I tumori in Italia – AIRTUM 2011 (1) Il cancro rappresenta la seconda causa di morte in Italia (30%) dopo le patologie cardiocircolatorie (39%). Si stima.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I Tumori a Mineo e Ramacca
Advertisements

Priscilla Sassoli de’ Bianchi
Eugenio Paci UO di Epidemiologia Clinica e Descrittiva,CSPO, Firenze
Variazione percentuale
Tassi standardizzati di incidenza: polmone, uomini
Commissione salute donna La prevenzione. prevenzione Rimozione dei fattori di rischio e dei determinanti di salute e del non star bene.
Lo screening del cancro colonretto
L’EPIDEMIOLOGIA CLINICA
Luso integrato dei dati per programmare e …….valutare Mariadonata Giaimo Direzione regionale Sanità e Servizi sociali Regione Umbria 17 dicembre 2009.
un sistema di sorveglianza sulla salute delle persone con diabete
Deliberazione Giunta Regionale Toscana n. 716 del 3 agosto 2009
L'ASSISTENZA ONCOLOGICA NELLE PICCOLE ISOLE ATTESE, RISORSE, CRITICITA Favorire ed Ottimizzare la Compliance Ponza Maggio 2013 Dott.sa Paola Bellardini.
Le fonti informative come strumento per la lettura delle disuguaglianze sociali nella salute.
1° Campagna Educazionale Regionale ANMCO Toscana DIFENDIAMO IL CUORE Casciana Terme 12 gennaio 2008 Sorveglianza epidemiologica regionale delle malattie.
Area Prevenzione Cardiovascolare
Avanzamento Finanziario e Fisico - FSE. 2 Lavanzamento del Programma FSE A metà programmazione il PON Competenze per lo sviluppo evidenzia un ottimo livello.
IL RUOLO STRATEGICO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE
IL FOLLOW-UP DEI TUMORI COLORETTALI
AIRT, Reggio Emilia 5-7 Aprile 2006
LA MORTALITA’ NEI PAZIENTI PSICHIATRICI CHE ACCEDONO AI SERVIZI PSICHIATRICI DI DIAGNOSI E CURA ASL 10 FIRENZE 14 dicembre 2005.
Screening. Il termine screening, è un anglicismo utilizzato in medicina, per indicare una strategia (protocollo) di indagini diagnostiche, utilizzate.
Strategie per la salute Asl della provincia di Pavia
Il fumo di sigaretta in Provincia di Trento
Papillomavirus (HPV - Human PapillomaVirus)
SCREENING ONCOLOGICI DEFINIRE IL PROFILO ORGANIZZATIVO Workshop SItI - FISM Il nuovo Piano Nazionale della Prevenzione Cernobbio, 8 novembre 2005 Sandro.
Il Papillomavirus Umano (HPV)
Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori
I PIANI REGIONALI DI PREVENZIONE Dott.ssa Simonetta Rizzo.
Il Piano provinciale della prevenzione Laura Ferrari Trento, 25 settembre 2008.
4° congresso Simg-Calabria Reggio Calabria 29-30\ La Medicina Generale Calabrese per una Calabria Sana e Sostenibile Felice Bellini Mediass Catanzaro.
Diagnostica per Immagini Integrata e Procedure Interventistiche
Prevenzione del Tumore della Prostata
Le donne immigrate nella regione Emilia-Romagna L accesso nei programmi di screening nellesperienza di Reggio Emilia Corso di formazione del personale.
Confronti internazionali possono essere utili per: - Capire e scoprire differenze dovute a fattori ambientali e sociali che determinano lo stato di salute.
Che cosa è la salute ? Assenza di malattia ?
Confronti internazionali possono essere utili per: -Capire e scoprire differenze dovute a fattori ambientali e sociali Segue esempio.
Malattie Cardiovascolari
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA
EPIDEMIOLOGIA DEI TUMORI COLO-RETTALI
SCREENING MAMMOGRAFICO D’Elia Francesco
Si possono prevenire i tumori? Cremona 26 novembre 2011.
FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE
I test di screening C.Quercioli
Giornata mondiale senza tabacco World No Tobacco Day.
igiene Scienza della salute che si propone il
Convegno “Dall’infezione HPV alla gestione del pap test anomalo e delle patologie HPV correlate” Introduzione ai lavori Dott.ssa Fiorenza Cartellà Coordinatore.
Immuno-Oncologia: capire l’innovazione nel trattamento del tumore.
L’organizzazione del servizio di colposcopia
Journal Club: Prospettive sul tumore della mammella:
la pianificazione nazionale
La vecchiaia di successo: prevenzione lavoro e stili di vita Aspetti economici e sociali Giorgio L. Colombo Università degli Studi di Pavia, Facoltà di.
I “numeri” del cancro al collo dell’utero
PREVENZIONE DEI TUMORI DEL COLLO DELL'UTERO:
PREVENZIONE SECONDARIA: SCREENING. sensibilità a/a+c specificità d/b+d prevalenza a+c/N valore predittivo + a/a+b valore predittivo – d/c+d m.
PREVENZIONE SECONDARIA: SCREENING. sensibilità a/a+c specificità d/b+d prevalenza a+c/N valore predittivo + a/a+b valore predittivo – d/c+d m +
1 Dimensioni del problema. 2 3 Anziani nell’ULSS 20 nel 2002 il 19.2% della popolazione superava i 65 anni e il 9% i 75 il 30% degli anziani sono disabili.
EPIDEMIOLOGIA DEI TUMORI
I TUMORI : CAUSE E PREVENZIONE
PASSI: Un efficace e utile strumento di consultazione e orientamento Giuliano Carrozzi, Letizia Sampaolo, Lara Bolognesi Servizio Epidemiologia e Comunicazione.
Dati epidemiologici sul melanoma Stefano Guzzinati Registro Tumori del Veneto.
L’impatto sociale ed economico dei tumori V Giornata nazionale del malato oncologico L’impatto sociale ed economico dei tumori V Giornata nazionale del.
L’importanza e i risultati dello Screening Dott.ssa Maria Gabriella Penon Dirig. Medico Dipartimento di Prevenzione Dott. Antonio Ferro Direttore Dipartimento.
Stili di vita e fattori di rischio: differenze di genere Dati della sorveglianza PASSI Anni Provincia di Modena.
Workshop Il Piano Regionale della Prevenzione : una lettura condivisa per l’attuazione locale Gli screening oncologici.
PDTA Tumore Mammella nell’AUSL di Bologna
U.O. Epidemiologia – Registro Tumori ASL Lecce
Salute, condizione economica e livello di istruzione Pio Russo Krauss Responsabile Educazione Sanitaria ASL Napoli 1 Centro Coordinatore Regionale Macroarea.
Medicina sociale … Prof. Giovanna Tassoni Istituto di Medicina legale – Università degli Studi di Macerata.
PREVENZIONE DELLA PATOLOGIA CARDIOVASCOLARE. Cardiopatia ischemica uominidonne Vasculopatie cerebrali Mortalità per malattie del sistema circolatorio.
Transcript della presentazione:

I tumori in Italia – AIRTUM 2011 (1) Il cancro rappresenta la seconda causa di morte in Italia (30%) dopo le patologie cardiocircolatorie (39%). Si stima che nel nostro Paese, nel 2011, saranno 360 mila i nuovi casi di tumore, 200 mila negli uomini (56%) e 160 mila nelle donne (44%) e che questa patologia causerà 174 mila decessi. I tumori più pericolosi risultano essere per le donne quello alla mammella e per gli uomini quello al polmone. Sebbene questi dati continuino a far paura, c'è anche un importante conferma che riguarda il nostro Paese: in Italia i dati sulla sopravvivenza a 5 anni per i principali tumori sono più elevati che nel resto dEuropa. Si tratta dell83% di chi è colpito da neoplasia al seno (contro l80% della media europea), il 58% per il colon-retto (rispetto al 54%), il 79% per la prostata (contro il 74%) e il 13% per il polmone (contro il 10%). Complessivamente, le persone che si sono lasciate la malattia alle spalle da più di 5 anni sono dal volume "I numeri del cancro in Italia 2011", il primo censimento ufficiale dei dati sui tumori, (200 oncologi e 35 registri),.I numeri del cancro in Italia 2011

I tumori in Italia – AIRTUM 2011 (2) In generale (M+F), nel 2011, il tumore del colon-retto è il più frequente (50 mila nuove diagnosi), seguito da quello alla mammella (45 mila), alla prostata (42 mila) e al polmone (38 mila)… Tra i maschi i tumori più diffusi sono quelli della prostata (20% del totale delle neoplasie), del polmone (15%, con tendenza alla riduzione), del colon-retto (14%), della vescica (10%) e dello stomaco (10%); tra le femmine i tumori più frequenti sono quelli alla mammella (29%), al colon-retto (13%), al polmone (6%), al corpo dellutero (5%) e allo stomaco (4%). Dallanalisi dei dati disponibili per il emerge una riduzione significativa della mortalità complessiva per tumore, in entrambi i sessi (-12% nei maschi e -6% nelle femmine), imputabile alla diffusione dei programmi di screening, al miglioramento delle capacità diagnostiche e alla possibilità di accedere a cure efficaci.

I tumori in Italia – AIRTUM 2011 (3) Il documento evidenzia notevoli disparità regionali rispetto all'accesso alle cure: nell'area settentrionale del Paese risultano più casi rispetto a quella meridionale (+30%), eppure la sopravvivenza è complessivamente inferiore nel Mezzogiorno. Confrontando le varie aree del Paese, inoltre, colpisce l'altissima frequenza nelle Regioni meridionali del tumore al fegato rispetto a quelle settentrionali (+25% nei maschi e +75% nelle femmine), da ricondurre alla maggiore diffusione nel Sud del virus dellepatite B e C, uno dei principali fattori di rischio per lepatocarcinoma.

Registri tumori

Il rapporto del 2000 dellOrganizzazione Mondiale della Sanità, dedicato alla efficacia/efficienza dei servizi sanitari, pone lItalia al secondo posto dietro la Francia in una graduatoria planetaria. Tra le ragioni di questo successo se ne sottolineano due: lequità del SSN e la capacità di investire sulla salute, anche attraverso iniziative di prevenzione secondaria (screening). Lo screening costituisce un fondamento di questo tipo di approccio, dal momento che rappresenta un investimento sulla salute, attraverso la prevenzione secondaria. Esso viene inoltre praticato su grandi gruppi di popolazione, fornendo in modo equo a molti individui la possibilità di accertare le proprie condizioni di salute.

Possibili obiettivi di uno screening Target Obiettivo Esempio Malattia Trattamento di curaCancro Malattia Trattamento prev. Complicazioni Ipertensione Malattia Prevenzione m. infettive TBC, sifilide, ecc. Malattia Cambiare stili di vita, dieta…. Diabete, cardiopatia Rischio Cambiare stili di vita Fumo, alcool, guida Rischio metab. Modifica dieta/stile di vita Ipercolesterolemia

Requisiti di malattia Malattia di una certa rilevanza sociale; ad esempio, in termini di prevalenza Disponibilità di trattamenti terapeutici in fase presintomatica o comunque con diagnosi precoce Buona conoscenza della storia naturale della malattia e conseguentemente della effettiva possibile riduzione della mortalità o delle complicazioni Se la malattia è rara i benefici del trattamento debbono essere elevati (es. screening neonatali)

Requisiti del servizio sanitario Deve essere possibile garantire il follow-up a tutti i soggetti risultati positivi Lidentificazione di stadi precoci di malattia ha senso solo se i trattamenti noti siano effettivamente disponibili per i positivi Tutti debbono poter accedere al trattamento La popolazione da coinvolgere nello screening deve essere chiaramente definita e selezionata in modo da evitare distorsioni di selezione

Requisiti del test di screening Il test deve essere di rapida e facile esecuzione e deve essere ragionevolmente economico Il test deve essere sicuro e bene accettato sia dai medici che dai soggetti coinvolti E necessario conoscere sensibilità, specificità e valore predittivo positivo del test

Tumore della mammella Incidenza Mortalità Probabilità di ammalarsi* Efficacia screening Test e frequenza del test Protocollo di screening Bacino di utenza Incidenza Mortalità Probabilità di ammalarsi* Efficacia screening Test e frequenza del test Protocollo di screening Bacino di utenza casi anno (1/4 dei tumori femminili) decessi/anno (18% delle morti per tumore nelle donne) 1 su SI: evidenze sufficienti Mammo/ecografia biennale Standardizzato > abitanti