Montesquieu La nuova classificazione delle forme di governo

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La Costituzione italiana e lo Statuto Albertino
Advertisements

e I SUOI ELEMENTI FONDAMENTALI
DA UNA SOCIETA’ DI PRIVILEGI A UNA SOCIETA’ DI DIRITTI
Lo Stato Lo Stato e i suoi elementi costitutivi Il territorio
Prof. Bertolami Salvatore
Dalla restaurazione alla prima guerra mondiale
LO STATO.
IL GOVERNO DELLO STATO.
Montesquieu La nuova classificazione delle forme di governo
separazione dei poteri
La tripartizione del Potere
Montesquieu.
BISOGNI- REGOLE- DIRITTI
La forma di governo italiana
Forme di stato Sciulli Antonella; Nerone Daniele;
Modelli costituzionali
FORME DI GOVERNO.
LE ISTITUZIONI Con il termine stato si intende l’organizzazione di un popolo che riconosce un’unica autorità e vive su un territorio ben definito. Gli.
LA NOSTRA COSTITUZIONE
Le “forme di stato” : che cosa sono ?
Rousseau: il programma politico
LEUROPA POLITICA 48 STATI tra grandi, medi e micro.
Forma di governo: nozione
Il Presidente della Repubblica
1 1.
Principio di legalità Il principio di legalità afferma che tutti gli organi dello Stato sono tenuti ad agire secondo lalegge. Tale principio ammette che.
Cittadinanza e Costituzione
La conquista della costituzione.
Struttura istituzionale Italiana
Lo Stato.
La Rivoluzione francese
dal greco demos, 'popolo', e kratein, 'potere'
DEMOCRAZIA FABIO Alberto.
Lezione 2 La rivoluzione francese
Costituzione Maurizio Fioravanti.
Encyclopædia Britannica
Lo Stato La Costituzione e. Cosè lo stato? Lo Stato è un territorio definito da confini precisi entro i quali lesistenza di organi e poteri ne garantiscono.
RESTAURAZIONE=dopo la sconfitta di Napoleone, i re vogliono tornare a prima della rivoluzione francese (antico regime) 1814: I paesi più forti (Austria,
Le forme di Stato con riferimento al principio dell’autonomia territoriale In realtà nell’esaminare questo argomento sarebbe più corretto parlare di variabili.
Prof. Marco Olivetti Roma, LUMSA, 15 ottobre 2014
Lezione del 18/2/2015 Democrazia e modernità Corso di Analisi delle istituzioni politiche Dott. L. Marchettoni Università di Parma.
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
LA CORTE COSTITUZIONALE
200 a.C. Megalopoli-120 (circa) a.C.
L’assolutismo © Pearson Italia spa.
250 ANNI DA BECCARIA DEI DELITTI E DELLE PENE
Le “forme di stato” : che cosa sono ?
Il pensiero politico ottocentesco
Montesquieu ( ) Vita e opere.
Costituzione e forma di Governo.
Liuc - EASI Diritto privato Prof. Rita Lorenza Crocitto
Corso di Storia delle dottrine politiche A. A Prof
Evoluzione storica Stato assoluto
Stato federale o composto
La Rivoluzione Francese è divisa in due fasi
LO STATO ENTE CHE ESERCITA UN POTERE SUPERIORE (SOVRANITA’) SU UN DETERMINATO POPOLO E SU UN DETERMINATO TERRITORIO.
L’ORGANIZZAZIONE PUBBLICA
LO STATO E LA SOCIETA’.
ATTIVITÀ DI TUTORAGGIO CORSI DI LAUREA IN SCIENZE POLITICHE COORTE 2014/2015 MATERIA: ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO TUTOR: GRETA MASSA GALLERANO LEZIONE.
IL PENSIERO POLITICO DEL SETTECENTO: Montesquieu Rousseau Voltaire
LO STATO 1.
Funzione giurisdizionale Applicazione in concreto di una norma giuridica astratta Principio di separazione dei poteri: «non vi è libertà quando il potere.
La Costituzione Italiana. Cos’è la Costituzione? La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale della Repubblica Italiana. Approvata.
STATO E COSTITUZIONE.
LA RIVOLUZIONE FRANCESE SCHEDE DI SINTESI
FORME DI STATO E FORME DI GOVERNO
L’America del Nord nel Caratteri della rivoluzione americana Autodeterminazione: niente tasse senza rappresentanza Repubblicanesimo Assetto liberal-democratico.
DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI (artt.13-54) Titolo I Rapporti civili (artt ) Sono qui specificate le fondamentali libertà civili e i limiti di esse.
La Filosofia dello Spirito
Transcript della presentazione:

Montesquieu La nuova classificazione delle forme di governo Repubblica Monarchia Dispotismo Una volta superata la distinzione classico-aristotelica, per ciascuna forma di governo occorre distinguere tra: Specifica natura (= «ciò che la fa essere tale», vale a dire la struttura o forma costituzionale); Principio regolatore (= «ciò che la fa agire», vale a dire «le passioni umane che la fanno muovere»).

Distinzione rispetto alla natura Governo repubblicano (democratico o aristocratico) -> quello in cui tutto il popolo o una parte di esso ha il potere sovrano; Governo monarchico -> quello in cui il potere sovrano appartiene ad uno solo, che però lo esercita attraverso leggi fisse e stabili; Governo dispotico -> quello in cui la volontà e il capriccio di uno solo sono legge, nel senso dell’assenza assoluta di leggi e limiti.

Distinzione rispetto al principio Nella repubblica democratica -> La virtù La virtù politica risiede nel popolo e si manifesta nell’amore per le istituzioni e per le leggi (virtù civica di matrice repubblicana). Nella repubblica aristocratica -> La moderazione Si tratta di un particolare genere di virtù che deve animare i nobili, nel senso di escludere l’estrema diseguaglianza tra di loro, e tra loro e i governati.

Nella monarchia -> L’onore Esso si fonda sull’esistenza di una nobiltà originaria e di gerarchie sociali. È «il pregiudizio relativo a ogni persona e a ogni condizione che fa muovere tutte le parti del corpo politico [in maniera tale che] ciascuno, credendo di agire per i propri interessi privati, agisca per il bene comune» (III, 7). Nel governo dispotico -> La paura Si spegne ogni ambizione di distinguersi ed ogni desiderio di ribellione, ed il potere necessita per il suo esercizio di minaccia e violenza.

Il cambiamento della forma di governo «La corruzione di un governo comincia quasi sempre dalla corruzione del suo principio» (VIII, I). E ancora: «Uno stato può cambiare in due maniere: o perché la costituzione si corregge, o perché si corrompe. Se ha conservato i suoi principi, e la costituzione cambia, è segno che si corregge; se ha perduto i suoi principi, quando la costituzione viene a cambiare, è segno che si corrompe».

Sulla Monarchia Nella monarchia, che nella sua versione ideale deve essere di medie proporzioni, sono centrali le leggi fondamentali, che prevedono che il potere del sovrano venga frenato da «poteri intermedi e subordinati» (II, 4). I poteri intermedi sono: a) la nobiltà (= prerogative nobiliari); b) il clero (= prerogative ecclesiastiche); c) le città; d) un deposito delle leggi (= i Parlamenti e la tesi dell’antica costituzione del Regno)

Le leggi fondamentali del Regno in generale Nozione estensiva di “leggi fondamentali del Regno” che ricaviamo dalla trattatistica dell’epoca: le regole di successione al trono; le forme di promulgazione e revocazione delle leggi; l’autorità del monarca; il perseguimento del bene pubblico; le funzioni attribuite ai parlamenti; l’esistenza di un Consiglio del re; gli usi e costumi; la divisione della società francese di antico regime in stati.

La libertà politica Per assicurare la libertà politica, la moderazione delle forme di governo non basta. Ecco allora il discorso sui limiti costituzionali per prevenire o arrestare l’abuso di potere. Occorre infatti che «per la disposizione delle cose, il potere arresti il potere» (XI, 4).

Il mito della separazione dei poteri La Costituzione inglese nel Libro XI, cap. 6 (modello del governo gotico tacitiano). Volontà riformista al fondo dell’analisi (la destinataria delle riforme è la Monarchia francese) Potere legislativo (= «il potere di fare le leggi per qualche tempo o per sempre e di emendare o abrogare quelle già esistenti»); Potere esecutivo (in senso stretto = «delle cose che dipendono dal diritto delle genti», vale a dire guerre, alleanze…); Potere giudiziario (esecutivo in senso lato = «delle cose che dipendono dal diritto civile», vale a dire punire i delitti e giudicare le liti tra privati»). I tre poteri sono al tempo stesso separati (= assegnati ad organi distinti) e in equilibrio (= ciascuno esercitato da un gruppo sociale diverso)