Le scale Musicali Le scale Maggiori Classe Iª O.S.S. docente prof. D’Amico Antonello originalmidi@libero.it http://www.damomo.it
Che cosa è l’intervallo ? Si chiama “intervallo” la distanza tra due suoni, per esempio nel pianoforte il tasto DO e il tasto RE formano una distanza chiamata appunto intervallo, gli intervalli sono formati da sotto multipli chiamati Toni e Semitoni i quali formano degli intervalli fino all’ottava (ovvero fino a formare una qualsiasi scala contenente otto suoni distinti e sette valori di intervallo per grado congiunto, cioè in successione.)
La tipologia degli intervalli Esistono pertanto intervalli minori, maggiori e giusti all’interno di una qualsiasi scala maggiore Sulla tastiera del pianoforte, la scala maggiore più semplice è quella di Do. È l'unica scala maggiore che usa solo i tasti bianchi della tastiera, e quindi non ha alterazioni (diesis o bemolli ) in chiave.
Come sono posti Diesis e Bemolli sulla tastiera? Una scala maggiore forma anche una distanza definita con il termine intervallo di ottava poiché al suo interno sono presenti oltre alle sette note più una ( da DO a SI più la ripetizione del DO) altri 5 suoni chiamati nel pianoforte tasti neri che formano semitoni cromatici
La successione degli intervalli I II III IV V VI VII VIII Formano tutti Intervalli di seconda
La successione degli intervalli Formano tutti Intervalli di Terza
Gli intervalli Come già detto esistono in una SCALA MAGGIORE solo 3 diverse tipologie di intervallo: Maggiore, Minore e /o Giusta gli intervalli di seconda possono essere maggiori o minori , l’intervallo di seconda maggiore è la distanza di un qualsiasi intervallo di tono per esempio (da DO a RE, da RE a MI, da FA a SOL, da SOL a LA, da LA a SI) . L’intervallo di seconda minore è la distanza di un qualsiasi semitono diatonico. Nella scala di DO Maggiore sono dal MI al FA e dal SI al DO
Il concetto di Scala Maggiore Nella teoria musicale, la scala maggiore è una delle scale musicali (ed in particolare una delle scale diatoniche) essa è composta da sette suoni lungo un‘intervallo di ottava), il cui modo è individuato dalla sequenza di intervalli mostrata qui di seguito (i gradi della scala sono indicati con i numeri romani): I II III IV V VI VII VIII Tono Tono semitono Tono Tono Tono semitono La scala Maggiore ha, nel suo interno 5 toni maggiori e due minori detti semitoni
Il concetto di Scala Maggiore Nel pentagramma la scala di DO (detta anche scala diatonica poiché non presenta alterazioni in chiave), si presenta così: Tono semitono Tono Tono Tono semitono Tono
Il concetto di Scala Maggiore Da ogni singolo suono (tasto del pianoforte si può far partire una Scala Maggiore, Ma come si presenterebbe una scala se cominciassimo a suonarla dal SOL ???
La scala di SOL Maggiore Se noi scrivessimo la scala facendola partire dal SOL anziché dal DO la dovremmo scrivere così sul pentagramma semitono Tono Tono semitono Tono Tono Tono Cioè avremmo gli intervalli di seconda minore (semitoni) Nel 3° e 4° grado e nel 6° e 7° grado, ma questa non è una Scala Maggiore perché dovrebbe avere il TONO nel 6° e 7° grado e il SEMITONO nel 7° e 8° grado.
La scala di SOL Maggiore Per formare una qualsiasi scala MAGGIORE bisogna rispettare esattamente la stessa disposizione ed ordine di Toni e Semitoni (ovvero di intervalli di seconda maggiore e di seconda minore) I II III IV V VI VII VIII Tono Tono semitono Tono Tono Tono semitono
La scala di SOL Maggiore E’ per questo motivo che il diesis attua la sua funzione di alterare il 7° grado avvicinandola all’ottavo grado della scala (Tonica) perché assolve al suo compito di SENSIBILE della scala. IL DIESIS ALZA IL SUONO di un semitono cromatico Tono Tono Tono semitono Tono semitono Tono I II III IV V VI VII VIII
Ma come si presenterebbe una scala se cominciassimo a suonarla dal FA ??? semitono Tono Tono Tono Tono Tono semitono I II III IV V VI VII VIII Cioè avremmo gli intervalli di seconda minore (semitoni) Nel 4° e 5° grado e nel 7° e 8° grado, ma anche questa non è una Scala Maggiore perché dovrebbe avere il SEMITONO nel 3° e 4° grado e il TONO nel 4° e 5° grado.
La scala di FA Maggiore Per formare una qualsiasi scala MAGGIORE bisogna rispettare esattamente la stessa disposizione ed ordine di Toni e Semitoni (ovvero di intervalli di seconda maggiore e di seconda minore) I II III IV V VI VII VIII Tono Tono semitono Tono Tono Tono semitono
La scala di FA Maggiore I II III IV V VI VII VIII E’ per questo motivo che il bemolle attua la sua funzione di alterare il 4° grado della scala abbassandolo perché assolve al suo compito di SOTTODOMINANTE della scala e anche quella di creare la condizione del semitono nel III e IV grado. IL BEMOLLE ABBASSA IL SUONO di un semitono cromatico I II III IV V VI VII VIII Tono Tono semitono Tono Tono Tono semitono
Diesis e Bemolle I diesis e i bemolle hanno gli stessi tasti in comune (quelli NERI per intenderci) Ma quei 5 tasti neri NON BASTANO per coprire tutte le scale maggiori. Entra in gioco l’omofonia
La scala di DO# Maggiore Come sarebbe allora la sensibile se la scala fosse quella di DO# Maggiore? Il suono ci risulta Gradevole comunque Trasportiamo la nostra scala di DO un semitono sopra !!! I II III IV V VI VII VIII Questa scala non è definibile graficamente, sono infatti presenti altezze nel pentagramma con la Stessa posizione (si veda il 3° e 4° grado per esempio o il salto di intervallo di terza tra Il V° e il VI° grado). COME FARE ALLORA per ristabilire l’ordine?
La scala di DO# Maggiore Bisogna armare il pentagramma in questo modo I II III IV V VI VII VIII Ovvero si richiama l’esecutore a suonare tutte le note Con un semitono cromatico in avanti
LA SCALA DI DO# Quindi ricapitoliamo, incominceremo la scala di DO# dal primo tasto NERO del pianoforte, ma scopriamo che non esistono i tasti neri MI# e SI # !!!. CHE FARE ALLORA????
ECCO COME BISOGNA SUONARLO NEL PIANO St St T T T T T ECCO COME BISOGNA SUONARLO NEL PIANO