L’ALLARGAMENTO AD EST DELL’UNIONE EUROPEA Michela Lanzutti
TAPPE DELL’ALLARGAMENTO UE (1) 1951 Firma del Trattato di Parigi da parte di Belgio, Francia, Germa- nia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi e istituzione della Comu- nità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA) 1957 Firma dei Trattati di Roma da parte di Belgio, Francia, Germa- nia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi e istituzione della Comu- nità Economica Europea (CEE) e della Comunità Europea per l’Energia Atomica (Euratom) 1973 Ingresso di Danimarca, Irlanda e Regno Unito nella CEE 1981 Ingresso della Grecia nella CEE 1986 Ingresso di Spagna e Portogallo nella CEE 1989 Crollo del muro di Berlino. Creazione del programma Phare, volto – originariamente – ad assistere la ristrutturazione economica di Polonia e Ungheria
TAPPE DELL’ALLARGAMENTO UE (2) 1990 Costituzione della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) per fornire supporto finanziario ai Paesi dell’Europa centrale e orientale (PECO) Unificazione della Germania: i Lander dell’ex Germania dell’Est diventano parte della CEE 1991 Firma dei primi Accordi Europei con i PECO 1993 Consiglio europeo di Copenaghen: criteri di adesione per i Paesi dell’Europa centro-orientale 1994 Prime richieste di adesione all’UE da parte dei PECO Consiglio europeo di Essen: strategia di pre-adesione 1995 Ingresso di Austria, Finlandia e Svezia nell’UE Consiglio europeo di Madrid: varo del processo di allargamento ad Est e incarico alla Commissione di valutare le prospettive future (riforme istituzionali e finanziarie)
TAPPE DELL’ALLARGAMENTO UE (3) 1997 Presentazione da parte della Commissione di “Agenda 2000 – Per un’Unione più forte e più ampia”, corredata da 10 pareri sulle domande di adesione presentate dai PECO Consiglio europeo di Lussemburgo: adozione di Agenda 2000; via libera al processo di ampliamento; individuazione dei primi 6 Paesi con cui avviare i negoziati di adesione 1998 Consiglio europeo di Cardiff: orientamenti e calendario dei futuri negoziati di adesione Apertura dei negoziati di adesione con Cipro, Estonia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Ungheria 1999 Consiglio europeo di Berlino: approvazione delle riforme finan- ziarie di Agenda 2000 e creazione degli Strumenti di Pre Adesio- ne ISPA e SAPARD
TAPPE DELL’ALLARGAMENTO UE (4) 1999 Consiglio europeo di Helsinki: decisione di avviare negoziati di adesione con altri 6 Paesi Candidati e di considerare Turchia come Paese Candidato; ribadita importanza del criterio politico quale pre-requisito per l’apertura dei negoziati 2000 Apertura dei negoziati di adesione con Bulgaria, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia e Malta Consiglio europeo di Nizza: adozione dei principi di differenzia- zione e di riallineamento 2001 Consiglio europeo di Goteborg: accordo sul quadro per portare a buon fine l’allargamento Consiglio europeo di Laeken: approvazione del calendario del processo di allargamento
TAPPE DELL’ALLARGAMENTO UE (5) 2002 Conclusione dei negoziati di adesione con Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Slovacca e Slovenia 2003 Firma dei Trattati di Adesione tra l’UE ed i 10 nuovi Stati Membri 2004 Ratifica dei Trattati di Adesione; ingresso dei nuovi Stati Membri nell’UE; partecipazione alle elezioni del Parlamento Europeo 2007 Ingresso di Bulgaria e Romania nell’UE
(Consiglio Europeo di Copenaghen, 1993) CRITERI DI ADESIONE (Consiglio Europeo di Copenaghen, 1993) - Criterio politico: istituzioni democratiche stabili - Criterio economico: economia di mercato funzionante e in grado di sostenere concorrenza del Mercato Unico - Recepimento dell’acquis: capacità di farsi carico degli obblighi derivanti dallo status di Stati Membri e condivisione degli obiettivi dell’Unione Politica, Economica e Monetaria Europea
STRATEGIA DI PRE-ADESIONE A. Accordi Europei B. Partenariati di Adesione C. Programmi Nazionali per l’Adozione dell’Acquis D. Assistenza Pre-Adesione E. Apertura ai Programmi Comunitari e partecipazione alle Agenzie Europee
A. ACCORDI EUROPEI (DI ASSOCIAZIONE) B. PARTENARIATI DI ADESIONE - componente politica: favorire dialogo politico mediante consulta-zioni bilaterali e multilaterali - componente economica: creare zona di libero scambio e promuo-vere cooperazione economica, culturale, finanziaria componente giuridica:promuovere il ravvicinamento delle legisla-zioni (soprattutto nel settore della proprietà intellettuale e regole della concorrenza) B. PARTENARIATI DI ADESIONE - settori prioritari per il recepimento dell’acquis - programmazione dell’assistenza finanziaria UE - condizioni degli aiuti
C. PROGRAMMI NAZIONALI PER L’ADOZIONE DELL’ACQUIS - definizione del calendario per l’adozione dell’acquis individuazione delle risorse umane e finanziarie da mobilitare D. ASSISTENZA PRE-ADESIONE 2000-2006 - Programma PHARE Programma ISPA Programma SAPARD Co-finanziamento della Banca Europea per gli Investimenti e delle Istituzioni Finanziarie Internazionali
D. ASSISTENZA PRE-ADESIONE 2000-2006 (1) PROGRAMMA PHARE Settore: rafforzamento delle capacità amministrative e istituzionali; sostegno agli investimenti nei settori non coperti dagli altri due strumenti Budget annuo:1560 mln EUR Autorità Responsabile:DG Allargamento, con il compito di coordinare i tre strumenti
D. ASSISTENZA PRE-ADESIONE 2000-2006 (2) ISPA (Strumento per le Politiche Strutturali di Pre- Adesione) Settore: infrastrutture nel settore dei trasporti e della tutela ambientale Budget annuo:1040 mln EUR Autorità Responsabile:DG Politica Regionale
D. ASSISTENZA PRE-ADESIONE 2000-2006 (3) SAPARD (Speciale Programma di Adesione per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale) Settore: sviluppo agricolo e rurale Budget annuo:520 mln EUR Autorità Responsabile:DG Agricoltura
D. ASSISTENZA PRE-ADESIONE 2000-2006 (4) Cofinanziamento di BEI e Istituzioni Finanziarie Internazionali a) Finaziamento BEI di 7000 MEUR (1997-2000). Priorità: tutela ambientale; sviluppo reti di trasporto, telecomuni- cazioni, energia; competitività industriale e sviluppo regionale b) Memorandum di Intesa tra CE e IFI (1998) Partecipanti: BERS, Banca Mondiale, Nordic Environment Finance Corporation, Nordic Investment Bank, IFC, ... NB. Rapporto Phare-Cofinanziamento IFI di 1:5 .
E. APERTURA A PROGRAMMI E AGENZIE UE - Familiarizzare i Paesi Candidati con la gestione di politiche e strumen-ti UE e facilitare scambi di studenti, ricercatori, etc. - Partecipazione finanziata dai Paesi Candidati (co-finanziamento Phare in caso di necessità) - Partecipazione in Agenzie Europee: Agenzia Europea per l’Ambiente, Centro Europeo di Monitoraggio sulle Droghe e la Tossicodipendenza
AREA SCHENGEN AREA EURO In due fasi: Fase 1. Garantire alto livello di controllo alle frontiere esterne al momento dell’adesione Fase 2. Graduale abolizione dei controlli alle frontiere con gli Stati Membri dopo l’adesione, previa decisione del Consiglio AREA EURO In tre fasi: Fase 1. Prima dell’adesione, procedure di sorveglianza previste dai Partenariati di Adesione Fase 2. Dopo l’adesione, ingresso nello SME II e ancoraggio della moneta nazionale all’Euro Fase 3. Una volta soddisfatti i criteri di convergenza, ingresso nell’UEM e adozione della moneta unica
STRUMENTI DELLA COOPERAZIONE ECONOMICA ITALIANA VERSO EST (1) LEGGE 100/90 (integrata da DLgs 143/98): Norme sulla promozione della partecipazione a società ed imprese miste all’estero Costituzione di SIMEST LEGGE 19/91: Norme per lo sviluppo delle attività economiche e della cooperazione internazionale della regione FVG, della provincia di Belluno e aree limitrofe Costituzione di FINEST e INFORMEST
STRUMENTI DELLA COOPERAZIONE ECONOMICA ITALIANA VERSO EST (2) LEGGE 212/92: Collaborazione con i Paesi dell’Europa centrale ed orientale LEGGE 84/01: Disposizioni per la partecipazione italiana alla stabilizzazione, alla ricostruzione e allo sviluppo di Paesi dell’area balcanica
Società italiana per le imprese all’estero SIMEST S.p.A. (1) Società italiana per le imprese all’estero Chi è: SIMEST è la finanziaria di sviluppo e promozione delle imprese italiane all'estero, istituita come società per azioni nel 1990 (Legge n. 100 del 24.4.1990) ed ha iniziato ad essere operativa nel 1991. È controllata dal Governo Italiano che detiene il 76% del pacchetto azionario, ed è partecipata da banche, imprese, associazioni imprenditoriali e di categoria. A chi: La SIMEST è stata creata per promuovere il processo di internazionalizzazione delle imprese italiane ed assistere gli imprenditori nelle loro attività all’estero.
SIMEST S.p.A. (2) Interventi: per gli investimenti all’estero: sottoscrive fino al 25% del capitale delle società estere partecipate da imprese italiane; agevola il finanziamento di quote sottoscritte dal partner italiano in società o imprese all’estero; per gli scambi commerciali: agevola crediti all’esportazione; finanzia studi di prefattibilità e programmi di assistenza tecnica; finanzia i programmi di penetrazione commerciale; finanzia spese di partecipazione a gare internazionali. SIMEST inoltre fornisce servizi di assistenza e consulenza per tutte le fasi dell’avvio e della realizzazione di investimenti all’estero.
FINEST S.p.A. (1) Società finanziaria di promozione della cooperazione economica con i Paesi dell’Est Europeo Chi è: Finest è una società finanziaria di partecipazione, costituita con la L. 19/91 ed operativa dal 1993. Azionisti della società sono: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Regione Veneto, Provincia Autonoma di Trento, Simest S.p.A. e 17 Banche. A chi: imprese che hanno stabile e prevalente organizzazione nella Regione Friuli Venezia Giulia, Regione Veneto, Regione Trentino-Alto Adige le società aventi stabile organizzazione nel territorio di uno Stato membro della Comunità Europea che siano controllate da imprese residenti nelle suddette Regioni; che investono nei paesi dell’Europa Centrale e Orientale per: creare o ampliare una società mista; creare o ampliare una società a capitale italiano al 100%; avviare rapporti di collaborazione industriali o commerciali.
FINEST S.p.A. (2) Società finanziaria di promozione della cooperazione economica con i Paesi dell’Est Europeo Interventi: partecipazione alla società estera fino al 25% del capitale sociale della nuova società; finanziamento alla società estera fino al 25% dell'impegno finanziario nella nuova società; finanziamento all'azienda italiana per l’accordo di collaborazione con un partner locale fino al 25% della necessità finanziaria generata nell'azienda italiana dal contratto pluriennale di collaborazione. La durata degli interventi non può superare di norma gli 8 anni.
INFORMEST (1) Centro di servizi e documentazione per la cooperazione economica internazionale Struttura pubblica creata dalla L.19/91 per fornire alle imprese del Nord-Est (PMI) formazione, documentazione, assistenza e consu-lenza sui Paesi in transizione dell’Est e Asia centrale Soci fondatori: Regione FVG, Regione Veneto, ICE; Soci di diritto: Unioncamere, Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano, etc. Opera sul territorio nazionale Sede principale a Gorizia; sedi distaccate a Treviso e Vicenza Rete di corrispondenti esteri in tutti i Paesi di propria competenza
INFORMEST (2) - RETE DEI CORRISPONDENTI Esperti locali per ricerca partner, ricerche mercato, siti industriali,etc. Studi legali e fiscali per costituzione società di diritto locale e assistenza fiscale Consulenti per l’assistenza legale, fiscale, contabile ordinaria Agenzie di promozione degli investimenti Euro Info Centre Ministeri, istituzioni, camere di commercio locali COPERTURA GEOGRAFICA Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia e Montenegro, Macedonia – FYROM, Albania Rep. Ceca, Slovacchia, Polonia, Ungheria, Romania, Bulgaria Lituania, Lettonia, Estonia Russia, Bielorussia, Ucraina, Moldova, Georgia, Armenia, Azerbaijan, Kazakistan, Uzbekistan Cina, Mongolia, Vietnam
INFORMEST (3) – AREE OPERATIVE SERVIZI DI ASSISTENZA E CONSULENZA Ricerca potenziali partner Missioni conoscitive nel Paese d’interesse Ricerche di mercato, business plan e studi di fattibilità Ricerca di finanziamenti nazionali e comunitari Supporto nella costituzione di società, uffici di rappresentanza, consulenza contabile SERVIZI INFORMATIVI Business Guide Creazione siti web per aziende e istituzioni Gestione Portale
INFORMEST (4) – AREE OPERATIVE PROGETTI DI SVILUPPO Progettazione e gestione di progetti di internazionalizzazione; Informazione e assistenza tecnica Iniziative di partenariato europeo Progettazione di attività formative EURO INFO CENTRE Servizi di informazione, assistenza e consulenza sulle politiche e strumenti UE a favore dello sviluppo delle PMI Progettazione e implementazione di progetti internazionali
Collaborazione con i Paesi dell'Europa centrale ed orientale LEGGE 26 FEBBRAIO 1992, N. 212 (1) Collaborazione con i Paesi dell'Europa centrale ed orientale A COSA SERVE: E’ uno strumento finanziario che prevede il sostegno di programmi bilaterali o plurinazionali per la promozione della collaborazione tra organismi italiani e organismi di altri Paesi, annualmente individuati dal CIPE, per favorire la loro transizione verso forme di economia di mercato e la loro integrazione in Europa. IN QUALI PAESI: Individuati annualmente dal Cipe con delibera adottata su proposta del Ministro degli Affari Esteri di concerto con il Ministro delle attività produttive. Per l’anno 2003: Albania, Algeria, Armenia, Azerbaijan, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Cipro, Croazia, Egitto, Estonia, Federazione Russa, Georgia, Giordania, Iraq, Kazakistan, Kirghizistan, Lettonia, Libano, Libia, Lituania, Macedonia, Marocco, Moldova, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia e Montenegro, Siria, Slovacchia, Slovenia, Tajikistan, Tunisia, Turchia, Ucraina, Ungheria e Uzbekistan.
LEGGE 26 FEBBRAIO 1992, N. 212 (2) BENEFICIARI: · istituti ed enti pubblici e privati, specialmente organismi di assistenza tec-nica e formazione professionale; · associazioni di categoria, loro confederazioni e aziende di servizi; · consorzi e società consortili, cooperative, imprese, esp. PMI ATTIVITÀ AMMISSIBILI A CONTRIBUTO: · formazione professionale, manageriale e dei quadri intermedi; · assistenza tecnica; · studi di fattibilità e progettazioni nei settori: trasporti, telecomunicazioni, energia, distribuzione, turismo, risanamento ambientale, igienico e sanitario, riconversione agricola e industriale, restauro urbano e artistico, economia sociale · progetti-pilota finalizzati al trasferimento di tecnologia; · studi di fattibilità (business plan e preparazione di documenti societari) per la costituzione di JV e per la ristrutturazione di imprese miste partecipate da soggetti italiani
LEGGE 26 FEBBRAIO 1992, N. 212 (3) CONDIZIONI DI AMMISSIBILITA: ‘ coinvolgimento di partner locale (promotore locale) ‘ presentazione di piano di copertura finanziaria dei costi previsti e di tutti gli elementi necessari per valutare iniziativa proposta ‘ dichiarazione di interesse rilasciata dall’Autorità governativa competente del Paese beneficiario CRITERI DI PRIORITA: · partecipazione finanziaria del Paese beneficiario superiore al 10% del costo dell’iniziativa; · complementarietà dell’iniziativa con interventi finanziati da istituzioni inter-nazionali multilaterali; · complementarietà con iniziative sostenute ex Leggi 100/90 e 19/91; · tipologia del soggetto proponente (PMI, organismo no profit, etc).; · tipologia dell’intervento · qualità del progetto (punteggio superiore a 42/60)
LEGGE 26 FEBBRAIO 1992, N. 212 (4) IMPORTO FINANZIABILE: · Contributo: 50% dei costi ammissibili, fino a max di Euro 413.165 DURATA DEL FINANZIAMENTO: 24 mesi
Partecipazione italiana nei Balcani LEGGE 21 MARZO 2001, N. 84 (1) Partecipazione italiana nei Balcani A COSA SERVE: Disciplina le forme di partecipazione italiana al processo di stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo dei Paesi dell’area balcanica, anche al fine di coordinare gli interventi nazionali con le iniziative assunte in sede comunitaria e multilaterale IN QUALI PAESI: Albania, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, FYROM, Stato di Serbia e Montenegro, Romania
LEGGE 21 MARZO 2001, N. 84 (2) FONDI DISPONIBILI: EUR 20.650.000 annui (2001-03) per progetti di cooperazione allo sviluppo (competenza MAE); EUR 51.640.000 annui (2001-02, da rifinanziare con Legge Finanziaria de-gli anni successivi) per attività di promozione e sviluppo delle imprese e, in parte, per cooperazione allo sviluppo (competenza MAE-MAP), con riserva di EUR 7.230.000 annui per progetti proposti e gestiti da Regioni ed Enti Locali EUR 1.340.000 (2001) e 2.065.000 (2002-03) per istituzione di fondo per attività di monitoraggio inquinamento gestito da Ministero Ambiente. OBIETTIVI GENERALI: Rafforzamento di istituzioni e sicurezza Sostegno a riforme giuridiche, amministrative ed economiche, per accelerare processo di transizione verso economia di mercato Sostegno alle attività delle imprese e agli investimenti Sostegno alla cooperazione decentrata
LEGGE 21 MARZO 2001, N. 84 (3) TIPOLOGIA DI INTERVENTO: Cooperazione allo sviluppo (MAE): formazione, assistenza tecnica, eroga-zione di crediti si aiuto Promozione e assistenza alle imprese (MAP): informazione e comunica-zione, assistenza tecnica, formazione, partecipazioni societarie e finanzia-menti agevolati, nei settori: energia, ambiente, servizi e strutture di pubblica utilità, sviluppo PMI, turismo, conservazione patrimonio culturale, artistico e urbano Cooperazione decentrata (Regioni ed Enti Locali): formazione, assistenza tecnica Campi di particolare interesse nazionale: corridoi V e VIII, collegamento fer-roviario Bar-Belgrado, porti di Bar e Durazzo, traffico e trasporto marittimo nel bacino adriatico e ionico, spazio aereo comune
LEGGE 21 MARZO 2001, N. 84 (4) PROMOZIONE E ASSISTENZA ALLE IMPRESE (competenza MAP) SIMEST Finanziamenti senza interesse (per partecipazione a gare internazionali, pro-grammi di penetrazione commerciale, studi di prefattibilità e fattibilità per aggiu-dicazione commesse, programmi di assistenza tecnica e formazione del perso-nale); Concessione di garanzia integrativa a beneficiari di finanziamenti di cui sopra; Costituzione di Fondo autonomo con finalità di venture capital FINEST ICE Attività di assistenza alle imprese Costituzione di centri di monitoraggio e informazione in Italia e Balcani Formazione di giovani laureati Attivazione Antenna Adriatica
LEGGE 21 MARZO 2001, N. 84 (5) PROMOZIONE E ASSISTENZA ALLE IMPRESE (competenza MAP) UNIONCAMERE Promozione e finanziamento di progetti presentati dal sistema camerale FDL Servizi srl Attività di promozione e assistenza alle imprese (programmi di agevolazio-ne del commercio e dei trasporti lungo le direttrici del Corridoio VIII) INFORMEST Attività di promozione e assistenza alle imprese INOLTRE Concessione di garanzia integrativa a beneficiari di leggi 394/81, 304/90, 143/98 Concessione di garanzie sui finanziamenti di PMI danneggiate da mancati pagamenti da parte di aziende jugoslave Costituzione di Fondo destinato ad attività di microcredito a sostegno di iniziative imprenditoriali locali
INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE LEGGE 21 MARZO 2001, N. 84 (6) RUOLO DI INFORMEST PRIORITA Informazione e comunicazione Assistenza tecnica Formazione INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE Implementazione di un progetto integrato (Informest, ICE, Unioncamere) per fornire informazioni sui Balcani mediante la creazione di un portale dedicato, rivolto a imprese e Pubbliche Amministrazioni; Supporto alla creazione di Centri di Monitoraggio e Informazione in Italia e Balcani presso le sedi ICE
LEGGE 21 MARZO 2001, N. 84 (6) RUOLO DI INFORMEST B. ASSISTENZA TECNICA Presenza di esperti italiani di lungo periodo presso amministrazioni e a-genzie locali per favorire riforme istituzionali, giuridiche ed economiche conformi all’acquis; Supporto a programmi di cooperazione regionale; Creazione di unità tecniche per la gestione dei fondi erogati dal Governo italiano alle PMI dei Balcani C. FORMAZIONE Formazione rivolta a laureati, tecnici e dirigenti italiani in materia di inter-nazionalizzazione e cooperazione economica (sviluppo del settore privato, rafforzamento delle strutture di servizi) Formazione rivolta a funzionari e dirigenti di istituti bancari locali Formazione rivolta a personale specializzato locale
LEGGE 21 MARZO 2001, N. 84 (7) RUOLO DI INFORMEST PROGETTI / SETTORI On-line Balkan: creazione di un portale dedicato ai Balcani Formazione a istituti bancari e finanziari locali Formazione a laureati italiani per il rafforzamento delle strutture locali di servizi alle PMI Formazione alle agenzie di sviluppo dei Balcani Formazione nel settore turistico Assistenza tecnica alle municipalità dei Balcani (gestione servizio idrico, metanizzazione, etc.)
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