La luna “piena”
La luna è l’unico satellite naturale della Terra La luna è l’unico satellite naturale della Terra. È privo di luce propria, è costituito da materiali allo stato solido. Ha forma, massa, dimensioni, volume, densità.
La mancanza di crepuscoli; L’ elevata escursione termica; La luna è priva di atmosfera e idrosfera, nonostante sia un corpo celeste. Le conseguenze principali per la mancanza di atmosfera sono: La mancanza di crepuscoli; L’ elevata escursione termica;
Galileo Galilei nel suo Sidereus nuncius o Avviso astronomico annuncia le scoperte astronomiche (macchie lunari, irregolarità della superficie della luna), che egli ha compiuto mediante il cannocchiale “Bellissima cosa e mirabilmente piacevole, vedere il corpo della Luna , lontano da noi quasi sessanta raggi terrestri, così da vicino come distasse solo due di queste dimensioni” Sidereus nuncius
Galilei credeva che la Luna fosse distante sessanta raggi terrestri, in realtà essa non è poi così lontana per l’uomo. Circa nel 1969, infatti,Neil Armstrong comandante dell’Apollo 11 fu il primo astronauta a camminare sulla superficie lunare. L'equipaggio dell’Apollo 11 lasciò una targa di acciaio inossidabile, per commemorare lo sbarco e lasciare informazioni sulla visita ad ogni altro essere vivente che la trovi. Sulla targa c'è scritto:
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«Here men from the Planet Earth first set foot upon the moon, July 1969, A.D. We came in peace for all mankind. » «Qui, uomini dal pianeta Terra posero piede sulla Luna per la prima volta, Luglio 1969 D.C. Siamo venuti in pace, per tutta l'umanità. » «Here men from the Planet Earth first set foot upon the moon, July 1969, A.D. We came in peace for all mankind. » «Qui, uomini dal pianeta Terra posero piede sulla Luna per la prima volta, Luglio 1969 D.C. Siamo venuti in pace, per tutta l'umanità. » La targa raffigura i due emisferi del pianeta Terra ed è firmata da tre astronauti e dal Presidente statunitense Richard Nixon. .
Galilei, Sidereus nuncius “Con la certezza della sensata esperienza, chiunque può comprendere che la Luna non è ricoperta da una superficie liscia e levigata, ma scabra e ineguale, e, proprio come la faccia della Terra, piene di grandi sporgenze, profonde cavità e anfratti.”
Mari: distese scure a fondo quasi piatto, costituite da espandimenti di lava balsatica. I mari sono ricoperti da una coltre di polvere, cenere e detrito grossolano. Terre alte: vaste regioni chiare e densamente craterizzate.
“Da osservazioni più volte ripetute di tali macchie fummo tratti alla convinzione che la superficie della Luna non è levigata, uniforme ed esattamente sferica, come gran numero di filosofi credette di essa e degli altri corpi celesti, ma ineguale, scabra e con molte cavità e sporgenze, non diversamente dalla faccia della Terra variata da catene di monti e profonde valli.” Sidereus nuncius Il paesaggio lunare che descrive Galileo è caratterizzato non solo dalle terre e mari, che abbiamo precedentemente citato, ma anche da:
Rilievi: con forme diverse (catene montuose, orli, colline) la cui altitudine raggiunge anche i 9000 m. Crateri e circhi: originati o dalla caduta di meteoriti o dall’intensa attività vulcanica avvenuta durante la consolidazione della luna. Solchi: interpretati come fessure da raffreddamento di lave o linee di fuoriuscita di gas
Alla fine delle missioni d’Apollo gli astronauti lasciarono sulla luna delle apparecchiature capaci di registrare terremoti lunari che indicano una modesta attività geologica interna. Attraverso questi strumenti si è stabilito come sia strutturata internamente la Luna: Crosta, la parte più superficiale; Mantello, diviso in : litosfera, la parte più rigida; astenosfera, la parte plastica, Il nucleo .
Cosa si sa sull’origine della Luna Cosa si sa sull’origine della Luna? Ipotesi della fissione; Ipotesi della cattura; Ipotesi dell’accrescimento; Ipotesi dell’impatto.
Luna d’arte Charles Baudelaire Giacomo Leopardi Casper David Friederich
Alla luna O graziosa luna, io mi rammento Che, or volge l'anno, sovra questo colle Io venia pien d'angoscia a rimirarti: E tu pendevi allor su quella selva Siccome or fai, che tutta la rischiari. Ma nebuloso e tremulo dal pianto Che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci Il tuo volto apparia, che travagliosa Era mia vita: ed è, né cangia stile, 0 mia diletta luna. E pur mi giova La ricordanza, e il noverar l'etate Del mio dolore. Oh come grato occorre Nel tempo giovanil, quando ancor lungo La speme e breve ha la memoria il corso, Il rimembrar delle passate cose, Ancor che triste, e che l'affanno duri! Il tema che domina la lirica è quello tipicamente leopardiano della rimembranza, che è anche il titolo originario della lirica: ricordare il passato, anche se doloroso, è fonte di piacere, perché se ne rievocano le illusioni. Il poeta osserva la Luna, simbolo della forza rasserenatrice della Natura, e le parla come ad una creatura cara. Egli rammenta che anche l'anno prima era salito su quel colle, ma il volto della Luna era apparso tremolante ai suoi occhi velati di pianto. Nulla è cambiato da allora, il suo animo è ancora ricolmo di sofferenza, eppure ricordare il dolore di allora gli dà un non so che di sollievo.
Un uomo e una donna davanti alla luna Dipinto romantico realizzato nel 1819 dal pittore Casper David Friederich e conservato allo Staatliche Museen di Berlino. Un paesaggio boscoso con due alberi (l'uno spoglio, l'altro verdeggiante), in mezzo ai quali compaiono due figure isolate di spalle, un uomo ed una donna, rivolti verso la Luna, simbolo rassicurante della Natura . L'effetto di controluce crea un netto contrasto tra le aree scure e quelle illuminate, rendendo suggestiva un’atmosfera statica.
Tristezze della luna Nei suoi sogni la luna è più pigra, stasera: come una bella donna su guanciali profondi, che carezzi con mano disattenta e leggera prima d'addormentarsi i suoi seni rotondi, lei su un serico dorso di molli aeree nevi moribonda s'estenua in perduti languori, con gli occhi seguitando la apparizioni lievi che sbocciano nel cielo come candidi fiori. Quando a volte dai torpidi suoi ozi una segreta lacrima sfugge e cade sulla terra, un poeta nottambulo raccatta con mistico fervore nel cavo della mano quella pallida lacrima iridescente come scheggia d'opale. e, per sottrarla al sole, se la nasconde in cuore. Baudelaire
Tristezze della Luna La Luna diventa nell'immaginario poetico una donna triste, ma dalla forte sensualità. Con lei il poeta sembra intrecciare una storia d’amore. Lui solo può raccogliere di costei le lacrime, suo dono fatale e splendido alla Terra, mentre tutti gli altri sono incapaci di godere di tanta rara bellezza.
La luna fin dall’antichità è sempre stata protagonista di leggende misteriose …
Si chiama comunemente licantropia clinica quella patologia mentale che costringe chi ne soffre a voler assomigliare a un lupo nell'aspetto ma principalmente nel comportamento, negli stadi più gravi i malati desiderano cibarsi di carne cruda, a volte umana, e di sangue.
Tale leggenda non ha mai perso il suo incredibile fascino Tale leggenda non ha mai perso il suo incredibile fascino. Ha ispirato molti libri e film di successo… “The vampire diaries” “ The Twilght saga”
… e “Sailor Moon”
Realizzato da : Lavoro realizzato da Paola Carlini Federica Ciotola classe 5A Liceo scientifico a.s. 2011-2012 Prof.ssa Assunta Gasparri Classe 5 A
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