LA MACCHINA FOTOGRAFICA COSTRUZIONE DI UNA FOTOCAMERA CON FORO STENOPEICO Classe 2° Sec. I Grado, Istituto S. Orsola Guastalla Anno 2010 - 2011
La macchina fotografica Ogni macchina fotografica è costituita da due parti fondamentali: un corpo, con un'apertura ad un'estremità per permettere alla luce di entrare (camera oscura) ed una superficie di registrazione, per catturare l'immagine luminosa all'altra estremità. Formalmente non servirebbe altro. A questi due elementi basilari, nella stragrande maggioranza dei casi si aggiunge la parte diottrica (lenti) o catadiottrica (specchi), che va a costituire l’obiettivo. La parte relativa alla registrazione dell'immagine è costituita da un sensore fotosensibile, che può essere una pellicola o lastra fotografica (macchine fotografiche tradizionali) o un sensore digitale per macchine fotografiche digitali. In fotografia l'otturatore è il dispositivo meccanico o elettronico che ha il compito di controllare per quanto tempo la pellicola o il sensore (nelle fotocamere digitali) resta esposto alla luce. Facendo un parallelo con l'occhio umano, mentre la pupilla rappresenta il diaframma, la palpebra dà un'idea dell'otturatore.
I DUE CONGEGNI PER LA REGOLAZIONE DELLA LUCE: IL DIAFRAMMA E L’ OTTURATORE E’ uno dei due congegni per la regolazione della luce. E’ composto da una serie di lamelle metalliche parzialmente sovrapposte che formano un foro di larghezza variabile, detto apertura. Si può "aprire" il diaframma per far passare più luce attraverso l'obiettivo, oppure "chiuderlo" per farne passare meno.
I DUE CONGEGNI PER LA REGOLAZIONE DELLA LUCE: IL DIAFRAMMA E L’ OTTURATORE L'altro congegno per la regolazione della luce è uno schermo protettivo che, aprendosi per una determinata quantità di tempo e poi richiudendosi, lascia arrivare alla pellicola la necessaria quantità di luce. Il meccanismo dell'otturatore, che negli apparecchi di pregio è assai complesso, può essere raffigurato come un sipario mobile impermeabile alla luce, con un'apertura che lascia entrare i raggi luminosi quando passa davanti all'obiettivo.
IL CORPO DELLA MACCHINA E L’OBIETTIVO Fa convergere i raggi luminosi provenienti dal soggetto sulla pellicola, situata sul fondo dell'apparecchio, formando su di essa un'immagine invertita orizzontalmente e verticalmente. CORPO DELL'APPARECCHIO E’ costituito dalla scatola che contiene le varie parti della macchina fotografica, ha anche il compito di proteggere la pellicola dalla luce, tranne quella che entra dall'obiettivo al momento della ripresa.
LA STENOSCOPIA La stenoscopia è un procedimento fotografico che sfrutta il principio della camera oscura per la riproduzione di immagini. La fotocamera utilizza un foro stenopeico (dal greco stenos opaios, dotato di uno stretto foro), in pratica un semplice foro posizionato al centro di un lato della fotocamera, come obiettivo. La fotocamera con foro stenopeico produce immagini poco nitide, perché i raggi lumino si provenienti dal soggetto divergono e creano piccoli cerchi. Aumentare la nitidezza richiederebbe una diminuzione del diametro e dello spessore del foro, aumentando al contempo i già prolungati tempi di esposizione. Un foro troppo stretto comporta inoltre la comparsa di problemi di diffrazione. La nitidezza, seppur non eccelsa, si estende per tutti gli oggetti inquadrati, creando una profondità di campo illimitata. Un ulteriore vantaggio determinante alla diffusione di questa tecnica è il costo estremamente basso degli strumenti e della facilità di costruzione in proprio.
Il progetto Mossi dalla curiosità e dalla facilità con cui si può creare una macchina fotografica stenopeica, abbiamo progettato una “macchina fotografica” utilizzando una scatola di scarpe. Da un lato abbiamo creato un piccolo foro (stenopeico), mentre dall’altro, per poter visualizzare l’immagine che entra, abbiamo montato un foglio opaco. Dopo aver annerito la scatola internamente, la stessa riproduceva le immagini captate all’esterno, in modo capovolto. A scuola ci siamo fermati a questo livello, ma con pazienza si potrebbe creare anche il supporto che capta l’immagine (pellicola). Ovviamente occorrerà sigillare la scatola per evitare che entri luce, chiudendo la finestra di carta opaca situata sul retro e l’obiettivo sul davanti, che verrà aperto solamente nel momento in cui si “scatterà” la fotografia.
Il laboratorio Giovedì … tutto è cominciato da quel giovedì … da quel giorno abbiamo sperimentato con le nostre mani cosa significa costruire una macchina fotografica. Ovviamente non è stato un lavoro facile ma con l’aiuto del nostro fantastico professore di tecnologia ci SIAMO RIUSCITI(vero prof??!)!!!dopo aver studiato in classe tutta la parte teorica è arrivata l’ora del laboratorio e qui siamo riusciti a tirare fuori il meglio della nostra anima tuttofare!per prima cosa l’occorrente:una scatola da scarpe,un cutter, un nastro adesivo per carta e un pennarello nero più carta colorata per rivestire la scatola. Sembra una di quelle puntate di Art-Attack dove tutti gli esperimenti risultano magnifici e ingegnosi ma i procedimenti complessi e difficili!
...laboratorio…( Continua) …Dopodiché abbiamo iniziato il nostro progetto:abbiamo tagliato un lato corto della scatola,e da quest’ultimo ne abbiamo tagliato un rettangolo interno,conservando la cornice,perché su di essa abbiamo applicato un pezzo di carta da lucido,e finito questo passaggio abbiamo disposto il cartoncino nel mezzo della scatola,dopo aver dipinto la scatola di nero con un pennarello l’abbiamo ricoperta all’esterno con la carta colorata…ed ecco il lavoro finito!!!dopo questi vari passaggi e procedimenti abbiamo ottenuto la nostra macchina fotografica fai da te…!!!
Il laboratorio continua… Un giovedì di dicembre, insieme al professore di tecnica abbiamo costruito una macchina fotografica fatta con: Una scatola di scarpe; Cutter; Pennarello nero; Nastro adesivo di carta; Carta per rivestire la scatola; Colla; Carta lucida. Il laboratorio continua…
Laboratorio ultima parte Successivamente abbiamo preso la scatola da scarpe, abbiamo tagliato con il cutter un lato corto della scatola e abbiamo colorato l’interno con il pennarello nero. Abbiamo in seguito preso il lato corto e abbiamo tagliato l’interno lasciando una cornice, sul retro di questa abbiamo incollato la carta lucida. Abbiamo inserito questo pezzo all’interno della scatola più o meno a metà e l’abbiamo chiusa con il coperchio. Sempre con il cutter abbiamo fatto un foro sul lato opposto di quello tagliato.
La macchina fotografia finita Infine abbiamo preso le macchine fotografiche e le abbiamo puntate verso la finestra, il risultato era un paesaggio al contrario.
IL LAVORO FINITO