondamentale nello studio della calcolabilità Non adatto per i nostri scopi Livello troppo basso Non sufficientemente realistico © Alberto Montresor
Random Access Machine (RAM) Memoria: Modello RAM Random Access Machine (RAM) Memoria: Quantità infinita di celle di dimensione finita Accesso in tempo costante (indipendente dalla posizione) Processore (singolo) Set di istruzioni elementari simile a quelli reali: somme, addizioni, moltiplicazioni, operazioni logiche, etc. istruzioni di controllo (salti, salti condizionati) Costo delle istruzioni elementari Uniforme, ininfluente ai fini della valutazione (come vedremo) © Alberto Montresor
Tempo di calcolo di min() Ogni istruzione richiede un tempo costante per essere eseguita Costante diversa da istruzione a istruzione Ogni istruzione viene eseguita un certo # di volte, dipendente da n © Alberto Montresor
Tempo di calcolo di binarySearch() Il vettore viene suddiviso in due parti © Alberto Montresor
Tempo di calcolo di binarySearch() Assunzioni Per semplicità, assumiamo n potenza di 2: n =2k L’elemento cercato non è presente (caso pessimo) Ad ogni suddivisione, scegliamo sempre la parte DX di dimensione n/2 (caso pessimo) Due casi Equazione di ricorrenza Q: In che condizioni si verifica il caso pessimo in cui viene scelto sempre il lato destro? A: Quando viene cercato un valore che è maggiore del massimo. © Alberto Montresor
Tempo di calcolo di binarySearch() Soluzione ricorrenza per sostituzione Ricordate che n = 2k ⇒ k = log n © Alberto Montresor
Analisi del caso pessimo La più importante Analisi di algoritmi Analisi del caso pessimo La più importante Il tempo di esecuzione nel caso peggiore è un limite superiore al tempo di esecuzione per qualsiasi input Per alcuni algoritmi, il caso peggiore si verifica molto spesso Es.: ricerca di dati non presenti in un database Il caso medio è spesso cattivo quanto quello peggiore Vedi insertionSort() Analisi del caso medio Difficile in alcuni casi: cosa si intende per “medio”? Distribuzione uniforme Analisi del caso ottimo Può avere senso se l’input ha una distribuzione particolare © Alberto Montresor
Limiti asintotici superiori e inferiori E’ difficile dare una spiegazione completa a questo punto. Sarebbe meglio introdurre semplicemente la notazione. © Alberto Montresor
Algoritmi: primi esempi 2 X 2 = 5 Nei prossimi lucidi, vedremo alcuni semplici algoritmi Somme e moltiplicazioni (!) Ordinamento Vogliamo riflettere su: In alcuni casi, si può migliorare quanto si ritiene “normale” In altri casi, è impossibile fare di meglio Qual è il rapporto fra un problema computazionale e l'algoritmo? © Alberto Montresor
Moltiplicare numeri complessi Ricordate come moltiplicare due numeri complessi? (a+bi)(c+di) = [ac – bd] + [ad + bc]i Input: a, b, c, d Output: ac-bd, ad+bc Modello di calcolo: Costo moltiplicazione: 1, costo addizione/sottrazione: 0.01 Domande Quanto costa l'algoritmo “banale” dettato dalla definizione? Potete fare di meglio? (Soluzione di Gauss) Qual è il ruolo del modello di calcolo? Input: a, b, c, d, Output: A1 = ac − bd, A2 = ad + bc m1 = ac m2 = bd A1 = m1−m2=ac−bd m3 = (a+b)(c+d)=ac+ad+bc+bd A2 = m3−m1−m2=ad+bc © Alberto Montresor
Moltiplicare numeri complessi Questioni aperte... Si può fare di meglio? Oppure, è possibile dimostrare che non si può fare di meglio? Alcune riflessioni In questo modello “estremamente semplice”, effettuare 3 moltiplicazioni invece di 4 risparmia il 25% del costo Esistono contesti in cui effettuare 3 moltiplicazioni invece di 4 può produrre un risparmio maggiore © Alberto Montresor
* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * + Sommare numeri binari Algoritmo elementare della somma - sum() richiede di esaminare tutti gli n bit costo totale cn (c ≡ costo per sommare tre bit e generare riporto) Domanda Esiste un metodo più efficiente? * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * + * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * © Alberto Montresor
Moltiplicare numeri binari Algoritmo “elementare” del prodotto - prod() * * * * * * * x * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * n2 * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * © Alberto Montresor
Moltiplicare numeri binari Confronto fra i costi di esecuzione Somma: Tsum(n) = c1n Prodotto: Tprod(n) = c2n2 + c3n Si potrebbe erroneamente concludere che... Il problema della moltiplicazione è inerentemente più costoso del problema dell'addizione “Conferma” la nostra esperienza © Alberto Montresor
Moltiplicare numeri binari Confronto fra problemi Per provare che il problema del prodotto è più costoso del problema della somma, dobbiamo provare che non esiste una soluzione in tempo lineare per il prodotto Abbiamo confrontato gli algoritmi, non i problemi A parità di dimensione dell'input: l'algoritmo di somma è più efficiente dell'algoritmo del prodotto Questione aperta se esista un algoritmo in tempo lineare per il prodotto Esiste comunque la possibilità di migliorare © Alberto Montresor
Moltiplicare numeri binari Un metodo algoritmico: divide-et-impera Divide: dividi il problema in sottoproblemi di dimensioni inferiori Impera: risolvi i sottoproblemi in maniera ricorsiva Combina: unisci le soluzioni dei sottoproblemi in modo da ottenere la risposta del problema principale Moltiplicazione ricorsiva X = a 2n/2 + b Y = c 2n/2 + d XY = ac 2n + (ad+bc) 2n/2 + bd Nota: Moltiplicare per 2t ≡ shift di t posizioni, in tempo lineare Sommare due vettori di bit anch’esso in tempo lineare a b c d © Alberto Montresor
Moltiplicare numeri binari Algoritmo pdi(): prodotto divide-et-impera Costo della procedura pdi() Introdurre il concetto di pseudo-codce Sottolineare la sua importanza © Alberto Montresor
Svolgere la ricorsione n n 1 n/2 + n/2 + n/2 + n/2 n/2 n/2 n/2 n/2 2 n/4 n/4 n/4 n/4 n/4 n/4 n/4 n/4 n/4 n/4 n/4 n/4 n/4 n/4 n/4 n/4 Level i is the sum of 4i copies of n/2i i Livello i: ∑4i istanze di dimensione n/2i . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . log2 n ................................................................................................... 1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+1+ 1+1+1+1+1+1+1+1+1+1 © Alberto Montresor
Moltiplicare numeri binari Confronto fra algoritmi: tutto questo lavoro per niente? Tprod(n) = O(n2) Tpdi(n) = O(n2) La versione ricorsiva chiama se stessa 4 volte. X = a 2n/2 + b Y = c 2n/2 + d XY = ac 2n + (ad+bc) 2n/2 + bd Domanda E' possibile ridurre il numero di moltiplicazioni? © Alberto Montresor
Moltiplicazione di Karatsuba (1962) Gaussified-product (Karatsuba 1962) A1 = ac A3 = bd m = (a+b)(c+d)=ac+ad+bc+bd A2 = m−A1−A3=ad+bc © Alberto Montresor
Moltiplicare numeri binari Gaussified-product (Karatsuba 1962) Esempio: Tpdi(106) =1012 Tkaratsuba(106) = 3⋅109 Conclusioni L'algoritmo “naif” non è sempre il migliore... ... può esistere spazio di miglioramento... ... a meno che non sia possibile dimostrare il contrario! n=1000 n^2 = 1.000.000 n^1.58 = 54954.1 n log n log log n = 9965 La versione n log n log log n è di Schönhage and Strassen 1971, Knuth 1981 © Alberto Montresor
Problema dell'ordinamento Input: una sequenza A di n numeri <a1, a2, ..., an> Output: una permutazione B=<b1, b2, ..., bn> di A tale per cui b1 ≤ b2 ≤ ... ≤ bn Algoritmo “naif” Generare tutte le permutazioni (n!) e verificare in tempo O(n) se sono ordinate Costo totale: O(n n!) © Alberto Montresor
Complessità (caso medio, pessimo, ottimo) Selection sort Complessità (caso medio, pessimo, ottimo) © Alberto Montresor
Algoritmo efficiente per ordinare piccoli insiemi di elementi Insertion Sort Algoritmo efficiente per ordinare piccoli insiemi di elementi Come ordinare una sequenza di carte da gioco “a mano” © Alberto Montresor
Insertion Sort - Analisi Per questo algoritmo: Il costo di esecuzione non dipende solo dalla dimensione... ma anche dalla distribuzione dei dati in ingresso Domande Qual è il costo nel caso il vettore sia già ordinato? Qual è il costo nel caso il vettore sia ordinato in ordine inverso? Cosa succede “in media”? Informalmente © Alberto Montresor
E' basato sulla tecnica divide-et-impera vista in precedenza Divide: Merge Sort Insertion Sort E' basato su un approccio incrementale (A[1...j-1] ordinato, aggiungi A[j]) Merge Sort E' basato sulla tecnica divide-et-impera vista in precedenza Divide: Dividi l'array di n elementi in due sottovettori di n/2 elementi Impera: Chiama MergeSort ricorsivamente su i due sottovettori Combina: Unisci (merge) le due sequenze ordinate © Alberto Montresor
Il nucleo di Merge Sort è nel passo combina (merge) merge(A, primo, ultimo, mezzo) A è un array di lunghezza n primo, ultimo, mezzo indici tali per cui 1 ≤ primo ≤ mezzo < ultimo ≤ n La procedura merge() suppone che i sottovettori A[primo...mezzo] e A[mezzo+1...ultimo] siano ordinati I due vettori vengono fusi in un unico sottovettore ordinato A[primo...ultimo] Qual è l'idea? Fondere i due sottovettori “sfruttando” il fatto che sono ordinati © Alberto Montresor
Merge Sort © Alberto Montresor
Come funziona merge(): A B 1 5 7 + 2 4 6 5 7 + 2 4 6 1 5 7 + 4 6 1 2 Merge Sort Come funziona merge(): A B 1 5 7 + 2 4 6 5 7 + 2 4 6 1 5 7 + 4 6 1 2 5 7 + 6 1 2 4 7 + 6 1 2 4 5 7 + 1 2 4 5 6 + 7 1 2 4 5 6 1 2 4 + 5 6 7 Domanda Costo computazionale di merge() © Alberto Montresor
Chiama ricorsivamente se stesso e usa merge() per unire i risultati Merge Sort Programma completo Chiama ricorsivamente se stesso e usa merge() per unire i risultati Caso base: sequenze di lunghezza ≤ 1 sono già ordinate © Alberto Montresor
Merge Sort Partizionamento Merge © Alberto Montresor
Una assunzione semplificativa Analisi di Merge-Sort Una assunzione semplificativa n=2k, ovvero l'altezza dell'albero di sottodivisioni è esattamente k tutti i sottovettori hanno dimensioni che sono potenze esatte di 2 Costi di Merge Sort Risoluzione della ricorrenza Domanda Ricavare questo risultato svolgendo l’equazione di ricorrenza © Alberto Montresor
Confronto fra ordini di grandezza © Alberto Montresor
Limitazioni inferiori e algoritmi ottimi Dato un problema Se trovate un algoritmo A con complessità O(g(n)), avete stabilito un limite superiore alla complessità del problema - g(n) Se dimostrate che qualunque algoritmo per il problema deve avere complessità Ω(f(n)), avete stabilito un limite inferiore alla complessità del problema - f(n) Se f(n)=g(n), allora A è un algoritmo ottimo © Alberto Montresor
Limitazioni inferiori - tecniche Dimensione dei dati Se un problema ha in ingresso n dati e richiede di esaminarli tutti, allora una limitazione inferiore della complessità è Ω(n) Esempio: sommare due numeri binari Eventi contabili Se un problema richiede che un certo evento sia ripetuto almeno n volte, allora una limitazione inferiore della complessità è Ω(n) Esempio: ricerca del minimo richiede almeno n-1 confronti Oracolo Se un oracolo, utilizzando una certa regola ignota all’algoritmo, “divina” ad ogni opportunità la situazione più sfavorevole, allora combattendo contro di esso si può individuare una limitazione inferiore Esempio: merge() © Alberto Montresor
Limitazioni inferiori Caveat emptor! Le tecniche illustrate sono semplici, ma nascondono sottigliezze Fare attenzioni alle assunzioni di base Ricerca in vettore ordinato: O(log n), non O(n)! Ricerca del minimo in vettore ordinato: O(1), non O(n)! Esempio più complesso: ordinamento Limitazione inferiore Ω(n) - perché? Limitazione superiore O(n log n) Possiamo “restringere” questo scarto? Più avanti mostremo... © Alberto Montresor
Limitazioni inferiori Caveat emptor! Le tecniche illustrate sono semplici, ma nascondono sottigliezze Fare attenzioni alle assunzioni di base Ricerca in vettore ordinato: O(log n), non O(n)! Ricerca del minimo in vettore ordinato: O(1), non O(n)! Esempio più complesso: ordinamento Limitazione inferiore Ω(n) - perché? Limitazione superiore O(n log n) Possiamo “restringere” questo scarto? Più avanti mostreremo... che Merge Sort è ottimo, in quanto è possibile dimostrare che Ω(n log n) è un limite inferiore all’ordinamento per gli algoritmi basati su confronti © Alberto Montresor
I numeri da ordinare sono compresi in un range [1..k] Counting Sort Come funziona: I numeri da ordinare sono compresi in un range [1..k] Costruire un array B[1..k] che conta il numero di volte che compare un valore in [1..k] Ricollocare i valori così ottenuti in A © Alberto Montresor
Se k è O(n), allora la complessità è O(n) Counting Sort Complessità O(n+k) Se k è O(n), allora la complessità è O(n) Discussione su limite inferiore Counting Sort non è basato su confronti Abbiamo cambiato le condizioni di base Se k è O(n3), questo algoritmo è peggiore di tutti quelli visti finora © Alberto Montresor
Per risolvere le relazioni di ricorrenza Tecniche di analisi Per risolvere le relazioni di ricorrenza Analisi per sostituzione (accennata) Analisi per livelli (accennata) Relazioni di ricorrenza comuni Ricorrenze lineari di ordine costante Ricorrenze lineari con partizione bilanciata Analisi per tentativi Alla lavagna! © Alberto Montresor
Operazioni costose e meno costose Analisi ammortizzata Si considera il tempo richiesto per eseguire, nel caso pessimo, un'intera sequenza di operazioni Sequenza Operazioni costose e meno costose Se operazioni più costose sono poco frequenti, allora il loro costo può essere ammortizzato dalle operazioni meno costose Importante differenza Analisi del caso medio: basata su probabilità, su singola operazione Analisi ammortizzata: deterministica, su operazioni multiple, caso pessimo © Alberto Montresor
Metodi per l'analisi ammortizzata Metodo dell'aggregazione Si calcola la complessità O(f(n)) per eseguire n operazioni in sequenza nel caso pessimo Il costo ammortizzato di una singola operazione è O(f(n)/n) Metodo degli accantonamenti (o del contabile) Alle operazioni vengono assegnati costi ammortizzati che possono essere maggiori/minori del loro costo effettivo Provare che la somma dei costi ammortizzati è un limite superiore al costo effettivo Metodo del potenziale Lo stato del sistema viene descritto tramite differenze di potenziale Tecnica derivata dalla fisica © Alberto Montresor
Implementiamo un contatore binario di k bit con un array di bit Esempio Contatore binario Implementiamo un contatore binario di k bit con un array di bit Un numero binario x registrato in A ha il bit meno significativo in A[0] e il più significativo in A[k-1] per cui: Supponiamo che A venga usato per contare a partire da x=0 usando l’operazione di incremento © Alberto Montresor
Esempio - Contatore x A[7] A[6] A[5] A[4] A[3] A[2] A[1] A[0] costo 2 0 0 0 0 0 0 1 0 3 1 0 0 0 0 0 0 0 1 1 x A[7] A[6] A[5] A[4] A[3] A[2] A[1] A[0] costo 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0 0 1 1 4 5 0 0 0 0 0 1 0 1 8 7 0 0 0 0 0 1 1 1 11 6 0 0 0 0 0 1 1 0 10 16 0 0 0 1 0 0 0 0 31 4 0 0 0 0 0 1 0 0 7 15 0 0 0 0 1 1 1 1 26 10 0 0 0 0 1 0 1 0 18 9 0 0 0 0 1 0 0 1 16 8 0 0 0 0 1 0 0 0 15 14 0 0 0 0 1 1 1 0 25 13 0 0 0 0 1 1 0 1 23 12 0 0 0 0 1 1 0 0 22 11 0 0 0 0 1 0 1 1 19 © Alberto Montresor
Limite superiore O(nk) per una sequenza di n incrementi Esempio - Contatore Analisi “grossolana” Una singola operazione di incremento richiede tempo O(k) nel caso pessimo Limite superiore O(nk) per una sequenza di n incrementi Considerazioni per un'analisi più stretta Possiamo però osservare che il tempo necessario ad eseguire l’intera sequenza è proporzionale al numero di bit che vengono modificati Quanti bit vengono modificati? © Alberto Montresor
Esempio: funzionamento 2 0 0 0 0 0 0 1 0 3 1 0 0 0 0 0 0 0 1 1 x A[7] A[6] A[5] A[4] A[3] A[2] A[1] A[0] costo 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0 0 1 1 4 5 0 0 0 0 0 1 0 1 8 7 0 0 0 0 0 1 1 1 11 6 0 0 0 0 0 1 1 0 10 16 0 0 0 1 0 0 0 0 31 4 0 0 0 0 0 1 0 0 7 15 0 0 0 0 1 1 1 1 26 10 0 0 0 0 1 0 1 0 18 9 0 0 0 0 1 0 0 1 16 8 0 0 0 0 1 0 0 0 15 14 0 0 0 0 1 1 1 0 25 13 0 0 0 0 1 1 0 1 23 12 0 0 0 0 1 1 0 0 22 11 0 0 0 0 1 0 1 1 19 © Alberto Montresor
Esempio – Metodo dell'aggregazione Dalla simulazione si vede che: A[0] viene modificato ad ogni incremento del contatore, A[1] viene modificato ogni 2 incrementi, A[2] viene modificato ogni 4 incrementi.... In generale, A[i] viene modificato ogni 2i incrementi Quindi: Costo aggregato: Costo ammortizzato: 2n/n = 2 = O(1) © Alberto Montresor
Metodo degli accantonamenti o del contabile Si assegna un costo ammortizzato distinto(*) ad ognuna delle operazioni possibili Il costo ammortizzato può essere diverso dal costo effettivo Le operazioni meno costose vengono caricate di un costo aggiuntivo detto credito costo ammortizzato = costo effettivo + credito prodotto I crediti accumulati saranno usati per pagare le operazioni più costose costo ammortizzato = costo effettivo – credito consumato (*) Nell'aggregazione, abbiamo calcolato costo ammortizzato costante © Alberto Montresor
Come assegnare costi ammortizzati? Lo scopo è: dimostrare che la somma dei costi ammortizzati ai è un limite superiore ai costi effettivi ci: dimostrare che il valore così ottenuto è “poco costoso” Alcuni punti da ricordare La dimostrazione deve essere valida per tutte le sequenze di input (caso pessimo) Il credito è espresso dalla seguente formula e quindi è positivo © Alberto Montresor
Esempio – Metodo degli accantonamenti Costi Costo effettivo dell'operazione increment(): d (dove d è il numero di bit che cambiano valore) Costo ammortizzato dell'operazione increment(): 2 1 per cambio del bit da 0 a 1 (costo effettivo) 1 per il futuro cambio dello stesso bit da 1 a 0 Ne segue che: in ogni istante, il credito è pari al numero di bit 1 attualmente presenti Costo totale ammortizzato: O(n) © Alberto Montresor
Si associa alla struttura dati D una funzione di potenziale Φ(D) Metodo del potenziale Come funziona Si associa alla struttura dati D una funzione di potenziale Φ(D) Requisiti: le operazioni meno costose devono incrementare Φ(D) le operazioni più costose devono decrementare Φ(D) Costo ammortizzato: sommatoria del costo effettivo e della variazione di potenziale © Alberto Montresor
Il costo ammortizzato di una sequenza di n operazioni è: Metodo del potenziale Il costo ammortizzato di una sequenza di n operazioni è: Se la variazione di potenziale Φ(Dn)-Φ(D0) è non negativa: il costo ammortizzato A è un limite superiore al costo reale Altrimenti: la variazione di potenziale negativa deve essere compensata da un aumento adeguato del costo ammortizzato delle operazioni. © Alberto Montresor
Esempio 2 – Metodo del potenziale Scegliamo come funzione potenziale Φ(A) il numero bit 1 presenti nel contatore Nota: t è il numero di bit 1 incontrati a partire dal meno significativo, prima di incontrare un bit 0 Partendo dal valore 0 All'inizio, zero bit accesi → Φ(A0) = 0 Alla fine, Φ(An) ≥ 0 → la differenza di potenziale è non negativa operazione costo differenza di costo effettivo potenziale ammortizzato add 1+t -t+1 2 © Alberto Montresor
Esercizi Esercizio 1 Dato un array A[1..n] di interi e un intero v, descrivere un algoritmo che determini se esistono due elementi in A la cui somma è esattamente v Esercizio 2 Dato un array A[1..n] di interi positivi, descrivere un algoritmo O(n) che determini se esistono due elementi in A la cui somma è esattamente 17 Esercizio 3 Siano date n monete d'oro, tutte dello stesso peso tranne una contraffatta che pesa meno, ed una bilancia con due piatti.Disegnare un algoritmo per individuare la moneta contraffatta in al più log n pesate. © Alberto Montresor