il Monte dellAscensione flora e vegetazione del complesso geomorfologico Università Politecnica delle Marche di Ancona Fabio Taffetani
introduzione Il complesso geomorfologico del Monte dell'Ascensione costituisce un'area geografica caratterizzata da affioramenti litologici e da una morfologia che lo rendono particolarmente originale. Il paesaggio risulta infatti costituito da unampia fascia di colline sormontate da un singolare rilievo dal profilo scalinato Notevole è l'interesse suscitato dalle particolari condizioni geomorfologiche del Monte dell'Ascensione testimoniato da un nutrito contributo di lavori pubblicati dall'inizio del secolo ad oggi. Una delle prime ricerche sull'area si deve ad ALMAGIA' (1909), ripresa ed ampliata successivamente da CASTIGLIONI (1935). Quest'ultimo ricorda come il rilievo dell'Ascensione sia noto per essere il punto di massima elevazione dei terreni pliocenici di tutta la penisola italiana. Il Monte dell'Ascensione raggiunge la massima quota di 1110 m e presenta una caratteristica morfologia a gradoni. Il singolare profilo della montagna è dovuto alla presenza di strati arenacei che si trovano alternati a spessi banchi di conglomerati calcarei fortemente cementati. L'alternanza dei due litotipi, a causa del diverso grado di erodibilità e grazie all'elevato spessore di quelli conglomeratici, dà origine a grandi terrazzi sovrapposti
vegetazione
castagneti e boschi freschi Il Monte dellAscensione possiede una copertura boschiva di notevole interesse, non solo per lestesa superficie che questa occupa, ma anche per lelevata diversificazione delle tipologie forestali che vi si possono osservare Le cenosi forestali di maggiore interesse sono quelle ad acero di monte (Acer pseudoplatanus) e tiglio (Tilia platyphyllos), boschi assai rari nella regione e poco rappresentati in tutto lAppennino. La segnalazione come habitat prioritario ne fa un oggetto privilegiato per progetti di gestione mirati alla conservazione.
pioppo tremolo e nocciolo tronco foglie formazioni di prebosco pioppo tremolo
olmo, pioppi e salici
roverella e leccio Le leccete del M. dellAscensione, analogamente a quanto avviene per lAppennino, si presentano in formazioni di limitata estensione e povere di specie. Seppure in piccoli nuclei si possono osservare alla sommità delle pareti rocciose degli affioramenti di conglomerati piccoli lembi di boschi di leccio (Quercus ilex). In condizioni di acclività ridotta la presenza di roverella (Quercus pubescens) tende ad aumentare a scapito di quella del leccio.
garighe a ginepro Garighe a ginepro rosso (Juniperus oxycedrus) su conglomerati calcarei presso il cimitero di Capradosso Alcuni piccoli arbusti (generi Heliantemum e Argyrolobium) presenti allinterno dei ginepreti
praterie sommitali Queste formazioni sono state osservate in corrispondenza degli affioramenti conglomeratici in condizioni di cresta, presso la sommità del M. dellAscensione, oltre che nei ghiaioni alla base dei versanti in erosione Una vegetazione particolarmente interessante è costituita dalle praterie xeriche discontinue a Sesleria nitida (associazione Seslerio nitidae- Brometum erecti) che ospitano entità rare come Achillea tomentosa
vegetazione delle rocce Le pareti rocciose verticali più vistose del M. dellAscensione si elevano in corrispondenza dellaffioramento dei substrati conglomeratici. Queste pareti rocciose presentano spesso fronti estesi con dislivelli di qualche decina di metri. La vegetazione pioniera che si insedia sulle pareti è costituita prevalentemente da camefite (arbusti nani). Aspetti meno appariscenti possono essere osservati su roccie arenacee compatte che si trovano alla base del complesso dellAscensione. Centaurea delle rocce
i calanchi del Bretta
la flora
I calanchi di Ripatransone