GLI INDICATORI CHIAVE DELLA PROVINCIA Camera di Commercio di Perugia Dr. Mario Pera Segretario Generale Camera di Commercio di Perugia
IMPRESE REGISTRATE Aumento di imprese registrate, anche se modesto. In controtendenza rispetto alle altre regioni del Centro
NATI-MORTALITA’ IMPRESE Il ridimensionamento del saldo è dovuto ad una flessione delle iscrizioni e un incremento delle cessazioni
ISCRIZIONI Le iscrizioni nel 2011 si riducono del 3,6% su base tendenziale, dopo la crescita del 5,7% del 2010
CESSAZIONI Le cessazioni, dopo la forte riduzione del 2010, crescono con una variazione importante, ritornando ai livelli 2008-2009
FORME GIURIDICHE Il modesto saldo positivo è totalmente imputabile alle società di capitali che hanno più che bilanciato il calo delle altre forme giuridiche
SOCIETA’ DI CAPITALI Le società di capitali dal 1999 sono quasi raddoppiate e il loro peso è passato dal 11% al 19%
DITTE INDIVIDUALI Le ditte individuali rimangono la forma più diffusa: 55% del totale (erano il 62% nel 1999)
FORME GIURIDICHE
IMPRESE ATTIVE SETTORI ATECO 2007
IMPRESE ARTIGIANE Le imprese artigiane sono 18.559, il 25% delle imprese attive. Nel 2011 ci sono state 1.247 iscrizioni a fronte di 1.474 cessazioni. Il saldo è -227 peggiore del 2010 ma migliore del 2009
IMPRENDITORI EXTRACOMUNITARI 70% ha tra 30 e 49 anni 43% è titolare d’impresa 17% nelle costruzioni e 16% nel commercio 16% dall’Africa settentrionale, 10% albanesi e 16% altri paesi extra UE, 4% cinesi
OCCUPAZIONE L’occupazione rimane stabile, la crescita dei servizi compensa il calo dell’industria ritornata ai livelli del 2009 Fonte Istat
OCCUPAZIONE Forze di lavoro divise fra occupati per settore e persone in cerca di occupazione. Anno 2011 (dati in migliaia) Fonte Istat
TASSO OCCUPAZIONE In provincia il tasso di occupazione (rapporto tra occupati e forze lavoro) è in calo, ma è più alto di 6 punti rispetto alla media nazionale
TASSO DISOCCUPAZIONE Il tasso di disoccupazione - rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro - è salito, ma è ancora sotto la media nazionale.
CASSA INTEGRAZIONE La CIG nel 2011 è -6%, inferiore al -19% nazionale ordinaria -4% straordinaria -6% Ma i dati del I trimestre 2012 non sono incoraggianti forte incremento della CIG provinciale a fronte di una crescita nazionale contenuta
COMMERCIO ESTERO La propensione all’export (quota di export su valore aggiunto totale) sale di 2 punti e arriva a 15%, comunque inferiore al Centro 19% e all’Italia 27% Il grado di apertura al commercio estero – calcolato rapportando import ed export al valore aggiunto totale) sale di quasi 3 punti e arriva a 24%, molto al di sotto del 40% del Centro e del 54% dell’Italia
PRIME 10 MERCI EXPORT
PRIMI 10 PAESI EXPORT
GREEN ECONOMY
GREEN ECONOMY
GREEN ECONOMY Il 6% delle imprese ha adottato più di una tipologia Rispetto al dato nazionale a Perugia maggiore attenzione per la sostenibilità e meno riduzione dei consumi
GREEN ECONOMY
INVENZIONI
DISEGNI
MODELLI DI UTILITA’
MARCHI
VALORE AGGIUNTO Il VA è la differenza tra il valore della produzione di beni e servizi realizzata dal sistema produttivo ed il valore dei beni e servizi intermedi impiegati per realizzare tale produzione
OCCUPAZIONE
% EXPORT SU VALORE AGGIUNTO
VALORE AGGIUNTO PER ABITANTE