LA PASSIONE, MORTE, RISURREZIONE E ASCENSIONE DI GESUCRISTO

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
PARROCCHIA SAN VALENTINIANO VESCOVO
Advertisements

DIO VUOLE CHE TU SAPPIA 4 COSE!
Domenica XXI Tempo Ordinario
LEZIONE 11 LA POTENZA DELLA SUA RISURREZIONE PER IL SABATO 14 GIUGNO 2008 DELLA SCUOLA DEL SABATO.
LEZIONE 12 PER IL SABATO 22 MARZO 2008 MISSIONE E MANDATO.
LEZIONE 12 PER IL SABATO 22 MARZO 2008 MISSIONE E MANDATO.
LEZIONE 11 DELLA SCUOLA DEL SABATO I BENEFICI DEL SACRIFICIO DI CRISTO PER SABATO 13 DICEMBRE 2008.
ESPIAZIONE SULLA CROCE
Il potere della preghiera
IL SABATO.
il progetto di Dio sugli uomini
Domenica settima di Pasqua L’Ascensione del Signore
19 luglio 2009 Domenica XVI Musica: Salmo 22 in lingua ebrea
Maria già è quello che la Chiesa spera di essere: il veroTEMPIO di DIO.
Non è sufficiente toccare il corpo del Risorto: Cristo deve essere incontrato nella sacra scrittura e nella mensa e allora nasce la fede pasquale che riconosce.
Definizioni di Grazia 1. Opera compiuta da Cristo
I MISTERI DELLA VITA TERRENA DI GESÙ CRISTO
LA GLORIFICAZIONE DI GESÙ CRISTO
GESÙ CRISTO MEDIATORE E CAPO
SCUOLA DI FORMAZIONE TEOLOGICA
PARROCCHIA SAN VALENTINIANO VESCOVO
PARROCCHIA SAN VALENTINIANO VESCOVO
Ritardo LUNEDI 17 DICEMBRE 2012: CATECHESI PER GLI ADULTI.
Come arrivarono i discepoli a vedere Gesù risorto?
“Andando fate discepoli … “(Mt 28,20)
14.00.
PENTECOSTE 19 maggio 2013 Domenica di
“Nessuno ha amore più grande di
I Quartieri con Maria I Misteri della Gloria.
Colossesi 2:12 Il vero battesimo.
Dodici motivi per predicare
per evangelizzare vicini e lontani…
G I O R N D N A T L E.
15 aprile 2012 Domenica II di PASQUA Canto Gregoriano.
Pietà, mistero, autorità e libertà
Il Cristo crocifisso e il Cristo Signore
ALLELUIA!!! ALLELUIA!!! ALLELUIA!!! ALLELUIA!!!
La Messa è una festa. La Messa è una festa AD UNA FESTA C’E’ MUSICA, SI CANTA AD UNA FESTA C’E’ MUSICA, SI CANTA. ECCO PERCHE’ LA MESSA COMINCIA CON.
Musica: Karl Britten Seconda domenica dopo Natale 2 gennaio 2010 Chiesa di Nostra Signora degli Angeli - LA PORZIUNCOLA -SArenal-Maiorca.
Risurrezione del Signore
I discepoli di Èmmaus Lc 24,13-35.
9.00.
Vangelo di Giovanni cap. 20
GIOVEDÌ santo Meditiamo ascoltando “Ho mangiato il Tuo Corpo” (7’) della Passione di Bach.
L’ “Alleluia” del Messia di Händel ci fa’ pregustare la Pasqua eterna
Dall'entrata in Gerusalemme all'Ascensione al cielo
Dal libro del profeta Isaìa (52,13-53,12)
Chi annunciamo Il Kerigma.
Mentre egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, e si accostò a Ges ù per baciarlo. Ges ù.
Edifichiamo un tempio puro Domenica 6 aprile 2014.
Caro bambino, caro bambino quando avevo la tua stessa età pensavo alla Pasqua come occasione per scartare un uovo di cioccolata con la sorpresa. Oh.
La vita ha vinto la morte, Egli é risuscitato.
9.00.
L’ “Alleluia” del Messia di Händel ci fa pregustare la Pasqua eterna.
Il “Veni Domine” di Mendelsshon, cantato dai piccoli cantori di Montserrat, ci fa desiderare la presenza del Risorto Il “Veni Domine” di Mendelsshon,
09.00.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo nella XXII a domenica del Tempo.
Gesù di Nazaret è la persona più importante della storia dell'umanità
Musica: “Agnus Dei” gregoriano 26 aprile 2015 Domenica IV PASQUA Anno B Fotografie: Muro delle Lamentazioni.
atti1, 1 Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi 2 fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo.
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO vangelo di Luca IL REGNO È IN MEZZO A NOI Pasqua nel Sepolcro FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO.
La religione e la fede *.
Domenica di Pasqua Risurrezione del Signore Domenica di Pasqua Risurrezione del Signore 8 aprile 2007 Anno C Musica: “Cristo è Risorto” della liturgia.
9.00 Resurréxi et adhuc tecum sum, alleluia: Son risorto e sono sempre con te, alleluia: posuísti super me manum tuam, alleluia: tu hai posto su di.
PARROCCHIA SAN VALENTINIANO VESOCOVO BANZANO DI MONTORO (AV)
Anno A Domenica di PASQUA della Risurrezione del Signore Domenica di PASQUA della Risurrezione del Signore Domenica 23 marzo 2008.
Catechesi in pillole Domenica 1 febbraio Istituito da Cristo Effetti: - sacramento della fede e della conversione a Cristo, - la porta di ingresso.
La resurrezione e l’ascensione di Cristo al cielo ALTDORFER, Albrecht La resurrezione di Cristo c Kunsthistorisches Museum, Vienna.
LEZIONE 13 DELLA SCUOLA DEL SABATO CROCIFISSO E RISORTO SABATO 25 GIUGNO 2016 SABATO 25 GIUGNO ° TRIMESTRE 2016.
Capitolo 20 1 Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata.
Transcript della presentazione:

LA PASSIONE, MORTE, RISURREZIONE E ASCENSIONE DI GESUCRISTO CRISTOLOGIA 7 lezione LA PASSIONE, MORTE, RISURREZIONE E ASCENSIONE DI GESUCRISTO

Conseguenze di avere commesso il peccato originale: privazione della Grazia santificante: come può la Legge mosaica, Legge di Dio, divenire alleata del peccato, spingendo l'uomo ad azioni peccaminose, pur essendo buona e santa in sé? Perché, quantunque indichi il bene, non porta la grazia per evitare il male. Similmente avviene per ogni legge, anche con la legge morale naturale inscritta nella coscienza dell'uomo indebolimento della ragione e della volontà: i sensi, gli istinti, i sentimenti, le passioni: tutto ciò si oppone alle facoltà superiori dello spirito umano. sofferenza (lavoro; parto; ecc.) e morte: Il peccato, trascina ogni uomo alla inimicizia con Dio, alla sventura, alla malattia, e, in definitiva, alla morte. concupiscenza Il peccato è dato preponderante nell'esistenza non cristiana, nella vita dell'uomo non ancora redento (rapporto di dominio tra le creature, tra l’uomo e la donna, tra le creature e il Creatore)

Il Salvatore avrebbe potuto sanare queste conseguenze del peccato originale ?

Conseguenze di avere commesso il peccato originale: privazione della Grazia santificante: come può la Legge mosaica, Legge di Dio, divenire alleata del peccato, spingendo l'uomo ad azioni peccaminose, pur essendo buona e santa in sé? Perché, quantunque indichi il bene, non porta la grazia per evitare il male. Similmente avviene per ogni legge, anche con la legge morale naturale inscritta nella coscienza dell'uomo indebolimento della ragione e della volontà: i sensi, gli istinti, i sentimenti, le passioni: tutto ciò si oppone alle facoltà superiori dello spirito umano. sofferenza (lavoro; parto; ecc.) e morte: Il peccato, trascina ogni uomo alla inimicizia con Dio, alla sventura, alla malattia, e, in definitiva, alla morte. concupiscenza Il peccato è dato preponderante nell'esistenza non cristiana, nella vita dell'uomo non ancora redento (rapporto di dominio tra le creature, tra l’uomo e la donna, tra le creature e il Creatore)

«Forse che io ho piacere della morte del malvagio −dice il Signore Dio− o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva?» (Ez 18,23; cfr Sap 1,13) Dio ama ogni cosa creata e ama il peccatore (cfr Rm 5,8; Gv 3,16). Dio non compie né vuole il male e neppure la morte

Se quindi Dio permette che l’uomo possa sperimentare le pene causate dal peccato, è da intendersi che queste sono come medicine e ordinate ad un bene maggiore: alla vita soprannaturale che è molto più importante della vita naturale .

Il disegno divino Perché c’è la Croce nel progetto di Dio ?

Il disegno divino Perché c’è la Croce nel progetto di Dio ? Dio vuole: a) che l’uomo si penta del proprio peccato b) ed esprima il suo pentimento interiore con opere esterne di penitenza (come si addice alla condizione umana, composta di anima e di corpo).

Il disegno divino Perché c’è la Croce nel progetto di Dio ? Dio vuole: che l’uomo si penta del proprio peccato. Per dimostrare l’amore per Dio e il pentimento dobbiamo rinunciare all’«uomo vecchio», all’amore disordinato di noi stessi che ci ha condotto a disobbedire a Dio. b) ed esprima il suo pentimento interiore con opere esterne di penitenza: L’uomo deve manifestare l'amore penitente con opere di una donazione sottomessa alla volontà divina e in primo luogo con la volontaria accettazione delle pene permesse da Dio.

Il disegno divino Perché c’è la Croce nel progetto di Dio ? Conseguenze di avere commesso il peccato originale: privazione della Grazia santificante: come può la Legge mosaica, Legge di Dio, divenire alleata del peccato, spingendo l'uomo ad azioni peccaminose, pur essendo buona e santa in sé? Perché, quantunque indichi il bene, non porta la grazia per evitare il male. Similmente avviene per ogni legge, anche con la legge morale naturale inscritta nella coscienza dell'uomo indebolimento della ragione e della volontà: i sensi, gli istinti, i sentimenti, le passioni: tutto ciò si oppone alle facoltà superiori dello spirito umano. sofferenza (lavoro; parto; ecc.) e morte: Il peccato, trascina ogni uomo alla inimicizia con Dio, alla sventura, alla malattia, e, in definitiva, alla morte. concupiscenza Il peccato è dato preponderante nell'esistenza non cristiana, nella vita dell'uomo non ancora redento (rapporto di dominio tra le creature, tra l’uomo e la donna, tra le creature e il Creatore)

Il disegno divino Perché c’è la Croce nel progetto di Dio ? Queste ferite della natura umana hanno assunto con la Redenzione un valore e un significato nuovi: la loro negatività diventa positiva. Questa convinzione, diceva San Josemaría, non è un sentimentalismo più o meno filantropico, bensì sta a fondamento dell’apprezzamento della Chiesa per coloro che soffrono. Chi è incorporato a Cristo mediante la fede e i sacramenti, il dolore, il fallimento e la morte non sono più una negazione della realizzazione umana, ma un’autentica realizzazione trascendente dell’uomo che, unito a Cristo, corredime con Lui.

PERCHE’ LA CROCE ? REDENZIONE PECCATO AMORE ORGOGLIO DONO DI SE’ RICERCA DI SE’ RIBELLIONE A DIO OBBEDIENZA A DIO

Cause della Passione di Cristo Volontarietà della Passione Obbedienza di Cristo in Croce I Frutti della Croce Contemplazione della Croce

CAUSE DELLA PASSIONE DI CRISTO

CAUSE DELLA PASSIONE DI CRISTO SINEDRIO GIUDA PILATO SATANA VOLONTA’ PERMISSIVA E PRESCIENTE DI DIO

CAUSE DELLA PASSIONE DI CRISTO “Si radunarono insieme contro il tuo santo servo Gesù, che hai unto come Cristo, Erode e Ponzio Pilato con le genti e i popoli d'Israele, per compiere ciò che la tua mano e la tua volontà avevano preordinato che avvenisse.” (At 4, 27-28) Prima ancora delle cause storiche che portarono alla Passione di Cristo c’è il progetto di Dio che ha previsto questo evento e lo ha permesso per la nostra salvezza.

VOLONTARIETA’ DELLA PASSIONE “Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo.” (Gv 10, 17 18) Gesù si offre volontariamente alla morte per amore nostro e per obbedienza al Padre.

VOLONTARIETA’ DELLA PASSIONE Cristo poteva impedire la sua morte opponendosi ai suoi nemici, ma non ha voluto farlo: “era come agnello portato al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca” (Is 53, 7). Questo però non vuol dire che volesse uccidersi, solamente non lo impedì.

OBBEDIENZA DI CRISTO IN CROCE “Umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce.” (Fil 2, 8) Cristo si offre alla passione e morte con piena libertà, identificandosi del tutto con la volontà divina della nostra redenzione: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà» (Lc 22, 41- 42). Rimedia in questo modo alla disobbedienza di Adamo

I FRUTTI DELLA CROCE MERITI PER IL CIELO SODDISFAZIONE “Per mezzo della sua sacratissima passione sul legno della croce, ci ha meritato la giustificazione “ (Concilio di Trento) SODDISFAZIONE PER LE NOSTRE COLPE “Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore” (2 Cor 5, 21) I sacramenti ci trasmettono le grazie che Gesù ci ha acquistato sulla croce con il suo Sacrificio dal valore infinito EFFICACIA DEI SACRAMENTI

CONTEMPLAZIONE DELLA CROCE

CONTEMPLAZIONE DELLA CROCE Dolori morali Dolori fisici Orazione nell’orto Sudore di sangue Tradimento di Giuda Corona di spine Negazioni di Pietro flagellazione crocifissione Abbandono del Padre Colpo di lancia Umiliazioni sulla croce

CONTEMPLAZIONE DELLA CROCE Effetti della meditazione della Passione Crescita dell’ amore a Dio Dolore dei propri peccati Desiderio di apostolato Accettazione della sofferenza

LA RESURREZIONE DI CRISTO

LA RESURREZIONE DI CRISTO Storicità della Resurrezione Prove della Resurrezione Resurrezione: evento e mistero Effetti della Resurrezione L’Ascensione al Cielo Cristo Re dell’universo

Storicità della Resurrezione “Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone”(Lc 24, 34) La Resurrezione di Cristo è un avvenimento reale verificatosi in una precisa cornice di luogo e di tempo, che ebbe manifestazioni storicamente attestate da testimoni degni di fede, e fu accompagnata da segni sufficienti perché si possa affermare che avvenne effettivamente. Analizzeremo adesso i segni di credibilità della Resurrezione

PROVE DELLA RESURREZIONE Il sepolcro vuoto Le apparizioni del Risorto Resurrezione Il cambiamento degli apostoli Le bende e il sudario

IL SEPOLCRO VUOTO “Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea …il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù.” (Lc 24, 1-2) Il fatto che Gesù non sia più nel sepolcro di per sé non è sufficiente per provare la Resurrezione, ma è condizione necessaria per poterla affermare senza essere smentiti, tanto che i Farisei sentono il bisogno di spiegare il sepolcro vuoto corrompendo i soldati: ”si riunirono allora con gli anziani e deliberarono di dare una buona somma di denaro ai soldati dicendo: «Dichiarate: i suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo.”(Mt 28, 12-13) Ma sant’Agostino dice: “se dormivate come avete visto e se non dormivate perché non l’avete impedito?”

LE BENDE E IL SUDARIO “ Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra, e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti.”(Gv 20, 3-10) La disposizione delle bende e del sudario induce in Giovanni la fede nella Resurrezione perché era impossibile estrarre il corpo di Gesù e il sudario che era collocato sul viso senza rimuovere le bende, né era logico sottrarre il corpo lasciando lì le bende. Per comprendere meglio il testo bisogna considerare la traduzione anche possibile di “afflosciate” al posto di “per terra” di tà ‘othònia keìmena Infatti “per terra” in greco sarebbe piuttosto katà gèn

LE APPARIZIONI DEL RISORTO Presso il sepolcro alla Maddalena (Gv 20, 11) A san Pietro (1 Cor 15, 5) Nel cenacolo la sera di Pasqua (Gv 20, 19) Sulla via di Emmaus lo stesso giorno (Lc 24, 13) Sulle rive del lago di Tiberiade (Gv 21, 1) Nel cenacolo 8 giorni dopo Pasqua (Gv20, 26) Vicino Betania prima dell’Ascensione (Lc 20, 50) A più di 500 discepoli (1 Cor 15, 6) Sulla via di Damasco a san Paolo (At 9, 1)

LE APPARIZIONI DEL RISORTO Le apparizioni avvengono a persone singole e a gruppi di discepoli; Gesù si fa toccare, mangia con i discepoli e parla con loro: è impossibile dubitare della verità di questi eventi né regge l’ipotesi di allucinazioni anche per l’atteggiamento degli apostoli ormai rassegnati alla morte di Cristo e per nulla propensi a credere alla sua risurrezione, non resta che accettare la loro testimonianza unanime sulla visione di Gesù risorto.

IL CAMBIAMENTO DEGLI APOSTOLI I vangeli ci presentono dapprima gli apostoli smarriti (Lc 24, 17) e spaventati (Gv 20, 19) dopo la morte di Cristo, per nulla propensi a credere alla sua resurrezione( Mc 16, 14)

IL CAMBIAMENTO DEGLI APOSTOLI Dopo le apparizioni del Risorto quegli stessi uomini sono capaci di testimoniare la loro fede in lui davanti al Sinedrio(At 5, 26) a tutta Gerusalemme(At 5, 42), e al mondo intero con coraggio e determinazione fino a dare la vita per la causa di Cristo(At 12, 1). Questo non si spiega se non con una reale esperienza della verità della resurrezione di Gesù.

RESURREZIONE: EVENTO E MISTERO “Pur essendo un avvenimento storico, constatabile e attestato attraverso segni e testimonianze, la Risurrezione, in quanto entrata dell'umanità di Cristo nella gloria di Dio, trascende e supera la storia, come mistero della fede. Per questo motivo, Cristo risorto non si manifestò al mondo, ma ai suoi discepoli, rendendoli suoi testimoni davanti al popolo.” CCCC n°128

RESURREZIONE: EVENTO E MISTERO C’è una dimensione della Resurrezione che resta avvolta nel mistero: come cioè questa sia avvenuta, anche se sappiamo che Gesù risorge per il suo stesso potere e che intervengono le tre persone della SS. Trinità. “La Risurrezione di Cristo è un'opera trascendente di Dio. Le tre Persone agiscono insieme secondo ciò che è loro proprio: il Padre manifesta la sua potenza; il Figlio «riprende» la vita che ha liberamente offerto (Gv 10,17) riunendo la sua anima e il suo corpo, che lo Spirito vivifica e glorifica.” CCCC n°130

RESURREZIONE: EVENTO E MISTERO Un altro aspetto che supera la nostra conoscenza è la condizione del corpo di Cristo dopo la resurrezione. “La Risurrezione di Cristo non è stata un ritorno alla vita terrena. Il suo corpo risuscitato è quello che è stato crocifisso e porta i segni della sua Passione, ma è ormai partecipe della vita divina con le proprietà di un corpo glorioso. Per questa ragione Gesù risorto è sovranamente libero di apparire ai suoi discepoli come e dove vuole e sotto aspetti diversi.” CCCC n° 129

RESURREZIONE: EVENTO E MISTERO Si tratta comunque di un vero corpo in carne ed ossa come Gesù stesso afferma: ”Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho.” (Lc 24, 39)

EFFETTI DELLA RESURREZIONE Conferma della divinità di Cristo e della sua dottrina Liberazione dalle conseguenze del peccato Partecipazione alla vita eterna Riconciliazione con Dio Rinnovamento interiore dell’uomo Risurrezione dei corpi

EFFETTI DELLA RESURREZIONE Tutto ciò è ben espresso nel punto 131 del Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica “La Risurrezione è il culmine dell'Incarnazione. Essa conferma la divinità di Cristo, come pure tutto ciò che Egli ha fatto e insegnato, e realizza tutte le promesse divine in nostro favore. Inoltre, il Risorto, vincitore del peccato e della morte, è il principio della nostra giustificazione e della nostra Risurrezione: fin d'ora ci procura la grazia dell'adozione filiale, che è reale partecipazione alla sua vita di Figlio unigenito; poi, alla fine dei tempi, egli risusciterà il nostro corpo.” CCCC 131

EFFETTI DELLA RESURREZIONE I frutti della Resurrezione sono già presenti nel mondo anche se si realizzeranno a pieno alla fine dei tempi: “Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato.” (1Gv 3, 1)

L’ASCENSIONE AL CIELO “Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. “(Mc 16, 19) L’Ascensione è un fatto storico e allo stesso tempo trascendente che ci testimonia la gloria di Cristo che siede alla destra del Padre e ci fa sperare nella nostra glorificazione: “Io vado a prepararvi un posto…perché siate anche voi dove sono io.”(Gv 14, 2-3)

L’ASCENSIONE AL CIELO Il Catechismo esprime molto bene questi concetti: “Dopo quaranta giorni da quando si era mostrato agli Apostoli sotto i tratti di un'umanità ordinaria, che velavano la sua gloria di Risorto, Cristo sale al cielo e siede alla destra del Padre. Egli è il Signore che regna ormai con la sua umanità nella gloria eterna di Figlio di Dio e intercede incessantemente in nostro favore presso il Padre. Ci manda il suo Spirito e ci dà la speranza di raggiungerlo un giorno, avendoci preparato un posto.” CCCC 132

CRISTO RE DELL’UNIVERSO “Il Dio del Signore nostro Gesù Cristo… lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli, al di sopra di ogni principato e autorità, di ogni potenza e dominazione e di ogni altro nome che si possa nominare non solo nel secolo presente ma anche in quello futuro. Tutto infatti ha sottomesso ai suoi piedi…” (Fil 1, 20-22) I titoli di “Signore” (adonai=yahwè=Dio) e di Re spettano a Cristo in funzione della sua Resurrezione e Ascensione al Cielo.

CRISTO RE DELL’UNIVERSO San Paolo afferma: che il suo regno non consiste in cose materiali, ma è “giustizia pace e gioia nello Spirito Santo.”(Rm 14, 17). Il suo regno è universale perché Cristo è “Signore di tutti”(At 10, 36) e dura per sempre “il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine.”(Lc 1, 33) e di questo regno noi siamo eredi in Cristo “se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.”(Rm 8, 17)