Paolo Bagnaia - Il collider e+e- LEP1 Il collider e + e - LEP - sommario il collider e + e - LEP; il processo di creazione e accelerazione di elettroni.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Ricerca di Supersimmetria in eventi con due jet ad alto PT a LHC
Advertisements

Misura dei rapporti di decadimento
Produzione di W ± e Z 0 Lezione 15 UA1 e LEP riferimento KANE 10, PERKINS 7, web.
Gli Acceleratori e i Rivelatori di Particelle
Onde elettromagnetiche nel vuoto
Meccanica 2 1 marzo 2011 Cinematica in una dimensione
protone o neutrone (nucleone)
Lez. 3 - Gli Indici di VARIABILITA’
7/10/2008Paolo Checchia riunione CMS Pd1 CMS Esperimento a LHC la macchina pp a più alta energia mai costruita al mondo: 7 TeV + 7 TeV (si inizia a 5+5)
Ricerca di tecnologia Di Alex Dichirico
Teoria delle stringhe Ricerca di tecnologia Di Alex Dichirico.
Produzione di beauty in collisori ee
Protone p+ p0 p- f e+ e- m+ nm m- e n assorbitore Sciame adronico
Targhette Polarizzate Attive ( Elettroni / Nuclei ) Fisica Neutrino e Violazioni Parita Fisica del neutrino e Interazioni che Violano Parita Targhette.
Padova 15 Marzo 2005 Masterclasses 2005Flavio Dal Corso Preparazione agli esercizi 1° esercizio: misura dei rapporti di decadimenti della Z°. Un po di.
La molecola H2 r21 z x 1 2 r1A A B R r2B r2A r1B
Sezione d’urto (t. ondulatoria)
Velocità media Abbiamo definito la velocità vettoriale media.
Particelle cariche Perdita energia Deflessione Fenomeni principali:
Lezione 4 Cenni di relatività speciale: trasformazioni di Lorentz, invarianti di Lorentz, variabili di Mandelstam, relazioni fondamentali: massa, impulso,
G. Pugliese Biofisica, a.a Raggi cosmici Sono particelle e nuclei atomici di alta energia che, muovendosi quasi alla velocità della luce, colpiscono.
Lezione 5… Interazione delle particelle con la materia
Lezione 15 Rivelatori a stato solido
Rivelatori di Particelle
Rivelatori di Particelle1 Lezione 23 LHCb Introduzione Motivazione fisica: Studiare la fisica del B con particolare riguardo alla violazione di CP ed alla.
Lezione 8 Perdita di energia di e±
Paolo Bagnaia - La fisica e+e-1 Le interazioni e + e -
LHC : rivelatori (2) Paolo Bagnaia - I rivelatori di LHC (2)
Paolo Bagnaia - La fisica e+e- : il bosone di Higgs a LEP II nel Higgs a LEP II : la crisi dellanno 2000.
I rivelatori di LEP - sommario
Paolo Bagnaia - Il top a CDF1 CDF è un rivelatore al Collider antiprotone-protone di Fermilab; Fermilab opera a s = 1.8 TeV nel CM antiprotone-protone.
Paolo Bagnaia - La fisica e+e- : modello standard e dati1 Dati LEP SM - sommario tutti i dati di LEP (LEP I, LEP II, tutti gli esperimenti) sono confontati.
Paolo Bagnaia - Interazioni adroniche ad alto pT1 Interazioni adroniche ad alto p T.
Paolo Bagnaia - La fisica e+e- : il bosone di Higgs a LEP II1 Higgs a LEP II < 2000.
Reazioni primarie in alta atmosfera:
Fisica delle particelle elementari
1 Lezione 21 Interazione elettrodebole Modello Standard.
Studio preliminare della produzione Z+b all'esperimento ATLAS ad LHC 1 30/03/2005 Studio preliminare della produzione Z+b nellesperimento ATLAS ad LHC.
Ricostruzione delle tracce di muone nello spettrometro dell’esperimento ATLAS Il lavoro di questo tesi ha come oggetto la ricostruzione delle tracce di.
Universita' degli Studi di Torino Studio della reazione pp qqW L W L qq qq al rivelatore CMS ad LHC Gianluca CERMINARA.
Un rivelatore per la misura dellENERGIA: il calorimetro ZDC Problema: misurare lenergia di particelle ultra-relativistiche (adroni, elettroni, fotoni)
Rivelazione e misura di mesoni 0 con il rivelatore ICARUS T600 A. Menegolli – Collaborazione ICARUS A. Menegolli – Collaborazione ICARUS Università degli.
30-Ott-081 Riassunto della lezione precedente teoria generale dello scattering da sonda leptonica: sez. durto per scattering inclusivo elastico da particella.
22-Oct-091 Riassunto della lezione precedente struttura generale di simmetria dello spettro di mesoni e barioni ! modello a quark costituenti evidenza.
p= 8.97 Ne KHz (Ne = densità degli elettroni liberi in cm-3)
1 Come riconoscere gli eventi Marcella Capua 9 th International Masterclasses 2013.
I principali tipi di grafici
Scattering in Meccanica Classica
Rivelazione e misura di mesoni 0 con il rivelatore ICARUS T600 A. Menegolli – Collaborazione ICARUS A. Menegolli – Collaborazione ICARUS Università degli.
1 Violazione di CP nei B Interpretazione del modello a quark: (b = +1) (b =  1) Perche’ e’ importante?  settore dei B molto piu’ ricco dei K  con effetti.
M. Biglietti Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Fisica delle particelle elementari
Fisica agli Acceleratori di Particelle
Proprietà generali dei rivelatori
Masterclass 2011 L’esercizio Z ad ATLAS Lecce, 22 marzo 2011.
Misure esclusive ed inclusive di |V cb | nei decadimenti semileptonici dei mesoni B Diego Monorchio Università “Federico II” di Napoli e INFN Incontri.
U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.
Dottorato in Fisica XX Ciclo Padova 1 Giugno 2005 Ezio Torassa Ricerca dell'Higgs a LEP L’ accoppiamento del campo di Higgs ai bosoni vettori ed ai fermioni.
Modelli classici e quantistici di scattering elettrone-fotone V. Petrillo.
Decadimenti semileptonici del B e misura di |V ub | Francesco Gallo Università di Torino & INFN XVI IFAE Torino, 14 Aprile 2004.
03-Nov-141 Riassunto della lezione precedente Linee generali della teoria dello scattering con sonde elettromagnetiche: - sezione d’urto inclusiva - sezione.
Esperimento OPAL Collaborazione di circa 300 fisici
Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa Verifica del modello standard a LEP SLC e al Tevatron 1) Gli acceleratori LEP, SLC e Tevatron.
1 Calcolo delle sezioni d’urto π + π - γ e μ + μ - γ in Kloe attraverso l’indagine statistica LABORATORI NAZIONALI DI FRASCATI STAGES ESTIVI RESIDENZIALI.
Paolo Bagnaia - L'Higgs a LHC1 Il bosone di Higgs a LHC.
29-Nov-121 Riassunto della lezione precedente Linee generali della teoria dello scattering con sonde elettromagnetiche: - sezione d’urto inclusiva - sezione.
Il gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze Fisiche dell’Università di Napoli “Federico II” partecipa a due esperimenti di fisica delle altissime.
2. Il Modello Standard del Microcosmo Ricerca del Bosone di Higgs a LHC Pergola Aprile Il Modello Standard (SM) è descritto nelle 3 diapositive.
1 SEZIONE D ’ URTO ci dà informazioni su: 1) Tipo di interazione (forte, e.m., debole) che è causa della diffusione e rende la diffusione più o meno probabile.
1 La sezione d'urto differenziale d  nell'elemento di angolo solido d  è definita come il rapporto tra il numero di particelle deflesse in d  al secondo.
Transcript della presentazione:

Paolo Bagnaia - Il collider e+e- LEP1 Il collider e + e - LEP - sommario il collider e + e - LEP; il processo di creazione e accelerazione di elettroni e positroni; principali parametri di LEP; la luminosità ai collider; la luminosità integrata a LEP nei vari anni; effetti della radiazione di sincrotrone; S LAC L INEAR C OLLIDER : i collider lineari; la luminosità effettiva; misura della luminosità. [altra discussione sulle macchine acceleratrici nelle lezioni su LHC vedi]

Paolo Bagnaia - Il collider e+e- LEP2 LEP e gli esperimenti 2 R ~ 27 Km; 4 exp. simmetrici; e ± accelerati a ~20 GeV, poi immessi in LEP; ALEPH DELPHI OPAL L3 LEP 1 Km SPS PS France Switzerland

Paolo Bagnaia - Il collider e+e- LEP3 e + e - : LIL, EPA, PS, SPS, LEP

Paolo Bagnaia - Il collider e+e- LEP4 laccelerazione di e ± e ± : LIL ( 200/ 600 MeV); EPA (600 MeV); PS ( 3.5 GeV); SPS ( 22 GeV); LEP. NB : in genere, per le macchine che accelerano sia e ± sia p, E(e ± ) / E(p) ~ 10% (bremsstrahlung).

Paolo Bagnaia - Il collider e+e- LEP5 LEP parametroLEP ILEP II Circonferenza (Km)26.66 E max (GeV)50105 Luminosità max (10 30 cm -2 s -1) ~25~100 tempo tra due collisioni ( s) 22 (11)22 lunghezza dei pacchetti (cm)1.8 raggio orizz. dei pacchetti ( m) raggio vert. dei pacchetti ( m)2.5 8 energia di iniezione (GeV)22 particelle/pacchetto (10 11) 4.5 n. pacchetti4+4 (8+8)4 anno di inizio PDG, § 22, pag 161, per LHC, vedi oltre

Paolo Bagnaia - Il collider e+e- LEP6 la luminosità ai collider - 1 N 1 particelle in ogni pacchetto di p. orarie; N 2 (…) antiorarie; supponiamo i pacchetti cilindrici S×, costante; supponiamo che le N 1 particelle compiano un piccolo tratto x allinterno del pacchetto con N 2 ; la probabilità di interazione per ogni particella è: p 1 (x) = 1 - exp (- T x) T x = N 2 T x / (S ); il numero totale di interazioni / incrocio è : = N 1 p 1 () = N 1 N 2 T / S; [NB non dipende da ] il numero di incroci/s è [k = numero di pacchetti, ƒ = frequenza di rivoluzione] n c = k × ƒ pertanto, la frequenza totale di interazione è : F = L T = × n c = N 1 N 2 k ƒ T / S A B C N 2 N 1 S L = N 1 N 2 k ƒ / S

Paolo Bagnaia - Il collider e+e- LEP7 la luminosità ai collider - 2 N 2 N 1 S il modellino sviluppato non è realistico, però alcuni punti sono corretti : la luminosità (in collisioni ad angolo 0) non dipende da ed è inversamente proporzionale alla sezione trasversa efficace dei pacchetti (4 x y ) ; è direttamente proporzionale al numero di particelle / pacchetto, al numero dei pacchetti ed alla frequenza di rivoluzione (supponiamo k 1 =k 2 k); [NB in un punto di interazione dato, il numero di collisioni aumenta k ; anche il numero di punti di interazione aumenta k; ciò crea collisioni inutili tenere i pacchetti separati fuori dalle zone di interazione equipaggiate con rivelatori, ex. con uno schema a pretzel] A B C N 1 N 2 k ƒ 4 x y L =L =

Paolo Bagnaia - Il collider e+e- LEP8 LEP : luminosità integrata vs anno LEP I LEP II

Paolo Bagnaia - Il collider e+e- LEP9 LEP : s vs anno LEP I LEP II

Paolo Bagnaia - Il collider e+e- LEP10 la luminosità integrata a LEP :

Paolo Bagnaia - Il collider e+e- LEP11 la radiazione di sincrotrone (bremsstrahlung) E orbita = 4 / 3 Q / LEP, = 4.25 × 10 3 m; E e± orbita (MeV) = 8.85 × E 4 (GeV) / R (Km); in QED, la bremsstrahlung ha uno spettro di valori; la formula fornisce il valore medio; un ulteriore effetto è lallargamento del fascio, sia nelle coordinate spaziali, sia in quelle degli impulsi, nel piano di deflessione magnetica (i.e. nel piano orizzontale). E fascio (GeV) s (GeV) E orbit a (GeV) e±e± B [fascio entrante/uscente dal piano del disegno]

Paolo Bagnaia - Il collider e+e- LEP12 S LAC L INEAR C OLLIDER L (progetto) = 6×10 30 cm -2 s -1 ; s < 100 GeV; 1 exp : Mark II SLD. polarizzazione

Paolo Bagnaia - Il collider e+e- LEP13 collider lineari o circolari ? un argomento euristico collider circolari (lanello costa raggio, la potenza dei fasci E 4 / R) : $ = a R + b E 4 / R; $ / R = 0 a = b E 4 / R 2 R = (b/a) ½ E 2 ; $ = 2 (ab) ½ E 2 ; cioè, R E 2 ; $ E 2 ; collider lineari (macchina + potenza energia) : R E; $ E; con la tecnologia attuale, il punto di incrocio è a GeV; LEP, con ogni probabilità, sarà il collider e + e - di più alta energia mai costruito dalluomo; per p, ±, etc. la storia è differente (v. LHC). $ s GeV

Paolo Bagnaia - Il collider e+e- LEP14 frequenza di eventi a LEP la luminosità scritta sui libri è quella di picco, raggiunta nei primi minuti dopo laccelerazione; poniamo L = 2×10 31 cm -2 s -1 ; tot (e + e - Z, s=m Z ) 40 nb (v. oltre); r(e + e - Z, s=m Z ) = L tot = 0.8 Hz; 60 K eventi / giorno 10 M eventi / anno (??? no !!!); … ma … L ( t ) = L 0 exp (-t / )(effetti stocastici sul fascio) (+ riaggiustamenti dellottica) in conclusione, ½ L max + techn. stop, manutenzione, studi di macchina, errori … efficienza globale ~ ¼ + presa dati a s m Z (per misurare line LEP 1 : 4 M eventi adronici / 4 anni L (t) / L 0 t (h)

Paolo Bagnaia - Il collider e+e- LEP15 LEP, come ogni altro esperimento, osserva direttamente numeri di eventi oppure distribuzioni differenziali rispetto a qualche variabile cinematica (x); lobiettivo da raggiungere è la misura di sezioni durto [differenziali] : N exp = L int ( s exp + b b ) exp = [(N exp / L int ) - b b ] / s [d exp /dx=(…)] N exp : numero osservato di eventi; b : valore calcolato del fondo; s,b : efficienze calcolate per segnale e fondo; [errori]: N exp = N exp ; s,b = sistematiche; il problema è L int, la luminosità integrata dei dati (uguale per segnale e fondo); LEP misura L int da un processo (lumi) di sezione durto calcolabile, acquisito contemporaneamente ai dati ( tenere conto di tutte le inefficienze) : L int = N lumi / ( lumi lumi + b-lumi b-lumi ) si introducono così tre nuovi errori di misura : (1, statistico) N lumi = N lumi, (2, sistematico) lumi,b-lumi, b-lumi, (3, teorico) lumi teoria. la misura della luminosità - 1

Paolo Bagnaia - Il collider e+e- LEP16 la misura della luminosità - 2 il processo utilizzato ( lumi ) è lo scattering e + e - e + e - (Bhabha) a piccolo ; si pensa infatti che esso, per 0°, sia dominato dallo scambio di un nel canale t, mentre sono depressi i diagrammi (a) con scambio di un /Z nel canale s; (b) con scambio di uno Z ( ) nel canale t; gli esperimenti LEP hanno pertanto dei calorimetri e.m. a piccolo angolo per identificare e misurare gli e ± (luminometri, a forma di anello); è essenziale arrivare a valori piccoli di, per minimizzare (ricordare d Rutherford / dcos -4 ) e avere piccolo errore di misura in, per ridurre le sistematiche [tipicamente a LEP 25 mrad lumi 60 mrad]. e+e+ e-e- e+e+ e-e- lumi [non in scala]

Paolo Bagnaia - Il collider e+e- LEP17 la misura della luminosità - 3 dopo molti anni di LEP, con calo raffinati (silicio), il bilancio totale degli errori di luminosità è tipicamente il seguente : L int / L int = %(syst. exp :, allineamento, …); = 0.11 %(teorico, ordini superiori, ex. e + e - e + e - non-visto ); = ( ) (statistico) lerrore L int / L int non è presente in tutte le misure di LEP : e.g. è assente nelle misure di rapporti (numero di neutrini, asimmetrie); _____________________ ( ) lerrore statistico può essere apprezzato ricordando che la più grande delle sezioni durto a s = m Z, (e + e - adroni) 30 nb, mentre (e + e - e + e -, 25 mrad 60 mrad) 100 nb; pertanto lerr. statistico di luminosità è sempre trascurabile, tranne che per la sezione durto adronica al polo, ove vale ~(3/10) ½ dellerrore statistico dei dati adronici.

Paolo Bagnaia - Il collider e+e- LEP18 Fine - LEP