Chi è Maria Maddalena? Cerchiamone le tracce nelle fonti in cui tale personaggio è menzionato: Fonti canoniche Fonti apocrife Tradizioni medievali.

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Capitolo 20 1 Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata.
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Chi è Maria Maddalena? Cerchiamone le tracce nelle fonti in cui tale personaggio è menzionato: Fonti canoniche Fonti apocrife Tradizioni medievali

La donna guarita da possessione Luca 8       Le donne alla sequela di Gesù  1 In seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio. 2 C`erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni, 3 Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni.

L’anonima peccatrice (Lc 7,36-50) 36 Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. 37 Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; 38 e stando dietro, presso i suoi piedi, piangendo cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato. 39 A quella vista il fariseo che l`aveva invitato pensò tra sé. "Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice". 40 Gesù allora gli disse: "Simone, ho una cosa da dirti". Ed egli: "Maestro, dì pure". 41 "Un creditore aveva due debitori: l`uno gli doveva cinquecento denari, l`altro cinquanta. 42 Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?". 43 Simone rispose: "Suppongo quello a cui ha condonato di più". Gli disse Gesù: "Hai giudicato bene". 44 E volgendosi verso la donna, disse a Simone: "Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m`hai dato l`acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45 Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. 46 Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. 47 Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco". 48 Poi disse a lei: "Ti sono perdonati i tuoi peccati". 49 Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: "Chi è quest`uomo che perdona anche i peccati?". 50 Ma egli disse alla donna: "La tua fede ti ha salvata; và in pace!".

Il seguito delle donne Lc 23,49-55: Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. 45 Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. 46 Gesù, gridando a gran voce, disse: "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito". Detto questo spirò. 47 Visto ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: "Veramente quest`uomo era giusto". 48 Anche tutte le folle che erano accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornavano percuotendosi il petto. 49 Tutti i suoi conoscenti assistevano da lontano e così le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, osservando questi avvenimenti.

Le donne ai piedi della croce Mt 27,56: C`erano anche là molte donne che stavano a osservare da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo. 56 Tra costoro Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedèo. Mc 15,40: 40 C`erano anche alcune donne, che stavano ad osservare da lontano, tra le quali Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo il minore e di Ioses, e Salome, 41 che lo seguivano e servivano quando era ancora in Galilea, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme. Lc 23,49-55: 49 Tutti i suoi conoscenti assistevano da lontano e così le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, osservando questi avvenimenti. C`era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta. 51 Non aveva aderito alla decisione e all`operato degli altri. Egli era di Arimatèa, una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio. 52 Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. 53 Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto. 54 Era il giorno della parascève e già splendevano le luci del sabato. 55 Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù, 56 poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo secondo il comandamento. Gv 19,25: Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala.

Le donne al sepolcro Mt 28,1: 1 sabato, all`alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l`altra Maria andarono a visitare il sepolcro. Mc 16,1-2.9-11: Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. 2 Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole. 9 Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni. 10 Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto. 11 Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere. Lc 24,1-2.10-12: 1 Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. 2 Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; 3 ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. 10 Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli. 11 Quelle parole parvero loro come un vaneggiamento e non credettero ad esse. 12 Pietro tuttavia corse al sepolcro e chinatosi vide solo le bende. E tornò a casa pieno di stupore per l`accaduto.

La Maddalena giovannea 20,1: Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand`era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. 20,11-18: Maria invece stava all`esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro 12 e vide due angeli in bianche vesti, seduti l`uno dalla parte del capo e l`altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. 13 Ed essi le dissero: "Donna, perché piangi?". Rispose loro: "Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto". 14 Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. 15 Le disse Gesù: "Donna, perché piangi? Chi cerchi?". Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: "Signore, se l`hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo". 16 Gesù le disse: "Maria!". Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: "Rabbunì!", che significa: Maestro! 17 Gesù le disse: "Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro". 18 Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: "Ho visto il Signore" e anche ciò che le aveva detto.

La questione delle “tre Marie” È solo intorno al 590 che papa Gregorio Magno - nella basilica di San Clemente a Roma durante una sua omelia - ipotizzò a titolo personale quanto segue, mentre commentava il racconto della peccatrice dell'evangelista Luca: Crediamo che questa donna che Luca chiama peccatrice e che Giovanni chiama Maria sia quella Maria dalla quale - afferma Marco - furono cacciati sette demoni.

I 7 demoni…tra simbolo e isteria La simbologia numerica (7= completezza) La possessione demoniaca (7 = peccati capitali) Il peccato “femminile”: la prostituzione Maddalena=donna=prostituta Qual è il significato della possessione? Tentiamo una definizione tra scienza e antropologia….

Carmen Bernabé e l’isteria della Maddalena C. Bernabè è docente di Sacra Scrittura a Deusto (Bilbao). Ha cercato di spiegare il significato della possessione della Maddalena in termini antropologici. Ecco le domande che si è posta: Che cos’è un demone? Come si manifesta? Quali sono le conseguenze di una possessione? Esistono diversi tipi di possessione? Scientificamente di quali patologie si trattava? Colpiva tutti indistintamente? Perché la Maddalena è presentata così?

pároistros = isterico L’etimologia aiuta: il termine isteria è connesso a ystéra (utero) = è una patologia femminile!? I demoni erano intesi forze buone o cattive che s’impossessavano di un individuo, gestendone le azioni fisiche e dominandone le facoltà espressive, soprattutto la parola. Nei vangeli la possessione riguarda per lo più donne La possessione può essere ricondotta scientificamente ad un caso di isteria, patologia che altera lo stato di coscienza, con l’aggravante in alcuni casi di creare mutismo, sordità, paralisi.

Oblige strategy of protest (I.M. Lewis) La possessione in questo caso può intendersi, secondo tale definizione antropologica, come una “strategia indiretta di protesta”. Nella possessione la voce del demone è un urlo di protesta: tale ribellione è indirizzata contro chi gestisce un potere. Nel caso della Maddalena è la protesta di una donna che reagisce al suo dover essere donna per affermare il suo voler essere donna. La pressione dei gruppi di potere si esercita sul corpo: una società che impone un controllo sul corpo rigido e intransigente (legiferando su di esso) è una società che opprime la libertà dell’individuo. Ciò accade, nel nostro specifico caso, con le donne, considerate soggetti deboli.

L’isteria della Maddalena In una società patriarcale e maschilista la femminilità è un contenitore confezionato attraverso prescrizioni da chi gestisce il potere (politico-sociale). La donna deve soggiacere ad una normativa che regola e disciplina il suo “genere” La Maddalena si ribella e manifesta la sua lotta contro il potere attraverso il suo corpo.

L’anomalia > valore Gesù guarendo la Maddalena riconosce come normale ciò che socialmente è anomalo Rendendo l’anomalia un valore, riconcilia una donna con se stessa: la Maddalena ha Dio dalla sua parte Ai valori precostituiti legittimanti il potere umano, Gesù oppone controvalori rappresentanti la volontà di Dio.

I vangeli apocrifi Le fonti apocrife che parlano di Maria Maddalena e del suo rapporto con Gesù sono: Il Vangelo di Filippo Il vangelo di Maria Tali fonti sono state spesso interpretate superficialmente, dando adito a costruzioni accattivanti per chi voleva e vuole vedere misteri e ombre nella storia di Cristo. Per una più completa trattazione della documentazione che segue vd. l’articolo Maria Maddalena e il Codice da Vinci di A. Nicolotti da cui largamente si cita.

Il vangelo di Filippo Il Vangelo di Filippo è contenuto nel II codice di Nag Hammadi. Il codice è scritto in copto saidico ed è datato tra il 330 ed il 340, ragion per cui il testo deve essere precedente a questa data. Nella sua forma attuale il testo non assomiglia per nulla a un Vangelo, ma è una antologia priva di un ordine evidente, una raccolta di passi estratti da sermoni, catechesi, trattati o epistole degli gnostici seguaci di Valentino, i quali dall'Egitto avrebbero raggiunto la Siria, forse Antiochia, probabile regione di origine di questo scritto. Essendo posteriore al Nuovo Testamento, questo testo allude ad esso abbastanza spesso, e ne cita esplicitamente una dozzina di passi.

Un testo gnostico Il Vangelo di Filippo testimonia l’impostazione speculativa dello gnosticismo valentiniano. Esso si caratterizza per un infinito disprezzo del mondo creato, descritto come una prigione in cui gli uomini - che conservano nel loro profondo una traccia della luce celeste - sono costretti a vivere. Il creatore del mondo non sarebbe stato l'unico Dio onnipotente dei cristiani, ma un secondo Dio, detto demiurgo, invidioso dell'uomo; il demiurgo è spesso identificato con il Dio dell'Antico Testamento, parte della Bibbia che per questo motivo viene rigettata come falsa e deviante. Ne derivano un'assoluta condanna del corpo e della carne umana, visti come prigioni dalle quali occorre fuggire, e spesso un rifiuto della riproduzione ed anche della sessualità, intesa come impurità. Proprio perché la carne è impura, gli gnostici generalmente rifiutano l'idea della nascita di Cristo da una donna e dipingono Gesù come uomo apparente, non dotato di vero corpo carnale

La salvezza e gli eletti Secondo gli gnostici la salvezza non è per tutti, ma è riservata a quegli eletti che tramite la conoscenza (gnosi) sono riusciti a riconoscere e perseguire la scintilla di divinità che sta in loro. Questi eletti, stranieri in questo mondo, sarebbero i veri interpreti dell’autentico messaggio di Gesù, trasmesso segretamente a qualche personaggio privilegiato della sua cerchia (Tommaso, Filippo, Maria Maddalena o Giacomo). Ecco il motivo per cui questi scritti di tradizione gnostica sono stati attribuiti a questi personaggi, che - a differenza di quanto avviene nei quattro Vangeli canonici - sarebbero stati i destinatari di una rivelazione privata e segreta.

È una fonte attendibile sulla vita di Gesù? NO Gesù era un predicatore ebreo vissuto in Palestina nel primo secolo, e la sua vita e il suo messaggio non hanno nulla in comune con il pensiero gnostico dell'autore di questo Vangelo attribuito a Filippo. Nessuno storico serio pretenderebbe di poter presentare questo Vangelo come una fonte storicamente attendibile sulla vita di Gesù. Proprio per questo è una delle fonti considerate attendibili da Dan Brown nel Codice da Vinci !

L’equivoco Il polverone sorto dal romanzo di Dan Brown, che sostiene una relazione a tutti gli effetti tra Gesù e la Maddalena, si poggia su alcuni passi tratti proprio dal Vangelo di Filippo: 32 Erano tre (Marie), che andavano sempre con il Signore: sua madre Maria, sua sorella, e la Maddalena, che è detta sua consorte. Infatti era "Maria": sua sorella, sua madre e la sua consorte. 55 La Sofia, che è chiamata sterile, è la madre degli angeli. La consorte di Cristo è Maria Maddalena. Il Signore amava Maria più di tutti i discepoli e la baciava spesso sulla bocca. Gli altri discepoli allora dissero: "Perché ami lei più di tutti noi? "Il Salvatore rispose e disse loro: "Perché, non amo voi tutti come lei?”

Il testo originale La traduzione interlineare è la seguente: La Sofia che è chiamata « la sterile », ella è la madre degli angeli. E la compagna di... Maria Maddalena... amava... più dei discepoli... salutare lei sulla sua ... volte. Il resto... lui... gli dissero: « Perché tu ami lei più di tutti noi? » Egli rispose, il salvatore, disse loro {disse loro} : « Perché io non amo voi come lei? »

Una lacuna da colmare Gli editori si sono sforzati di colmare le lacune in vari modi. Quello che è chiaro è che la Maddalena è detta “compagna” di Gesù, che egli la amava più di tutti i discepoli e che la salutava in qualche modo. I restanti gli chiedono conto di quel suo atteggiamento, ed egli risponde loro con un'altra domanda. il verbo che indica l'azione di Gesù è il greco aspazomai, che significa principalmente salutare. Questo verbo indica l’atto di accogliere qualcuno affettuosamente o con gioia, e può anche essere reso dare il benvenuto, salutare, e quindi, a seconda delle occasioni, abbracciare e anche baciare. Certe volte il modo di salutare deve essere esplicitato; quando Paolo manda i suoi saluti al termine della sua prima lettera ai Corinzi, dice: “Vi salutano i fratelli tutti. Salutatevi a vicenda con il bacio santo”. In questo caso il saluto consiste in un bacio: ma proprio perché il verbo aspazomai non è sufficiente a farlo comprendere, Paolo deve specificarlo.

Il bacio sulla bocca Una delle possibilità per colmare quella lacuna è Che vuol dire appunto bocca. In realtà è stata preferita ad altre perché nel corso del testo compare un altro riferimento al bacio in bocca.

Il rito del bacio I perfetti per mezzo di un bacio sono concepiti e nascono. Per questo noi stessi siamo spinti a baciarci reciprocamente; noi riceviamo concepimento dalla grazia che è in noi, reciprocamente. Tale bacio nella tradizione gnostica non allude ad un contatto carnale quanto ha un valore iniziatico, rituale. Per questo i discepoli si lamentano di essere amati di meno: sono esclusi non da un rapporto carnale ma dalla gnosi stessa.

L’Apocalisse di Giacomo D’altra parte in altri due testi di Nag Hammadi, la prima e la seconda Apocalisse di Giacomo, Gesù bacia sulla bocca l’apostolo; ciò dimostra che il bacio sulla bocca è inteso come segno di stretta amicizia e familiarità, non di amore. Nel Vangelo di Maria Maddalena si ritrova il medesimo gesto rivolto ai discepoli di Gesù, espresso dal medesimo verbo aspazomai: “Allora Maria, levandosi, li salutò oppure li baciò tutti” (fol. 9).

La Legenda aurea Tale testo latino del XIII secolo consisteva in una raccolta compilata da Jacopo da Varazze, arcivescovo di Genova, che ebbe una larghissima diffusione soprattutto nel ‘600, venendo usata comunemente come fonte agiografica di riferimento. Tra i santi menzionati troviamo la Maddalena, di cui leggiamo le nobili origini e alcuni particolari della leggenda provenzale che la ebbe per protagonista. Si accenna al suo fidanzamento con Giovanni, respinto dallo stesso autore che lo cita.

La leggenda provenzale Maddalena è sorella di Marta e di Lazzaro. Ha origini reali, al punto da ereditare insieme alla sorella tre proprietà o torri (Magdale > ebr.migdal= torre): il castello di Betania, di Magdala e di una parte di Gerusalemme. Maria ereditò Magdala. Era una fanciulla bella e gaudente, dedita ai piaceri, complice la sua ricchezza. Era una peccatrice. Conobbe gesù in casa di Simone il lebbroso (cfr. l’unzione lucana), qui gli lavò i piedi con le sue lacrime e li asciugò coi suoi capelli. Gesù difese sempre la Maddalena, le diede amicizia. 14 anni dopo la passione di Cristo Marta, Maria, Lazzaro, Massimino, Marcella la domestica e altri furono posti dai nemici dei cristiani su una barca senza remi né timone perché perissero nelle acque del Mediterraneo. La barca provvidenzialmente approdò a Marsiglia. Da qui il gruppo si spostò a Aix operando conversioni.

Tra storia e leggenda L’incrociarsi di diverse tradizioni relative a questa leggenda francese, ha arricchito di particolari la vicenda della Maddalena. La sua storia tra miracoli, predicazione e ascesi si è incrociata con vicende ben famose: i crociati, i catari, i Templari…

L’ascesi e l’eremitaggio Dopo aver compiuto un’impegnativa predicazione delle dottrine cristiane a Marsiglia la Maddalena si ritirò nelle zone interne della regione. Si fermò presso una grotta, che la ospitò fino alla morte. Il luogo prese il nome di Saint Baume, e divenne già dal V secolo meta di pellegrinaggi. Il centro di culto della Maddalena fu Rennes-le-Chateau, cui si aggiunsero nuovi santuari in altre zone, ad attestare la diffusione di tale culto.