LUTERO e la riforma L’editto di Worms 1521
Riferimento bibliografico Roland H. Bainton, Lutero, Einaudi, 2003 (1 edizione 1960) Titolo originale “Here I stand. A life of Martin Luther”, 1950. Libro reperibile nella biblioteca dell’Orientale insieme all’opera dello stesso autore, “La riforma protestante”. Classici sempre attendibili.
Domande per contestualizzare l’Editto di Worms Le domande riguardano il Sacro Romano Impero Chi era l’Imperatore nel 1521? Qual era l’estensione territoriale dell’Impero? Cosa era la Dieta dei principi tedeschi? Quale rapporto tra Dieta e Imperatore?
Qual è l’inizio della Riforma? Le 95 tesi del 1517? l’anticlericalismo diffuso da tempo (cf. pagina di Niccoli)? le aspirazioni religiose dei gruppi devozionali laici come i “Fratelli della vita comune”? i movimenti ereticali precedenti (valdesi, ussiti)?
Le Indulgenze L’affissione delle 95 Tesi invitava altri dottori della Chiesa a discutere, scagliandosi contro la predicazione di Tetzel e i commenti di Alberto di Hohenzollern Alberto mandò a Roma lo scritto luterano e più tardi con una Bolla del 9 novembre 1518 Papa Leone X definì gli argomenti in disputa (sono rimesse solo le pene e non i peccati, necessità della penitenza, il Papa rimette solo le pene inflitte dalla Chiesa, per il Purgatorio intercede presso Dio)
Lutero (da Bainton) In un primo tempo il Papa pensò di ridurre il frate al silenzio attraverso la gerarchia dell’Ordine ma incontrò resistenza Intanto la stampa delle 95 tesi da parte di amici di Lutero la notte stessa dell’affissione avevano allargato la disputa fuori dell’Ordine agostiniano Si pubblicarono anche le prime risposte alle domande dei dotti sulle 95 tesi
La Conferenza con Caetano Il duca di Sassonia ottiene che Lutero venga esaminato in Germania e non a Roma, dal cardinale Caetano nell’ottobre 1518 Lutero sfugge con l’aiuto di amici mentre il cardinale scrive a Federico di Sassonia di bandire il reo Lutero pubblica un appello al Concilio generale a mezzo stampa
L’Elezione all’Impero Il Papa favorevole all’Elettore di Sassonia, Federico il Savio per impedire il successo di Carlo d’Asburgo o di Francesco I di Francia Fino all’elezione quindi il Papa si trattenne di irritare Federico a proposito di Lutero suo suddito La congiuntura politica favorì diede tempo al la diffusione delle prediche riformate
La diffusione della Riforma La negazione del potere pontificio incontrava il favore del “Movimento” nazionale tedesco (von Hutten, cavaliere umanista e von Sickingen, cavaliere armato “difensore degli oppressi”) dei Principi gelosi della propria sovranità contro il Papato e l’Imperatore la stampa allargava lo spazio delle prediche
Scomunica pontificia 8 luglio 1520 Bolla di scomunica alla quale fu data subito diffusione stampata da parte della Chiesa Dove un principe accettava la Bolla furono bruciati gli scritti di Lutero Federico il Savio volle che Lutero fosse udito dalla dieta imperiale
Opinione pubblica nacque un’opinione pubblica sui fatti di religione, circolavano libelli e vignette diffamatori, anche trattati dottrinali La dieta respinse l’idea di mettere Lutero al bando senza udirlo Lutero invitato con salvacondotto alla Dieta, fu accolto in città da una folla minacciosa verso le autorità
La Dieta Lutero fu interrogato per accertare il significato dei suoi scritti e invitato a ritrattare Dichiarò di non poterlo fare in coscienza Seguì la condanna come eretico ma l’Imperatore dovette aspettare la partenza di alcuni membri della Dieta per fare approvare il suo editto.
L’editto Nell’analisi del tenore dell’editto e della sua forma, il lettore può ritrovare quale era la comprensione di Carlo V nei confronti della Riforma: Una comprensione limitata, inesatta, e piena di paura per le conseguenze sociali.