Il signor Giovanni 78 anni Coniugato Vive con moglie e una figlia (infermiera) non sposata, molto affezionata ai genitori Ex minatore Peso 78 kg
Anamnesi Patologica Remota Cardiopatia post infartuale (13 anni fa IMA) Diabete mellito non insulino dipendente BPCO (silicosi e tabagismo)
Anamnesi Patologica Prossima Negli ultimi tre anni progressivo peggioramento della dispnea (da sforzi moderati a minimi) Da un anno ulteriore netto peggioramento della dispnea, recidivanti ricoveri per insufficienza respiratoria acuta, l’ultimo (circa un mese fa) era in coma ed è stato trattato in reparto terapia intensiva. Nell’ultimo ricovero si era prospettata la necessità di ventilazione invasiva, che Giovanni aveva rifiutato. Attualmente in ossigenoterapia continua tramite concentratore, importante calo ponderale A causa della dispnea è molto limitata l’autonomia (da letto a poltrona) Il medico di MG chiede attivazione di ADI finalizzata al mantenimento del paziente al domicilio, come da pressante richiesta dei famigliari
Anamnesi Patologica Prossima Da circa 10 giorni alettato, appare cachettico. I familiari riferiscono ingravescente difficoltà alla deglutizione, in particolare per i liquidi (disfagia? rifiuto?). Giovanni resta comunque relativamente lucido, orientato. Giovanni chiede di non essere ricoverato perché “ogni volta usciva peggio della precedente” I familiari hanno comunque insistito per iniziare idratazione parenterale e.v.(500ml/di: sol. fisiologica alternati a glucosata 5%) continuando il sig. Giovanni ad assumere comunque qualcosa per os (addensanti, farina lattea)
Anamnesi Patologica Prossima Da due giorni Giovanni appare più confuso e rallentato del solito, non assume più nulla per bocca (rifiuto e tosse alla deglutizione) Comunque pare riconoscere i famigliari ed il luogo dove si trova Sembra aver sete (annuisce con la testa alla richiesta)
Obiettività Paziente in scadute condizioni generali, cachessia marcata Dispnea a riposo, mascherina con O2 continuativo Cute e mucose asciutte (mughetto orale) TC 37°C PA 85/40 fc 100AR
I famigliari sono preoccupati del fatto che non si alimenti e non si idrati a sufficienza, attribuendo a questo i nuovi sintomi presentati da Giovanni La figlia chiede che il papà sia ricoverato.
Quesiti Come interpreti i sintomi presentati dal sig. Giovanni? Quali interventi infermieristici ritieni prioritari? Predisponi piani assistenziali alternativi Come proporli?