La congiura delle polveri GLI ANGLICANI La congiura delle polveri Quando e Dove Motivazioni addotte Motivazioni vere Riflessioni personali

QUANDO E DOVE Dopo la morte di Enrico VIII re di Inghilterra e la successiva salita al trono della figlia Maria Tudor detta la sanguinaria succedette la sorella Elisabetta protestante(1558-1603). Nel 1563 l’anglicanesimo divenne religione di stato e cattolici e puritani vennero crudelmente perseguitati. Durante la seconda metà del XVI secolo si cercò un compromesso tra cattolicesimo e protestantesimo. Un gruppo di puritani fondò il movimento dei Padri pellegrini che nel 1620 immigrarono in America arrivando nel Massachusetts e fondarono la colonia di Plymounth, primo insediamento inglese. I cattolici erano oggetto dell’odio di tutti e come tali venivano trattati. Non potevano far battezzare i figli né ricevere altri sacramenti. Le donne tuttavia, poiché dipendenti socialmente dai mariti, godevano di una certa immunità. Presso le famiglie di queste donne si nascondevano i religiosi. Nell’ultimo anno di regno di Elisabetta si diceva che il futuro re Giacomo I avesse promesso tolleranza nei loro confronti poiché portatore di un’ idea di non violenza per cui contrario agli spargimenti di sangue. Nel 1603 succedette a Elisabetta ma tentò invano di mediare tra le due schiere religiose. Autorizzò una nuova traduzione della bibbia in inglese, appoggiò i vescovi anglicani contro i radicali protestanti ed entrò in conflitto con i cattolici difendendo il diritto divino della monarchia. I cattolici dunque progettarono una cospirazione per uccidere il re e i membri del parlamento. Artefici furono il nobile Robert Catesby e il soldato di ventura Guy Fawkes,che volevano contrattaccare la repressione religiosa subita. Il piano prevedeva l’uccisione del re con tutta la sua famiglia e gran parte dell’aristocrazia protestante in un colpo solo,facendo esplodere la Camera dei Parlamentari durante la cerimonia di State Opening tenuta il 5 novembre 1605. Alcuni storici ipotizzano anche che cospiratori avessero pianificato di rapire i figli del Re, non presenti in Parlamento, ed incitare così una rivolta popolare tra la classe media. Ma una lettera anonima sventò il piano. Così Fawkes fu catturato e torturato confessando così il nome di molti congiurati in seguito arrestati ed impiccati.

In questo giorno si ricorda questo evento con una filastrocca in lingua inglese: « Remember, remember, the fifth of November, Gunpowder, treason and plot. I see no reason why Gunpowder treason Should ever be forgot! » « Ricorda, ricorda, il cinque novembre, polvere da sparo, tradimento e complotto Non vedo alcuna ragione per cui la congiura delle polveri da sparo dovrebbe essere mai dimenticata! »

MOTIVAZIONI Le sue motivazioni appaiono di tipo eversive in termini ontologici (ma non dogmatici di anarchismo ottocentesco, per ovvia ragione), più come atteggiamento esistenziale di risultato che come strategia finalizzata. Vivere in Inghilterra nel ‘600 come cattolico equivaleva ad essere un alieno. Ovviamente la stessa cosa capitava (e capita oggi ancora) per molte confessioni presenti in Italia non in grado di ricevere un trattamento degno da Paese laico e tollerante (come dovremmo essere) in termini pluralisti e liberali nelle fedi. Ma quali furono le motivazioni che spinsero questo gruppo di ribelli cattolici a progettare un simile atto? Al contrario di quel che si pensa, il cattolicesimo inglese non cessò di esistere con le esecuzioni di Thomas More e del cardinale Fisher, ma continuò a ribellarsi strenuamente contro l’atteggiamento repressivo della Corona britannica. Basti pensare che, in seguito alla promulgazione dell’Atto di Supremazia, nel 1536, col quale si consumò lo scisma, di fronte ai saccheggi perpetrati a danno di chiese e monasteri, la fazione cattolica inglese diede vita a tre grandi ribellioni: dal “pellegrinaggio di Grazia” contro Enrico VIII, all’insurrezione del Devon, fino alla grande rivolta del 1569, quando, nel giorno di Pentecoste, trecento uomini armati, capitanati da Thomas Percy, irruppero nella cattedrale di Durham dove, dopo aver dato fuoco alle bibbie protestanti, celebrarono una messa cattolica. Mentre la rivolta era ancora in atto, Papa Pio V scomunicò la Regina Elisabetta, la cui reazione non tardò a manifestarsi, creando profonde sofferenze nei cattolici, in gran parte leali alla monarchia.

Riflessioni A mali estremi, estremi rimedi; con questi termini si può riassumere l’idea di base della congiura delle polveri, ideata da Robert Catesby ed altri nel 1604. La speranza di ottenere una tolleranza per quanto riguarda la religione cattolica era ormai svanita; vi era un forte desiderio di poter professare la propria religione, ma c’era un solo ostacolo: re Giacomo I. La soluzione era semplicissima: ucciderlo. L’epilogo fu fallimentare e sanguinoso: i congiurati vennero torturati, processati e brutalmente uccisi. Tutto questo per un motivo religioso; si cercava in modo brutale ti ottenere una tolleranza ingiustamente negata a queste persone, che in fondo volevano solo professare la propria religione e non potevano. Potrebbero persino essere considerati martiri; nonostante il loro metodo per riprendersi il diritto di professare la religione fosse tutt’altro che nobile, i loro ideali erano concreti, volevano riavere qualcosa tolto senza una valida motivazione. Questi uomini però cercarono di concretizzare un loro ideale e ciò è sicuramente un merito per loro; nonostante il tentativo sia finito in tragedia, avranno sicuramente ispirato nelle generazioni future persone a difendere le proprie idee, a cercare di renderle reali, magari per rendere il mondo un pochino migliore.