il carisma francescano? Che cos’è il carisma francescano?
È un modo per incontrare Dio Non si tratta di una divinità anonima ma del Padre di Gesù Cristo, il Figlio amato, dello Spirito d’Amore: per Francesco e i suoi compagni, la trinità è molto importante. Non si tratta di un Dio da temere ma un di Padre misericordioso, amato, che ama.
Ma è anche il Somme Bene da chi viene ogni bene, a chi tutto appartiene e davanti al quale siamo sempre mendicanti e debitori d’amore.
È un modo per seguire Cristo Più che imitare, si tratta di seguire con uno slancio gioioso e definitivo il Figlio amato, Nostro fratello che a scelto l’umiltà e la povertà, che si è fatto prossimo ai peccatori. È Gesù contemplato nella sua umanità: il bambino di Betlemme, il Signore risuscitato, disponibile con tutti sotto l’umile apparenza del pane. È l’uomo che soffre per amore dei peccatori.
La Tadizione francescana contempla il Cristo come il Primo voluto e amato da Dio fra tutte le Sue creature: «Tutto è stato creato per Lui e in vista di Lui» (lett. Ai Colossesi)
È un modo per essere liberi grazie al soffio dello Spirito È lo Spirito Santo che attesta che siamo figli di Dio ma è anche lo Spirito che «fa nuove tutte le cose»: lo spirito dei profeti continua ad animare la Chiesa e suscita nuove vie di evangelizzazione, un nuovo modo di stare nel mondo. La tradizione francescana è una tradizione profetica.
La libertà di figli di Dio si vive in comunione con la Chiesa nel rispetto dei carismi, nella fiducia nella buona volontà altrui.
È un modo per guardare l’altro Tutte le creature sono uscite dalle mani di Dio. Le creature sprituali, ovvero gli uomini, sono preziose agli occhi di Dio. Per questo vanno rispettate e guardate con benevolenza. Bisogna essere fiduciosi sapendo che ognuno di noi può diventare una persona migliore, convertirsi e diventare santo con la Grazia di Dio.
«Nessuno ha il potere di distruggere nell’uomo l’immagine di Dio, la può solo velare o sfigurare…» San Bonaventura
Tutti gli uomini sono amati da Dio, tutti sono stati redenti da Cristo, tutti sono invitati ad entrare in comunione con le persone divine. Francesco accoglieva tutti e ne abbiamo molti esempi: viveva la fratellanza universale.
È un modo per contemplare il creato È l’aspetto che più spessa appare quando ci si interroga sullo « spirito francescano ». Ma non si tratta di un ottimismo beato, di sentimentalismo né di puro estetismo: l’atteggiamento di Francesco nei confronti del mondo e delle creature è un atteggiamento di fede. Una fede in Dio creatore in un disegno eterno di amore, di bontà e di condivisione.
Dio ha creato tutto con la sua Parola: ogni creatura porta in sé significazione e un messaggio che ci rimandano all’autore di tutte le cose.
L’uomo è invitato a contemplare le creature come specchi della Potenza, della Bontà e della Bellezza divina. La creazione è il «luogo» della nostra salvezza: il rispetto per le opere divine prepara al rispetto per tutte le creature spirituali che di conseguenza formano una fraternità universale nata da un’unica filiazione.
È un modo per vivere il Mistero della Croce Le sequela Christi passa da questo mistero di redenzione non come una infelice fatalità bensì come: - una volontà di purificazione - di accoglienza della volontà di Dio, - di partecipazione al Mistero del Cristo Salvatore
La contradizione, la sofferenza, la rinuncia non vengono ricercati ma accolti quando si presentano. Sono occasioni di offerta di sé per amore di Dio e del prossimo. Nulla può toglierci la gioia di vivere in comunione con Cristo.
È un modo per essere felici La gioia di esistere è una forma di azione di grazie per la bontà di Dio. La semplicità nel vivere, la fiducia negli altri e soprattutto l’abbandono tra le mani del Padre procurano la pace del cuore. Il Vangelo come regola di vita permette di ordinare tutte le cose e tutti gli avvenimenti relativizzandoli.
Condividere con gioia con gli altri è una forma di carità Condividere con gioia con gli altri è una forma di carità. Implica anche la compassione con chi soffre. Seguire Cristo pressupone una volontà quotidiana di rettificare la propria vita: è una conversione permanente che non è contradittoria con la ricerca della felicità.
È un modo per collocarsi nella Chiesa e amarla I battezzati formano la Chiesa di Cristo: non si distinguono i responsabili e il popolo. Rappresenta tutta la presenza di Cristo risuscitato al quale aderiamo per la nostra santificazione. Francesco ci invita ad amare la Chiesa e tutti coloro che la costituiscono, l’animano, la governano.
Nel venerare i preti, Francesco non venera l’uomo peccatore ma Colui che agisce mediante loro. La Chiesa è in continua mutazione sotto l’azione dello Spirito. Entrare in questa mutazione. Consentirla, significa convertire se stessi e lasciarsi guidare dallo Spirito.
ESORTAZIONE DI SAN FRANCESCO AI FRATELLI E ALLE SORELLE DELLA PENITENZA
Tutti coloro che amano il Signore con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutta la mente, con tutta la loro forza ed amano il loro prossimo come se stessi, ed odiano il proprio corpo con i suoi vizi e peccati, e ricevono il corpo ed il sangue del Signore nostro Gesù Cristo, e fanno degni frutti di penitenza: quanto mai sono felici questi e queste, facendo tali cose e perseverando in esse, perché su di esse riposerà lo spirito del Signore e stabilirà in essi la sua abitazione e la sua dimora, e sono figli del Padre celeste, di cui fanno le opere, e sono sposi, fratelli e madri del nostro Signore Gesù Cristo.