1 Gli obiettivi di servizio del QSN Giunta Regionale dAbruzzo Servizio Programmazione e Sviluppo Ufficio Studi, Programmazione e Monitoraggio Michela CAMBISE
2 Gli obiettivi di servizio Gli obiettivi di servizio definiti nel QSN sono: elevare le competenze degli studenti e la capacità di apprendimento della popolazione aumentare i servizi di cura alla persona, alleggerendo i carichi familiari per innalzare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro tutelare e migliorare la qualità dellambiente, in relazione al servizio idrico integrato ed al sistema di gestione dei rifiuti urbani.
3 Gli obiettivi di servizio Partecipano al meccanismo di incentivazione collegato agli obiettivi di servizio le otto regioni del Mezzogiorno che concorrono al conseguimento dei target definiti per gli undici indicatori. Il Ministero della Pubblica Istruzione partecipa limitatamente ai tre indicatori dellobiettivo istruzione.
4 Gli obiettivi di servizio Il processo di definizione degli obiettivi, degli indicatori di servizio e del meccanismo di incentivazione ad essi collegati è stato avviato allinizio del 2006 attraverso un gruppo tecnico di lavoro che ha coinvolto gradualmente tutte le regioni del Mezzogiorno, il DPS, i Ministeri interessati per materia (Ministero dellAmbiente; Ministero della Salute; Ministeri della Solidarietà Sociale e Dipartimento della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri), il Dipartimento della Funzione Pubblica e lIstat.
5 Gli obiettivi di servizio Il primo prodotto del gruppo di lavoro è stato il set di indicatori individuato nel QSN: Istruzione: 1.Percentuale della popolazione in età con al più la licenza media, che non ha concluso un corso di formazione professionale riconosciuto dalla regione di durata superiore ai 2 anni 2.Percentuale di 15-enni con al massimo il primo livello di competenza in lettura del test PISA effettuato dallOCSE 3.Percentuale di 15-enni con il primo livello di competenza in matematica del test PISA effettuato dallOCSE
6 Gli obiettivi di servizio Asili nido e assistenza domiciliare: 3.Diffusione dei servizi per linfanzia (asili nido, micronidi, e/o altri servizi integrativi e innovatici per linfanzia), misurato con la percentuale di Comuni che hanno attivato tali servizi (sul totale dei comuni della Regione). 4.Presa in carico degli utenti, misurato con la percentuale di bambini fino al compimento dei tre anni che hanno usufruito del servizio servizi per linfanzia (asili nido, micronidi, e/o altri servizi integrativi e innovatici per linfanzia), (sul totale della popolazione tra zero e fino al compimento dei 3 anni) 5.Numero di anziani assistiti in assistenza domiciliare integrata (ADI) rispetto al totale della popolazione anziana (superiore a 64 anni).
7 Gli obiettivi di servizio Rifiuti e servizio idrico: 7.Kg di rifiuti urbani smaltiti in discarica per abitante allanno 8.Percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani raccolti. 9.Quota di frazione umida (frazione organica e verde) trattata in impianti di compostaggio sulla frazione di umido nel rifiuto urbano totale per la produzione di compost ex. D.lgs 217/06 10.Percentuale di acqua erogata sul totale dellacqua immessa nelle reti di distribuzione comunale. 11.Abitanti equivalenti serviti effettivi da impianti di depurazione delle acque reflue, con trattamento secondario o terziario, in rapporto agli abitanti equivalenti totali per regione.
8 Gli obiettivi di servizio Il gruppo, nel corso del primo semestre 2007 ha avviato, inoltre, unintesa fase di confronto per la definizione dei valori target, che ha portato allelaborazione condivisa del documento Regole di attuazione del meccanismo di incentivazione legato agli obiettivi di servizio del QSN
9 Gli obiettivi di servizio Il documento affronta le seguenti questioni: Per ogni Indicatore i target per misurare gli obiettivi di servizio Le procedure per la verifica del raggiungimento dei target alle scadenze previste Le azioni e gli strumenti per il conseguimento degli obiettivi
10 Gli obiettivi di servizio: i target Indicatori selezionati per gli obiettivi ISTRUZIONE Target proposti dal DPS 2013 Anno attualmente disponibile (2006) Percentuale della popolazione in età con al più la licenza media, che non ha concluso un corso di formazione professionale riconosciuto dalla regione di durata superiore ai 2 anni Occorre raggiungere il 10% (valore scelto dalla strategia di Lisbona) 14,7%
11 Gli obiettivi di servizio: i target Indicatori selezionati per gli obiettivi ISTRUZIONE Target proposti dal DPS 2013 Anno attualmente disponibile Percentuale di 15-enni con al massimo il primo livello di competenza in lettura del test PISA effettuato dallOCSE non superiore al 20%ND Percentuale di 15-enni con il primo livello di competenza in matematica del test PISA effettuato dallOCSE non superiore a 21%ND
12 Gli obiettivi di servizio: i target Indicatori selezionati per gli obiettivi ASILI NIDI Target proposti dal DPS 2013Anno attualmente disponibile (2004) Diffusione deI servizi per linfanzia (asili nido, micronidi, e/o altri servizi integrativi e innovatici per linfanzia), misurato con la percentuale di Comuni che hanno attivato tali servizi (sul totale dei comuni della Regione). pari alla media Italia del 2004 (35%) 23,6%
13 Gli obiettivi di servizio: i target Indicatori selezionati per gli obiettivi ASILI NIDO Target proposti dal DPS 2009 Anno attualmente disponibile (2004) Presa in carico degli utenti, misurato con la percentuale di bambini fino al compimento dei tre anni che hanno usufruito del servizio servizi per linfanzia (asili nido, micronidi, e/o altri servizi integrativi e innovatici per linfanzia), (sul totale della popolazione tra zero e fino al compimento dei 3 anni) 12%.6,7%
14 Gli obiettivi di servizio: i target Indicatori selezionati per gli obiettivi ASSISTENZA DOMICILIARE Target proposti dal DPS 2013 Anno attualmente disponibile (2005) Numero di anziani assistiti in assistenza domiciliare integrata (ADI) rispetto al totale della popolazione anziana (superiore a 64 anni). 3,5%1,8%
15 Gli obiettivi di servizio: i target Indicatori selezionati per gli obiettivi RIFIUTI Target proposti dal DPS 2013Anno attualmente disponibile (2005) Kg di rifiuti urbani smaltiti in discarica per abitante allanno. Il target per la verifica finale del 2013 è definito da due condizioni da soddisfare simultaneamente a) ciascuna regione non deve superare 230 kg/procapite di rifiuti urbani smaltiti in discarica, che è allincirca il valore della media EU al 2005 b) la percentuale di rifiuto urbano smaltito in discarica (sul totale del rifiuto urbano) non può essere superiore al 50%. 398,5 Kg
16 Gli obiettivi di servizio: i target Indicatori selezionati per gli obiettivi RIFIUTI Target proposti dal DPS 2013 Anno attualmente disponibile (2005) Percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani raccolti. Occorre raggiungere almeno il 40% della raccolta differenziata. 15,6% Quota di frazione umida (frazione organica e verde) trattata in impianti di compostaggio sulla frazione di umido nel rifiuto urbano totale per la produzione di compost ex. D.lgs 217/06 Occorre raggiungere il 20% di frazione umida trattata in impianti di compostaggio, che corrisponde al valore assunto dallItalia nel ,1%
17 Gli obiettivi di servizio: i target Indicatori selezionati per gli obiettivi SERVIZIO IDRICO Target proposti dal DPS 2013Anno attualmente disponibile (2005) Percentuale di acqua erogata sul totale dellacqua immessa nelle reti di distribuzione comunale. 75% 59,1% Abitanti equivalenti serviti effettivi da impianti di depurazione delle acque reflue, con trattamento secondario o terziario, in rapporto agli abitanti equivalenti totali per regione. 70% 44,3%
18 Azioni e strumenti per il conseguimento degli obiettivi Per assicurare che ciascuna amministrazione abbia la possibilità di raggiungere gli obiettivi fissati, si reputa opportuno che ciascuna Regione e il Ministero della Pubblica Istruzione preparino un Piano dazione.
19 Azioni e strumenti per il conseguimento degli obiettivi Il piano di azione deve indicare: le azioni da promuovere sul territorio; le modalità organizzative per ciascuna azione, intese sia come risorse umane che finanziarie necessarie; i tempi previsti per ciascuna attività; gli strumenti che si intendono utilizzare per assicurare che tali azioni siano svolte; i meccanismi di monitoraggio del Piano dazione; le modalità di pubblicità e comunicazione sui progressi.
20 Azioni e strumenti per il conseguimento degli obiettivi Il piano di azione sarà elaborato dal Gruppo di lavoro Verrà condiviso con i Direttori regionali competenti Verrà discusso in apposite riunione con il partenariato regionale Il Piano dazione deve essere concluso entro cinque mesi dallavvio formale del meccanismo di incentivazione. Nel Piano dazione la Regione individua e descrive la struttura dedicata al coordinamento dell'attuazione, con capacità di promozione e sollecitazione degli altri centri decisionali, e la struttura che effettuerà il monitoraggio dellattuazione del Piano e della congruità delle azioni previste e effettuate con il raggiungimento degli obiettivi di servizio lungo tutto il periodo di attuazione del meccanismo incentivante ( ).
21 Azioni e strumenti per il conseguimento degli obiettivi Le Amministrazioni per la fase di redazione dei Piani dazione potranno contare sullaffiancamento e il supporto diretto offerto da competenze tecniche a ciò dedicate.
22 Lorganizzazione delle Regioni per il conseguimento degli obiettivi di servizio I suggerimenti del DPS : La struttura che coordina l'attuazione raccorda gli assessorati interessati agli obiettivi di servizio tramite persone dedicate esplicitamente e esclusivamente agli obiettivi di servizio. La struttura di coordinamento ha anche il compito di programmare e gestire eventuale assistenza tecnica, anche di provenienza delle amministrazioni centrali. Al soggetto interno allamministrazione che assume la responsabilità di monitoraggio va demandata anche la responsabilità di predisporre un rapporto annuale di esecuzione del Piano dazione e di proporre eventuali modifiche al Piano dazione dopo la verifica intermedia effettuata nel I rapporti annuali di esecuzione devono essere comunicati sia agli organi politici e amministrativi sia al territorio.
23 Azioni e strumenti per il conseguimento degli obiettivi Poiché il conseguimento degli obiettivi dipende anche dalle azioni di politica ordinaria in capo alle amministrazioni di settore sono previste azioni di sistema e di assistenza tecnica dei Ministeri competenti per materia.
24 Azioni e strumenti per il conseguimento degli obiettivi Le azioni di assistenza tecnica e azioni di sistema del Ministero dellAmbiente (per i due obiettivi acqua e rifiuti), Ministero della Salute (per lindicatore sullassistenza domiciliare integrata), Ministeri della Solidarietà Sociale (indicatori su asili nido e assistenza domiciliare integrata) e Dipartimento della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri (per lindicatore sugli asili nido) specificatamente indirizzate al sostegno degli obiettivi di servizio, formano un unico progetto a valere sulle risorse del FAS (Progetto assistenza tecnica per obiettivi di servizio).
25 Attività centrali di accompagnamento e di supporto E prevista la istituzione di un soggetto centrale supervisore, composto da rappresentanti del DPS e da un rappresentante dellIstat, animatore e garante dellimparzialità del meccanismo di incentivazione; Gli enti produttori dei dati per gli obiettivi di servizio regoleranno il flusso informativo tramite una convenzione con il DPS; Verrà implementato un sistema informativo, con utenza centrale presso il DPS, per la trasmissione degli indicatori e la diffusione degli aggiornamenti annuali sul sito del DPS e delle Amministrazioni partecipanti.
26 Verifica del raggiungimento dei target alle scadenze previste Il meccanismo premiale prevede laccantonamento di una somma pari a circa 3 miliardi di euro, a valere sulle risorse finanziarie destinate dal Fondo Aree Sottoutilizzate alla politica regionale unitaria per il settennio Tali risorse saranno assegnate alle Amministrazioni solo al raggiungimento degli obiettivi di servizio. Lentità delle risorse per la Regione Abruzzo ammontano allincirca a 139 milioni di euro.
27 Verifica del raggiungimento dei target alle scadenze previste Il meccanismo prevede la verifica del raggiungimento degli obiettivi di servizio a novembre 2013 e una verifica intermedia fissata a novembre La scadenza intermedia attiva parte del premio finanziario, con una quota che non supera un terzo del valore. Nel caso di target non soddisfatti le risorse premiali restano appostate alla Amministrazione che potrà riceverle al raggiungimento del target previsto al A entrambe le scadenze viene valutato il raggiungimento dei valori target di ciascun indicatore sulla base dell'ultima informazione statistica disponibile Sulla base degli ultimi valori pubblici ufficiali degli indicatori selezionati disponibili rispettivamente al 31 ottobre 2009 e 2013, lIstat certifica il raggiungimento dei target e trasmette la valutazione al gruppo tecnico di accompagnamento La verifica intermedia relativa ai due indicatori sulle competenze degli studenti di fonte PISA-OCSE è spostata in avanti alla diffusione dei risultati dellindagine del 2009 (intorno a giugno 2010).
28 Verifica del raggiungimento dei target alle scadenze previste Collegare il meccanismo premiale di incentivazione allo sforzo delle regioni Premio finanziario al 2009 al 2013 Pari alla distanza colmata tra il valore attuale ed il target al 2013 Legato al conseguimento del target uguale per tutte le regioni, ma con clausola di flessibilità per tre indicatori
29 Verifica del raggiungimento dei target alle scadenze previste Indicatori selezionati per gli obiettivi ISTRUZIONE RISORSE PREMIALI Percentuale della popolazione in età con al più la licenza media, che non ha concluso un corso di formazione professionale riconosciuto dalla regione di durata superiore ai 2 anni 10,9 Percentuale di 15-enni con al massimo il primo livello di competenza in lettura del test PISA effettuato dallOCSE 10,9 Percentuale di 15-enni con il primo livello di competenza in matematica del test PISA effettuato dallOCSE 10,9
30 Verifica del raggiungimento dei target alle scadenze previste Indicatori selezionati per gli obiettivi ASILI NIDI RISORSE PREMIALI Diffusione deI servizi per linfanzia (asili nido, micronidi, e/o altri servizi integrativi e innovatici per linfanzia), misurato con la percentuale di Comuni che hanno attivato tali servizi (sul totale dei comuni della Regione). 8,9 Presa in carico degli utenti, misurato con la percentuale di bambini fino al compimento dei tre anni che hanno usufruito del servizio servizi per linfanzia (asili nido, micronidi, e/o altri servizi integrativi e innovatici per linfanzia), (sul totale della popolazione tra zero e fino al compimento dei 3 anni) 8,9
31 Verifica del raggiungimento dei target alle scadenze previste Indicatori selezionati per gli obiettivi ASSISTENZA DOMICILIARE RISORSE PREMIALI Numero di anziani assistiti in assistenza domiciliare integrata (ADI) rispetto al totale della popolazione anziana (superiore a 64 anni). 17,6
32 Verifica del raggiungimento dei target alle scadenze previste Indicatori selezionati per gli obiettivi RIFIUTI RISORSE PREMIALI Kg di rifiuti urbani smaltiti in discarica per abitante allanno. 13,3 Percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani raccolti. 13,3 Quota di frazione umida (frazione organica e verde) trattata in impianti di compostaggio sulla frazione di umido nel rifiuto urbano totale per la produzione di compost ex. D.lgs 217/06 8,9
33 Verifica del raggiungimento dei target alle scadenze previste Indicatori selezionati per gli obiettivi SERVIZIO IDRICO RISORSE PREMIALI Percentuale di acqua erogata sul totale dellacqua immessa nelle reti di distribuzione comunale. 17,7 Abitanti equivalenti serviti effettivi da impianti di depurazione delle acque reflue, con trattamento secondario o terziario, in rapporto agli abitanti equivalenti totali per regione. 17,7
34 Verifica del raggiungimento dei target alle scadenze previste clausola di flessibilità Nel documento si prevede una clausola di flessibilità, ovvero qualora alla verifica finale del 2013 una regione non raggiunga il target ma abbia colmato almeno il 70% della distanza tra il valore di partenza (baseline) e il valore target, il meccanismo di verifica si considera soddisfatto e la regione ha diritto alle risorse premiali allocate per tale indicatore. La clausola di flessibilità è applicabile al massimo a tre indicatori e non può valere per tutti gli indicatori di uno specifico ambito.
35 Gli obiettivi di servizio: i target con la clausola di flessibilità Indicatori selezionati per gli obiettivi ASILI NIDI baseline Target 2013Target con Flessibilità Diffusione deI servizi per linfanzia (asili nido, micronidi, e/o altri servizi integrativi e innovatici per linfanzia), misurato con la percentuale di Comuni che hanno attivato tali servizi (sul totale dei comuni della Regione). 23,6%pari alla media Italia del 2004 (35%) 30,44
36 Gli obiettivi di servizio: i target con la clausola di flessibilità Indicatori selezionati per gli obiettivi ASILI NIDO baseline Target 2013 Target con Flessibilità Presa in carico degli utenti, misurato con la percentuale di bambini fino al compimento dei tre anni che hanno usufruito del servizio servizi per linfanzia (asili nido, micronidi, e/o altri servizi integrativi e innovatici per linfanzia), (sul totale della popolazione tra zero e fino al compimento dei 3 anni) 6,7%12%.9,88
37 Gli obiettivi di servizio: i target con la clausola di flessibilità Indicatori selezionati per gli obiettivi ASSISTENZA DOMICILIARE baseline Target 2013 Target con Flessibilità Numero di anziani assistiti in assistenza domiciliare integrata (ADI) rispetto al totale della popolazione anziana (superiore a 64 anni). 1,8%3,5%2,82
38 Gli obiettivi di servizio: i target con la clausola di flessibilità Indicatori selezionati per gli obiettivi RIFIUTI baseline Target 2013 Target con Flessi bilità Kg di rifiuti urbani smaltiti in discarica per abitante allanno. 398,5 KgIl target per la verifica finale del 2013 è definito da due condizioni da soddisfare simultaneamente a)ciascuna regione non deve superare 230 kg/procapite di rifiuti urbani smaltiti in discarica, che è allincirca il valore della media EU al 2005 b)la percentuale di rifiuto urbano smaltito in discarica (sul totale del rifiuto urbano) non può essere superiore al 50%.
39 Gli obiettivi di servizio: i target con la clausola di flessibilità Indicatori selezionati per gli obiettivi RIFIUTI baseli ne Target 2013Target con Flessibilità Percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani raccolti. 15,6%Occorre raggiungere almeno il 40% della raccolta differenziata. 30,24 Quota di frazione umida (frazione organica e verde) trattata in impianti di compostaggio sulla frazione di umido nel rifiuto urbano totale per la produzione di compost ex. D.lgs 217/06 12,1%Occorre raggiungere il 20% di frazione umida trattata in impianti di compostaggio, che corrisponde al valore assunto dallItalia nel ,84
40 Gli obiettivi di servizio: i target con la clausola di flessibilità Indicatori selezionati per gli obiettivi SERVIZIO IDRICO baseline Target 2013 Target con Flessibilità Percentuale di acqua erogata sul totale dellacqua immessa nelle reti di distribuzione comunale. 59,1% 75%68,64 Abitanti equivalenti serviti effettivi da impianti di depurazione delle acque reflue, con trattamento secondario o terziario, in rapporto agli abitanti equivalenti totali per regione. 44,3%70%58,72
41 Verifica del raggiungimento dei target alle scadenze previste Qualora, nonostante la clausola di flessibilità, alcune regioni non raggiungono i target e quindi non beneficiano del premio, le risorse non assegnate potranno essere in parte attribuite alle Amministrazioni con le migliori performance. Di conseguenza una Amministrazione può ottenere, alla scadenza finale del 2013, risorse finanziarie più elevate della propria quota accantonata a inizio periodo.
42 Verifica del raggiungimento dei target alle scadenze previste Considerato che per alcuni indicatori è rilevante il ruolo degli Enti Locali (Comuni, Province, Autorità di Ambito Ottimali) nellerogazione e qualità dei servizi resi e pertanto il loro diretto coinvolgimento, risulta condizione necessaria per il conseguimento dei target, le regioni possono attivare un sistema formale di premialità nei confronti degli enti erogatori o responsabili del servizio. Gli esiti positivi di tali meccanismi premiali regionali saranno sostenuti con lattribuzione di risorse fino a un massimo del 50% delle risorse premiali destinabili alla regione per ciascun indicatore coinvolto nel sistema premiale.
43 Verifica del raggiungimento dei target alle scadenze previste Sulla base dellistruttoria preparata dal gruppo tecnico di accompagnamento e dei valori degli indicatori statistici certificati dallIstat le riunioni annuali del Comitato nazionale del QSN dedicate alla discussione dei progressi relativamente agli obiettivi di servizio, per gli anni 2009 e 2013,discuteranno i risultati delle amministrazioni relativamente ai target fissati.
44 Verifica del raggiungimento dei target alle scadenze previste Successivamente alla discussione, il Ministro dello Sviluppo Economico, recependo dal gruppo tecnico di accompagnamento gli esiti delle riunioni del Comitato nazionale del QSN li trasmette alla Segreteria del CIPE, insieme alla proposta di assegnazione delle risorse premiali sulla base dei risultati conseguiti da ciascuna Amministrazione e delle regole di ripartizione del premio finanziario. La proposta di assegnazione delle risorse premiali alle due scadenze del 2009 e 2013 sarà approvata dal Cipe.
45 La delibera CIPE 82/2007 dice che il premio viene attribuito secondo la seguente formula: le risorse premiali sono calcolate moltiplicando per 1,5 la distanza percentuale colmata quando questa è inferiore o uguale al 25% dellintera distanza da coprire; per riduzioni superiori al 25% e fino al limite del 50%, per ogni punto percentuale di riduzione è attribuito un ulteriore ammontare di risorse premiali pari allo 0,5% del totale. (Ad esempio se la distanza colmata al 2009 è pari al 20% la Regione riceverà una quota delle risorse premiali allocate per lindicatore pari al 30%; se invece la distanza colmata è pari al 40%, la Regione riceverà il 45% delle risorse).
46 ASILI NIDO dati agg a luglio 08 IndicatoriTarget Risorse Risorse al 2009 Diffusione dei servizi per linfanzia (asili nido, micronidi, e/o altri servizi integrativi e innovativi per linfanzia), misurato con la percentuale di Comuni che hanno attivato tali servizi (sul totale dei comuni della Regione). pari alla media Italia del 2004 (35%) 23,6%26,9%8,9 meuro
47 ASILI NIDO (segue) dati agg a luglio 2008 IndicatoriTarget RisorseRisorse al 2009 Presa in carico degli utenti, misurato con la percentuale di bambini fino al compimento dei tre anni che hanno usufruito del servizio servizi per linfanzia (asili nido, micronidi, e/o altri servizi integrativi e innovatici per linfanzia), (sul totale della popolazione tra zero e fino al compimento dei 3 anni) 12%.6,7%7,2%8,9 meuro
48 ADI dati agg a gennaio 2009 IndicatoriTarget Risorse Numero di anziani assistiti in assistenza domiciliare integrata (ADI) rispetto al totale della popolazione anziana (superiore a 64 anni). 3,5%1,8%3,6%17,6 meuro
49 RIFIUTI dati agg a marzo 2009 IndicatoriTarget Risorse Kg di rifiuti urbani smaltiti in discarica per abitante allanno. Il target per la verifica finale del 2013 è definito da due condizioni da soddisfare simultaneamente a)ciascuna regione non deve superare 230 kg/procapite di rifiuti urbani smaltiti in discarica, che è allincirca il valore della media EU al 2005 b)la percentuale di rifiuto urbano smaltito in discarica (sul totale del rifiuto urbano) non può essere superiore al 50%. 398,5 Kg419,113,3 meuro Nulla anzi …
50 RIFIUTI (segue) dati agg a marzo 2009 IndicatoriTarget Risorse Percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani raccolti. Occorre raggiungere almeno il 40% della raccolta differenziata. 15,6%18,6%13,3 meuro
51 RIFIUTI (segue) dati agg a marzo 2009 IndicatoriTarget IncrementoRisorse Quota di frazione umida (frazione organica e verde) trattata in impianti di compostaggio sulla frazione di umido nel rifiuto urbano totale per la produzione di compost ex. D.lgs 217/06 Occorre raggiungere il 20% di frazione umida trattata in impianti di compostaggio, che corrisponde al valore assunto dallItalia nel ,1 % 14,3 %8,9 meuro
52 ACQUE dati agg a agosto 2007 IndicatoriTarget2004 Risorse Percentuale di acqua erogata sul totale dellacqua immessa nelle reti di distribuzione comunale. 75%59,1 % Non cè aggiorna mento dei dati 17,7 meuro
53 ACQUE (segue) dati agg a agosto 2007 IndicatoriTarget2004 Risorse Abitanti equivalenti serviti effettivi da impianti di depurazione delle acque reflue, con trattamento secondario o terziario, in rapporto agli abitanti equivalenti totali per regione. 70%44,3 % Non cè aggiorna mento 17,7 meuro