DEFICIT DI ATTENZIONE ED IPERATTIVITA’

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Transcript della presentazione:

DEFICIT DI ATTENZIONE ED IPERATTIVITA’ IL DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE ED IPERATTIVITA’ Dr.ssa Bobba Barbara Fulva

Attention Deficit Hyperactivity Disorder (ADHD) È una condizione frequente: ricerche epidemiologiche internazionali indicano una prevalenza tra il 4 ed il 6% in età prescolare e scolare. La genesi è multifattoriale: Neurobiologica Ambientale Sociale Spesso si riscontra una familiarità. Le differenti caratteristiche socio-ambientali modulano i sintomi in senso di rinforzo o di contenimento.

RAPPORTO MASCHI : FEMMINE 2-9 1

DSM-IV Tre forme cliniche: iperattiva-impulsiva inattentiva combinata ICD-10 Più restrittivo: prevede solo la forma combinata Femmine ADHD spesso non diagnosticate per il prevalere della forma inattentiva?

DIAGNOSI Difficile prima dei 4-5 anni Volta alla ricerca delle forme “PURE” Raccolta di informazioni da fonti multiple: genitori, insegnanti, nonni, ecc. Valutazione multidisciplinare: collaborazione tra neuropsichiatra infantile, psicologo, pediatra, insegnanti, educatori

MODALITA’ DIAGNOSTICHE Osservazione del bambino in più contesti (attenzione che nelle situazioni 1:1 come le visite mediche i sintomi sono controllati!) Utilizzo di questionari e interviste diagnostiche semistrutturate rivolti a genitori e insegnanti Scale di autovalutazione per il bambino dopo gli 8 anni

OBIETTIVI DELLA RICERCA (I) Diagnosticare il disturbo e le patologie ad esso eventualmente associate Identificare le caratteristiche cliniche, comportamentali e neuropsicologiche specifiche (funzioni del lobo frontale, e circuiti fronto-cerebellari) dei pazienti con ADHD

OBIETTIVI DELLA RICERCA (II) -Costruire uno strumento di screening di primo livello, di facile e rapida applicazione nelle strutture territoriali, che consenta un riconoscimento più precoce del quadro

OBIETTIVI DELLA RICERCA (III) -Individuare mirati trattamenti specifici idonei per i pazienti identificati. -Collaborare coi Servizi NPI di territorio per la presa in carico. -Creare una rete di sorveglianza regionale.

OBIETTIVI DELLA RICERCA (IV) Informare medici di base e le scuole sull’attuale stato dell’arte. Si sono effettuati e sono in programma incontri coi pediatri piemontesi.

OBIETTIVI DELLA RICERCA (V) Effettuare un’indagine epidemiologica a livello piemontese. E’ stato creato il gruppo “PiemontADHD”: partecipano una decina di Servizi, ci si incontra a cadenza mensile in Clinica per la discussione di casi; è in progetto un’indagine epidemiologica.

Risultati attesi e ricadute per il Servizio SOCIO-Sanitario. Riscontro di caratteristiche cliniche, comportamentali, cognitive suggestive di ADHD Riduzione del rischio psico-patologico adolescenziale attraverso un’individuazione precoce ed una presa in carico idonea. Riduzione dei costi diretti ed indiretti associati alla manifestazione a breve ed a lungo termine di questa patologia

Bambini affetti da ADHD Al momento attuale sono stati diagnosticati in clinica 8 bambini, sottoposti al protocollo diagnostico di cui sopra, seguiti in follow-up longitudinale. Due stanno effettuando un trattamento riabilitativo neuropsicomotorio secondo il Metodo Feurstein

Perché diagnosticare l’ADHD precocemente? La diagnosi è di per se stessa terapeutica: il riconoscimento del disturbo evita controproducenti sensi di colpa nel paziente (“bambini cattivi”), nei genitori ed in generale nell’ambiente Terapia ADHD-specifica Possibile prevenzione della comorbidità Migliore prognosi

strumenti di screening precoce al fine di anticipare la Attualmente l’attenzione si sta focalizzando sull’importanza di elaborare   strumenti di screening precoce al fine di anticipare la diagnosi

strumento di screening di primo livello

Brown ADD SCALES Pr. Thomas Brown Clinical Professor of Psychiatry Yale University Scala estremamente articolata e completa che prevede una raccolta dati diagnostici e per il follow-up di pazienti dai 3 anni all’età adulta; breve tempo di somministrazione In corso di validazione italiana, a cura di differenti gruppi di lavoro per le diverse fasce d’età.

Diagnostic form: questionario semi-strutturato atto a raccogliere dati su anamnesi personale e familiare (salute, disturbi d’apprendimento, disturbi psichiatrici e difficoltà emotivo-comportamentali) + criteri DSM IV + raccolta dati neuropsicologici (es. QI, memoria) + dati relativi alle abilità scolastiche + comorbidità

Questionari specifici per fasce d’età: Parent:3-7 aa; 8-12 aa Teacher: 3-7 aa; 8-12 aa Self-Report: 8-12 aa

La Scala di Brown: un esempio Parent form 3-7 1 Parla troppo in fretta o cambia spesso argomento durante una conversazione per parlare di qualcos’altro 2 3 4 8 Piccole frustrazioni gli/le provocano eccessiva irritabilità o reazioni di rabbia 21 Sembra troppo meticoloso nel fare cose in un determinato modo; restio a cambiare le abitudini 26 Appare triste o infelice. 35 Pare ignorare le istruzioni o le correzioni; le istruzioni spesso devono essere ripetute molte volte prima di essere seguite. 41 Ha problemi nel ricordare cose come le lettere dell’alfabeto, i nomi dei colori o delle forme, o il suo numero di telefono. 43 Importuna, litiga, o fa lo sciocco in modo eccessivo, anche dopo che gli si è chiesto di smettere.

QUESTIONARI 3-12 aa per la standardizzazione sui soggetti sani SCUOLA MATERNA 240 bambini ELEMENTARI 400 bambini MEDIE 80 bambini

Standardizzazione sui soggetti sani Reclutamento dei soggetti in alcune scuole dell’obbligo pubbliche torinesi, scelte in modo random Colloquio filtro coi Dirigenti scolastici Colloquio introduttivo con gli insegnanti, che si sono fatti portavoce per un Colloquio coi genitori

Standardizzazione sui soggetti sani Al momento attuale sono stati consegnati l’ 80% dei questionari (mancano i bambini all’inizio di ogni ciclo scolastico) Si prevede la restituzione completa dei questionari per l’inizio del prossimo anno

FINE! Grazie!