METTERSI IN GIOCO? È UNA PAROLA!

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La valigia del narratore
Advertisements

Anna andò a scuola pur non sentendosi abbastanza bene
DIREZIONE DIDATTICA 1° CIRCOLO MARSCIANO Esperienze di Cooperative Learning nell’ambito del Progetto “INSIEME PER CONOSCERMI E CONOSCERTI”: EMOZIONI IN.
NICCOLO' AMMANITI.
IO NON HO PAURA NICOLO’ AMMANITI.
Io sono... Lorenzo! Questo sono io, che mi diverto a parlare e a giocare con i miei amici, ma non mi va più di venire a scuola e di fare i compiti.
MOSE’ IL BAMBINO SALVATO DALLE ACQUE DEL NILO.
Paolo la centralità di Gesù Cristo
Domenica XIII tempo ordinario Anno B.
FANCIULLA, IO TI DICO: RISORGI !.
IL GENIO DELLA PORTA ACCANTO.
Stamattina mi hanno chiamato in portineria: c’era qualcuno che aveva chiesto di me... Scendo e lo raggiungo in sala: era un signore distinto, probabilmente.
Elementi di Grammatica Sequenza 4. Gli Gli aggettivi possessivi = articolo + possessivo il mio ragazzo la tua scuola il suo albero genealogico il nostro.
GIOCO DI RUOLO Attività per il superamento delle difficoltà nella comunicazione e nella relazione Classe 2D.
VI domenica di pasqua ANNO C
Dedicato a chi crede ancora a giochi e voli…
Io e la matematica.
A rapporto!.
Quel prete bastardo.
R O B.
Chattando con il Signore
Che piacevole esperienza il gruppo riflessioni degli alunni di quarta A Salsasio a.s
Racconto dellamico Ruggero Accendi i tuoi altoparlanti E lunedì 10 marzo 2014, sono le h.
Dieci cose che Dio non vi chiederà in quel giorno Alza il volume.
Click per continuare Una donna bagnava i fiori nel giardino di casa.
Tre candele sono accese. L’ambiente è così silenzioso
Rob è il tipo di persona che ti fa piacere odiare:
ILARIA E LA MATEMATICA.
Un giorno…...
La Vecchina.
GLI ALUNNI DELLA I SEZ A I.C. D’ANGIO’ TRECASE
DIDATTICA DELLA MATEMATICA TFA A059-Matematica
Alessandro era un bambino di nove anni, frequentava la quarta elementare in un piccolo paese chiamato Palmoli , arroccato tra le montagne dell' Abruzzo.
IO E LA MATEMATICA.
Il mio rapporto con il computer
APRESENTA A Velhinha.
20°incontro 22 marzo 2012.
nella mia vita ho parlato con Te. Mi hanno sempre detto che non esisti
TEST PER REALIZZARE I TUOI DESIDERI
Un pazzo amore.
Libertà LAVORO REALIZZATO DA: CRISTINA, CECILIA, SERENA, MARA.
Rob è il tipo di persona che ti fa piacere odiare:
IO NON HO PAURA Di Niccolò Ammaniti.
"Mi stavo incamminando verso i campi, quando lo vidi portare la Sua croce; e lo seguiva una gran folla. Allora anch'io camminai al suo fianco. Quel.
Fabio Caon, Laboratorio Itals, Università Ca’ Foscari - Venezia
D I R E Z I O N E D I D A T T I C A D I M O N D O L F O
I due maghi.
L'ottimista.
Un emigrante da 20 anni non tornava a casa dalla Svizzera. Un bel giorno decide di tornare. Prende il treno e come arriva a Milano, aspetta la coincidenza.
Le preposizioni Le preposizioni sono parole invariabili che, poste davanti a nomi, aggettivi, pronomi, infiniti di verbi, li mettono in relazione con.
Diario Patente Femminile gennaio Evviva ! Mi hanno dato la patente ! Finalmente posso guidare la mia macchina senza dover stare ad ascoltare l'istruttore.
L a mia vita nella matematica
Un giorno:.
PERCHÉ E COME DOVREI PARLARNE AGLI ALTRI
Camminando lungo un marciapiede affollato, già in ritardo per un appuntamento importante, mi cadde l'occhio su uno di quegli sfortunati senzatetto, vagabondi,
R O B.
Ciascuno di noi ha, dunque, la sua storia...io vi racconto la mia...
ARTURO.
QUELLO CHE HAI OGGI… …DI CHI SARÀ DOMANI?
La leggenda del vischio
Il racconto umoristico Matilde C.
Un pastello dipinto di giallo Di Peter Cluch Lunedì mattina alla scuola media Sacra famiglia, in classe, gli alunni si sedettero ognuno al solito posto;
COS’È L’AMORE? Questa è una ricerca fatta da professionisti di educazione e psicologia con un gruppo di bambini da 4 a 8 anni.
Un giorno la maestra chiesi i bambini della classe di spiegarle chi era Dio. Uno dei bambini alzò la mano e disse: Dio è il nostro padre. Lui ha fatto.
Laboratorio formativo
Capitolo 7 1 Dopo questi fatti Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più andare per la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
Dialogate sempre con chi vi sta vicino…. Ora ricordatevi sempre cosa vi ho trasmesso Aiutate i bisognosi... Amate il prossimo…
LABORATORIO LUPETTI ( 4 ANNI) Corso di Acquaticità: “Ho voglia di tornare in acqua” Presso la piscina di Fantecolo INSEGNANTI: Ileana Barbara Lorenza.
V DOMENICA DI QUARESIMA ANNO a Gv 11, b-45.
I RAGAZZI DELLO SPORTELLO DICONO CHE…. DA UN INTERVISTA DURANTE UN COLLOQUIO SCOPRIAMO I NOSTRI RAGAZZI, LE LORO PAURE, LE LORO EMOZIONI ED I LORO BISOGNI….
Transcript della presentazione:

METTERSI IN GIOCO? È UNA PAROLA! MANUELA LO PREJATO E PAOLA VECCHIO PLIDA LABORATORIO DIDATTICO – 6 APRILE 2012

Il titolo, prima di tutto Mettersi in gioco Giochiamo su di noi Locuzione Misuriamoci e mettiamoci in discussione

ROMPIAMO IL GHIACCIO Mettersi in gioco Giochiamo su di noi: giochiamo con i nostri nomi giochiamo con le nostre caratteristiche

Giochiamo con i nostri nomi: ROMPIAMO IL GHIACCIO Giochiamo con i nostri nomi: il logogrifo (Zamponi, I draghi locopei, p. 12)

Giochiamo con le nostre caratteristiche: ROMPIAMO IL GHIACCIO Giochiamo con le nostre caratteristiche: gli aggettivi nascosti (Facebook)

Gli aggettivi nascosti

GIOCHIAMO Mettersi in gioco 2) Locuzione: usiamo le locuzioni: il gioco del plagio

Il gioco del plagio: completate gli incipit Alessandro Baricco, Novecento: «Succedeva sempre che a un certo punto uno alzava la testa… e… la vedeva». Gianrico Carofiglio, Il silenzio dell’onda: «Per la terza volta la incrociò davanti al portone del dottore, sempre di lunedì e sempre alla stessa ora. Era certo di averla già vista, prima di quegli incontri, ma… non avrebbe saputo dire dove né quando». Niccolò Ammaniti, Io non ho paura: «Stavo per superare Salvatore quando ho sentito mia sorella che urlava. Mi sono girato e… l’ho vista sparire inghiottita dal grano che copriva la collina».

Il gioco del plagio: completate il testo usando una polirematica Intanto i due vecchietti ricominciarono a suonare, dalle loro corde malinconiche traevano una canzone franchista, ma Pereira, nonostante il disagio, a quel punto capì che_______________. E stranamente capì che era in grado di farlo, che aveva in mano la situazione, perché lui era il dottor Pereira del “Lisboa” e il giovanotto che gli stava di fronte pendeva dalle sue labbra (Antonio Tabucchi, Sostiene Pereira, Milano, Feltrinelli, 1994, p. 22).

Il gioco del plagio: completate il testo usando una polirematica Intanto i due vecchietti ricominciarono a suonare, dalle loro corde malinconiche traevano una canzone franchista, ma Pereira, nonostante il disagio, a quel punto capì che era in gioco e che doveva giocare. E stranamente capì che era in grado di farlo, che aveva in mano la situazione, perché lui era il dottor Pereira del “Lisboa” e il giovanotto che gli stava di fronte pendeva dalle sue labbra (Antonio Tabucchi, Sostiene Pereira, Milano, Feltrinelli, 1994, p. 22).

FATE IL VOSTRO GIOCO Mettersi in gioco 3) Misuriamoci e mettiamoci in discussione: elaboriamo e confrontiamo

Elaboriamo e confrontiamo: i falsi amici FATE IL VOSTRO GIOCO Elaboriamo e confrontiamo: i falsi amici

GRAZIE PER AVER GIOCATO CON NOI!

m.loprejato@ladante.it p.vecchio@ladante.it